ALBEZ DUZ – “Enigmatic Rites”
(Listenable Records) Continua la storia dei tedeschi Albez Duz, progetto goth-doom nato come one man band e poi man mano cresciuto fino all’attuale completa line up composta da quattro elementi (due album fa (altro…)
(Listenable Records) Continua la storia dei tedeschi Albez Duz, progetto goth-doom nato come one man band e poi man mano cresciuto fino all’attuale completa line up composta da quattro elementi (due album fa (altro…)
(Scarlet Records) A seguito dell’ottimo debut “What the Oak left”, gli Atlas Pain si confermano e anzi si superano: il concept “Tales of a Pathfinder” ci mostra una band pienamente consapevole delle proprie capacità, (altro…)
(Ván Records) È un viaggio attraverso terre, culture e tempi quel che si manifesta ascoltando un album della band germanico-islandese Árstíðir lífsins. Questo quarto imponente lavoro tuttavia è ancor più simbolicamente vasto, in quanto sarà seguito dalla seconda parte prevista verso fine dell’anno, completando un (altro…)
(Spinefarm Records) Il cantante della metalcore band Black Veil Brides ritorna sui suoi passi da solista. Andy Biersack ha pubblicato un album nel 2016 e ora trova voglia, tempo (altro…)
(autoproduzione) Tato e Chris collaborano a distanza, tra Italia e Stati Uniti, per definire questi tre brani che fanno da introduzione a quello che sarà poi il primo full length della (altro…)
(Street Symphonies Records/Burning Mind Group) Secondo album per Alchemy,formazione bresciana che già si era messa in luce per ‘ottimo debutto “Never Too Late”, risalente al 2016 (recensione qui). Tutte le ottime (altro…)
(Diamonds Prod.) Dopo l’ultimo disco “Metalmorphosis”, che in realtà non era l’ultimo (leggete la recensione e capirete…), giunge negli stores il quinto album degli Athlantis: (altro…)
(Inferna Profundus Records) La one man band inglese giunge al terzo lavoro con una chiara idea in testa: la totale distruzione. Nonostante sia tutti in mano ad un solo oscuro individuo (un certo Phil, qui riportato come ‘A|V’, nonché vocalist dei metalcorer Taken by the Tide), la band ha anche una dimensione live, grazie (altro…)
(Nordvis Produktion) La Nordvis si è presa l’impegno di ripubblicare la discografia degli Armagedda, cominciando dal mitico “The Final War Approaching”, ovvero il debutto full length del 2002. Gli Armagedda furono una realtà svedese operativa dalla fine anni ’90 fino al 2004, tempo durante il quale (altro…)
(Xenokorp) Se si dovesse descrivere con un unico aggettivo ciascun sottogenere del metal, di sicuro sarebbe un lavoro semplice con il brutal. Di fatto il nome del genere esaurisce in un unico termine tutto ciò che il genere stesso rappresenta: ugole sofferenti e sanguinanti (altro…)
(Sliptrick Records) La Sliptrick Records ha deciso di pubblicare anche in Europa Occidentale il 13° album degli Aria, probabilmente la prima band heavy metal della Grande Madre Russia: (altro…)
(Xenokorp / Deadlight Ent./ Weird Truth Prod.) Manca un anno ai venti di attività per i francesi Ataraxie, una band vincolata al doom metal spesso gonfiato da idee funeral e occasionalmente death. Un sound da sempre interessante, anche nella maniera in cui la band (altro…)
(Autoproduzione) Gli anno Mundi sono la versione romana dei bolognesi Rain, vale a dire un manipolo di veterani della scena musicale, soprattutto live, molto ancorata nel proprio territorio di origine e conosciuta perciò Roma e dintorni. Fatta questa (altro…)
(Ektro) Quando mi capita tra le mani roba dalla Ektro, materiale che con il metal non ha nulla a che vedere, nasce dentro di me un certo recidivo sospetto… mentre percepisco la sensazione del ‘cerchio’ che si chiude. Dopo sette album e quasi 25 anni (altro…)
(Underground Symphony) I varesini Aexylium, che sono addirittura in otto (come segnalano orgogliosamente nella loro biografia), pubblicano il loro debut per la sempre meritoria Undeground Symphony: power/folk metal nella tradizione del nostro paese, (altro…)
(Osmose Productions) L’ex Old Man’s Child Memnoch fondò la band nel 1997 col nome di Abyssic Dreams. Poche iniziative e il tutto finì presto in un cassetto, riaperto solo dopo la prima decade del 2000, quando l’album “A Winter’s Tale” vide la luce per Osmose Protuctions. (altro…)
(Masked Dead Records) Secondo un celebre adagio è nelle botti di piccole dimensioni che si nasconde il vino migliore, più vivo e profumato. A conferma di ciò, nell’EP “Frammenti”, esordio per il progetto solista di John Poltergeist, troviamo solo venti minuti di musica (altro…)
(Dissonance) Gli Artillery nacquero in Danimarca nel 1982 e nel giro di pochi anni, tre per la precisione, incisero diversi demo che ebbero un buon successo nell’underground europeo, poi nel 1985 realizzarono questo full length d’esordio. (altro…)
(Autoproduzione) Un EP di debutto questo file digitale di cinque tracce, giusto per farci un’idea sul tipo di musica che il gruppo potrebbe in futuro proporre sotto forma di un album completo. Gli A Vintage Death sono in (altro…)
(Grimm Distribution/Death Portal) Interessante split per far conoscere un paio di realtà del panorama black sotterraneo… I russi Abigorum sono il prototipo del gruppo black underground. Non hanno mai pubblicato nulla se non demo, raccolte e split eppure sono in (altro…)
(Music in Stone) Con colpevole ritardo Metalhead si dedica al nuovo album degli Antimatter: la creatura di Mick Moss ha ormai raggiunto una maturità artistica che nessuno può mettere in dubbio, e anche se “Black Market” (altro…)
(Satanath Records/Death Hammer Records/Heathen Tribes) Dopo un EP del 2015 arriva il primo album sulla lunga distanza. I greci Agos fanno leva sulla mitologia greca e sfornano un album che parla della loro storia e dei loro miti. Attraverso sette tracce, dal minutaggio tutto (altro…)
(Grimm Distribution/The Rec Triad) Gli italiani Acheronte sfornano con “Son Of No God” un disco oscuro sin dal nome e davvero molto tirato. Il lavoro è letteralmente una furia sonora, una bestia imbizzarrita a briglie sciolte che macina riff veloci su strutture ritmiche da perderci il (altro…)
(Avantgarde Music) Secondo album per questa sconosciuta one man band – anche se trovo curioso che nelle note di stampa l’etichetta citi i Mesarthim come termine di paragone – che propone sintetizzatori, trance e beat elettronici, sui quali (altro…)
(Satanath Records/Final Gate Records) Opera prima per questo trio a stelle e strisce. Il black proposto è piuttosto canonico e ricalca un po’ l’dea di musica primordiale al servizio di un racconto ancestrale (altro…)
(Nuclear Blast Records) Questo gruppo è l’emblema di cosa NON si dovrebbe fare nell’ambiente metal. Un combo tristemente emulo dei Meshuggah, ma molto meno complesso, che sputa fuori una manciata di canzoni tutte identiche tra loro. La produzione, (altro…)
(I, Voidhanger Records) A soli tre mesi dall’uscita precedente lavoro, gli statunitensi se ne escono con un album nuovo di zecca. Non un EP, bensì un nuovo disco a tutti gli effetti. Anche se il numero esiguo di tracce non sembra suggerirlo, questo “Matricide In The Temple Of Omega” è un disco davvero (altro…)
(Nuclear Blast Records) Con libertà stilistica e senza scadenze di contratto, Tobias Sammet giunge all’ottavo capitolo dei suoi Avantasia, un progetto impegnativo che più volte lo stesso Sammet ha minacciato di sospendere. Dopo due episodi in qualche (altro…)
(Eleven Seven Music) La morte di Oli Herbert all’età di 44 anni, è stato un brutto colpo. Era settembre di questo anno quando la band ha annunciato che c’era un nuovo album in arrivo, anzi in quei giorni era ancora in lavorazione. “Victim (altro…)
(Season Of Mist) Continua senza sosta la discografia degli Altarage, arrivati con questo album a due pubblicazioni a distanza di nemmeno 12 mesi. Diciamo che per la prima volta gli spagnoli sembrano aver trovato un po’ di (altro…)
(Antichrist Magazine) Tra le tante iniziative di Antichrist Magazine c’è anche quella di produrre dei tribute. Il più recente omaggia Burzum, la one man band più discussa nella musica metal, dell’altrettanto discusso Varg Vikernes. Per quanto (altro…)
(Limb) Con “A new Dawn Ending” si chiudeva la prima parte della ‘Black crystal Sword Saga’: “Origine” dà via alla seconda, nella quale trovo i Bardi – ormai una istituzione del panorama metal italiano – da una parte più ancorati al classico symphonic power metal (il che è un bene), (altro…)
(Revalve Records) Seconda prova in studio per il quintetto di Grosseto che con “Through The Mirror” riparte da quanto di buono aveva mostrato nel dedutto del 2016 “Are You Alive?”. Visti di spalla a formazioni (altro…)
(Indisciplinarian) Con il loro debutto, gli Alkymist entrano di prepotenza nel doom di classe. A più riprese ho ascoltato questo lavoro e devo dire che la commistione tra rock settantiano e doom moderno mi ha spesso ricordato i Moonspell di “The Antidote”, una (altro…)