BLAZE BAYLEY – “Damaged Strange Different and Live” (Live)
(Blaze Bayley Recordings) Augurando tutto il bene possibile al sempre sorridente Blaze, colpito poche settimane fa da un attacco cardiaco, andiamo a parlare della sua ultima uscita. (altro…)
(Blaze Bayley Recordings) Augurando tutto il bene possibile al sempre sorridente Blaze, colpito poche settimane fa da un attacco cardiaco, andiamo a parlare della sua ultima uscita. (altro…)
(Dackelton Records / Broken Silence) I tedeschi Bloodstrings sono in giro da un decennio e, con questo, hanno in saccoccia tre album e un EP, tutte cose che hanno contribuito a farli suonare un po’ ovunque, compreso il Wacken, compreso il nostro paese. (altro…)
(Sacred Bones Records) I giapponesi Boris, un trio che è tra punk-sludge-noise, e gli statunitensi Uniform, altro trio che vira però sull’industrial e il punk, hanno tenuto un tour insieme nel 2019. I Boris hanno invitarono sul palco gli Uniform in un loro bis, “Akuma no Uta”, e la performance ha (altro…)
(Heavy Psych Sounds) I Black Rainbows sono Gabriele Fiori chitarra e voce, Edoardo “Mancio” Mancini al basso e Filippo Ragazzoni batterista e hanno inciso ben nove album in quindici anni di carriera. Il loro stoner rock con influssi psichdelici e cosmici si esprime al massimo grado in questo nuovo album intitolato “Superskull”. Sound (altro…)
(autoproduzione) Nel 2018 i Brutal Cancan hanno esordito con l’EP “Polemos” e successivamente pubblicato tre singoli. Ora la band del milanese presenta un nuovo EP interamente cantato in italiano. L’album per suoni, produzione stile è certamente una produzione underground, lontana da logiche particolari. La (altro…)
(Heavy Psych Sounds Records) Sette pezzi per poco meno di un’ora di opulento sludge-stoner della formazione di Madison nel Wisconsin. Dal 1995 i Bongzilla si fanno promotori per la legalizzazione della marijuana, tematica spesso determinante nell’attitudine di band di questo tipo. Bongzilla è una band spontaneamente abile a lanciarsi in (altro…)
(Autoprodotto/Bite It Promotion) Scatenano energia gli austriaci Burnswell… o per la precisione, questa energia la producono e la rilasciano sotto forma di un sound scatenato, ricco di radici punk, di malinconia, di vita vissuta e per svariate ragioni dannata. (altro…)
(Trollzorn Records) Buona partenza per il quartetto danese formatosi quattro anni orsono. L’album “Death Mountain” nasce in casa e solo per la masterizzazione i Bloodgutter sono passati per le mani di un tecnico e uno studio professionale. Hanno scritto e registrato undici pezzi piuttosto catchy ma (altro…)
(Black Widow Records) Band genovese che al suo interno conta la presenza di Davide Bruzzi, già componente de Il Segno Del Comando. Band votata a sonorità care alla Black Widow Records, sempre di Genova, ovvero l’intreccio tra occult, doom, dark e gothic attraverso un atteggiamento doverosamente prog su certe sfumature. Bruzzi e Andrea Martino (altro…)
(Nordvis Produktion) Fin dalle prime battute, l’intento del gruppo svedese è piuttosto chiaro: tentare di riportare in auge quel connubio tra black metal e folk che ha portato fortuna ad un sacco di altri gruppi, molti dei quali conterranei ai nostri. (altro…)
(Autoproduzione) Prince Of Tears è il musicista che si cela dietro a Blood Of The Prophecy, entità che racchiude nella propria musica atmospheric black metal e dal sound decadente e triste al contempo, vasto nelle sue melodie appunto dimesse e pur tuttavia intrise anche di una certa epica soprattutto quando nei pezzi compaiono blast beat e dunque (altro…)
(Debemur Morti Productions) Sei composizioni numerate con cifre romane dall’uno al sei formano questo primo full length dei Bacchus, un trio che deriva da componenti di Abyssal Vacuum, Dysylumn e Ominous Shrine. “II” è l’insieme di atmosfere che si legano a toni mistici e psichedelici, con scorci ritualistici, in un (altro…)
(Nordvis Produktion) Prima un trio, poi con il secondo album, quel “Love & Ashes” (recensione qui) del 2020 che riscontrò un buon successo, il progetto assunse la veste di one man band, l’idea artistica di Luke Tromiczak (Maledicere). Con questa nuova c’è il passo successivo: quattro nuovi brani (l’EP “Ochre” sul lato A) eseguiti da vari musicisti sparsi in giro per gli Stati Uniti. (altro…)
(Fastball Music) I teutonici Black Hawk pubblicano l’ottavo album di una carriera inaugurata nel 1981 che li ha visti però pubblicare solo nel 2005 il primo full length, dopo alcuni lavori minori realizzati in precedenza e nel ‘vecchio’ secolo. Teutonici ma di derivazione Judas Priest per alcuni aspetti e tutti (altro…)
(ROCKSHOTS Records) Gli italiani Bad Bones non ci girano tanto attorno: metallo vecchio stampo, roba classica, roba ribelle, un sound che ricorda il primo thrash ma anche i leggendari Motörhead! (altro…)
(Pulverised Records) I marcescenti Bastard Grave siglano il loro terzo album in studio, inno al death metal di derivazione Autopsy e dintorni. “Vortex of Disgust” è intriso di atmosfere pesantemente cupe, nelle quali sia le chitarre quanto i pattern ritmici passano da fasi spedite ad altre rallentate e cadenzate. Si ascolti pure (altro…)
(Thrill Jockey) I più attenti a certe sonorità si ricorderanno come Big|Brave siano stati spesso visti in giro a suonare con Three Silver Mt Zion nonché Godspeed You! Black Emperor e i Sunn O))). Il trio canadese che nasce mostrando un folk molto minimalista, ha progressivamente evoluto la propria identità verso il (altro…)
(Edged Circle Productions) Sono circa 24 anni che i Bodyfarm della zona di Utrecht portano avanti la propria musica. Cinque album, un nome in crescendo attraverso i lustri della scena metal europea, purtroppo però anche altro e di poco piacevole. Nel 2019 viene purtroppo a mancare per sempre il fondatore (altro…)
(Amor Fati Productions) L’entità (quasi) misteriosa che si cela dietro questa altrettanto misteriosa realtà, in occasione del debutto del 2021 affermò: La musica e SOLO la musica ha importanza. Tutto il resto è futile: ecco, la musica di Bræ non è certo qualcosa di semplice o facilmente fruibile e sarebbe un errore non ascoltare con profondità le perversioni sonore di questo duo internazionale. (altro…)
(Inferna Profundus Records) Il progetto Fonsadera non vuole saperne di fare prigionieri, asfalta tutto quello che trova con una ponderosa terna di canzoni che incarna un certo modo, estremo nell’estremo, di concepire la musica. (altro…)
(Avantgarde Music) Una nuova perla nera emerge dall’underground nel nostro paese. Si sono formati nel 2020 e sono un quartetto che comprende Paolo Monti (The Star Pillow), la voce di Giulia Parin Zecchin (Julinko), Luca Scotti (Tristan da Cunh) e Francesco Vara (Tristan da Cunha e Altaj), quindi tutti artisti già molto attivi nel mondo sotterraneo del rock, del post rock, del rock più etereo, alternativo, atmosferico e sperimentale. (altro…)
(Season of Mist Underground Activists) È il secondo album per Roman V e i suoi accoliti, cioè Dina V, voce e moglie di Roman, Ignat P, chitarra e basso, e Alexander P, batterista. Roman è autore, voce, scrive i testi, decide il da farsi. Il primo album “Vi Overlevde”, del 2019 QUI recensito , viene dunque seguito da (altro…)
(Autoprodotto) Nati nel 2011, ma manifestatisi a livello discografico solo nel 2020, i Born a Ghost mostrano una padronanza assoluta negli strumenti e nelle atmosfere che catalizzano; (altro…)
(Nuclear Blast Records) Dopo due album con l’austriaca Napalm Records, i tedeschi Beyond The Black tornano in patria, accasandosi alla Nuclear Blast la quale pubblica il loro quinto disco… in verità un po’ in sordina, in quanto non mi è parso di vedere la solita intensa attività promozionale tipica di questa storica label, e nemmeno il press kit sembra contenere l’usuale dettagliata biografia (cosa prevedibile per il debutto nell’ambito di una nuova etichetta) o la serie foto tipicamente di alto livello, specialmente quando si tratta di una female fronted band come la favolosa e talentuosa Jennifer Haben, membro fondatore di questo progetto di successo ormai in circolazione da quasi un decennio. (altro…)
(Sleeping Church Records) Doom di prim’ordine, quello proposto dai francesi Barabbas dopo un lungo silenzio. Doom dalle tinte settantiane, più simile all’hard rock psichedelico che ai Candlemass, giusto per darci dei riferimenti abbastanza chiari sul tipo di musica proposta. (altro…)
(Season of Mist) Lo chiamano ‘blackened death metal’ quel genere che non è puro death e nemmeno completamente black. Ma i confini sono volubili: dove inizia o finisce ciascun genere dentro il sound dei gruppi devoti a questa mescolanza? Nel caso degli emergenti Black Lava, questa suddivisione è chiara: la musica è death, un death tecnico, contorto, a volte estremo… mente i testi guardano ad un tempo ormai lontano, si fanno ispirare dalla natura, dall’ambiente, da antichi sortilegi, arcaici misteri, il tutto attorno alla fura della battaglia verso la gloria di antichi e valorosi guerrieri… strizzando dunque l’occhio ad una certa corrente del black. (altro…)
(Steamhammer / SPV) Sempre più scatenati, più travolgenti, più impattanti i francesi Blackrain, una band che continua a crescere, a maturare, a evolvere. Se il precedente sesto lavoro “Dying Breed” (recensione qui) elargiva del sano sleaze di pregiata fattura, con una marcata tendenza ottantiana, sempre favolosamente esplicita… con questo nuovo lavoro la gamma sonora si amplifica, si estende, si espande, virando verso un metal melodico a 360 gradi, avvolgente, trionfante, catchy, grintoso, sempre un territorio ideale per una chitarra irresistibile e un vocalist assolutamente micidiale! (altro…)
(ROCKSHOTS Records) I Black Hole suonano esattamente come ti aspetti: sempre in bilico tra power e progressive metal, la voce pulitissima e capace di Torrisi che intarsia armonie pulite, potenti e solide, rette da un comparto ritmico sicuro e preciso, senza mai strafare, così come le chitarre: (altro…)
(Profound Lore Records) Di metal band che si chiamano Blacklist ce ne sono tante, ma questi non sono esattamente classificabili nell’ambito metal… e tanto meno tra le nuove leve, visto che sono in circolazione da quasi vent’anni, anche se in modo alquanto inusuale considerando che non pubblicano nulla dal 2009, anno di uscita del full length di debutto “Midnight of the Century“. (altro…)
(Signal Rex) È un suono travolgente, tanto micidiale quanto carnale, tanto suggestivo quanto drammatico quello che si scatena dal primo album dei Bran, trio di Praga composto da membri dei thrashers Laid to Waste. “Odcházení” si erige su solide fondamenta black metal, senza tuttavia sentirsene legato in modo vincolante, ritagliandosi spazi personali spesso definibili come puro heavy metal dentro un particolare contesto, piuttosto che un ben preciso specifico sottogenere. (altro…)
(C.M.Releases / The Triad Records) Cristian Mustaine sceglie il giorno di Halloween per la pubblicazione del nuovo album di Blood Thirsty Demons nel 25esimo anno di carriera. “Esoteric” è un manifesto tenebroso, cinto da una chitarra lacerante nei (altro…)
(RMB Records) Mi piace pensare che con i Jaded Hard, Michael voglia rendere suoi i Jaded Heart, la band che ha fondato e nella quale ha militato per quasi quindici anni (act tutt’ora attiva con un altro vocalist, qui la recensione della loro ultima fatica, uscita recentemente)… giocando proprio sull’esile quanto provocatoria differenza nel moniker. (altro…)
(AFM Records) I canadesi Borealis fanno parte di quei gruppi ‘onesti’: sai benissimo cosa aspettarti da loro, rimanendo sul sicuro… e loro non deludono. Mai. Ecco quindi il loro quinto album (sesto, se contiamo la ri-registrazione del loro primo lavoro), a distanza di quattro anni dal precedente lavoro. (altro…)