CONTROSIGILLO – “Baghdad”
(Deathstorm Records) Interessante singolo, in attesa del full length in fase di realizzazione per Controsigillo, band nata nel 1999 per volontà del cantante Enrico (altro…)
(Deathstorm Records) Interessante singolo, in attesa del full length in fase di realizzazione per Controsigillo, band nata nel 1999 per volontà del cantante Enrico (altro…)
(Autoproduzione) I Crimson Storm nascono a Valledoria, in provincia di Sassari nel 2009, con l’intenzione di suonare del puro metal ottantiano, sulla scia di bands leggendarie come Saxon, primi Iron Maiden, primissimi (altro…)
(Maple Metal) I finlandesi Crimson Sun, al debutto dopo una lunga trafila di demo ed ep, suonano quel tipo di melodic metal che spesso viene definito per esclusione: non è power, non è gothic, non è progressive, ma forse un mix di quanto citato e anche di più… (altro…)
(Autoproduzione) Da Seattle si fanno avanti i Children of Seraph, che ci propongono il loro primo ep di quattro brani. Si sente lontano un miglio che i nostri sono americani, e infatti il loro power metal è un mix delle più disparate influenze. (altro…)
(Ván Records) È una sensazione assurda quando in pezzi come “Sedition”, ormai dopo oltre venti minuti di album a base di black essenziale e crudele, vieni avvolto da quel tremolo fantastico, un tremolo che emula e che suona come una cornamusa, circondato da una linea di basso viva ed un (altro…)
(Satanath Records) Davvero interessanti questi Corpse Garden, band proveniente dalla Costa Rica, nati nel 2008 e giunti al loro secondo album. Il genere proposto è un death metal molto tecnico, che prende spunto dal brutal, ma inserendo in esso elementi psichedelici, con parti spiazzanti e (altro…)
(Avantgarde Music) Non a caso questi svizzeri hanno scelto la label nostrana. Probabilmente sono stati colpiti dal nome, che effettivamente rispecchia la voglia di sperimentare che da sempre la contraddistingue. I Cold Cell rientrano a pieno in questo contesto, essendo un gruppo che propone una commistione di generi. (altro…)
(Mechanix Records) I cileni Crisalida dedicano il proprio quinto album a riflessioni naturalistiche ed ecologiste, con una particolare attenzione per la propria terra natia e le popolazioni indigene ormai scomparse che la abitavano. (altro…)
(Massacre) Conobbi i Crystal Ball grazie alla loro esibizione a un Agglutination Metal Festival: da allora non sono stato un fan costante della formazione elvetica, ma mi è capitato sotto mano più di un loro album, e mi sembra che i nostri siano stati sempre in grado di mantenere un certo standard qualitativo. (altro…)
(Inverse Records) Due album in due anni… Forse servirebbe un po’ più di tempo per la composizione di un disco, a mio parere. Fatto sta che i finnici in questione si son rimboccati le maniche nel biennio appena passato, dando alla luce due lavori piuttosto simili tra loro. La proposta musicale può essere (altro…)
(Metal Scrap Records) E se il symphonic black metal tornasse alle origini? Se tornasse ad essere una espressione underground piuttosto che di massa? Se tornasse ad esser brutale, sincero ed ispirato? Una delle risposte più interessanti a queste domande è rappresentata dagli italiani Cruenta Lacrymis, band (altro…)
(Autoprod. / Domino Media) Churchill si, ma parigini. Non inglesi, niente Commonwealth. Un bulldog inglese in copertina con il sigaro alla Churchill, ma niente da fare, è Parigi l’essenza spirituale di questa formazione che è in gioco da almeno il 2011. All’epoca (altro…)
(Svart Records) Post-metal. Atmospheric Sludge Metal/Post-Hardcore. Molte definizioni che io riassumerei con la seguente: genialità creativa. Quasi un’ora di musica senza più confini, pregna di oscurità, ricca di ritmica, piena di melodia, generosa di sorprese. Un album che cattura, che coinvolge, che fa sognare, che fa arrabbiare, scatenare, per poi immergersi nei meandri oscuri della (altro…)
(Candlelight Records) Se “Give Me Walls” e “And Yet” hanno fatto guadagnare consensi alla band londinese Cold In Berlin, “The Comfort of Loss & Dust” permetterà di cristallizzare la buona opinione generale dei tanti. In sostanza niente cambia con questo album, salvo il fatto (altro…)
(Sliptrick Records) Debutto per gli italiani Congiura! La band Abruzzese offre un death metal melodico molto graffiante, ricco di emozioni, assolutamente coinvolgente. La tradizione dei vecchi In Flames, dei Dark Tranquillity ed altri act scandinavi del genere è molto presente, ma la proposta dei Congiura è fresca, (altro…)
(Qua’ Rock Rec.) Crepuscolari nel dark wave, freddi ma eleganti nell’industrial, mutevoli nell’elettronica: ogni aspetto del sound dei Craftycell è qualcosa di vasto, ma dai contorni comunque definiti e chiari. Sintetizzatori e programmi, elettronica varia, il basso e la chitarra, sono attori di una trama musicale mesta, triste. C’è (altro…)
(Nuclear Blast Records) I Cradle Of Filth tornano e come sempre genereranno un fiume di parole, opinioni, punti di vista, giudizi… i quali sono tutti sostanzialmente inutili. Saranno tutte immonde cazzate visto e considerato che siamo al capitolo 11. Alle porte del quarto di secolo (altro…)
(Comatose Music) Un massacro proveniente da Chattanooga, nel Tennesse. Già autori di “Dying Breed” nel 2009, quest’anno i cinque assassini di Chattanooga colpiscono con il secondo album “Observations of Humanity”. Death metal brutale e ricco di spunti. Non propriamente technical, ma (altro…)
(Vic Records) 1991, un trio svedese che per i tre anni precedenti si è dato a diversi demo, incide un album dall’atmosfera catastrofica. I Carbonized sono Lars Rosenberg, che vanta trascorsi negli Entombed e Therion, vi suona magistralmente il basso e, per chi scrive, anche in un modo (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Quando devi catalogare e inscatolare tutto dentro determinate categorie ci sono sempre degli elementi che restano fuori, che non sai dove mettere perché sfuggono ad ogni tentativo di etichettamento. I Chaos Echoes sono ciò che resta sempre fuori dalla scatola, ciò che viene (altro…)
(Blood Fire Death) Devo ammettere di trovarmi in difficoltà. “Kharon” è il classico album che mi fa impazzire come ascoltatore, ma che mi mette in crisi come recensore, perché è davvero un’impresa ardua descrivere il genere suonato dagli Spagnoli Chaos Before Gea. Nelle note biografiche, la band descrive il proprio (altro…)
(Iron Bonehead/Impious Desecration) Split bestiale, pestilenziale, oscuro e trasudante fluidi infetti e malvagi. Le due band brettoni sono puro cataclisma e in questo mini LP si contendono un lato ciascuna proponendo due pezzi esclusivi concepiti per torturare e trucidare. I due pezzi dei Cadaveric Fumes sono (altro…)
(Inverse Records) So che generalmente sono critico con il gothic metal, specialmente con quello più radiofonico e patinato… ma onestamente mi sembra che il genere sia proprio in crisi, molto più del ‘mio’ power o del thrash. I tedeschi Child of Caesar (altro…)
(Mighty Music) Prima prova sulla lunga distanza per i francesi Chabtan. Un concept ispirato alla mitologia mesopotamica, anche se va detto subito che nulla del contenuto lirico viene messo negli strumenti, tanto che siamo (altro…)
(Revalve Records) Il death metal tecnico dei Chaos Plague approda al primo album, dopo un EP omonimo notevole (QUI e con due brani qui ripresi) e un demo e inoltre ci arriva dopo una scossa alla line up, che non ne ha scalfito il carattere e le potenzialità. “Existence Through Annihilation” si (altro…)
(Svart Records) Le tenebre popolano il primo album dei Cult Of Endtime. “In Charnel Lights” è un lavoro che sfoggia una dimensione oscura e segnata dalla sofferenza. Le tenebre sono descritte con un death-doom anni ’90, piuttosto dinamico e costruito attraverso canzoni di oltre cinque minuti. (altro…)
(Ván Records) Secondo album per gli oscuri ed occulti italiani Caronte, i quali rimangono fedeli alle loro sonorità tetre ed inospitali, dando origine ad un doom/stoner possente, sporco e graffiante. Ogni canzone non è certamente concepita per la diffusione di massa, per la radio o per un allegro pomeriggio (altro…)
(Punishment 18 Records) Una reissue. Che ci sarà mai da dire? Da dire, da raccontare, c’è una intera storia, un pezzo di vita. Questa cosa iniziò con un viaggio in treno e 12,000 Lire. Era l’anno 1991. Spesi quei soldi per entrare a vedere questa band (line up primo album) con i supporter dell’epoca (Jester Beast e Upset Noise). Ero un ragazzino, ascoltavo già del buon (altro…)
(Bastardized Recordings) E ci risiamo… altra band clone degli stra-osannati In Flames… o forse no? Diciamo che pur nascondendosi sotto l’etichetta dell’Hardcore (a mio avviso un palliativo linguistico dove inserire di tutto) questi tedeschi han fatto proprio il sound svedese riarrangiandolo in chiave leggermente più orecchiabile e appunto, hardcore. La produzione è ottima, le partiture (altro…)
(Quality Steel Records) Nel sound degli amburghesi Crimson Swan si fondono le due sfumature più oscure del doom metal, ovvero il death e il funeral: il risultato finale sarebbe in grado di gettare nella depressione anche la più esaltata e ottimistica teenager… “Unlit”, che peraltro è il full-“length” d’esordio, presenta sei litanie che non scendono mai sotto gli otto minuti di durata. (altro…)
(Autoproduzione) MetalHead ha già incrociato la propria strada con quella dei rockers Concetto Etico (QUI la recensione del precedente ep), e dunque saluta con grande piacere il full “length” di debutto della band napoletana, che si offre, anziché nella classica jewel case, in una scatolina elegante (altro…)
(Napalm Records) Lo avevo già annunciato recensendo “The Killer Angels” (QUI) e lo ripeto ora: io sto con i ribelli! Con i Sabaton seduti davanti allo specchio a dirsi quanto sono bravi (QUI la recensione di “Heroes”), solo i Civil War possono restituirci le atmosfere trionfanti di “Primo Victoria” e (altro…)
(Trollzorn) Sono passati oltre due anni dal debut (QUI recensito), e i Celtachor ritornano sul mercato con un altro disco di pagan celtico profondamente legato ai temi della mitologia irlandese. Le vicende del leggendario sovrano Nuada, che hanno ispirato fra gli altri i greci Airged l’Ahm, sono qui narrate con attenzione quasi filologica: (altro…)
(Nuclear Winter Records) Parlare di Castleumbra significa immergersi nel sottobosco della scena messicana. Antimo Buonanno (Ravager, Disgorge, Hacavitz e molte altre band) e Alejandro Franco (Profanator, The Pit) sono i membri effettivi (altro…)
(Broken Limbs) Difficile il primo ascolto di questo lavoro. Non che il gruppo in questione sia esente da altri esempi di questo tipo, ma ho riscontrato una reale difficoltà nel definire il (altro…)