BAT – “Wings Of Chains”
(Hells Headbangers) Debut album per Bat, terzetto statunitense che vede al basso ed alla voce l’onnipresente Ryan Waste (Municipal Waste, Iron Reagan, Volture tra le band in cui suona), alla chitarra Nick Poulos, (altro…)
(Hells Headbangers) Debut album per Bat, terzetto statunitense che vede al basso ed alla voce l’onnipresente Ryan Waste (Municipal Waste, Iron Reagan, Volture tra le band in cui suona), alla chitarra Nick Poulos, (altro…)
(Clavis Secretorvm) E si che di solito gli Split nel Black Metal regalano piccole perle… Con il lato A di questo 7 pollici mi vien da dire che gli svizzeri Blakk Old Blood, che per altro adoro, non hanno spiccato per qualità. Anzi, diciamo che si sono gettati in quello che spero sia un (altro…)
(Clavis Secretorvm) Svizzeri, ossia sinonimo di qualità. Mi spiace per chi non ci crede, ma son convinto che se nasci in Elvezia sei un predestinato. Mi bastano i Celtic Frost per darmi una cariula di ragione. E quindi vi dico già che con questo EP/LP i nostri sono entrati nella mia (altro…)
(Comatose Music) Ottusi, bestiali e blasfemi. Ottusi perché il loro brutal death metal è fitto di scale e tempi strutturati che si torcigliano e rendono il sound una macchina di morte in azione. Bestiali, perché l’idea che questa musica sia feroce, oltre che (altro…)
(Satanath Records) No sapete, basta! Io mi trasferisco in Colombia e mi faccio tutto il Sud America. Così mi ascolto tutta una schiera di disgraziati che pensano di essere fermi alla metà degli anni novanta, quando il Death marcio dei Nihilist imperava sulla terra e si (altro…)
(Autoproduzione) Gran bel lavoro questo “Nemesis”, primo full length dei Bloodred, progetto nato dalla mente del poli strumentista tedesco Ron Merz, che nel disco suona chitarra, basso e si occupa delle parti vocali. Alla batteria troviamo, invece Joris Nijenhuis, drummer di Atrocity e (altro…)
(Logic(il)logic Records) Tornano i Badmotorfinger che già ascoltammo con il potente “It’s Not The End” del 2013 (recensione qui https://www.metalhead.it/?p=20551). Ed è proprio da quell’album che ha origine la pubblicazione dell’EP “Heroes”: infatti c’è stato un avvicendamento (altro…)
(Nuvi Records) A seguito di una riflessione su un tema conduttore per un album, i Burn After Me hanno scelto quello della “Divina Commedia”. L’origine della scelta arriva dal fatto che la band era intenzionata a descrivere l’uomo (altro…)
(Napalm Records) Quarto lavoro per gli americani Bloody Hammer, che aggiustano il tiro e si abbandonano ad un ambiente ancora più oscuro, oppressivo, con un delizioso tocco remotamente heavy dark wave capace di innalzare poderosamente il livello dell’intero disco. In un certo senso questo “Lovely (altro…)
(Season of Mist) Il progressive extreme metal degli americani Barishi arriva al secondo capitolo, offrendo tre quarti d’ora in equilibrio tra aspetti post-atmosferici ed espressività molto violenta, il tutto sempre con una impostazione tecnica sia esecutiva che compositiva non comune, non ovvia, non semplice. Sono sempre stati (altro…)
(Napalm Records) È la prima volta per i Be’Lakor in Metalhead.it, anche se la formazione australiana ha ricevuto qualche menzione in diverse occasioni tra i colleghi, per via del suo sound articolato, placido e robusto a fasi alterne. (altro…)
(Nuclear Blast) Ci sono delle realtà musicali nell’estremo così peculiari che hanno fatto della propria identità una bandiera. I Brujeria sono in giro da tre decadi e hanno sempre fatto quello che volevano, pure prendersi una pausa di tre lustri e più. Ho storto il naso quando ho sentito (altro…)
(Motörhead Music/UDR) UDR? Si, ma la label non è esattamente la UDR. Quindi vale la pena drizzare le orecchie, perché si tratta di qualcosa che Sir Lemmy ha voluto, ha approvato, per dar spazio alle band che solleticavano i suoi interessi o, comunque, secondo lui degne di avere una (altro…)
(Westworld Rec.) Raccolta che comprende “Dem Bones”(1984), “Bonecrusher” (1985), “F.O.A.D.” (1987) e “Decapitated” (1987), ovvero i primi tre album e la raccolta “Decapitated” che comprese brani dell’omonimo singolo (altro…)
(Autoproduzione) Ed ecco il disco che non ti aspetti: Svezia, un esordio, folk metal… ero pronto a cornamuse scanzonate a tutto spiano, invece i Black Magic Fools si inventano un sound incredibilmente cupo e pesante per il genere in questione. (altro…)
(Autoproduzione) Recensione un po’ amara questa che leggete, visto che risulterà una sorta di epitaffio. I francesi Blunderbuss si ritirano dalla scena. D’improvviso e con un sentito e lucido messaggio lasciato nella loro pagina facebook. Valentin, il cantante, ha esternato la sua gratitudine per la musica della band che gli ha offerto (altro…)
(Massacre) I Blood God sono una sorta di hard rock band di Thomas Gurrath, la mente dei Debauchery, una delle band più sanguinarie in seno all’immagine della Germania e del mondo metal in generale. Attraverso questo progetto parallelo, Debauchery porta il death metal a scontrarsi e fondersi con l’hard rock. In buona sostanza se amate Judas Priest, Accept, (altro…)
(Svart Records) Ci deve essere qualcuno in Svart Records che, oltre a fare un consumo esagerato di stupefacenti multicolore, riesce in qualche misterioso modo (riti voodoo?) a scovare la roba più assurda e (altro…)
(I3Drecords) Un giorno ricevo una missiva nella quale mi viene sottoposto questo album di “chitarra rock” che è “difficile da promuovere in Italia”. Un primo rapido ascolto e, considerato l’immenso livello artistico, (altro…)
(War Arts Productions) Ultimamente sta prendendo piede ‘abitudine di considerare qualsiasi cosa suonata male e prodotta anche peggio come “underground”, (altro…)
(Debemur Morti Productions) Per quanto apprezzi la sperimentazione, le avanguardie e le nuove frontiere, prendo sempre il tutto cinicamente con le pinze. Nello split in questione figurano i Blut Aus Nord, una delle realtà più complesse e decisamente spiazzanti (altro…)
(Motörhead Music/UDR) Oltre a svariati album di grande musica, il mai troppo compianto leader dei Motörhead Lemmy Kilmister ci ha lasciato in eredità un’etichetta discografica, nella (altro…)
(Satanath Records) Dalle steppe russe, I Bestial Deform hanno vomitato blasfemie e cattiverie dal lontano 1992. Pur essendosi sciolti per un anno solamente (1998) i nostri non sono stati dei campioni di prolificità, (altro…)
(Season Of Mist) Giungono al quinto album i Californiani Black Cobra, duetto dedito ad un personalissimo mix tra sludge e punk/hardcore in circolazione da una quindicina di anni. Possiamo (altro…)
(Autoproduzione) Debuttano sulla lunga distanza i Baron Samedi, quartetto nato nel 2013 e proveniente dalle province di Mantova e Verona. La band propone un punk/hardcore potente (altro…)
(Debemur Morti Productions) I Behexen hanno sempre rappresentato, a partire dagli esordi a metà anni ’90, il black metal nella sua forma più canonica. Satanismo, blasfemia, oscurità e tutto intelaiato da un black puramente nero, veloce, tempestoso. Un loro (altro…)
(autoprodotto) È tutto chiaro. C’è un chitarrista che è anche un compositore il quale di solito milita nei validissimi Maieutica. Ma è uno bravo, con idee, siamo nei (altro…)
(Autoproduzione) Fino a ora i Buried Side avevano inciso un EP, realizzato un video e percorso diversi palchi della loro Svizzera, sono di Neuchâtel, e fuori di essa. Il 2016 ha visto la band avviarsi al primo passo in studio per un formato importante (altro…)
(Blacklands Music) Secondo album per i tedeschi Blacklands che, dal debutto, hanno subito una miriade di cambi di line up, tanto da sconvolgere anche le registrazioni di (altro…)
(Heavy Psych Sounds Records) Full length di debutto per i Californiani Banquet, band dedita ad un heavy rock settantiano, dal sound ipnotico ed accattivante. Sono frequenti i richiami a bands (altro…)
(WormHoleDeath Records) Progetto norvegese che risorge dalle ceneri dei Beyond The Morninglight, grazie al mastermind Runar Beyond. Ma è proprio il passato dei Beyond The (altro…)
(My Kingdom Music) I Braindamage sono stati dei precursori. Prendiamolo come un assunto: i torinesi hanno sviluppato un thrash che andava in una direzione non molto distante da quella che poi hanno preso in carico certe band. È pur sempre vero che a loro volta hanno comunque seguito una linea, cioè (altro…)
(Sliptrick Records) Un insieme di canzoni, sette in totale, che sfumano tra il grunge/alternative, lo stoner e l’hard rock. La base ritmica è solida e composta da Valentina e Davide Di Maggio, basso e batteria rispettivamente; i due innalzano muri sonori a seconda delle occasioni e degli stili (altro…)
(Svart Records) Tornano i Brutus, la band norvegese (e svedese) che non appartiene all’epoca moderna. No. Loro sono rimasti nei primi anni ’70 e non hanno alcuna intenzione di cambiare, di far passare il tempo, di aggiornare le mode e gli stili. I Brutus (altro…)