DI’AUL – “EP II” (EP)
(MooDDoom Records) Si aggiunge un altro EP alla collezione degli italiani Di’Aul, i quali pubblicarono l’ultimo full length, pesantissimo “Abracamacabra”, già due anni fa (recensione qui). (altro…)
(MooDDoom Records) Si aggiunge un altro EP alla collezione degli italiani Di’Aul, i quali pubblicarono l’ultimo full length, pesantissimo “Abracamacabra”, già due anni fa (recensione qui). (altro…)
(Darkness Shall Rise Productions) Tra le prime band dell’ondata death metal svedese degli anni ’90, Desultory nacquero infatti nel 1989 e così l’anno seguente, nel 1991 e infine nel 1992 pubblicarono rispettivamente tre demo. “From Beyond”, “Death Unfolds” e “Visions” vengono raggruppati in questa raccolta denominata (altro…)
(Edged Circle Productions) Nuovo, ennesimo, EP di Hoest (Taake) e soci, ovvero Thurzur e Skagg (Infernal Manes, Taake e altri). “Seven Are They” è costituito da una intro e due pezzi. La sessione introduttiva è un collage lirico-operistico conturbante che lascia supporre come ciò che seguirà potrebbe essere qualcosa di (altro…)
(My Kingdom Music) L’attacco iniziale di “Inapte”, cioè ‘inadatto’, sembra essere l’avvento dell’Apocalisse. I suoni emergono nella loro maestosa quanto sinistra e spaventosa potenza, nonché fragorosi e laceranti. I parigini Demande À La Poussière, i ‘chiedi alla polvere’, sono al terzo album, maturato con uno stile che (altro…)
(Totem Cat Records) Sesto album per i canadesi Dopethrone, band che prende il nome sia dal titolo di un album degli Electric Wizard, sia come parodia del moniker Darkthrone. (altro…)
(Metal Blade Records) Quattordici anni! Son quattordici gli anni passati dal precedente album omonimo di questa band americana che con i primi due album, “Futility” e “The Hinderers” (2004 e 2007) si fece notare, attirando l’interesse di moltissimi (sottoscritto compreso!) amanti di sonorità non convenzionali, in particolare questo death metal ricco di tecnica ed elettronica. (altro…)
(Amor Fati Productions) Dopo la parentesi a base di tastiere e clean vocals, in occasione della versione alternativa del favoloso “Vom schwarzen Schmied” (la nuova versione era intitolata “Vom schwarzen Schmied – Bergkgesænge”, leggi qui la recensione della versione principale), tornano a tonalità estreme i tedeschi Dauþuz, segnando il quinto sigillo nella loro carriera iniziata otto anni fa. (altro…)
(Peaceville Records) Dal 2019 a oggi i Darkthrone hanno pubblicato quattro album. Per due musicisti che si limitano all’andare in studio e non in tour è un ritmo comprensibile. Il precedente album di due anni fa “Astral Fortress” non ha brillato, QUI recensito, a differenza del predecessore, “Eternal Hails……”, QUI recensito, il (altro…)
(Massacre Records) Terzo full length in otto anni per i tedeschi Darkness, autori tra il 1987 ed il 1989 di tre dischi tra i quali spicca in positivo il furioso esordio “Death Squad”, mentre “Conclusion & Revival” ha rappresentato il punto più basso della prima parte della carriera, conclusasi con lo scioglimento nel 1990. (altro…)
(Napalm Records) Bizzarro, questo manipolo di moderni metallari. La proposta sembra semplice, ossia un power metal che più classico non si può, vagamente sognante in stile Gamma Ray, ma molto più sul commerciale ruffiano. (altro…)
(Reigning Phoenix Music) Tredicesimo capitolo discografico per le leggende del death metal Deicide, a sei anni di distanza dall’ottimo “Overtures Of Blasphemy” (recensione QUI), lavoro che confermava lo stato di grazia messo in mostra con il precedente “In The Minds Of Evil”, primo album con Kevin Quirion alla chitarra, rivelatosi un membro fondamentale per la rinascita della band. (altro…)
(My Kingdom Music) Forse è questo l’episodio più ‘ambizioso’ nella discografia dei Dperd. Lo è per una sua prolissità, espressa dal duo siciliano, il quale però si muove sempre sottraendo alla materia sonora, senza finire in eccessi o, peggio, orpelli. Campioni di un sound leggiadro e concretamente melodico quanto misurato, “Choices” (altro…)
(Autoproduzione / Ghost Record Label) Secondo album per Deadlock Crew, formazione triestina nata nel 1999, con l’intento di riunire alcune influenze musicali che spaziano dal thrash all’hard rock, passando per l’alternative. (altro…)
(Prophecy Productions) Intensi, misteriosi, tanto eterei quanto impattanti. È il terzo album degli olandesi Dool, tra il rock e il metal, tra il post e il prog, tra il rock e una dimensione onirica della sfera musicale, dell’approccio lirico. (altro…)
(Chaos Records) L’etichetta messicana racchiude in questo CD il primo demo “Exhumed Remnants” e il successivo EP “Whispered Morbidity” dei Degraved. Il primo è del 2020, l’EP dello scorso anno che con uno split pubblicato nel 2024 sono le uniche cose messe in commercio dalla death metal band di Seattle. Quattro i pezzi che (altro…)
(Human Detonator Records) Ancora? Ancora un altro album? Ma non sono stanchi di comporre sempre la stessa roba? Ormai non c’è nemmeno un’etichetta li vuole, tanto che dopo esser stati cacciati dalla Season of Mist hanno dovuto inventarsi questa fatiscente e decadente Human Detonator Records, label da loro (mal)gestita al 100%. (altro…)
(Osmose Productions) Un nuovo album dei Darkestrah è sempre un bene, una delle cose migliori che possa accadere. La band che ha origine nel lontano Kirghizistan, rappresenta un punto di incontro nel terreno del black metal tra tradizioni, magia, cultura europea e asiatica. Darkestrah è la definitiva affermazione del black metal (altro…)
(Napalm Records) Sono passati cinque anni da “Extreme Power Metal”, pubblicato dunque prima del 2020 e messa da parte la pandemia, le gabbie sono state definitivamente aperte, anche per questi chiassosi, caciaroni ma sempre simpatici DragonForce. Aprono l’album con la tiratissima e velocissima ma di una melodiosità (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Qui troverete quel death suonato in modo dignitosamente semiserio, facendo intravvedere delle capacità tecniche che subito dopo vengono oscurate dal fare caciarone del gruppo. (altro…)
(Arising Empire) Titolo del disco, e pure dei brani, rigorosamente in minuscolo per i metalcorer tedeschi Defocus, quasi ad enfatizzare la decadenza che parte dal moniker e si diffonde con rabbia e violenza su tutti brani. (altro…)
(By Norse Music) È il secondo album del collettivo composto da Lindy-Fay Hella e Dei Farne, ovvero Roy Ole Førland anche della black metal band Malignant Eterna. Pensando a Lindy-Fai, la mente va subito dentro quei territori folk, quelli introspettivi e magici della sua band principale, i Wardruna; ma in questo progetto ecco materializzarsi una libertà compositiva senza confini, un dimensione sonora che esalta la voce dell’artista, offrendo ampi orizzonti a divagazioni pop, rock, neo-folk, dark elettronica, ambient, prendendo ispirazione ed evolvendo una base stilistica ispirata a Depeche Mode e Chelsea Wolf. (altro…)
(Listenable Records) Gli inglesi Devastator pubblicano il loro secondo album con la francese Listenable Records, nel quale ripropongono il loro accattivante, crudo ma trascinante thrash metal influenzato dal seminale black metal dei Venom, Sodom e Kreator. Si intitola “Conjurers of Cruelty” e presenta la band in uno stato di (altro…)
(AFM Records) La pausa forzata causata dalla pandemia ha consentito ai bavaresi Dust Bolt di rimescolare le carte, dare una svolta al proprio sound, creando in un certo senso il loro ‘Black Album’. Esattamente come i cavalieri di Frisco nel 1991, i quali hanno sparato le ultime cartucce thrash in brani non propriamente memorabili (“Holier Than Thou” e “Through The Never”), anche i Dust Bolt limitano decisamente la furia thrash del passato in favore di soluzioni più rock, orecchiabili ma non sempre indovinate. (altro…)
(BMG) Ci siamo… l’attesa, davvero troppo lunga, è giunta alla fine e finalmente si può ascoltare il nuovo lavoro del cantante degli Iron. Scritto evidentemente in un arco di tempo molto lungo, impossibile non riscontrare nel variopinto lavoro dell’artista una serie di riferimento ai differenti momenti della sua carriera. (altro…)
(Rockshots Records) L’idea che uno può farsi rispetto al primo ascolto di questo album di debutto è: “Ok, piacevole… ma quanta roba c’è dentro?” Sembra che questi finlandesi si siano presi un unico disco per buttare dentro tutte le loro idee, con un problema finale di spazio. Troppe cose in poco tempo. (altro…)
(Noise Appeal Records) Pulsanti, seducenti… sicuramente ottantiani ma in forma novantiana! Sono di Vienna, Austria, sono un trio e questo ipnotico album è il loro secondo lavoro, farcito di rock, di rock alternativo, di dark wave, di deam-pop, post rock e, ovviamente, shoegaze. (altro…)
(Chaos Records) Mathias Kamijo, da oltre vent’anni negli svedesi Algaion (anche session degli Hypocrisy), si è inventato un nuovo progetto, che conduce tutto da solo, e che ha battezzato Dead Earth dando poi vita a questo album di debutto. Se gli Algaion seguono un black più, diciamo, mediterraneo, questa nuova entità torna al nord, nel death/black più melodico e deliziosamente uggioso, tipico di quei luoghi. (altro…)
(Sepulchral Voice Records) Secondo album per i Drowned, a dieci anni di distanza dal debutto “Idola Specus”; evidentemente la band tedesca ama prendersela comoda, considerando che il succitato debutto è uscito ben ventidue anni dopo la nascita della band, avvenuta nel 1992. (altro…)
(Go Down Records) Guardi le foto di questo duo italiano e non puoi non pensare ad una versione rockabilly post apocalittica di, che ne so, dei Roxette magari! E poi, quando premi play ecco che quel rock’n’blues ti annienta con le sue perversioni alternative a tratti assurdamente surreali! (altro…)
(Season of Mist) Pazzesco! Sono già passati dieci anni dall’ultima release degli svizzeri Darkspace, dieci anni dall’incisivo “Dark Space III I” (recensione qui). (altro…)
(Memento Mori / Crypt Of The Wizard) Uno dei grandi vantaggi di avere una buona preparazione tecnica è quella di potersi permettere di suonare musica primitiva, rozza, cavernicola, infarcendola però di preziosismi tanto inaspettati quanto spiazzanti. (altro…)
(AFM Records) Con il precedente “Revolt” (recensione qui) fecero il salto internazionale, sia dal punto di vista linguistico (prima il materiale era in lingua madre), sia uscendosene dai confini del loro paese, la Repubblica Ceca. Ancora una volta sotto l’ala protettiva della AFM eccoli tornare ora con il primo vero album nato per una visibilità globale (“Revolt” era un remake in inglese di un loro disco in lingua madre), un album che ci scaraventa in faccia la band in chiave esplosiva, con quei cinque tizi incazzati che si sfogano a suon di metallo, sia classico che ultra moderno, sia oscuro che capace di scaldare una potenziale folla sconfinata. (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Quella che si andrà a recensire qui è musica davvero pesante, siete avvisati. Quattro tracce per un minutaggio totale che sfiora i quaranta minuti… e questo la dice lunga su come possono suonare questi tizi. (altro…)
(Scarlet Records) L’album “Dark Secrets of the Soul” impatta sull’ascoltatore al pari di un meteorite che casca verso un pianeta. La band italiana si presenta con questo nuovo album nel quale una generale linea di stile blackened death metal viene arricchita da spunti in breakdown, raddoppi ritmici tra (altro…)