ANTHEA – “Illusion”
(Rockshots Records) Esordio di gothic/symphonic metal dalla California, terra di solito da cui provengono band di ben altri generi: ma gli Anthea si inseriscono bene sulla scena. “Illusion” è piuttosto breve (otto brani più una versione orchestrale), ma in (altro…)
ANTHENORA – “Mirrors and Screens”
(Punishment 18 Records) Antenora è un lago ghiacciato sito nel nono cerchio dell’Inferno dantesco. Tre ragazzi, tre studenti, vi aggiungono una lettera al nome e mettendo in risalto sia la prima che la seconda, ed ecco nascere gli AnthinorA. Un passato da tribute band degli Iron Maiden tanto che Nicko McBrain, batterista dei Maiden, li porta come spalla nel suo tour (altro…)
A VINTAGE DEATH / DEPLETED – “Split”
(Autoproduzione) Split leggero e immediato per gli italiani A Vintage Death e per gli statunitensi Depleted. Gruppi per la verità molto simili, entrambi votati ad un death molto romantico e lento, a tratti doom, (altro…)
AIRBAG – “All Rights Removed” (Reissue)
(Karisma Records) Dopo la release dell’ultimo album (recensione qui), la norvegese Karisma Records ha deciso di dare nuova vita ai precedenti lavori della prog band connazionale, tutti album usciti nel tempo sempre per la stessa label. Ovviamente non si tratta di una semplice ristampa: (altro…)
AA.VV. – “Vol 4 [Redux]” (Tribute / Compilation)
(Magnetic Eye Records) Pubblicato il 25 settembre del 1972, “Vol 4” è uno dei tanti e importanti album dei Black Sabbath e la Magentic Eyes lo celebra assemblando la tracklist dell’album con cover di svariati musicisti. “Changes”, “Supernaut”, “Cornucopia” e le altre canzoni dell’album vengono riprese da High Reeper, Sprit Adrift, Whores e altre sette realtà (altro…)
AA.VV. – “Best of Black Sabbath [Redux]” (Tribute / Compilation)
(Magnetic Eye Records) La Magnetic Eye festeggia i 50 anni dei Black Sabbath – quelli discografici, perché il primo album omonimo della band nata nel 1968 è del 1970 – con una massiccia operazione tribute. L’etichetta ha infatti pubblicato una versione tribute di “Vol 4”, appunto il quarto album della band di Birmingham, (QUI recensito). Pubblicazione del 30 (altro…)
ALEXANDER – “I”
(Superbob Records) Kyle Alexander McDonald degli spettacolari Zaum, Canada, e il batterista Jörg Alexander Schneider dei Jealousy Mountain Duo, Germania, insieme in questo progetto drone-noise che riprende il loro nome in comune. I due si sono conosciuti (altro…)
ARMOURED KNIGHT – “The Sacred Flame” (EP)
(Dying Victims Productions) Guidati da Cristian Léon, leading man della scena underground cilena (suona ad esempio negli Hemisferio e negli Insight), gli Armoured Knight distribuiscono in CD e MC il loro secondo EP: tre brani nuovi e tre ripresi dalla demo del 2017 “Ashes of Glory”. “Gatekeeper of the Duat”, prodotta (altro…)
ACCUSER – “Accuser”
(Metal Blade Records) L’album si apre con un staffilata estrema, “Misled Obedience”, alla Slayer e poi il resto tira diritto sui binari del thrash metal. Le chitarre la fanno da padrone, infatti Frank Thoms, anche voce, e René Schütz – quest’ultimo rientra nella band dopo una lunga essenza, vi entrò nel 1987 – esprimono riff in (altro…)
ASSASSINS’ BLADE – “Gather Darkness”
(Pure Steel Records) Non mi aveva particolarmente convinto il debut “Agents of Mystification”: con il secondo disco, gli us metallers Assassin’s Blade di Jacques Bélanger (per chi non lo sapesse, in forza agli Exciter per una decina d’anni) vanno sicuramente (altro…)
AFTER SMOKE CLEARS – “Edification”
(autoproduzione) Questo album di debutto è stato anticipato dall’uscita di ben sei singoli, tutti estratti da esso, e da sette video musicali. Decisione che ha tenuto in attenzione gli After Smoke Clears alle reazioni degli ascoltatori verso questo blocco di groove metal privo di (altro…)
ANACHITIS – “The Sorcerer’s Sorrow”
(Avantgarde Music) Oltre agli Uada, il chitarrista James Sloan partecipa in altri progetti. Uno di questi è la sua one man band, questo progetto denonminato Anachitis, il quale si identifica come dark depressive black metal. Già dal moniker c’è dietro un preciso intento oscuro, visto che nell’antichità il (altro…)
APOCHRYPHAL REVELATION – “Primeval Devilish Wisdom”
(Nuclear War Now! Productions) Questo gruppo fa parte di un filone del black metal molto particolare, dove sono praticamente solo le tematiche trattate, non certo il suono proposto. Dopo due brevi tracce che fanno da intro, ecco allora una decina di canzoni che, (altro…)
AUÐN – “Vökudraumsins Fangi”
(Season of Mist) Una crescita poderosa per gli islandesi Auðn. Dopo il favoloso “Farvegir Fyrndar” (recensione qui), il loro black si espande, si arricchisce, diventa più profondo, più complesso. Più ispirato e molto più suggestivo. (altro…)
MAVORIM / AD MORTEM – “Iudicium Ultimum” (Split)
(Purity Through Fire)Split tutto tedesco questo “Iudicium Ultimum”: è tedesca l’etichetta, sono tedeschi i Mavorim attivi dal 2014 (con due dischi fuori, l’ultimo “Axis Mundi” uscito lo scorso gennaio – recensione qui) e sono tedeschi pure gli Ad Mortem, più giovani (2017), band che non ha ancora affrontato il debutto discografico, se non contiamo demo e split. (altro…)
ASPHYXIATOR – “Trapped Between Two Worlds” (Reissue)
(Vic Records) Nella nuova serie di ristampe proposte dall’olandese Vic, ecco l’unico album inciso e pubblicato dagli inglesi Asphyxiator. Esistiti dal 1993 al 1998, la band ha partorito questo mastodontico esempio di death metal fortemente influenzato dai Bolt Thrower, basta (altro…)
ARMORED SAINT – “Punching the Sky”
(Metal Blade Records) Per un’introduzione o panoramica sugli Armored Saint si rimanda il lettore all’oscuro della band altrove, verso altre fonti di largo uso. Oggi, 2020, gli Armored Saint sono una realtà affatto trascurabile. Alfieri di un heavy metal molto (altro…)
AGATHOCLES / GROG – “Smashed Hammer Feast” (Split)
(Murder Records) Uno split particolare “Smashed Hammer Feast” perché appunto raccoglie l’esibizione delle due band, Grog e i sempiterni Agathocles, del 30 novembre del 2019 al suddetto festival tenutosi a Lisbona. Sette le mazzate offerte dai Grog, esempio (altro…)
ARROGANZ – “Morsus”
(Supreme Chaos Records) Quinto album per la band teutonica nel giro di dieci anni, ennesimo passo avanti rispetto ad una carriera che sembra promettere molto bene. “Morsus” è davvero un buon esempio di un album molto ben bilanciato tra death e black, senza peccare per (altro…)
ATARAXIA – “Quasar”
(AnnapurnA Production) Trent’anni per gli Ataraxia di Modena, ormai tra le band italiane più note del panorama indie mondiale. Nati come un progetto sospeso tra reminiscenze dark ed espressioni folk, poi anche sperimentali, gotiche e infine psichedeliche, gli Ataraxia hanno plasmato un sopund evocativo, soave, sognante. Un divenire negli anni, attraverso venticinque (altro…)
ALPHA DU CENTAURE – “Paralysis”
(autoprodotto) Post metal, shoegaze ed anche blackgaze… il tutto rigorosamente strumentale. In cinque anni questi francesi si sono evoluti di molto, sono cresciuti dallo status di duo a stabile quartetto, incrementando le influenze artistiche e finendo anche per integrare componenti black metal. (altro…)
AMARANTHE – “Manifest”
(Nuclear Blast Records) Sarò un po’ eretico, agli occhi dei vari puristi di uno l’altro versante (o di qualsiasi altro punto di vista) ma ho sempre pensato, che visto il successo e l’idea di base gli Amaranthe sono tanto geniali quanto lo sono i Rammstein. Anzi: se i Rammstein non cantassero (altro…)
ANNA VON HAUSSWOLFF – “All Thoughts Fly”
(Southern Lord Recordings) Lei si chiama Anna Michaela Ebba Electra von Hausswolff ed è svedese. Compone, suona ogni tipo di tasti bianco e neri, ha un fratello altrettanto musicista, ovvero Carl Michael, ed ha studiato architettura. Soprattutto ha suonato tanto, in giro per il mondo e lavorato con produttori importanti (altro…)
ATHON – “Athon”
(Argonauta Records) Giunge al debutto questa band classificata come sludge/stoner, anche se il suono che esce dai cinque brani è capace di prendere altre strade. Intanto la doppia voce, la quale spazia dalle urla al, all’impostazione thrash fino al corale, è una componente sicuramente diversa e piacevolmente fuori norma, (altro…)
AIRFORCE – “Strike Hard”
(Pitch Black Records) Se non avete mai sentito nominare Doug Sampson, probabilmente non siete sul sito giusto! Il batterista che osò rifiutare gli Iron Maiden ha nel 1987 fondato la propria band, gli Airforce, che dopo lunghissimi periodi di attività giungono oggi (altro…)
ACE FREHLEY – “Origins Vol.2”
(eOne/SPV) Secondo capitolo di cover album del co-fondatore dei Kiss, Ace Frehley. Come successe in occasione di “Origins Vol.1” (recensione qui), anche questo album è una raccolta di reinterpretazione di brani tanto storici quanto mitici… scritti da band leggendarie, tutte canzoni che hanno formato la mente e quindi la carriera di questo (altro…)
AMPUTATION – “Slaughtered in the Arms of God” (Compilation)
(Nuclear War Now! Productions) Molto simili ai primi Carcass per via della loro ‘visceralità sonora’, gli Amputation non si possono quasi definire un gruppo, visto che la loro attività si è espressa attraverso un (altro…)
ATTAXE – “20 Years the Hard Way” (Compilation / Reissue)
(Pure Steel Records) In occasione della rifondazione di questa band di Cincinnati, autrice di diversi demo ed EP nella seconda metà degli anni ’80, la Pure Steel ripubblica (altro…)
VENATOR / ANGEL BLADE – “Split” (Split)
(Dying Victims Productions) Questo split non fa che mettere assieme l’EP di debutto degli austriaci Venator e il demo d’esordio dei tedeschi Angel Blade: tre brani per ciascuna formazione, naturalmente all’insegna dell’heavy metal più classico. Cominciano i Venator. “Paradiser” è un heavy/speed che ha anche una forte componente street: (altro…)
AGONY FACE – “IV Time Totems” (EP)
(autoproduzione) Tra le band più sveglie nella scena metal italiana, Agony Face presentano un nuovo spaccato del loro death metal attraverso un EP composto da quattro pezzi. Il loro suonare dallo stile frammentato, si rinnova con la solita visione allucinata e sinistra. Ai blast beat seguono ritmi sincopati, in (altro…)
АРИЯ [ARIA] – “Гость из царства теней” (Live)
(M2BA) Due ore di musica quasi esatte per il nuovo live dei russi Aria, che traslato in italiano avrebbe come titolo “L’Ospite dal Regno ombra”. I sovietici non sono più degli estranei assoluti sul (altro…)