CORRODED – “Bitter”
(Despotz Records) Un’intro palesemente ispirata a Blade Runner ai limiti del plagio introduce al lavoro degli svedesi Corroded, profeti in patria, è il caso di dirlo. Al di là dei notevoli traguardi professionali (altro…)
(Despotz Records) Un’intro palesemente ispirata a Blade Runner ai limiti del plagio introduce al lavoro degli svedesi Corroded, profeti in patria, è il caso di dirlo. Al di là dei notevoli traguardi professionali (altro…)
(Gates of Hell) Dopo “A Call to Arms”, anche il secondo EP dei finnici Chevalier viene ristampato su vinile; 23 minuti di speed atavico e malsano. Lo sgangheratissimo EP si apre con “The Messenger”: (altro…)
(Autoprodotto) Tanto per cominciare questa release non ha nulla a che fare con i doomster americani Ogre. Si tratta invece della collaborazione tra Robin Ogden (del progetto Ogre, impegnato in soundtrack riadattate per sintetizzatori, ed in stesura (altro…)
(Jolly Roger) Non credo (o almeno spero…) che ci sia necessità di presentare al pubblico di MetalHead i Crying Steel: la formazione bolognese è di diritto una delle più illustri esponenti del metallo italiano anni ’80, (altro…)
(Agoge Records) Nuovo EP per Cemment, duo giapponese in circolazione dal 1994, con all’attivo tre full length ed un altro mini. La proposta musicale è una commistione tra death metal ed industrial, o indeathtrial metal, come amano (altro…)
(Non Serviam Records) Nati dalle ceneri dei Comatose Vigil (solo il membro fondatore dei due gruppi è il comune denominatore dei progetti), questi russi si sono impegnati per dare un senso profondissimo al concetto (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Mini album di debutto per Cosmic Void Ritual, one man band statunitense, partorita dalla mente del misterioso personaggio Unknown Entity. Dalle tematiche fanta-horror affrontate e visto il personaggio che si cela dietro ad esse, mi sarei (altro…)
(Sentient Ruin) “Begotten” è un esperimento mediatico che in pochi hanno visto o che sono riusciti a vedere. Un visionario documento audiovisivo che racconta della genesi del mondo e della religione. Le immagini oniriche e nel contempo stranianti e bizzarre all’inverosimile hanno portato a ridefinire il (altro…)
(Comatose) I macellai romani sganciano il quinto album, attraverso un’etichetta che ama visceralmente il sangue! Una discografia di tutto rispetto, coronato adesso dalle attenzioni della maison americana particolarmente (altro…)
(Vicisolum Productions) Ritornano dopo quasi dodici anni dal precedente album “Testify My Victims” gli svedesi Carnal Forge, band scioltasi nel 2010 per l’insofferenza del chitarrista Jari Kuusisto verso il music business. Un (altro…)
(Black Lodge Records) Per quanto mi riguarda, gli svedesi A Canorous Quintet sono il perfetto esempio di band che ha raccolto molto meno di quanto seminato. Non riesco a capire come mai, la meritata buona accoglienza da (altro…)
(Prophecy Productions) Due black metal band che suonano il genere in maniera affatto canonica, si cimentano in questo split virtualmente collegato al dipinto di Arnold Böcklin “L’Isola dei Morti”. I Farsot si sono ispirati al dipinto del simbolista (altro…)
(Boersma Records) Quante cazzate! Da qualche parte sulla cartella stampa c’è scritto ‘Psychedelic Rock’. O anche ‘Progressive Rock’… ma, credetemi, nessuna di queste due definizioni si avvicina all’assolutezza e alla genialità di questa band di (altro…)
(Frontiers) La recente intervista a Deen Castronovo (qui) in occasione di un concerto dei The Dead Daisies (qui) mi ha fatto venir voglia di riascoltare questa ottima release; non solo ho sempre pensato e dichiarato che Johnny Gioeli sia uno dei migliori vocalist in circolazione, ma posso anche (altro…)
(Ván Records) Nel 2012, quattro anni dopo la loro nascita, i Chaperl Of Disease incidono il debut album “Summoning Black Gods” e nel 2015 il secondo “The Mysterious Ways Of Repetitive Art”, dove i (altro…)
(Time To Kill Records) Da una band composta da Frank Calleja (Beheaded) alla voce, alle chitarre Giulio Moschini (Hour Of Penance) e Francesco Paoli (Fleshgod Apocalypse, ex Hour Of Penance), al basso Marco Mastrobuono (altro…)
(Ghost Label Rec.) Imbraccia la chitarra da giovane e il suo rapporto con lo strumento diventa privilegiato. Lo insegna poi ad altri, è coinvolto in molti progetti musicali in Italia e ulteriori percorsi nel (altro…)
(Nuclear Blast Records) Parlando di “Infernal Rock Eternal” (qui), quattro anni fa, dichiarai che la definizione ‘rock’n’roll del giorno del giudizio’ è perfetta in quanto quel disco era l’ideale colonna sonora di un viaggio a bordo di una rumorosa cabrio a otto cilindri, a tutta velocità, con destinazione la fine, l’inferno, il nero (altro…)
(Eisenwald) Il gelo del Québec. L’aura crudele e oscena della lingua francese. L’inverno polare. Arrivano al secondo album questi feroci canadesi, i quali debuttarono due anni fa con l’ottimo “Cendres Célestes” (recensione qui). Stessa label, stessa line-up, ed un (altro…)
(Pure Steel) L’improvvisa morte di Mark Shelton dei Manilla Road ha certamente lasciato un vuoto nel cuore di molti defender; per colmarlo in parte, ma anche con una grande dose di opportunismo, la Pure Steel ha recuperato delle registrazioni demo, (altro…)
(Pure Steel Records) Dopo “The 7th of Never”, la Pure Steel ci propone una seconda ristampa su vinile dei Chastain: si tratta di “The Voice of the Cult”, il quarto album della band, uscito nel 1988. (altro…)
(Indie Recordings) Spensierati, scazzati e devastati questi rockers norvegesi. Fuori epoca, certo, avrebbero dovuto essere in giro prima di nascere… nel pieno degli anni ’80. Ma ciò non toglie che il loro rock’n’roll sia anche oggi molto sballato, molto sleaze, vagamente (altro…)
(Peaceville Records) Per celebrare il trentesimo anno dalla fondazione della band, la formazione originale dei Cancer si è riunita ed ha dato vita ad un disco che rende giustizia ad un nome che negli anni si è rivelato (altro…)
(Pure Steel Records) Meritevole iniziativa della Pure Steel Records, che ha deciso di ristampare alcuni dei classici dei Chastain (qui l’ultima uscita, “We bleed Metal”): la serie si apre con “The 7th of Never”, terzo disco della band dell’Ohio, uscito originariamente nel 1987 (altro…)
(autoproduzione) L’opera di ristampa e rimasterizzazione dei lavori di Caltagirone è stata anche affiancata dalla pubblicazione di “F*ck*d Alien”, che riprendeva come in una sorta di ‘best of’ il materiale (altro…)
(autoproduzione) Il secondo album di Caltagirone ha avuto una particolare gestazione. Scritto nel 2013, venne registrato due anni dopo ma il risultato non fu soddisfacente e così “Gemini Man” passò per una seconda (altro…)
(Rockshots Records) Band rumena ma con un batterista svedese, i Crossing Eternity esordiscono con un originale album di power metal sfaccettato e ricco delle influenze più disparate. Subito la traccia autotitolata, (altro…)
(Andromeda Relix) Attivi già da un po’ di anni, i Closer arrivano al secondo album. Di solito le seconde opere hanno il pesante fardello di confermare o smentire, a seconda dei casi, quanto esposto nell’opera precedente. Ho ascoltato quindi il disco d’esordio e (altro…)
(code666) Secondo lavoro per questi oscuri islandesi con membri di Árstíðir lífsins e Misþyrming. Un secondo lavoro che si è fatto attendere, sono passati ben cinque anni dall’ottimo “In Terra Profugus” (recensione qui). Ma il loro sound continua ad essere un (altro…)
(Purodium Rekords) Nati dalle ceneri dei D.O.R., o semplicemente un gruppo parallelo, i Cinzas vedono un solo componente come unica anima dietro al progetto. Da 2015 il gruppo è andato avanti a suon di demo e questa che si va recensendo altro non è che una versione (altro…)
(Gates of Hell) Split di classic heavy metal ne arrivano pochissimi in redazione, per cui accolgo con piacere questo confronto fra i canadesi Traveler e i finlandesi Coronary: (altro…)
(M-Theory Audio) Direttamente dalla Bay Area, debutto sulla lunga distanza per i Cultural Warfare con un album fortemente legato alla tradizione thrash metal della zona d’origine dei cinque musicisti (altro…)
(Autoproduzione) Ho un rapporto di amore ed odio con il metalcore; se da un lato ne apprezzo le tessiture strumentali e la notevole caratura tecnica dei musicisti che si cimentano in questo genere, dall’altro lato fatico a sopportare i coretti melodici che ne (altro…)