BARBARIAN – “Cult Of The Empty Grave”
(Hells Headbangers) Secondo lavoro per Barbarian, terzetto Toscano attino dal 2009; rispetto al precedente “Faith Extinguisher”, la band Fiorentina sterza leggermente verso (altro…)
(Hells Headbangers) Secondo lavoro per Barbarian, terzetto Toscano attino dal 2009; rispetto al precedente “Faith Extinguisher”, la band Fiorentina sterza leggermente verso (altro…)
(Wohrt Records) Secondo full length per Blasphemous Noise Torment, progetto nato nel 2002 come one man band, e solo nel 2009 diventato un terzetto. La proposta musicale della band Bellunese è un death/black metal feroce e (altro…)
(I, Voidhanger Records) Secondo album per Blizaro, formazione nata inizialmente come progetto solista ad opera di John Gallo, noto nel circuito doom Statunitense anche con un altro solo project, denominato John (altro…)
(Blood Fire Death) Devo ammettere di essere rimasto perplesso quando ho letto la bio degli Spagnoli Blaze Out, che giungono con “Backlash” al secondo full length. La band descrive il proprio stile come “una personale ed esplosiva (altro…)
(Black Widow Records) Band italiana nata nel 2015 con due idee di base: heavy metal e gloria amazzone! Ed infatti nella line up ci sono proprio tre ammazzoni, tre guerriere, impegnate alla voce, al pulsante drumming che copre tutte (altro…)
(Underground Symphony) Il secondo album dei Bastian è arrivato, forte, bello, potente e melodico come il precedente “Among My Giants”. Epico, come quell’Icaro in procinto di precipitare. Bastisan (altro…)
(Inverse Records) Pesanti. Pesantissimi. Quattro individui che danno vita a questa mazzata made in Finland. Riff letali, groove superlativo. Ma sempre tutto dannatamente pesante, molto “black (altro…)
(Iron Tyrant) Terzo lavoro per i Brasiliani Bode Preto, band nata nel 2009 e con l’EP “Dark Night” e il full length “Inverted Blood all’attivo. Lo stile del terzetto Carioca riprende la tradizione estrema di bands quali Sarcofago, (altro…)
(Iron Bonehead) Quarto album per Baphomet’s Blood, che tornano sul mercato dopo ben sette anni di silenzio discografico. Un ritorno più che mai agguerrito, per quello che sicuramente è il miglior album della (altro…)
(Pagan Records) La solidità del thrash con innesti death e black metal che ne anneriscono l’anima. Il thrash dei polacchi Bloodthirst celebra ormai tre lustri attraverso un EP di cinque canzoni. (altro…)
(La Coperta Dischi / Indiemood) A volte basta semplicemente che alcuni elementi entrino in contatto tra di loro, per produrre qualcosa che faccia sensazione. Musicisti con diverse esperienze, si incontrano e nel giro di pochissimo tempo (altro…)
(Listenable) Apertura che lascia presagire una grande energia e poi ecco che lo stoner dei canadesi Black Wizard esplode veloce in “Revival”. La canzone dimostra immediatamente quanto la band sappia essere melodica e costruire qualche ritornello accattivante. La sottile vena heavy si estende (altro…)
(Morbid Shrine) Fra le poche (ma spesso buone) band pagan spagnole, come i Runic e i Northland, si fanno avanti anche i Briargh, che pubblicano oggi, su cd e cassetta, il loro terzo album. Furia pagan/black per la opener “El Llanto del Bosque”, (altro…)
(UDR Music/Warner) Tenaci questi hard rockers francesi! Sono sulla scena da un decennio e questo è il loro quinto lavoro, ma è un po’ come se fosse un debutto, il salto di qualità, il (altro…)
(AFM) I simpatici heavy/power metallers svedesi Bloodbound danno alle stampe, naturalmente via AFM Records, questo interessante DVD+CD; la parte audio, l’unica della quale qui ci occupiamo, presenta l’intero concerto tenuto al Masters of Rock del 2015. (altro…)
(autoproduzione) Al momento in cui queste righe prendono forma, i Bibliopegia Antropodermica si sembrano tra le formazioni più interessanti del filone technical death metal d’Italia. Solo tre pezzi per “The Eleusinian Mysteries – the Descent, the Search, the Ascent” che stanno (altro…)
(Century Media) Terzo album per Bombus, quartetto Svedese nato nel 2008 che vanta una nutrita esperienza in sede live, grazie a vari concerti svolti in tutta Europa, fino a salire sul palco del prestigioso (altro…)
(Despotz Records) Fra la fine dei ’90 e l’inizio dei 2000, i Beseech avevano raggiunto un discreto – e meritato – livello di popolarità. Certo, erano ancora gli anni in cui Paradise Lost e My dying Bride spopolavano ovunque, ma la miscela gothic/doom degli svedesi (altro…)
(Iron Bonehead/The Ajna Offensive) Compilation dal sapore promozionale, questa release. Trattasi di quattro gruppi per altrettante tracce, accomunati solo dalla label e da un gusto neanche tanto velato per l’epicità. Aprono le danze i (altro…)
(De Tenebrarum Principio) La one man band svedese Lustre ormai è un astro ben definito nella decadenza della notte siderale. Ma cosa c’era prima? Quali sono le origini? The Burning (altro…)
(Svart Records) Eterei, oscuri. Un essere etereo ed oscuro decisamente inglese. Tra il doom ed il rock vintage, propongono otto coinvolgenti tracce le quali diffondendo una densità fumosa, riescono anche ad (altro…)
(GROM Records) Questo è black metal, questa è fede assoluta nei confronti di origini remote, di un territorio e tutto ciò che ci circonda. Sulla scia dei fantastici Kanseil, i veneti Brünndl (altro…)
(Century Media Records) Si potrebbe scrivere un libro sui Borknagar, e pure un libro voluminoso. Non solo perché gli svedesi hanno tagliato il traguardo dei vent’anni (son constatazioni che ti fanno sentire un (altro…)
(Columbia) Chi scrive non è un appassionato di David Bowie, e questa non è una webzine che si dedica in prima battuta al rock: tuttavia, mi sembra giusto che MetalHead paghi un (seppur minimo) tributo al Duca Bianco recensendo la sua ultima fatica. “Blackstar”, (altro…)
(autoprodotto) Nonostante il famoso moniker di origine vichinga, la band è lituana e produce un metallo molto coinvolgente, supportato da doppie vocals (femminile e maschile) le quali tentano di abbinare un timbro potente, rock, a tratti lirico ma certamente lontano dai soliti (altro…)
(Einheit Produktionen) Non mi era affatto dispiaciuto il precedente disco degli austriaci Bifroest, QUI recensito, e non mi dispiace il nuovo “Mana Ewah”, il quarto della loro discografia: sulla seconda linea di battaglia dell’ondata pagan, i centroeuropei si difendono certamente con buone armi. (altro…)
(Autoproduzione) I Nightwish ci hanno abituati ormai da anni alla presa commerciale e qualitativa che l’accoppiata metal sinfonico/voce femminile può avere nell’ambiente metal. (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Dalla copertina mi sarei aspettato un gruppo che faceva il verso ai grandi del passato, magari in modo irriverente, ma devo ricredermi. Testi a parte, praticamente una lista inenarrabile (altro…)
(Massacre) L’album di debutto degli svizzeri Broken Fate è qualcosa di estremamente orecchiabile, ma non nel senso che “The Bridge Between” sia commerciale. L’album è del sano metal fatto con thrash, modern metal e un’attitudine hard rock un po’ Metallica dell’era da classifica. Il (altro…)
(Tyrannus) Lo scenario è quello della morte legata a tematiche occulte. Il sound è un black metal della prima ora, dunque ancora ammalato delle melodie care al death metal. Un universo gelido e oscuro il sound dei cileni Black Grail, più di tutto irruento e nervoso perché le canzoni sono il frutto (altro…)
(AFM Records) Festeggiano ormai undici album, i tedeschi Brainstorm: e chi fermerà, ormai, questa macchina power prevedibile ma ottimamente oliata? A noi mediterranei piacciono di solito altre sfumature del genere, soprattutto quando esso si mescola con il prog o con il folk: ma in Germania (altro…)
(Autoproduzione) No beh, qui ragazzi esageriamo col ‘trash’… Con un titolo che è tutto un programma, arrivano al debutto su EP i capitolini Blodiga Skald. Pur con tutta la buona volontà nell’essere beceri e ‘gnoranti, i nostri non ce la fanno a non essere (altro…)
(Argonauta/Goodfellas) È il terzo album di questo one man band project sloveno, che dal 2013 non ha perso un colpo, infettando il pianeta con una release ogni anno. “Devil’s Village”, che risale allo scorso settembre è però più teatrale dei (altro…)
(Cyclone Empire) Ascoltare gli olandesi Bodyfarm fa venire quell’intimo desiderio di fracassare tutto, devastare qualsiasi cosa, fare terra bruciata, incendiare, far (altro…)
(Autoproduzione) Con una copertina che – ma non c’è bisogno che lo dica – prende in giro “Appetite for Destruction”, l’artista Dark Electro Ben Blutzukker ripresenta quattro suoi vecchi brani arrangiati in chiave heavy metal. Le trame di “Walpurgisnacht” sono abbastanza classiche: (altro…)