BLADE KILLER – “High Risk”
(M-Theory Audio) Neanche mezz’ora di musica, attitudine, aderenza passionale al verbo degli eighties: da Los Angeles, i Blade Killer esordiscono con un album che va dritto al cuore dei defenders più oltranzisti. (altro…)
(M-Theory Audio) Neanche mezz’ora di musica, attitudine, aderenza passionale al verbo degli eighties: da Los Angeles, i Blade Killer esordiscono con un album che va dritto al cuore dei defenders più oltranzisti. (altro…)
(Negre Plany) Interessante split CD da parte della Negre Plany, succursale della label spagnola Negra Nit. Sono quattro le band presentate in questo platter, ognuna delle quali con un quarto d’ora a disposizione per ritagliarsi (altro…)
(Pride & Joy Music) Tra le date a supporto del fantastico “Temple Of Lies” (recensione qui) c’è stato un concerto epico, su un palco grandioso: il Wacken! Si esibirono proprio al famoso festival gli hard rockers tedeschi (altro…)
(autoproduzione) California, il sole, la cultura e la controcultura. Beh, una volta forse, però la California in fatto di musica spesso partorisce qualcosa di notevole o di diverso dal solito. I Bella Novela (altro…)
(Steamhammer/SPV) Su disco, come dicevo a proposito dell’ultimo full-length “Dust to Gold”, i Bullet non mi sono mai sembrati davvero eccezionali; dal vivo hanno certamente maggiori possibilità di farsi valere. (altro…)
(Epidemic Records) Terzo album in studio per il quartetto catalano che suona un punk influenzato sia dal grunge che dal funk. “Dreams” apre “Daily Ritual” in maniera veloce, diretta e con il punk più semplice (altro…)
(autoproduzione) Sei pezzi e poco meno di mezz’ora per andare a briglie sciolte, con sincerità e forse senza guardare troppo agli arrangiamenti. Un modo di presentarsi comunque efficace, in quanto la band mostra (altro…)
(Karthago Records) Dopo la ristampa di “Endangered Species”, la Karthago propone anche il secondo full-length degli australiani Black Alice: di fatto si tratta della colonna sonora del film dallo stesso nome, (altro…)
(MVKA/Warner) Band norvegese di spicco, ormai non più underground, la quale non ha caso ha aperto… ed aprirà per i Metallica nel tour attualmente in corso, quello che si concluderà a fine agosto. Dopo il debutto di due anni fa, il trio torna (altro…)
(Abraxan Hymns/Warner) La volubile capacità di comporre dei Baroness ha vissuto molte stagioni. Un modo di essere che ha esaltato i fan come anche scontentandoli. Il modulare il proprio songwriting (altro…)
(Scry Recordings e altri*) Due nomi dall’estetica musicale contorta e insolita. Xiphoid Dementia di Egan Budd, tre composizioni in tutto, è l’espressione di industrial corrotto dal noise (altro…)
(Ænima Recordings) Un viaggio nel prog metal, attraverso composizioni esclusivamente strumentali e tutte idealmente connesse tra di loro, per l’atmosfera, la tecnica, il taglio sommamente (altro…)
(Rude Records) Rabbioso e pesante secondo album per i britannici di Harrogate, Nord Yorkshire, nati come hardcore punk band che pian piano ha implementato nel sound quella sottile (altro…)
(Hells Headbangers) Quarto disco per Barbarian, terzetto toscano che propone un esaltante mix tra metal classico ottantiano, speed metal e vocals vicine al death. Gli amanti del metal old school troveranno pane per i loro denti con “To No God Shall I (altro…)
(Century Media) Samaël, Hubbath, Sløth e Obesyx, rispettivamente batteria, voce e basso, chitarra e chitarra solista suonano bene, pur presentandosi in maniera fittizia. La Century Media dietro di loro, il blackened (altro…)
(Entertainment One) Con due bonus track, “Black Pearl” e “Spoke in the Wheel” in versioni acustiche, la Entertainment One celebra il primo album dei Black Label Society, pubblicato nel 1999 dalla Spitfire (altro…)
(InsideOut Music) C’è un futuro dopo la scomparsa di Francesco Di Giacomo? Si, ovviamente c’è e i Banco lo stanno costruendo da quel 2014, appunto l’anno della dipartita dell’ex simbolo di un manipolo (altro…)
(Pagan Records) Una carriera di venti anni e solo quattro album in studio per i Bloodthirst, nonostante una buona quantità di pubblicazioni minori. Un nuovo album totalmente ispirato, almeno nei testi, dalle opere di Friedrich Wilhelm Nietzsche. Si ritrovano (altro…)
(Hells Headbangers) Uno dei lati positivi del ritorno in auge del thrash è sicuramente la possibilità offerta a molte band che nell’epoca d’oro del genere non sono riuscite a sfondare nonostante la buona qualità della loro proposta. È (altro…)
(Comatose Music) Attivi dal 2011, questi quattro animali giungono al secondo album senza alcuna intenzione di farsi dei nuovi amici. Anzi! Sicuramente l’evidenziare quanta demenza regni tra la razza umana la quale consuma in forma parassita e (altro…)
(Plastic Head Distribution) Un fan irlandese dei Black Sabbath che nella vita è un ispettore della sicurezza in una centrale nucleare, mette insieme dieci musicisti e non che hanno militato (altro…)
(Blood Fire Death) Tornano con il secondo album gli spagnoli Blaze Out, confermando il loro metal trasversale che abbraccia svariati generi con fruibile intelligenza, come già dimostrato in occasione del debutto (recensione qui). Il (altro…)
(Boersma Records) Full length di debutto per Bullhead, formazione tedesca in circolazione dal 2015 che vanta già una discreta esperienza dal vivo, avendo suonato anche in Austria e Repubblica ceca, oltre che in Germania. (altro…)
(Name Music) Punk rock female fronted band norvegese che ha pubblicato questo secondo album lo scorso 8 marzo, festa della donna. La scatenata signorina che sta al microfono, una certa Ida Dorthea Horpestad, non è certamente la prima che passa e che si mette a gridare nel (altro…)
(Shadow Kingdom Records) Protetti e sponsorizzati da Jarvis Leatherby dei Night Demon, i Bewitcher distribuiscono un 7’’ apripista per il nuovo album “Under the Witching Cross”, previsto per Maggio. (altro…)
(Vicisolum Productions) Quando due menti libere e creative uniscono le forze e collaborano assieme scambiandosi impressioni e sensazioni, difficilmente esce qualcosa di brutto. Questo assioma è confermato nella collaborazione tra due (altro…)
(Spinefarm Records) Il cantante della metalcore band Black Veil Brides ritorna sui suoi passi da solista. Andy Biersack ha pubblicato un album nel 2016 e ora trova voglia, tempo (altro…)
(Heavy Psych Sounds) Qualcosa di simile ad un nuovo album per Brant Bjork, il fantasioso batterista noto per la militanza nei Kyuss e Fu-Manchu. Non si tratta esattamente di un ‘nuovo’ disco per il semplice fatto che questi brani stanno prendendo polvere su uno scaffale da quasi un decennio. La storia racconta (altro…)
(DeFox Records) I Blondiefox sono stati un progetto interessante e molto originale che il mercato discografico non ha saputo premiare. I brani di questo EP risalgono ormai a vent’anni fa, ma solo oggi il vocalist Mirko (altro…)
(Nuclear Blast Records) “Bringer of Pain” mi è sembrato tutto tranne che un capolavoro: con lo sdoppiamento in Battle Beast e Beast in Black, mi appare ormai evidente che sono stati i primi ad andarci a perdere. Il quinto disco della band, (altro…)
(AFM) Ho raccontato la storia dei Bloodbound recensendo il precedente album “War of Dragons”, di due anni fa: gli svedesi si sono dimostrati in questi anni dei trasformisti niente male, (altro…)
(Dark Essence Records) Strano oggetto del desiderio questo EP ormai vecchio di dieci anni (per quanto riguarda le registrazioni), anche se originariamente pubblicato nel 2014. I norvegesi Black Magic sono una bestia altrettanto strana: attivi dal 2006 al 2012, per poi riprendere dal 2015, finendo anche sul (altro…)
(Gates of Hell Records) Il quarto album dei tedeschi Booze Control segue a “The Lizard Rider”, del 2016, che mi aveva mostrato una band dall’ottimo potenziale. “Forgotten Lands” è forse leggermente inferiore (altro…)
(Nordvis Produktion) È passato un decennio dall’ultimo album degli svedesi Bergraven, la band di Pär Stille, il chitarrista e song writer degli Stilla. Ma questo ‘ritardo’ è giustificato proprio per l’impegno con gli Stilla, impegno che ha coinvolto anche il bassista ed il (altro…)
(Iron Bonehead/Nuclear War Now!/Crepúsculo Negro) L’intro con i flauti non deve farci paura, la Iron Bonehead non si è rincoglionita. Tempo infatti di andare verso il lettore per spegnere che il black degli (altro…)