BENIGHTED – “Ekbom”
(Season Of Mist) A quattro anni da “Obscene Repressed” i Benighted non sono altro che sé stessi, dunque una furiosa commistione tra brutal death metal, djent, grindcor/crust e blackened. “Ekbom” è (altro…)
(Season Of Mist) A quattro anni da “Obscene Repressed” i Benighted non sono altro che sé stessi, dunque una furiosa commistione tra brutal death metal, djent, grindcor/crust e blackened. “Ekbom” è (altro…)
(Indie Recordings) Una band norvegese la quale, purtroppo, finora non si è mai avvicinata al mio range uditivo, anche perché con un moniker simile me la ricorderei, eccome. E mi ricorderei pure i loro dischi, roba intitolata “Misanthropical House”, “Algorithm & Blues” o “Research And Destroy”… album che già mi piacciono solo per il titolo (e relative copertine!). (altro…)
(autoproduzione) Formati da Francesco Benevento (Sail Away e altri), chitarrista, i Bounced Back si presentano in questo loro full length autoprodotto con un personale hard rock e qualche tratto grunge. La voce al vetriolo di Giulio Abramo si affianca alla chitarra portante di Benevento e alle loro spalle la sezione (altro…)
(Massacre Records) Il buon Thomas Gurrath, chitarrista e cantante, ha creato i Debauchery, poi i Blood God e infine i Balgeroth, nonché definito attorno a queste tre sue incarnazioni musicali un intero mondo e una sua relativa iconografia che recita di mostri, creature sanguinarie, armi spaccaossa, diavolesse (altro…)
(Luminol Records) Il mondo della musica è vasto. È emozionale, sicuramente soggettivo. Però ci sono delle cose che sono chiare, delle regole di base. Ecco allora che c’è il tizio che ama un certo artista, che lo trova geniale… ma siamo nell’ambito di gente che manco suona: soggettivo, certo, ma vorremo parlare di musica. (altro…)
(Iron Fist Productions / Nuclear War Now! Productions) Si pensi ai Venom, gli Angelwitch, i Sabbat, a qualcosa dei Motörhead, al black metal ante litteram, esempi di NWOBHM, del thrash prima maniera, le possibili contaminazioni del punk ed ecco dunque un concentrato dal Sol Levante chiamato Bafomet. Nel 2015, anno di nascita, i (altro…)
(Silent Future Recordings) Black metal, assolutamente black metal. Sono un duo, o forse è uno solo, ovvero Card dei Blodtår. (altro…)
(Season of Mist: Underground Activists) Sono un trio di Knoxville, Tennessee, questi assassini che si fanno chiamare Brodequin. Dopo tre album, tra il 2000 e il 2004 e poi uno iato, eccoli riprendere con furia la strada del brutal death metal, firmando un contratto con la sotto-etichetta della francese Season Of Mist. Un accordo (altro…)
(Heavy Psych Sounds) Pubblicato lo scorso anno l’ottimo album “Dab City”, QUI recensito, i Bongzilla si tengono discograficamente attivi con questo live album, registrato attraverso concerti tenuti dalla band statunitense nel tour tenutosi nel nostro continente. L’album ha un impatto mostruoso dal punto di (altro…)
(Century Media Records) Titoli rigorosamente in maiuscolo per il nuovo album dei finlandesi Blind Channel, il loro quinto in carriera, il secondo in casa Century Media (qui la recensione del precedente). Giovani, iper moderni, sicuramente la nemesi del metal classico ma, hey, il tempo passa, le epoche si succedono e questo è il sound che producono i ribelli ventenni d’oggi… sound che nel caso di questa band si rivela curato, potente, devastante e ricco di idee. (altro…)
(BMG) Ci siamo… l’attesa, davvero troppo lunga, è giunta alla fine e finalmente si può ascoltare il nuovo lavoro del cantante degli Iron. Scritto evidentemente in un arco di tempo molto lungo, impossibile non riscontrare nel variopinto lavoro dell’artista una serie di riferimento ai differenti momenti della sua carriera. (altro…)
(Century Media Records) Maestoso. Imponente. Irresistibile. Intenso. Non ci sono molte altre parole per definire “Fall”, il dodicesimo album della band norvegese capitanata dal chitarrista Øystein Garnes Brun e dal poliedrico vocalist ICS Vortex (Arcturus, ex Dimmu Borgir). Black metal travolgente, progressive metal eccitante, passando attraverso una variegata dimensione sonora la quale non nega le divagazioni ormai dominate e marchiate a fuoco da acts quali i Solefald. (altro…)
(Trollzorn Records) Da Norimberga arrivano al debutto, dopo un solo EP, i Beyrevra… con il loro death melodico di matrice svedese, ma arricchito da un sentore che assapora di black metal. Idee classiche del genere di base che si alternano ad occasionali blast beats, lasciando poi spazio ad arpeggi o divagazioni di chitarra molto ben ideate. (altro…)
(Blaze Bayley Recording) Siamo nel 2024 ed ecco spuntare, con estrema sincronia, due album di due cantanti degli Iron Maiden. Sì, perché se sei stato cantante della Vergine di Ferro, lo sarai per sempre, con tutti i pro e i contro di questa nomea. Lasciando il disco solista di Dickinson tra i dischi più attesi di questo trimestre, il nuovo disco di Blaze esce dopo tre anni dal precedente lavoro. (altro…)
(Non Ti Seguo Records / No Funeral Records / Clever Eagle Records / Dancing Rabbit Records) Il trio Blame Art vuole affrontare l’incomunicabilità e l’instabilità dei rapporti che da essa ne deriva e anche i malesseri interiori. La band milanese si è fatta conoscere per i suoi canoni di stile tra alternative rock, shoegaze (altro…)
(Soulseller Records) Sono ventisei anni di carriera per i norvegesi Blood Red Throne, nonostante Daniel “Død” Olaisen, chitarrista ed ex dei Satyricon negli anni ’90, e il batterista Freddy “the Shred” Bolsø che lasciò la band agli albori per poi ritornare nel 2013, sono gli unici elementi del nucleo (altro…)
(Signal Rex) I Burial Moon cercano di fare nel 2023 quello che negli anni ’80 sarebbe stato un colpo di genio, mentre ora sembra quasi la norma. Vale a dire, mantenere il massimo riserbo su chi siano i componenti del gruppo, lasciando il tutto avvolto da un alone di mistero. (altro…)
(Odium Records) Gentile e cortese proposta della Odium Records che raggruppa in “Drakonian Elitism – A Triumvirate Of Darkness” quattro pezzi degli Ofermod, altrettanti dei Black Altar e un paio degli Acherontas, il cui nome è scritto Αχέροντας, attraverso dunque l’alfabeto greco. Gli svedesi (altro…)
(Personal Records) Dal Cile, in giro da meno di un decennio, devoti al vero doom e… solo al debutto. Poco invitante? Niente di più sbagliato. Il loro doom è potente, è grintoso, melodico e minaccioso, arricchito da un tocco di malinconia nelle idee soliste e, dulcis in fundo, con un vocalist -tal Víctor Prades- assolutamente favoloso, tra il graffiante e il poetico, tra l’oscuro o misterioso ed quel feroce alimentato dall’ira. (altro…)
(Koolarrow / SubOst) Billy Gould è il bassista dei Faith No More e Jared Blum un multistrumentista, entrambi di estrazioni musicali differenti ma insieme già nei The Talking Book tempo fa. Ora partecipano a questo progetto che è una colonna sonora. Lei si chiama Nataša Urban, è serba e (altro…)
(autoproduzione) Questo album intitolato “Litanie dell’Orrore” è tra l’essere colonna sonora e un audiolibro. C’è un racconto su una bambina che diventa poi donna, amava disegnare e dipingere, diventa poi insegnante. La musica è legata ai quadri di Emilino Miraglia e Barattè Federica che hanno ispirato Black Hekate. La (altro…)
(Overdub Recordings) Dopo un EP d’esordio di cinque anni fa i BS Bone pubblicano il loro primo album, nel quale includono anche i quattro precedenti pezzi del demo. La band spazia dall’alternative rock al metal mostrando un crossover maturo e arrembante. La base ritmica vede una batteria misurata (altro…)
(C. M. Releases / The Triad Records) Decimo album in venticinque anni di carriera per Blood Thirsty Demons, progetto nato nel 1997 dalla mente del poli strumentista lombardo Cristian Mustaine, il quale ancora una volta si occupa di tutte le parti strumentali. (altro…)
(Svart Records) Tomi Koivusaari, chitarrista degli Amorphis, crea Bjørkø e ci mette dentro anche Waltteri Väyrynen degli Opeth ed ex-Paradise Lost alla batteria, Lauri Porra dei Stratovarius al basso e Janne Lounatvuori di Hidria Spacefolk alle tastriere. I testi sono del vecchio collega di Koivusaari negli Abhorrence, Jussi “Juice” Ahlroth. Come (altro…)
(Massacre Records) A distanza di cinque anni dal precedente “Eye Of The Storm” (recensione QUI), tornano con il loro nono album i tedeschi Burden Of Grief, punta di diamante del melodic death tedesco, portato avanti con coerenza da quasi trent’anni. (altro…)
(Non Serviam Records) Giungono al quinto album gli olandesi Bloodphemy, con un concept che narra di violenza subita poi trasformata in violenza inferta, di sete di sangue e vendetta, il tutto musicato attraverso nove tracce rabbiose, dove il brutal death statunitense incontra il death svedese, filtrato attraverso sfuriate thrash e vocals ora cavernose, ora isteriche non lontane dal miglior Glen Benton. (altro…)
(Melodic Passion Records) Nuova uscita discografica per Clarence B Thunborg, vecchio leone della scena rock, molto attivo negli anni ’70 ed ’80 tra Svezia e Stati Uniti come cantante e bassista. (altro…)
(Pelagic Records) Giungono al quinto album i belgi Bear, a distanza di sei anni dal precedente lavoro in studio intitolato “Propaganda” e in quello stesso periodo venne diagnosticato un cancro al chitarrista James Falck, bloccando di conseguenza l’attività della band; tuttavia, dopo che Falck si è fortunatamente ripreso, ci ha pensato la pandemia a rimandare tutti i progetti a data da destinarsi. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Nel 2016 nessuno avrebbe scommesso sul ritorno dei Brujeria dopo 16 anni dal precedente lavoro. Eppure il gruppo che ha fatto del turn over dei componenti quasi un marchio di fabbrica ha bissato l’impresa con un nuovo lavoro, a ben sette anni di distanza dal precedente e piuttosto spento disco. (altro…)
(Is it Jazz? Records) Si uniscono alla neonata Is It Jazz? Records i norvegesi Bushman’s Revenge, un trio pazzesco, in circolazione da vent’anni, con ormai undici dischi in curriculum e centinaia di concerti in tutto il mondo. (altro…)
(Purity Through Fire) Myrd’raal crea questo progetto verso la seconda metà degli anni 2000, collocandosi di fatto nella florida scena black metal del proprio paese, l’Ucraina, pubblicando una serie di album che col ne hanno visto diradare le uscite. Sono passati almeno sei anni dall’ultima incisione di un full length per Myrd’raal e (altro…)
(AFM Records) I primi tre album della carriera quasi quarantennale dei Bonfire sono “Don’t Touch The Light” del 1986, “Fire Works” del 1987 e “Point Blank” del 1989 che rappresentano punti di massima, forse lo zenith (altro…)
(Avantgarde Music) Basta la title track posta in apertura per farsi assorbire dentro questo labirinto sonoro, questa interpretazione di un post metal estremo, basato su ambient, noise e doom, sferzato da un sublime e perverso sassofono. (altro…)
(Dusktone) Il secondo album in studio dei norvegesi Borgarting esce con la nostrana Dusktone. La black metal band scandinava ha pubblicato il primo album “Far” quattro anni fa e ora ritorna dunque con un piglio agile e fresco. I Borgarting usano molti mid tempo nei loro pezzi che stempera quell’aura selvaggia tipica del black metal e infatti i (altro…)
(Nuclear Blast Records) Terzo album per la band a gestione familiare del leggendario chitarrista dei Motörhead, coadiuvato dai suoi tre figlioli Todd, Tyla e Dane, ai quali si aggiunge ora il cantante Joel Peters che prende il posto di Neil Starr, a mio avviso da sempre l’anello debole della band: l (altro…)