ESSENZ – “Mundus Numen”

(Svart Records) Sbocciano in Germania questo trio dai petali neri e che al posto della rugida su di essi si formano gocce nere di liquame. Sono figli di un dio ammalato, funereo, ombroso: il dio del doom. Lo trasfigurano attraverso cenni di psichedelia, in “Extinguish Shapes – Innermediate”. Estremizzano il proprio sound spingendosi fino al black metal e inserendovi poi il verbo del doom/death (altro…)

Di |2012-06-16T09:28:02+02:0016 Giugno 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

EQUAL MINDS THEORY – “s/t”

(Autoproduzione) Mathcore fuso con il grindcore, per realizzare un qualcosa di estremamente violento e caotico. Gli Equal Minds Theory sono un manipolo di russi irritati e che si esprimo attraverso situazioni estreme, definendo un sound vibrante ma essenzialmente confuso. Un disordine totale che a più riprese nell’album non porta a compiere un ascolto semplice. (altro…)

Di |2012-06-09T06:53:58+02:0009 Giugno 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

ETERNAL SAMHAIN – “Obscuritatis Principium”

(Autoproduzione) Uno scrigno. Cela segreti immensi, magici, oscuri. Lo apro, rompo, il sigillo. Legame eterno. Fuoco che arde, il fuoco di Tlachtga, sottile confine tra regno dei morti e terra dei vivi. Portale magico, esperienza ultraterrena, dimensione temporale che si distorce, contorce, dissolve. È questo l’approccio a questo “Obscuritatis Principium”, l’EP di debutto degli italiani Eternal Samhain, una valida giovane promessa del black sinfonico. (altro…)

Di |2015-10-04T15:45:25+02:0009 Giugno 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

EUROPE – “Bag of Bones”

(earMUSICRock maturo, adulto, completo, avvolgente, energico. Musica intelligente creata da musicisti esperti per un pubblico esigente. Gli Europe dominano. Scene, chart, mercati. Lo fanno in quanto consapevoli delle proprie potenzialità, animati da una sincera voglia di suonare buona musica. Quarto album dalla reunion, la formazione mitica (quella di “The Final Countdown”, famoso album multi platino), reunion che, se per alcuni puzzava di commerciale, ora profuma di creatività, (altro…)

Di |2019-03-09T21:35:11+01:0027 Maggio 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

EMPIRES OF EDEN – “Channeling the Infinite”

(Rock’n’Growl) Il virtuoso chitarrista Stu Marshall, dopo aver abbandonato i Dungeon qualche anno fa, ha creato un progetto ben più ambizioso che prende il nome di Empires of Eden: una sorta di all star band dove l’artista australiano fa il polistrumentista e cantanti noti e meno noti dell’ambiente metal imbracciano il microfono ciascuno per uno o due pezzi. Il precedente “Reborn in Fire” vantava le partecipazioni di Sean Peck, Zak Stevens e nomi della scena australiana, ma stavolta il cast è molto più ricco; (altro…)

Di |2012-05-26T07:20:12+02:0026 Maggio 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

ELEVATORS TO THE GRATEFUL SKY – “s/t”

(Autoproduzione) I suoni, in questo lavoro, si levano vibranti e densi e le canzoni pulsano di note legate allo stoner e cotte dal sole desertico. Un album fatto in terra di Sicilia da elementi provenienti da Omega, Undead Creep e Horcus. Musicisti che assemblano note poderose, udibili fin dall’iniziale “Technicolor Widow”, ma anche note contaminate, come dai Soundgarden in “White Smoke” o il dichiarato tributo agli Electric Wizard, in “Electric Mountain”. (altro…)

Di |2012-05-21T07:09:02+02:0021 Maggio 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

ETERNAL DEFORMITY – “The Beauty of Chaos”

(code666) Gli Eternal Deformity sono una consistente realtà polacca, nati nella prima metà degli anni ’90. Ora la band trova asilo nell’italiana code666 per l’uscita del nuovo album. “The Beauty of Chaos” (non c’è che dire, è un titolo d’effetto) è un lavoro che palesa una evidente maturità, ma soprattutto uno stile ben definito e che abbraccia diverse situazioni musicali, stili, generi e idee. (altro…)

Di |2012-05-18T07:17:13+02:0018 Maggio 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

EXISTANCE – “s/t”

(High Roller Records) Gli Existance sono francesi e questo risulta subito evidente non tanto dal loro sound, quanto dalla pronuncia dell’inglese da parte del singer Julian Izard (figlio di uno dei membri dei seminali H-Bomb); il loro debut, che segue a un unico demo del 2008, presenta otto tracce che affondano le loro radici nel più remoto passato dell’heavy meta (altro…)

Di |2012-04-30T08:24:04+02:0030 Aprile 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

ELECTROCUTION – “Inside the Unreal (20th anniversary ltd. edition)”

(GoreGoreCords) “Inside the Unreal” è un capitolo dell’ipotetica storia del metal in Italia. Un capitolo di death metal del 1993, ma gli Electrocution nascevano già anni prima di quella data e con una serie di pubblicazioni ridotte. L’album tenne bene, venne apprezzato e poi a seguito di vicende discografiche divenne irreperibile e non più in catalogo. Ora è la GoreGoreCords (altro…)

Di |2012-04-28T07:27:54+02:0028 Aprile 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

ESCARNIUM – “Excruciating Existence”

(Hellthrashers Productions) 2009, Salvador, Brasile, nascono gli Escarnium e il loro vagito è un demo dal titolo “Covered in Decadence”. Nel 2010 la band incide uno split con Inside Hatred e l’anno dopo fanno parlare di se in giro con l’EP “Rex Verminorum”. Quest’anno è arrivato il primo album. Quantità di materiale più cospicua per un death metal (lo avrete intuito dai nomi e titoli succitati) verminoso, (altro…)

Di |2012-04-27T07:38:57+02:0027 Aprile 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

EKLIPSE – “A Night in Strings”

(Premium Records) Eklipse sono un progetto che vede impegnate quattro musiciste di strumenti ad arco Helena (violoncello), Viola (viola), Miss E (violino) e Scarlett (violino), le quali sono attualmente in tour con i Nightwish. L’idea base è quella di riproporre pezzi altrui. Cover in chiave classica di brani che sono dei Coldplay, Depeche Mode, Kate Bush, Linkin Park, Lady Gaga (altro…)

Di |2012-04-15T09:23:10+02:0015 Aprile 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

ESCHATON – “Isolated Intelligence”

(Autoproduzione) Creature notturne che scivolano come sangue lungo una lama, scivolano da una ferita degli anni 90, fino ad oggi. Gli Eschaton hanno alle spalle un demo nel 2002. Un album di mezz’ora nel 2004. Un ep due anni fa. La solita band che fende la prima pugnalata, ma non finisce mai l’omicidio. Oppure no? Acolto questo album, cinque tracce. (altro…)

Di |2012-04-13T06:49:22+02:0013 Aprile 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

ELMSFIRE – “Thieves of the Sun”

(Massacre/Audioglobe) Ottimo debutto per i tedeschi Elmsfire, i quali presentano in “Thieves of the Sun” (già edito autoprodotto nel 2010, ma ristampato oggi dalla Massacre) un power molto solido che raramente si concede le “solite” soluzioni. A dispetto della loro origine geografica, infatti, i nostri sembrano (altro…)

Di |2012-03-17T13:51:49+01:0016 Marzo 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

EPICA – “Requiem for the Indifferent”

(Nuclear Blast/Audioglobe) Curiosando un po’ per il web prima di licenziare la mia recensione di “Requiem for the Indifferent” mi sono reso conto, con un po’ di stupore divertito, che molte delle reviews a dischi degli Epica iniziano con l’avvertimento per cui la band non va troppo a genio al recensore. (altro…)

Di |2012-03-13T07:56:37+01:0013 Marzo 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

EKTOMORF – “The Acoustic”

(AFM Recrords) Questo album acustico degli Ektomorf ha qualcosa di scontato, nonostante sia avvolto da intimismo e pacatezza. I thrashers ungheresi sono gente avvezza alla potenza e “The Acoustic” appare come una produzione anomala, anche se non è un lavoro completamente acustico, infatti le chitarre elettriche non sono completamente bandite, per esempio figurano in “Bee Free”, e poi la batteria di Robert Jaska c’è tutta, (altro…)

Di |2012-02-19T07:48:11+01:0019 Febbraio 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

ELUVEITIE – “Helvetios”

(Nuclear Blast/Audioglobe) Recensire l’ultima fatica degli Eluveitie è cosa molto complessa per chi, come il sottoscritto, ha amato alla follia i primi due album “Spirit” e “Slania”, è rimasto profondamente deluso dal disco acustico “The arcane Dominion” e ha trovato infine molto incerto il ritorno al passato rappresentato da “Everything remains as it never was”. A molti è sembrato che lo spettacolare death/power/folk degli svizzeri (altro…)

Di |2012-02-11T07:21:45+01:0011 Febbraio 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

ENTRENCH- “Inevitable Decay”

(Abyss Records) Dopo ben cinque demo, finalmente questo terzetto svedese si cimenta nel primo full length. Anticipo subito che la produzione non è delle migliori (considerate anche le tecnologie disponibili al giorno d’oggi), rendendo spesso le parti cantate poco percepibili nell’insieme sonoro. Autori di un thrash/death vecchia scuola, questi musicisti offrono delle idee interessanti ma poco sviluppate, forse anche penalizzate da un’esecuzione (altro…)

Di |2012-02-05T11:07:06+01:0005 Febbraio 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

ESKEYPE – “Legacy of Truth”

(Heimathome Records) Nati nel 2005 gli Eskeype di Sion, Svizzera, incidono questo primo album nel 2010, ma è solo da poco che la band è riuscita ad avere una distribuzione di ampio raggio. I musicisti rossocrociati sono autori di un death metal fatto con strutture progressive; contemporaneamente il sound è sommariamente energico, infatti la batteria pesta a dovere e le chitarre sono pregne di groove. Gli Eskeype suonano anche (altro…)

Di |2012-02-06T12:28:28+01:0031 Gennaio 2012|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

EISREGEN – “Rostrot”

(Massacre) Oscuri, tenebrosi, cattivi, spiritati, ma anche imprevedibili e inguaribilmente indisciplinati. Cosa altro ancora possano essere gli Eisregen è difficile dirlo. Oltre al canonico dark metal del quale sono da sempre (altro…)

Di |2018-11-06T21:25:03+01:0020 Dicembre 2011|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

ENID – “Munsalvaesche”

(Code666) Ricordate Enid, il gruppo black metal tedesco che si fece notare con diverse buone uscite fra la fine dei ’90 e l’inizio del nuovo millennio? Bene, dimenticatelo! Dopo uno stop di più di cinque anni i nostri (o meglio il leader Martin Wiese, affiancato da alcuni session men) torna sul mercato offrendoci un medieval symhonyc metal che poco o nulla ha a spartire con le prove di inizio carriera. “Red Knight” apre infatti il disco lasciando pensare ai Rhapsody of Fire o ai Thy Majestie, forse con un tocco classico in più (il che è tutto dire!). “Legends from the Storm” è un mid-tempo di una epicità quasi traboccante, ma più che ai soliti nomi penserei a Crom o ai nostri Martiria. Poi “Belrapeire” ti spiazza coi suoi suoni moderni e il suo ritmo semplice, direi senza mezzi termini commerciale; avantgarde metal? Non saprei, ma la sensazione di varietà stavolta non è spiacevole. La titletrack sfiora gli undici minuti ed è soprattutto il violino a renderla maestosa quanto sfuggente; “Condiwiramurs” è il complicato nome di una ballad a tratti struggente. “Valley under two Suns” conserva gli unici sprazzi di estremo rimasti nel sound (e peraltro limitati alle harsh vocals). Un disco ostico, che tra l’altro non brilla per produzione, ma può affascinare gli amanti del metallo più epico ed impegnativo allo stesso tempo.

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10

Di |2011-12-18T15:49:58+01:0015 Dicembre 2011|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

EVERGREY – “A Decade and a Half”

(SPV-Audioglobe) Doppia raccolta celebrativa per gli Evergrey di Tom Englund, che nei due cd di “A Decade and a Half” (la band ha appunto inciso il primo demo nel 1996) mettono assieme ben 24 brani che pescano abbastanza equamente da tutti e otto gli album. Ben quattro i pezzi presentati in versione live, mentre di altri due abbiamo addirittura gli unplugged! Piuttosto, a meno che la memoria non mi inganni, non c’è nessun inedito nella tracklist, contrariamente a quanto era stato annunciato. Come è giusto che sia, ben 5 brani provengono da “The inner Circle”, l’album del 2004 da molti giudicato il picco creativo della band; ben rappresentato, forse troppo, anche il recente “Glorious Collision” (tre canzoni che diventano cinque, contando che “Wrong” e “Frozen” sono appunto i due brani presenti anche in unplugged). Ascoltate tutti assieme, le tracce di questa raccolta danno l’impressione di una grande coerenza compositiva, che non è mai piatta omogeneità per l’indubbio valore del songwriting. Cito solo tre brani che mi sembrano particolarmente rappresentativi di tutta la discografia: la disperata “A Touch of Blessing”, con il suo bellissimo giro di chitarra; la sofferta “Faith restored”, che affida agli archi e alle chitarre acustiche il lato più intimista della band; e la veloce e serrata “The Masterplan”, uno dei simboli migliori della rabbia degli Evergrey. Una ottima occasione per conoscere un gruppo poco noto in Italia e generalmente assai sottovalutato nel panorama melodic/power metal.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10

Di |2011-12-05T07:11:33+01:0005 Dicembre 2011|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

EMERGENCY GATE – “Remembrance – The Early Days”

(Twilight Zone Records) Mentre gli Emergency Gate a Monaco di Baviera provavano i pezzi per il loro prossimo album, a qualcuno è venuto in mente di strimpellare qualche vecchia canzone che non è mai stata registrata e a quel punto nacque l’idea di incidere queste sei e farne un EP. Ecco spiegato il motivo del “The Early Days” nel titolo. Matthias Kupka con la sua voce guida per mano i suoi compagni, i quali suonano con forza e melodia i propri strumenti. Gli Emergency Gate hanno un sound che pesca in parte dall’heavy metal e dal power, avvolgono il tutto con le tastiere Daniel Schmidle, sempre ricche di pathos, mentre la sezione ritmica si adegua agli andanti delle chitarre di Vlad Doose e Udo SImon, le quali qua e là propongono anche con consuete accelerazioni vicine al melodic death metal e al deathcore. Tanta melodia, passione, liriche struggenti, ma con qualche sonora incavolatura tanto per dimostrarsi anche dei metallari cattivi. Lo stesso Kupka offre qualche growl sapientemente gestito. “Lipstick”, “Flawless Victory” e “Silent Night” sono le canzoni meglio equilibrate tra le diverse sfumature che tingono la band; c’è anche la ballad “Closing My Eyes” (la quale non c’entra nulla con il resto delle canzoni) mentre “Searchin for an Angel” è quasi un brano rock, ma è “Forest of the Lost” ad essere il pezzo più rude, più death e in parte progressive del lotto. “Remembrance – The Early Days” è piacevole e chissà se lo spirito di questa release si infilerà anche nell’album a venire.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10

Di |2011-11-29T09:14:55+01:0029 Novembre 2011|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

ERASE – “May I Sin?”

(Buil2Kill Rec./Audioglobe) Gli Erase sono di Alessandria e hanno una storia recente. “May I SIn?” è il debut album che segue l’EP inciso nel 2009 e testimonia la tendenza del gruppo a fondere i percorsi moderni del metal, ovvero il melodic metal-thrascore, il deathcore e alcune derive nu metal. Dunque, parlare degli Erase significa esaminare quello che è un crossover, un aggregato contemporaneo di riff poderosi, dinamici e melodici, accompagnati da un cantato pulito/ringhiante e un drumming di buona sostanza. Complice una produzione che esalta i suoni, nella quale tutti i singoli dimostrano personalità ed è questa la loro carta vincente: essere disinvolti e sicuri dei propri mezzi, pur non dimostrando nulla di diverso dalla scena metal contemporanea che li ha espressi. Da notare che i pezzi sono scritti e arrangiati da tutti e quattro i musicisti. “No More Life” è molto vicina al thrash  e con una fase centrale estremamente trascinante, “I Can’t Believe in Nothing” combina il pathos del cantato con quello nella cadenza dei riff. “Lover” (un ottimo brano) è la coagulazione di un groove granitico con l’aggiunta di accorgimenti che ricordano (ma alla lontana) il metal dei Nine Inch Nails. Purtroppo nel susseguirsi dei brani in scaletta, la struttura dei pezzi si rivela (quasi) sempre la stessa: incipit con solido riff e la batteria a scandire il tempo in 4/4, anteprima riff del tema principale, bridge e poi il ritornello, di seguito le chitarre sviluppano pian piano un contrappunto e dopo la metà tutto si ripete all’incontrario. Una cornice che dopo pochi ascolti diventa nota. Come anche il puntuale downtempo cadenzato che succede al ritornello dei pezzi. Però, mi chiedo, si può muovere questa tipo di critica solo alla band di Alessandria oppure è questo un modello ampiamente usato da molti? Almeno, gli Erase, non hanno l’aspetto di quelli che eseguono i pezzi come da manuale e “May I Sin?” suona con ferocia e melodia contemporaneamente. Tutto quanto di buono possa avere “May I Sin?” gli Erase lo devono solo a loro stessi.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10

Di |2011-11-26T14:31:45+01:0026 Novembre 2011|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

ELM STREET – “Barbed Wire Metal”

(Massacre-Audioglobe) Va bene quando un gruppo è simpatico e suona true heavy metal, ma che fare quando in un disco di 37 minuti non c’è neanche un passaggio che non sia già sentito in decine di altri dischi? L’esordio degli australiani Elm Street, che nelle foto promozionali mi si svelano come giovanissimi, soffre naturalmente di questo difetto: riff, impostazione vocale, cori pacchiani, assoli e quant’altro danno una sgradevole impressione di riciclato, e a quel punto non basta l’attitudine (o come diavolo vogliate chiamarla) per convincere un povero metallaro a spendere più o meno 15 euro per un disco che, in sostanza, già possiede! Posso comunque dirvi che la titletrack è lanciata a mille, che “Elm St’s Children” è figlia illegittima di “Kings of Metal” e che “Heavy Metal Power” è invece più Helloweeniana. Vogliamo aggiungere che “Merciless Soldier” è così Judas Priest da fare spavento? Non credo sia necessario. Forse questi giovanotti devono solo crescere e acquisire un loro stile, tutto qui. Li aspettiamo con il secondo album.

(Renato de Filippis) Voto: 5/10

Di |2011-11-27T20:22:29+01:0025 Novembre 2011|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

ENCOFFINATION – “O’ Hell, Shine In Thy Withed Sepulchres”

(Selfmadegod Records) I californiani Encoffination hanno realizzato diverse pubblicazioni nel giro di pochi anni, dimostrandosi una band attiva al contrario del loro sound asfissiante, statico e mortuario. Autori di un death/doom molto oscuro e sulfureo, riassumono bene il loro concetto di metal tombale anche attraverso la copertina che riprende un’opera di Juan De Valdes Leal. Il duo Elektrokutioner alla batteria e Ghoat alla voce, basso e chitarra, non sono il massimo della novità e insistendo su una lentezza decadente e poco dinamica si rendono ripetitivi. Tuttavia le distorsioni di Ghoat sono roboanti e ruvide, facendo da ottimo contrasto al gutturale e basso growling del cantato. I pezzi sono abbastanza lunghi e questo determina un certo senso di claustrofobia. Addirittura, alzando i volumi, si riesce a percepire il rumore di fondo negli amplificatori! Sono tutti elementi che giocano a sfavore di una buona valutazione degli Encoffination, ma la dose di stile ruvido e approssimativo, insomma undergound, in contrasto col tentativo, oggettivamente non riuscito, di rendere i pezzi strutturati, produce una discreta presa e dona all’album mezzo voto in più. Se qualcuno è attratto da riff cadenti e cimiteriali e con un sound pestlienziale, forse troverà interessante la release.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10

Di |2011-11-18T16:44:52+01:0018 Novembre 2011|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

THE EMBODIED – “S/T”

(Pure Legend-Audioglobe) Con la produzione di Andy LaRocque, gli svedesi The Embodied danno alle stampe il proprio debut album, pubblicizzato dalla Pure Legend Records come la più moderna release mai edita da una etichetta di heavy metal classico. L’apripista “As i speak” ha effettivamente un mood “anni 2000”, ma gli annunciati inserti di death melodico sono davvero ridotti al minimo: direi piuttosto che siamo dalle parti di un power di stampo nordeuropeo, tenendo conto del ritornello aperto e dei suoni molto puliti delle chitarre. Ritmiche serrate e rallentamenti melodici in “Shedding Skin” e “Deception” (quest’ultima in particolare è al confine con il thrash), poi suonano bene i controcanti in screaming di “Born from Shadows”. Brani come “Northern Lights” contengono in sé una forza trascinante che ci accompagna fino alla scheggia conclusiva “Light up the Storm”. Un prodotto interessante, ma spacciato per quello che assolutamente non è.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10

Di |2011-11-10T11:21:05+01:0010 Novembre 2011|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

EXXPLORER – “Vengeance rides an angry Horse”

(Pure Steel-Audioglobe) Per i true defenders il ritorno degli Exxplorer ha qualcosa di miracoloso. Dopo “Coldblackugly”, del lontanissimo 1996, nessuno pensava che Lenny Rizzo e compagni potessero ancora calcare le scene: dobbiamo ancora una volta alla Pure Steel Records il merito di aver dato nuova fiducia una delle band più rappresentative della prima esplosione heavy metal americana, che peraltro già nel 2009 (altro…)

Di |2012-11-25T12:09:27+01:0023 Ottobre 2011|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

ELECTRIC MARY – “III”

(Listenable Records) La storia di questa band australiana inizia nell’aprile del 2004, quando il singer Rusty si ritrovò negli Electric Lady Studios di New York. Respirare l’aria di un luogo leggendario consacrato da Jimi Hendrix, gli ha dato l’impulso a mettere in piedi una band, battezzandola proprio con un nome hendrixiano. Dopo “Four Hands High” (2004) e “Down to the Bone” (2008) è il momento della terza release, appunto“III”. L’hard rock proposto è sempre un po’ freak, settantiano, ruvido e con radici negli Aerosmith (“So Cruel”, “Bone on Bone”), anche per via dell’impressionante similitudine del timbro vocale di Rusty con Steven Tyler. C’è il riflesso di sonorità desert rock e stoner (“Lies”) e naturalmente non mancano i Led Zeppelin (“Long Time Coming”). Un gioco di richiami e di accenni che rendono “III” un album rockeggiante, con sfumature retrò, tanto feeling, suoni corposi e ben registrati. Nessuna novità, ma questo è rock ‘n roll: essenziale, immediato e trascinante!

(Alberto Vitale) Voto: 7/10

Di |2011-09-25T08:46:35+02:0025 Settembre 2011|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

EDGUY – “Age of the Joker”

Nuclear Blast-Audioglobe) Ne è passata di acqua sotto i ponti dai tempi di “Savage Poetry”! Oggi gli Edguy di Tobias Sammet sono al nono album in studio, e il vulcanico singer sembra essere tornato ad occuparsi della sua (altro…)

Di |2019-09-10T16:12:25+02:0031 Agosto 2011|Categorie: ALBUM, E|Tag: |

EPYSODE – “Obsessions”

(AFM-Audioglobe) Il progetto Epysode nasce dalla mente di
Samuel Arkan, chitarrista dei Virus IV, che sotto l’egida di Tommy Hansen e con
l’aiuto di due membri dei Pain of Salvation costruisce un album prog metal
niente male. Come spesso accade in questi album, le tracce sono collegate da un
complicato concept, a metà fra il poliziesco e il soprannaturale, che sa tanto
di CSI. Il disco inizia su toni lenti e con gran abbondanza di pianoforte, con
due intro l’una successiva all’altra: la seconda sfocia in “First Blood”, pezzo
intricato come il prog comanda ma non per questo privo di melodia, dove
funziona l’alternanza fra voce maschile e femminile (in tutto cinque i singer
coinvolti, fra i quali Rick Altzi degli At Vance). Un pregio del disco è
sicuramente quello di non addormentarci con una suite di 35 minuti: la durata
media dei brani è contenuta e questo rende l’ascolto più immediato. Il guitar
working di “Invisible Nations” è molto pieno e ben fatto: ne risulta un brano
incalzante, fra i migliori del disco. Piuttosto scialbo invece l’intermezzo
pianistico di “Gemini Syndrom”. Conquista anche “The other Side”, brano
immediato che però non si risparmia banali melodie orientali. Più oscura
“Divine Ghosts”, mentre il gran finale è affidato all’ubriacante “March of the
Ghosts”. Per i fan di Symphony X e Ayreon.
(Renato de Filippis) Voto: 7/10

Di |2011-08-29T05:54:35+02:0026 Agosto 2011|Categorie: ALBUM, E|Tag: |
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