DESTRO – “Night of Vengeance”
(Avantgarde Music) Release inconsueta per la casa discografica italiana la quale etichetta in modo forse un po’ sommario questo disco come ‘Synthwave dalla Finalndia’; (altro…)
(Avantgarde Music) Release inconsueta per la casa discografica italiana la quale etichetta in modo forse un po’ sommario questo disco come ‘Synthwave dalla Finalndia’; (altro…)
(Chaos Music / SelfMadeRecords / Earache Digital Distribution) Nonostante siano in giro da una ventina di anni, non avevo mai sentito parlare dei The D.O.O.D., formazione composta da elementi di diversa estrazione musicale con base a Sarasota, Florida. (altro…)
(The Dead Daisies Pty Ltd. / SPV) BANG! Finalmente un po’ di buon senso! I The Dead Daisies di David Lowy e Doug Aldrich, nella loro infinita ricerca della line up ideale,, riportano al microfono l’unico vero vocalist che risulta perfetto per questo hard & heavy, per questo sleaze, per questa potenza sonora senza ritengo: John Corabi! (altro…)
(Massacre Records) Nuovo album e nuovo concept per Deliver The Galaxy, formazione tedesca giunta con questo al terzo full length. Da sempre appassionata di fantascienza, la band sassone ci narra di una invasione in terra sumera da parte da parte di extraterrestri, i quali, grazie alla loro tecnologia hanno aiutato la popolazione locale ad erigere le loro imponenti piramidi: un tema magari non originalissimo, ma sempre ricco di fascino. (altro…)
(Agonia Records) Il primo album in diciotto anni di carriera per la death metal band svedese capitanata da Martin Schulman, anche dei Centinex, e Ronnie Bergerstål, il quale ha avuto anche esperienze con i Grave, Centinex e altri. Loro gli elementi più anziani del gruppo, con il batterista Bergerstål che per cinque anni ha lasciato il gruppo. (altro…)
(Stickman Records / Blues Funeral Recordings) Nick DiSalvo è un membro degli Elder e Delving è un modo per uscire da certi schemi, continuando a esplorare spingendosi verso altri orizzonti musicali. In Delving vige un clima prog-rock nel quale si rintracciano certamente elementi di pischdelia, ambient ed elettronica di taglio sempre rock. Un (altro…)
(Metal Blade Records / Blacklight Media Records) Una scarica di black-thrash-speed metal “Slave to the Scythe”, secondo full length in studio dei Demiser, i quali sembra abbiano profuso tutto il loro impegno per questo lavoro. Buona la produzione, stilisticamente bilanciato questo black metal per niente raw e ampiamente manipolato (altro…)
(MNRK Heavy) Decimo album per gli statunitensi Darkest Hour, che ritornano dopo ben sette anni di silenzio discografico. (altro…)
(Hammerheart Records) Vintersorg dell’omonima band lancia il suo nuovo progetto di folk semi-acustico Dimbild, nel quale convergono mito, tradizione e una sentita devozione verso la (altro…)
(Pulverised Records) “Only Death Is Eternal” dura solo venti minuti ma sono un brillante sguardo al death metal contaminato dal crust, proprio come lo si è udito nelle prime pubblicazioni del death metal (altro…)
(Century Media Records) Più oscuri. Più introspettivi che mai. Sempre più ricercati e coscienti della loro arte intensa e ormai unica. La band di Mikael Stanne e del tastierista Martin Brändström (quest’ultimo ormai nella band da 25 anni), con membri tutti nuovi, ha scolpito un disco maturo, un disco che non emerge con singoli immortali, che non cattura con idee fuori dal comune, piuttosto un disco nel quale immergersi totalmente, facendosi trasportare dall’energia compositiva d’insieme, mentre si prova un immenso piacere con i sublimi dettagli degli arrangiamenti, delle piccole cose, delle ricercatezze di altissimo livello ormai diventate marchio di fabbrica di questa potenza svedese. (altro…)
(Century Media Records) 1994. Il black metal nordico imperversa. Dalla nativa Norvegia all’esordiente Svezia, la musica delle arti oscure si espande, dilaga, esaltando un pubblico che si trova finalmente davanti ad un metallo che non nasconde le vere intenzioni, che non finge: finalmente il culto di tutto ciò che appartiene alle tenebre diventa musica, diventa spettacolo, uscendo dalle dimensioni tetre che lo hanno generato. (altro…)
(Avantgarde Music’s Unorthodox Emanation) Terzo album per I Defacement, terzetto con base a Utrecht, in Olanda, anche se sia il chitarrista Khalid Azagoth ed il cantante/bassista Forsaken Ahmed provengono dalla Libia, mentre il batterista Mark Bestia proviene da Romano D’Ezzelino, a pochi passi da Bassano del Grappa artista che ho avuto modo di veder suonare dal vivo svariate volte con numerose band, tanto che posso garantire che il nickname ‘Bestia’ è appropriato. (altro…)
(earMUSIC) Fare una recensione dei Deep Purple per un loro nuovo album, il ventitreesimo in uno studio di registrazione e dal titolo inusuale, è un pochino disarmante. I Deep Purple sono un monumento la cui fondazione risale a Hertford in Inghilterra nel 1968. Si intitola “=1” e curiosamente è un modo per dire che in questo mondo così veloce (altro…)
(Overdub Recordings) Dire Dittatvura è dire un po’ di cose ma proviamo a riassumerle, in questa società veloce che non ha mai tempo e manco per le sfumature o i compromessi. Gli abruzzesi Dittatvra sono una band crossover, proprio quella fusione tra punk e uno pseudo hardcore e altro e nel loro caso l’altro è una varietà di psichedelia (altro…)
(Metal Zone Italia) Dopo un paio di singoli la grintosa quanto elegante cantante siciliana Dody, pubblica il suo primo EP dal titolo “A New Life”. Dody ha una sana vocazione verso il rock/hard rock anni ’80 e dunque con qualche rifinitura AOR nella genetica musicale dei quattro pezzi (altro…)
(Darkness Shall Rise) Come da titolo, questa compilation dedicata agli svedesi Desultory include materiale dei loro esordi, ovvero i quattro pezzi dal demo “From Beyond”, i tre dal demo “Death Unfolds” e infine dal terzo demo (altro…)
(Nihilistic Holocaust / Crypt Of Dr.Gore) Doveva essere un demo questo primo e concreto lavoro dei francesi Demonist, dopo un singolo dello scorso anno, invece chi ha curato la definizione del suono finale, tra mixaggio e masterizzazione, tale (altro…)
(Musical Break Records) In copertina di “The Beast Is Yet To Come” c’è un enorme suino che rivolge uno specchio verso un uomo. Il messaggio di “The Beast Is Yet To Come” è quello di un uomo perennemente in errore che (altro…)
(Time To Kill Records) Dopo ben cinque anni tornano con un nuovo disco, con -ancora una volta- una nuova etichetta (mai più di un album con la stessa label nella carriera di questa band italiana); e pure la line up è mutata, evolvendosi ancora una volta, accogliendo il chitarrista solista Acamar, originariamente attivo come session in sostituzione del dipartito Nothingness. (altro…)
(Heavy Psych Sounds) Dai tour tenuti nel periodo tra il 2008 e il 2023 i Danava ne ricavano un live album. I pezzi sono principalmente concentrati in un paio del 13 aprile del 2008 eseguiti a Dublino e quattro dell’11 novembre del 2023 (altro…)
(Dusktone) La Dusktone si conferma madrina della band slovena Dekadent. Settimo album, il precedente recensito QUI e si intitola “The Nemean Ordeal”, appunto pubblicato dall’italiana Dusktone. La band atmospheric black metal si ripresenta con un sound ancora ombroso con vaste soluzioni che possono (altro…)
(Scarlet Records) I Duft sfornano un album nel quale si ode il filone thrash metal-hardcore in voga decenni fa e che si potrebbe definire crossover. Potenza, impatto e quel senso di velocità anfetaminica, soprattutto per certi abbinamenti tra pattern ritmici e riff di una certa pesantezza, con una nota di groove che ovviamente va (altro…)
(MooDDoom Records) Si aggiunge un altro EP alla collezione degli italiani Di’Aul, i quali pubblicarono l’ultimo full length, pesantissimo “Abracamacabra”, già due anni fa (recensione qui). (altro…)
(Darkness Shall Rise Productions) Tra le prime band dell’ondata death metal svedese degli anni ’90, Desultory nacquero infatti nel 1989 e così l’anno seguente, nel 1991 e infine nel 1992 pubblicarono rispettivamente tre demo. “From Beyond”, “Death Unfolds” e “Visions” vengono raggruppati in questa raccolta denominata (altro…)
(Edged Circle Productions) Nuovo, ennesimo, EP di Hoest (Taake) e soci, ovvero Thurzur e Skagg (Infernal Manes, Taake e altri). “Seven Are They” è costituito da una intro e due pezzi. La sessione introduttiva è un collage lirico-operistico conturbante che lascia supporre come ciò che seguirà potrebbe essere qualcosa di (altro…)
(My Kingdom Music) L’attacco iniziale di “Inapte”, cioè ‘inadatto’, sembra essere l’avvento dell’Apocalisse. I suoni emergono nella loro maestosa quanto sinistra e spaventosa potenza, nonché fragorosi e laceranti. I parigini Demande À La Poussière, i ‘chiedi alla polvere’, sono al terzo album, maturato con uno stile che (altro…)
(Totem Cat Records) Sesto album per i canadesi Dopethrone, band che prende il nome sia dal titolo di un album degli Electric Wizard, sia come parodia del moniker Darkthrone. (altro…)
(Metal Blade Records) Quattordici anni! Son quattordici gli anni passati dal precedente album omonimo di questa band americana che con i primi due album, “Futility” e “The Hinderers” (2004 e 2007) si fece notare, attirando l’interesse di moltissimi (sottoscritto compreso!) amanti di sonorità non convenzionali, in particolare questo death metal ricco di tecnica ed elettronica. (altro…)
(Amor Fati Productions) Dopo la parentesi a base di tastiere e clean vocals, in occasione della versione alternativa del favoloso “Vom schwarzen Schmied” (la nuova versione era intitolata “Vom schwarzen Schmied – Bergkgesænge”, leggi qui la recensione della versione principale), tornano a tonalità estreme i tedeschi Dauþuz, segnando il quinto sigillo nella loro carriera iniziata otto anni fa. (altro…)
(Peaceville Records) Dal 2019 a oggi i Darkthrone hanno pubblicato quattro album. Per due musicisti che si limitano all’andare in studio e non in tour è un ritmo comprensibile. Il precedente album di due anni fa “Astral Fortress” non ha brillato, QUI recensito, a differenza del predecessore, “Eternal Hails……”, QUI recensito, il (altro…)
(Massacre Records) Terzo full length in otto anni per i tedeschi Darkness, autori tra il 1987 ed il 1989 di tre dischi tra i quali spicca in positivo il furioso esordio “Death Squad”, mentre “Conclusion & Revival” ha rappresentato il punto più basso della prima parte della carriera, conclusasi con lo scioglimento nel 1990. (altro…)
(Napalm Records) Bizzarro, questo manipolo di moderni metallari. La proposta sembra semplice, ossia un power metal che più classico non si può, vagamente sognante in stile Gamma Ray, ma molto più sul commerciale ruffiano. (altro…)
(Reigning Phoenix Music) Tredicesimo capitolo discografico per le leggende del death metal Deicide, a sei anni di distanza dall’ottimo “Overtures Of Blasphemy” (recensione QUI), lavoro che confermava lo stato di grazia messo in mostra con il precedente “In The Minds Of Evil”, primo album con Kevin Quirion alla chitarra, rivelatosi un membro fondamentale per la rinascita della band. (altro…)