
(Century Media Records) Per quanto il metalcore possa essere ancora considerato una modernità, i tedeschi Caliban sferzano l’etere da ormai quasi un quarto di secolo e con questo “Zeitgeister” firmano il dodicesimo siglillo! Un sigillo che in qualche modo rappresenta una svolta, in quanto si tratta del primo loro album interamente cantato in lingua madre, idea che trova le radici nel 2011 quando nell’EP “Coverfield”, registrarono il brano “Sonne” dei Rammstein, scoprendo che quella lingua così dura, abbinata al sound violento e allo stile focoso del vocalist, semplicemente chiude il cerchio, aggrega valore e rende questo meltacore sferzato da death, da black e da modernismi elettronici, una fonte micidiale di impatto sonoro. (altro…)