AEGRUS – ”Invoking the Abysmal Night”
(Osmose Productions) Quarto album per i finlandesi Aegrus, il primo per Osmose Productions, la quale ha fatto a mio avviso il colpaccio mettendo sotto contratto la band scandinava. (altro…)
(Osmose Productions) Quarto album per i finlandesi Aegrus, il primo per Osmose Productions, la quale ha fatto a mio avviso il colpaccio mettendo sotto contratto la band scandinava. (altro…)
(Selfmadegod Records) Secondo album in studio per la band di Cleveland che si dimena in un arruffato e istrionico death metal-grindcore. Abraded compongono e suonano undici pezzi per “Unadulterated Perversity”, per una durata di oltre (altro…)
(Massacre Records) Non sono paghi di un album pubblicato lo scorso anno, “From Hell with Hate”, che i canadesi Aggression si rifanno sotto con una nuova vagonata di thrash metal. Da subito prende piede nell’ascolto la percezione di una registrazione equilibrata: suoni squillanti ma non laccati e una (altro…)
(Inner Wound Recordings) Sono dunque otto album in carriera per Magnus Winterwild, voce e basso, e compagni di band. Axenstar sono alfieri di un power metal di natura classica, come già l’opener “Heavenly Symphony” dimostra: riff di fuoco, brillante, batteria che scandisce la cadenza, tastiere (altro…)
(Unorthodox Emanations / Avantgarde Music) Probabilmente, il black sporcato da noise e doom è davvero, seriamente, la colonna di questo nuovo millennio. Un covo di caos, malvagità, nero rancore e assoluta perdizione sonora. (altro…)
(Atomic Fire Records) Rafael Bittencourt è da tempo l’unico membro fondatore rimasto in una band che da oltre trent’anni si rinnova per proporre sempre qualcosa di nuovo. Con l’italiano Fabio Lione alla voce, dal 2013 ormai, gli Angra costruiscono un (altro…)
(Svart Records) La scena metal finlandese è sempre stata piuttosto fiorente, basti pensare al power metal, magnificamente rappresentato da giganti come Stratovarius e Sonata Arctica, per non parlare del black, con formazioni come Impaled Nazarene, Barathrum e Moonsorrow, mentre i primi Amorphis rappresentano il meglio del death metal proveniente dalla terra dei mille laghi. (altro…)
(Peaceville Records) A distanza di solo un anno dall’ottimo “Morbidity Triumphant” (recensione qui), tornano in pista i leggendari Autopsy, capiscuola di un certo modo di intendere il death metal. (altro…)
(Scarlet Records) Il trio danese debutta con questo album intitolato “Total Dark Sublime” che racchiude tutto l’essere degli Archangel. Un incrocio tra heavy metal e punk, con un alto tasso di momenti melodici compresi di pochi ritornelli catchy. Dieci canzoni e meno di (altro…)
(Moribund Records) Gli Azaghal sono un gruppo imprescindibile per chi ascolta la nera arte. Certo, tra innumerevoli collaborazioni, split, EP e altro, è davvero difficile orientarsi nella sterminata discografia dei finlandesi, gli unici che nella loro patria sono riusciti a dare una variante altrettanto maligna del black norvegese prima e svedese poi. (altro…)
(Metal Blade Records) Michael Poulsen dei Volbeat ha dei trascorsi nei Dominus, una death metal band danese degli anni ’90. Il death metal gli è rimasto dentro perché ha continuato a scrivere riff e idee per delle canzoni rivolte al suddetto genere. Per tanto ecco che tutto quel materiale prende forma (altro…)
(Scarlet Records) Gli Apostolica sono la band di Marco Pastorino dei Temperance e Andrea Falaschi dei Deathless Legacy e con essa i due si approcciano al power metal conferendogli un taglio maestoso con qualche lineamento gothic. “Animae Haeretica” è oscuro e arrembante, maestoso e tanto (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Un nuovo progetto, tanto strano quanto geniale, una formazione misteriosa la quale sembra composta da membri di Seth e Oranssi Pazuzu. Siamo in territori sonori appartenenti al black metal, certo, ma la proposta stilistica cerca di essere più ampia, con un palese invito a tuffarsi nel misticismo astrale rappresentato dai rituali occulti dell’antico Egitto, aggiungendoci poi una specie di sfida grafica secondo la quale la band crea musica che -stando a certe regole- chiunque può corredare da una rappresentazione visuale. (altro…)
(Purity Through Fire) Album di debutto per questa band finlandese, dopo un solo demo pubblicato lo scorso anno. Escono con la Purity Through Fire, etichetta molto attenta anzi devota al black metal e nel caso dei finlandesi il genere passa attraverso una personale rilettura. Contaminazioni pagan e folk rientrano nelle melodie e nelle scelte del riff e comunque nel generale lavoro delle chitarre. Si distingue una batteria che partecipa con continue rifiniture all’arrangiamento dei pezzi e soprattutto nel totale delle esecuzioni, sopraggiunge un tasso melodico importante e con melodie sempre malinconiche ma dall’ampia capacità epica. Le velocità sono spesso basse, il mid tempo è imperante ma non è esente dal tutto il blast beat o un ritmo comunque più sostenuto. Votati nei testi al Sentiero della Mano Sinistra, alla magia Enochiana e cose del genere, Aganthros tessono il black metal attraverso composizioni di vario minutaggio, da circa quattro e su fino a sette minuti, si rendono molto narrativi e costantemente tesi a sviluppare un discorso appunto magico e in finlandese, in una quarantina di minuti totali.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10
(Season of Mist) Dieci anni di storia e terzo imponente album. È difficile star dietro ai tedeschi Alkaloid, la loro musica è complessa, contorta, imprevedibile, è sempre racchiusa in album con durate importanti i quali tuttavia offrono sempre un ascolto sempre avvincente, spesso assurdamente catchy. Il loro genere viene riassunto con la definizione ‘progressive death metal’, ma c’è molto di più in questo “Numem”: (altro…)
(earMUSIC) Per Vincent Damon Fournier, dunque noto come Alice Cooper, “Road” è il 29esimo album. Artista poliedrico, non una rockstar prevedibile e forse la sua eloquenza sintetica e acuta ma densa di significato lo certifica. Il precedente lavoro “Detroit Stories” e l’EP “Breadcrumbs” possedevano all’interno della buona musica e a conti fatti “Road” (altro…)
(Andromeda Relix/Epic Spirit) È tornato il vocalist italiano Antonio Giorgio, con un nuovo album che fa seguito al suo “Golden Metal: the Quest for the Inner Glory” (recensione qui), uscito nel 2017. “Imajica”, un marcato passo in avanti, è una metal opera in tutti i sensi: (altro…)
(Magnetic Eye Records) Tra i pionieri dell’ondata grunge e, andando a memoria, coloro che spesso erano definiti i ‘metallari del grunge’, i Soundgarden hanno scritto (altro…)
(AFM Records) Ci sono uscite discografiche che davvero non sono adatte a tutti. Certo, già il metal è di nicchia, altrettanto certo è che la Germania è sempre stata un mercato molto influenzato dal genere e zona calda per qualsiasi gruppo. (altro…)
(Hellbones Records) Secondo capitolo del progetto ‘Assembramento Sonoro’ la prima edizione del quale si è svolta nel 2021 in opposizione alle misure anti pandemia consistenti nel distanziamento sociale, il quale ha arrecato non pochi danni al mondo dello spettacolo, sostituendo le esibizioni dal vivo con quelle in streaming. (altro…)
(AFM Records) Un manipolo di musicisti con un passato dalle parti del prog metal (Cydonian), ma anche del doom e del black (Lacrimas Profundere, Wolves Den ed Equilibrium), i quali -con questo progetto- si lasciano andare a qualcosa di più fruibile, più pop… un metal moderno e sfarzoso, ricco di dettagli che spaziano dal goth alla dark wave, strizzando anche l’occhio pure Neue Deutsche Härte tipica del loro paese… tanto che -guarda caso- la band è stata creata dal chitarrista degli Eisbrecher, band tedesca appartenente proprio a quella corrente. (altro…)
(Moribund Records) Ad ogni uscita, l’asticella che indica la qualità sonora dei tedeschi si sposta sempre più in alto. A quattro anni dal precedente, ottimo lavoro, gli Adversvm se ne escono con un disco molto oscuro, addirittura più dei precedenti. (altro…)
(Sleeping Church Records) Questo gruppo del Costa Rica è in grado di portare avanti l’impresa di mischiare sludge e funeral doom. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Terzo full length per i canadesi Arrival Of Autumn, formazione in attività sin dal 2011 e dedita ad un metalcore tipicamente americano, lontano quindi dai coretti ultra melodici tipici della scena europea, anche se comunque i refrain ruffiani non mancano affatto. (altro…)
(Silver Lining Music) Cos’è l’immortalità? Non posso essere io a dare queste spiegazioni, però posso dire che gli Alcatrazz vanno molto vicino alla perfetta definizione di questo misterioso concetto! Una band il cui nome esiste dal 1983, la quale tra alti e bassi, scissioni e reunion, ha visto passare nella la sua line up nomi grandiosi della scena hard rock e metal mondiale. Qui ci ha suonato Ywngie J. Malmsteen (nel primo album)… e pure Steve Vai (nel secondo); ma da queste parti sono passati anche Clive Burr (ex Iron Maiden), Graham Bonnet (ex Rainbow ed ex Michael Schenker), Glen Sobel (Alice Cooper, Hollywood Vampires, ecc), Bobby Rock (Lita Ford) e vari altri nomi noti. Ed ora? (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories / Nuclear Winter Records) Ibrido tra death e doom metal con suoni fragorosi, gonfi di oscurità e un reverbero che lascia pensare a questa eruzione di suoni da un abisso profondo. L’album intitolato “Abyssgazer” del progetto milanese Aphotic pronuncia sonorità non nette, frequenze dense di oscurità (altro…)
(Autoproduzione) Terzo EP per Axminister, formazione canadese nata nel 2008 con anche un full length all’attivo uscito nel 2015. Nella biografia la band si dichiara influenzata da Slayer, Megadeth, Rush, Iron Maiden e Manowar, descrizione solo in parte esatta, visto che la componente thrash è quasi totalmente assente. (altro…)
(Avantgarde Music) Mi mancava il sound di bands come gli Old Man’s Child! Questa nuova one man band, capitanata dal poli strumentista finlandese Mason Rofocale si inoltra proprio nel bel mezzo di quei territori, andando anche oltre, nel nome del più pomposo black metal sinfonico degli anni ’90… una dimensione sonora che -per ragioni a me ignote- non è più un trend dominante in questo triste terzo decennio del ‘nuovo’ millennio. (altro…)
(Steamhammer / SPV) Ormai è un appuntamento che dagli inizi degli anni ’90, ritorna più o meno puntuale nel’ambito della vasta discografia dell’axe man tedesco; le ballads! Quei brani che toccano, che vanno oltre, che seducono, che incantano, che cambiano sapore a seconda di chi li suona. (altro…)
(autoproduzione) Abile chitarrista Avi Rosenfeld, collaboratore di diversi musicisti, nonché autore di tanta, tantissima musica QUI disponibile. Rosenfeld è influenzato da Ritchie Blackmore, ex Deep Purple e uno dei più grandi chitarristi della storia del rock, e dunque il suo creare è anche direttamente collegato a cose (altro…)
(Despotz Records) Sempre volutamente anonimi e misteriosi, tornano i danesi Angstskríg, torna dopo un paio d’anni dal debutto (recensione qui) questo duo di metal estremo senza dei veri confini, un metal che saltella senza ritegno tra black, death, blackened, groove e qualsivoglia sotto genere estremo, violento e dissacrante. (altro…)
(Wormholedeath Records) Giungono al secondo album i finlandesi Arched Fire, la cui nascita risale addirittura al 1989, ma solo nel 2021 è stato pubblicato il debutto “Remote Control”. (altro…)
(Autoprodotto) Nuova entità nel folto panorama delle melodic metal band female fronted, sulla scia di nomi pesanti quali Epica, Amaranthe, Delain e Within Temptation. Gli Attractive Chaos nascono l’anno scorso, per mano della vocalist francese Emma Elvaston (Beneath My Sins) ed del virtuoso bassista italiano Pietro Paolo Lunesu (Even Flow, Wonders), i quali chiamano subito, il collega di Emma e chitarrista Clément Botz (Beneath My Sins, per l’appunto, ma anche ospite nei Vivaldi Metal Project), dando vita ad una idea impattante, talentuosa e subito convincete come emerge ascoltando questo EP di debutto, il quale mette in evidenza che non siamo affatto di fronte ad un’altra delle bands sopra citate…. anzi! (altro…)
(Me Saco Un Ojo / Pulverised Records) Tipica produzione Pulverised Records, nonostante arrivi però dalla londinese Me Saco Un Ojo ma la Pulverised ha ben fiutato, cioè mostruosamente infernale e decadente. Sono della Costa Rica Astriferous e “Pulsations From the Black Orb” è il primo full length dopo una serie di pubblicazioni minori. Fautori del death metal nella sua veste più marcia, appunto (altro…)