EVEN VAST – “Hear Me Out” (Reissue)
(Sleaszy Rider) Ristampa del primo album dei Even Vast, formazione italiana già a quota tre in fatto di album in studio. “Hear Me Out” presenta sonorità gothic, dark e doom con (altro…)
(Sleaszy Rider) Ristampa del primo album dei Even Vast, formazione italiana già a quota tre in fatto di album in studio. “Hear Me Out” presenta sonorità gothic, dark e doom con (altro…)
(AFM) Gli svedesi capitanati dal buon vecchio Englund sono arrivati a quota venti. Tanti sono gli anni passati dai loro esordi come talentuosa seppur modesta entità che viveva su un Prog abbastanza semplice quanto decadente. Lo (altro…)
(Symbol Of Domination) Il Black non è un genere affine alle contaminazioni, o meglio è difficile fare del Black che resti con una propria identità se si vuole mischiarlo ad altro. Lo stesso dicasi per il Doom. E ai tedeschi Endlos è riuscito l’improbo obiettivo di fondere i due generi e (altro…)
(Satanath Records) Comincio seriamente ad avere un debole, peraltro mai celato, per il Death sudamericano. Questa volta è il turno del Venezuela. Boh, sarà che me li immagino un po’ tagliati fuori dal mondo e dal progresso questi ragazzi, ma la loro (altro…)
(Dying Sun Records) Il gigante Eggþér (dalla mitologia norrena) giunge al debutto. Uno strano trio Danese. Un progetto a cavallo tra black, sludge ed atmosferico. Con tutte le varianti del caso. Un principio di nulla assoluto (il (altro…)
(Napalm Records) Lo sludge-doom di marca tedesca è sempre più e nuovamente Earth Ship. Ormai al quarto album e sempre più incastonati nel groove, nel riverbero dei suoni, nei passaggi appunto doom e conseguentemente marcati, i tedeschi mostrano la corrosività del genere sludge. Inscenano vibranti (altro…)
(Nuclear Blast) Dopo ulteriori cambi di formazione, e un silenzio di poco più di due anni, ecco tornare i folk metal heroes Equilibrium: il fatto che “Armageddon” suoni come i suoi predecessori lascia pensare che la band sia (altro…)
(Satanath Records) Per gli amanti del genere, già chiamare un album “Leprocomio” è assoluto sintomo di chiarezza e qualità. I sudamericani son dei macellai con gli strumenti e non sembrano (altro…)
(Symbol Of Domination) Si ecco, un Extended Play con dieci tracce. Come la mettiamo? Non era più semplice fare direttamente un album? Poi capisco il genere e tutto quadra. Una sola parola: Grind. Bene, (altro…)
(Satanath Records) Sarà per qualche strano allineamento geomagnetico, oppure solo una questione di caso/fortuna, ma se un gruppo viene dalla Svizzera, solitamente incontra i (altro…)
(Season of Mist) I francesi Eths non sono prolifici. Dal 1999 ad oggi hanno prodotto solo quattro dischi. Inoltre non sono nemmeno una band in senso stretto, visto che è rimasto solo il chitarrista Staif e negli (altro…)
(Symbol of Domination) II The Eyes Of Desolation sono in attività ormai da undici anni ma solo tre anni fa giungono alla tappa del primo album. Ora, con la pubblicazione di (altro…)
(Apocalyptic Visions) Quando si dice che un album contiene decine di generi musicali equivale a dire che non ne contiene alcuno. Sta poi all’ascoltatore decidere se questa caratteristica rappresenta o meno un pregio. Con (altro…)
(Sliptrick Rec.) EP nel complesso ben gestito dagli spagnoli Ekram questo “Last Man Standing” in quanto le canzoni risultano intense e piacevoli e tutte costruite attraverso un modo di comporre che incamera esempi di Metallica, Peral Jam, Nicklback, Foo (altro…)
(I, Voidhanger Records ) Non solo la band è composta da un solo individuo, ma il tipo è anche molto prolifico (quattro uscite discografiche in un anno non sono da (altro…)
(Dusktone) Adoro quando il black metal si focalizza sulla natura, sulla terra e, in particolar modo, sulle origini degli artisti che danno vita alla musica. Il black dovrebbe essere un’espressione musicale che dipinge le provenienze, le tradizioni, i legami inscindibili con una natura (altro…)
(This Is Core) Gli EVA (ovvero Evil Victims Arise) rendono alternative i loro momenti rock, hardcore e metal. Una band calabrese che si cimenta in un qualcosa tra il melodic e l’alternative metal/hardcore, con uno sguardo agli Stati Uniti e una dedizione a situazioni (altro…)
(MIG Records) Nati nel 1969 a Dortmund, in Germania, grazie a un inglese, uno scozzese e un tedesco, gli Epitaph mossero i primi passi attraverso la Polydor e una serie di esibizioni di spalla a tanti nomi celebri del tempo (e della storia del rock), avvicinandosi sempre di più (altro…)
(Fantai’zic Productions) Poderoso quinto album per il progsters francesi, sempre orientati a sonorità tirate e grintose, rievocando quella fantastica parentesi che unisce il prog con certi aspetti del thrash. Oltre un’ora di musica, divisa in otto (altro…)
(Iron Bonehead Records) Dopo la riproposta integrale dei due primi demo (recensione qui), la Iron Bonehead continua a puntare su questo gruppo che, ormai è chiaro, andrà avanti per la propria strada accada quel che accada. Un LP dalle (altro…)
(WormHoleDeath / Auric Rec.) Il passato di questa band è segnato tra il 1984 e il 1991, un periodo di intensa attiva testimoniato dai tanti demo. Poi una pausa e il ritorno nel 2007 con “Angels to Some, Demons to Other” e almeno altri due album, accompagnati da una serie di ristampe dei demo (altro…)
(Solitude Productions) E’ il turno pure del metal georgiano. Tre album all’attivo, gli Ennui sono uno di quei gruppi che la pesantezza ce l’hanno dentro. Ecco quindi sei tracce molto ma molto pesanti, macigni sonori (altro…)
(Cyclone Empire) Tutte le volte che ascolto un album di Bathory, che è una cosa che mi avviene ancora molto spesso, penso sempre, come tantissimi altri appassionati, a come i brani sarebbero stati ancora più eccezionali se fossero stati registrati con altri mezzi. (altro…)
(Solitude Productions) Tutto di questo disco è acido, a partire dalla copertina verde fluo. Stranamente stiamo parlando di una band russa, che poco ci azzecca con il genere proposto, vale a (altro…)
(Century Media) Ritorno sulle scene per Lars Goran Petrov ed i suoi Entombed A.D., nuova incarnazione della storica band death metal Scandinava che, sotto il monicker Entombed ha sfornato album fondamentali come “Left Hand Path” e “Clandestine”. Una band che ha (altro…)
(Satanath Records) Italiani e con un curriculum live di tutto rispetto, gli Exterminas giungono al secondo album in studio, potando il proprio suono nero su territori più Thrash e Death. Scelta magari più immediata ma molto d’impatto… Spesso (altro…)
(Hells Headbangers) Secondo EP per Evil Army, band Statunitense con anche un album auto intitolato all’attivo. La loro proposta musicale, pur mancando totalmente di qualsiasi briciolo di originalità, sa rendersi esaltante sotto il profilo della (altro…)
(Slaughterhouse Rercords) Dopo due anni dal debutto “In Pulverem Revertis”, tornano i Lombardi Ekpyrosis, giovanissima band attiva dal 2013. Rispetto al precedente lavoro, maggiormente orientato verso sonorità black/death (altro…)
(Autoproduzione) Nella tempesta metal delle uscite power, viking, progressive… insomma, dei ‘miei’ generi, mi fa piacere talora prendere una pausa con un disco folk: e “The Book of Longing” degli Ekstasis, formazione proveniente dallo stato di Washington, (altro…)
(autoprodotto) Ignoravo questa band fino all’arrivo dei Therion in Italia, tour gennaio 2016. Gli Ego Fall erano il secondo act della serata: ma non erano la band locale recuperata all’ultimo minuto per riempire il bill: Gli Ego Fall (altro…)
(Black Lodge Records) Gli Eternal (of Sweden, per distinguerli da tutte le altre band con questo nome) informano fin da subito il recensore di essere amici dei Sabaton: hanno partecipato a diverse edizioni del loro Open Air personale, e cantano le backing vocals su tutti i loro ultimi dischi. (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Piccola premessa: nel mondo musicale o segui la moda o crei la moda. In entrambi i casi sei nel gruppo che prima o dopo sarà “la massa”. C’è però una piccola percentuale di gruppi (altro…)
(Bakerteam Records) Ottimo esordio per gli Eleventh Hour, band giovane (fondata nel 2014) ma incredibilmente sicura dei propri mezzi, e soprattutto capace di una proposta originale. Dopo una intro spaziale, “Sunhine’s not too far” colpisce per la potenza del sound (altro…)
(Bakerteam Records) Ho sentito la prima nota dell’intro e ho pensato: “ecco, sono nostrani”. Beccati! Non che sia un difetto. Anzi, se questi sono i risultati, ben venga che siano abitanti della penisola. Essendo amante del Folk poco Folk e tanto Epic ho accolto subito positivamente il combo, una (altro…)
(Underground Symphony) L’artista campano Enzo Donnarumma si è lanciato in un progetto davvero ambizioso, che la sempre attenta Underground Symphony ha voluto sostenere con convinzione: una rock/metal opera di ispirazione cristiana che, grazie al contributo di numerosi ospiti (altro…)