ATLANTEAN KODEX – “The Course of Empire”
(Ván Records) Gli Atlantean Kodex sono la miglior band heavy metal attualmente in circolazione. E per ‘heavy metal’ intendo il sound ‘classico’, quello che affonda le sue radici negli ’80, (altro…)
(Ván Records) Gli Atlantean Kodex sono la miglior band heavy metal attualmente in circolazione. E per ‘heavy metal’ intendo il sound ‘classico’, quello che affonda le sue radici negli ’80, (altro…)
(Fighter Records) Dopo un lunghissimo silenzio ritornano sulla scena i madrilegni Ankhara, che ricordo per le loro produzioni nei primi anni 2000, quando il metallo in spagnolo spopolava, (altro…)
(Hammerheart Records) Molto più vicini alle sonorità black metal norvegesi dei primi anni ’90 che alla tradizione di questo genere del proprio paese, ovvero la Grecia. Akantha con “Baptism In Psychical Analects” creano (altro…)
(Edged Circle Productions) Inquietanti le Asagraum, band black metal dall’Olanda… tutta al femminile. Che sia subito chiaro: queste ragazze non hanno nulla da invidiare a qualsivoglia band di colleghi maschi, sia dal punto di vista musicale che da quello (altro…)
(autoproduzione) Albert Marshall è uno degli axe man di spicco dell’underground metal italiano. La sua carriera spazia dagli Altair, agli X-Ray Life fino all’attività come solista (ha pubblicato l’album “Speakeasy” lo scorso anno, recensione qui), con uno stile che si colloca da qualche parte tra Steve Vai, (altro…)
(earMUSIC) In attesa di vedere Alice Cooper con qualcosa di sostanzioso e dunque non con il giocattolo Hollywood Vampires, accontentiamoci (altro…)
(Hells Headbangers) Ho sempre apprezzato le sonorità grezze, primordiali e brutali, basti pensare che album come “Morbid Visions” dei Sepultura o “In The Sign Of The Evil” dei Sodom sono tutt’ora tra i miei lavori preferiti. Lo stesso (altro…)
(Indie Recordings) Lo so che questo singolo è uscito ad agosto, l’avrete ascoltato tutti e molte volte. Il brano è una bandiera promozionale possente: è la title track del nuovo album in uscita agli inizi di ottobre e c’è Hoest dei (altro…)
(Rockshots Records) Per tutti gli appassionati del symphonic/gothic metal, gli esordienti Astralium sono da tenere in buona considerazione: i nostri conterranei realizzano un disco compatto e mai prolisso, (altro…)
(Caligari Records) Macilento debutto per questo duo che diffonde devastazione dalla Bay Area. Più che un vero e proprio debutto, si tratta di un demo prodotto solo in cassetta, meno di venti minuti, quattro brani… e un totale assalto frontale che ricorda (altro…)
(Satanath Records) Non so neanche se abbia senso mantenere il nome per questo gruppo: nel 2019 sono arrivati due componenti tedeschi che hanno cambiato radicalmente il sound del gruppo, il cantato in tedesco ne è un (altro…)
(Steel Gallery Records) Gli Afterimage vantano certamente il titolo di prima band metal proveniente dall’isola di Siro, in Grecia: non a caso il loro debut esce per la Steel Gallery, (altro…)
(Underground Symphony) Dopo il frizzante “Land in Sight”, gli At the Dawn si lanciano in una epopea di alto spessore: annunciato da una copertina ottimamente riuscita, (altro…)
(Pest Productions) Release datata (fine 2018) che all’epoca non ha avuto il riscontro meritato, complice forse un’etichetta ‘remota’ (ubicata in Cina), per un black/post black di origine francese. Gli Aîn (attivi dal 2014 anche se dal 2007 erano già in circolazione (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Adoro queste perle di perversa e dissacrante divagazione nell’occulto. Questi lussuriosi vinili che emanano pestilenziali miasmi sulfurei. E quando queste pubblicazioni mettono assieme due band così votate agli inferi, come le due (altro…)
(AnnapurnA) Assurdo debutto su vinile del progetto Äsping, progetto composto da sue membri fissi, Åsa Nordgren (voce e songwriting) e Michael Idehall (elettronica e songwriting), con una piccola galassia di (altro…)
(Avantgarde Music) Secondo album per Aeon Winds, band slovacca che nel 2012 si è messa in mostra con il debutto “Those Who Will Remain Silent Forever”. Il black metal sinfonico proposto (altro…)
(Jolly Roger Records) Bel colpo da parte della Jolly Roger, la quale scova questa perla di prog-rock originariamente uscita nel 2017 come debutto in regime di autoproduzione. Ma è tempo di una meritata nuova rinascita, ed ecco che ora questo (altro…)
(Dissonance Productions) Questi metallers inglesi sono attivi dal 2010 pubblicando -questo compreso- due album farciti di heavy vecchia scuola, a cavallo tra Iron Maiden e Helloween, senza dimenticare Judas Priest e Manowar. Se il debutto uscì per Century (altro…)
(Metal Blade Rec.) Secondo album per la premiata ditta Jim Matheos e John Arch. I due Fates Warning, il primo mentre il secondo è l’ex voce della band, incisero nel 2011 (altro…)
(Season of Mist) Quando si ruppe l’alchimia degli Immortal, il mondo delle tenebre sembrava essere entrato nella fase terminale. L’iconico frontman non si perse d’animo e ricominciò da (quasi) zero con il suo progetto omonimo offrendo il debutto ormai tre anni (altro…)
(Sun & Moon Records) In oltre vent’anni di carriera, gli occult metallers italiani Abysmal Grief hanno scavato un’infinità di lugubri tombe, dissacrando altari e stabilizzandosi in maniera suggestiva e provocante (altro…)
(Black Tears Distr., The Triad Rec, Southern Hell Rec. e altri*) Quattro band dell’universo black metal qui riunite. À Rèpit di Aosta e Piemonte, Gypaetus e Skarn, autori dell’album “Magna Leggenda”, sono presenti con due pezzi. Uno stile raw black metal, eccetto (altro…)
(Autoproduzione/Black Widow Records) Difficile definire chiaramente il genere suonato dagli Asymmetry Of Ego, band genovese nata nel 2014. Per comodità potremmo definire i nostri come alternative metal, ma nel dettaglio, nel sound (altro…)
(Suburban Sky Records) Collabora con Chiara White, altra cantautrice della scuderia Suburban, e suona la chitarra per gli Underfloor, ora Alajmo passa alla prova di cantautore. Un titolo dell’album ben scelto, una graziosa copertina, oltre a (altro…)
(Red Cat Records / The Orchard) Il nome del trio fiorentino è singolare e attira l’attenzione verso il loro alternative rock che pesca anche dal grunge e con qualche sortita di rock classico anni (altro…)
(Entertainment One) Un momento d’ilarità e spensieratezza sembrano essere le basi di questo live album. Gli Avatar si sono esibiti a Parigi l’estate precedente e ne hanno tratto appunto (altro…)
(Steamhammer / SPV) Axel Rudi Pell ha quasi sessant’anni e non perde colpi. Suona, compone, registra, sforna dischi, da almeno metà della sua vita, ma soprattutto è sempre da qualche parte nel mondo sopra un palco accompagnato (altro…)
(Onde Roar Records) Tredici anni di attività e quattro album – chi scrive vi ha raccontato di “Stati Alterati di Coscienza” e “Rito Apotropaico” – sono un traguardo non trascurabile e la dimensione live è (altro…)
(Selfmadegod Records) Da buona amante delle sonorità estreme, vicine al grindcore e cose simili, la polacca Selfmadegod offre spazio a questa bordata, realizzata da alcuni componenti di Nasum, Coldworker, Infanticide (altro…)
(Sony/Columbia/Metal Blade ) Undicesimo album per i guerrafondai svedesi! Un altro album, un’altra sfilza di riff poderosi, vocals gloriose e tuonanti… un altro album… un’altra battaglia! Gli Amon Amarth non (altro…)
(Eisenwald) Dopo un lungo decennio torna questa one man band americana con un terzo album imponente, lungo, contorto e votato ad un black metal senza confini, i quali sfociano senza problema in ambiti folk, (altro…)