BALT HÜTTAR – “Trinkh Met Miar”
(Areasonica Rec.) I cimbri sono un popolo di origini poco chiare che abitò il nord dell’Europa, la zona tra l’attuale Germania e la Scandinavia, nell’età del ferro. La cultura di questa antica popolazione è l’ispirazione dei veneti Balt Hüttar, ad essa si aggiunge l’istinto musicale (altro…)
BAD WOLVES – “Disobey”
(Seven Eleven records) La carambola che i Bad Wolves si apprestano a compiere mi fa tornare alla mente, udite udite, i Puddle Of Mudd. Certo, non ci andiamo nemmeno vicino per quanto concerne genere, (altro…)
BATTLEROAR – “Codex Epicus”
(Cruz del Sur) Sono passati ben quattro anni da “Blood of Legends”, ed è tempo per i BattleroaR di tornare alla carica con quello che, nel bene e nel male, è certamente il loro disco più epico e monolitico: gli ultimi residui power del sound sono scomparsi, (altro…)
BLITZKRIEG – “Judge Not!”
(Mighty Music) Dopo il 7’’ “Reign of Fire” arriva finalmente il nono album dei Blitzkrieg: nulla che possa cambiare il mondo, ma 54 minuti di buona NWOBHM con ‘infiltrazioni’ da altri generi e un mood abbastanza cupo. La opener “Who is blind” ha infatti dei passaggi quasi doom, (altro…)
BURDEN OF GRIEF – “Eye of the Storm”
(Massacre Records) Si avviano con eleganza verso i venticinque anni di attività i tedeschi Burden Of Grief. Dopo l’intro “Inception”, “Eye of the Storm” per quanto manifesti un po’ di mestiere, è tuttavia l’esempio più chiaro di come i BOG siano consolidati e bravi a creare un melodic death (altro…)
BURN THE PRIEST – “Legion: XX”
(Nuclear Blast) Con il nome di Burn The Priest i Lamb Of God si concedono un album di cover. Sembra un po’ la classica situazione da ‘lo abbiamo fatto’, anche questo, tra le tante cose. The Accüsed, Melvins, Big Black, S.O.D., Bad Brains, Sliang Laos, Ministry, Agnostic Front, Quicksand, Cro-Mags, sono (altro…)
BLEEDING THROUGH – “Love Will Kill All”
(Sharptone Records) Buon ritorno per i Bleeding Through, a distanza di sei anni dal precedente “The Great Fire” risalente al 2012. Un ritorno che mi ha stupito, visto che da quel che ne sapevo io, la band si era sciolta nel 2014. Possiamo quindi (altro…)
BASARA – “Terra Impura”
(autoproduzione) Impura la terra, impuri coloro che la calcano. Basara si presentano con un lavoro realizzato con chitarre che ruggiscono, sono cattive, si lanciano in assalti crust e con qualcosa di genuinamente hardcore. Anche il thrash metal si impianta nei riff, i quali (altro…)
BITTER RESOLVE – “Seven New Worlds”
(Via Nocturna) I Bitter Resolve sono un trio americano proveniente dalla North California che con “Seven New Worlds” arriva alla terza fatica discografica sulla lunga distanza. I nostri sono chiaramente dediti ad uno stoner/doom che se da una parte dimostra di aver ben assimilato (altro…)
BORGNE – “[∞]”
(Avantgarde Music) Settimo (ottavo se consideriamo il demo di debutto del 1998) sigillo per l’industrial black metal band svizzera. Caratterizzata da lunghe pause e momenti molto produttivi, la (altro…)
BLOOD MOON HYSTERIA – “My Sacrifice” (EP)
(WormHoleDeath Records) Ulteriore evoluzione in Norvegia, in casa Mr. Runar Beyond, il mastermind dietro questo progetto in costante crescita. Se il precedente lavoro “Crimson Sky” (recensione qui) era una (altro…)
BARREN EARTH- “A Complex of Cages”
(Century Media Records) La dimensione seventies dei Barren Earth ha assunto una fisionomia ben diversa dagli esordi, quando allora la band pronunciava il proprio progressive in una maniera appena più freak. Oggi con “A Complex of Cages” le cose sono (altro…)
BULLET – “Dust to Gold”
(Steamhammer) Ma a voi quanto piacciono i Bullet? Nelle schiere della New Wave of Swedish Heavy Metal, con Enforcer, Steelwing, Screamer, Exciter, Ambush, non mi sono mai sembrati più meritevoli degli altri. Mi sbaglio io, oppure è solo una serie di circostanze fortunate che li ha portati al successo? (altro…)
BEHEMOTH – “Messe Noire”
(Nuclear Blast Records) Nel 2014 “The Satanist” è stato non solo l’album della consacrazione definitiva dei polacchi ma anche una delle migliori uscite dell’anno. Il giusto mix di vecchi e nuovi elementi riguardanti la creatura di Nergal aveva all’epoca composto un’opera massima senza (altro…)
MATTEO BRIGO – “80’s Movies”
(autoproduzione) Brigo lo abbiamo incontrato un paio di anni fa. O forse un paio di livelli fa. O forse stava dentro quell’altro game. Non ricordo. Comunque mi guadagnai un botta di bonus ed extra life scrivendo di “It Works!”, il suo debutto come solista (clicca qui per vedere com’era il livello precedente). (altro…)
BARK – “Like Humans Do”
(Sound Of The Hound Records) Giungono al secondo album i belgi Bark, dopo l’EP omonimo del 2015 ed il primo full length “Voice Of The Dog” del 2016. Osannata in patria, la band comincia solo ora a farsi conoscere (altro…)
BONFIRE – “Temple Of Lies”
(AFM Records) Intramontabili i Bonfire… eterni… immortali. È dalla fine degli anni ’70 (agli inizi con il moniker ‘Cacumen’) che, con varie line up -sempre e comunque capitanate da Hans Ziller-, continuano con il loro hard & heavy melodico, potente, (altro…)
BOREALIS – “The Offering”
(AFM) Quarto album per i power/dark metallers canadesi Borealis, per i quali MetalHead ha già recensito tutto il back catalogue (la ristampa del debut “World of Silence”, lo scialbo “Fall from Grace” e il più recente “Purgatory”, del 2015). Che posso dirvi, a me continua a sembrare che a questa pur meritevole band dell’Ontario (altro…)
BLINDCAT – “SchockWave”
(Andromeda Relix) Dei BlindCat si può dire che il loro hard ‘n’ heavy sanguina! Le canzoni della band hanno una forma percorsa da riff espressivi. Riff concreti, che parlano attraverso un senso compiuto e dettati da Domenico Gallo. Il chitarrista con la sei corde sprigiona una sequenza di note vere. La (altro…)
BHLEG – “Solarmegin”
(Nordvis Produktion) Secondo capolavoro per gli svedesi Bhleg. Debuttarono nel 2014 con il favoloso “Draumr Àst” (recensione qui) e convinsero immediatamente con il loro black essenziale ma evoluto, dipinto da intense tinte folk, esaltato da vaste deviazioni atmosferiche, (altro…)
BUIOMEGA – “Decay”
(autoproduzione) Primo album per i catanesi BuiOmegA, messo in piedi con materia sonora tra black e doom metal, oltre alla cospicua infusione nel tutto del carattere post. “Decay” appare (altro…)
BLUE DAWN – “Edge Of Chaos”
(Black Widow) Terzo album per Blue Dawn, formazione genovese attiva dal 2009. Formata da musicisti di diversa estrazione, la band affonda le proprie radici negli anni ’70, fondendo i pesanti riffs doom dei Black Sabbath a sonorità progressive caratterizzati da pregevoli (altro…)
BOHNET, NATE – “Therapeutic Destruction”
(autoproduzione) Bohnet suona tutti gli strumenti e canta, per arrivare a una sorta di melodic metal con spunti speed, thrash e alternative e nu metal, il tutto ricco di momenti melodici. Il bassista dei Nuclear Oath si (altro…)
BLAZE BAYLEY – “The Redemption of William Black (Infinite Entanglement Part III)”
(Blaze Bayley Recordings) Sedetevi, perché comincia una piccola lezione di storia, in realtà tristemente simile ad altre… Blaze comincia ufficialmente a cantare con i Wolfsbane già a metà degli anni ‘80 e con loro sforna 4 dischi. I primi tre vanno a (altro…)
BEGERITH – “A.D.A.M.”
(Minotauro Records) Non so, ma se vi dicessi che i Beherith sono polacchi (almeno d’adozione) come potreste fare a meno di pensare ad una vera e propria scena affiancando (altro…)
BLUT – “Inside My Mind pt.II”
(Sliptrick Records) Secondo album all’insegna della contaminazione per la formazione italo-svizzera. I Blut nelle undici canzoni che compongono questo ‘racconto’ sonoro di alcune malattie mentali, sviluppano ogni discorso sul (altro…)
BLACK MAMBA – “Heritage”
(autoproduzione) Trio armato di energia, ma al contempo anche di una buona tecnica di base che si manifesta attraverso dieci pezzi di buona fattura. Sono di Viterbo Irma Mirtilla, voce e chitarra, Cecilia Nappo, basso, e Federico Maragoni, batteria, e hanno (altro…)
BESTIALORD – “Law of the Burning”
(Symbol of Domination / Cimmerian Shade Recordings) Mark Andersson, ex Manilla Road e attualmente con Sanctus Infernum, chitarrista e voce, suona con Chris Johnson, batterista proprio dei Sanctus Infernum, reclutando anche (altro…)
BLOWOUT – “Buried Strength”
(Metalmorfosi) Pesanti, grezzi, taglienti e laceranti. Sono italiani, venerano lo stoner, si ispirano a nomi noti quali Crowbar o Kyuss. Dopo un EP, finalmente, concretizzano un vero album, un full length di otto brani, anche se la durata, trentacinque minuti, sfiora (altro…)
PHIL CAMPBELL AND THE BASTARD SONS – “The Age Of Absurdity”
(Nuclear Blast Records) Fermi tutti, per carità. Non ci troviamo qui a rimembrare il compianto iconico inglese dal polso alcolico facile. Qui si parla del gruppo del suo chitarrista praticamente storico, quello che (altro…)
BOTANIST – “Collective: The Shape of He to Come”
(Avantgarde Music) La Avantgarde ha decisamente una propensione per i gruppi fuori dagli schemi. Già i Botanist non sono una band facile, sotto nessun aspetto. E questo album si discosta dagli altri già strani lavori di questa entità perché forse per la prima volta (altro…)
BLEEDING GODS – “Dodekathlon”
(Nuclear Blast) Aria di rivoluzione in casa Bleeding Gods. Innanzitutto il cambio di etichetta, passando dalla Punishment 18 al colosso Nuclear Blast, label che ormai detiene il monopolio discografico in ambito metal. Un (altro…)
BEYOND FORGIVENESS – “The Great Wall”
(Autoproduzione) Gli esordienti Beyond Forgiveness, quartetto symphonic/gothic del Colorado, ci presentano un disco con qualche sbavatura di troppo, ma complessivamente ben riuscito. Oltre a un intermezzo abbiamo nove brani, (altro…)
BLITZKRIEG – “Reign of Fire” (7’’)
(Mighty Music) In attesa del nuovo album, previsto per la primavera del 2018, gli immortali Blitzkrieg pubblicano un 7’’ d’assaggio, limitato a 500 copie. Era dal 2015 che non si aveva notizia della band inglese, ma troviamo in forma Brian Ross e compagni. (altro…)