FUROR GALLICO – “Dusk of the Ages”
(Scarlet Records) Dopo “Songs from the Earth”, che data ormai al 2015, è ora per i Furor Gallico del terzo album in studio: la principale novità sta nei notevoli inserti di voce femminile, che (altro…)
(Scarlet Records) Dopo “Songs from the Earth”, che data ormai al 2015, è ora per i Furor Gallico del terzo album in studio: la principale novità sta nei notevoli inserti di voce femminile, che (altro…)
(Prophecy Productions) Due black metal band che suonano il genere in maniera affatto canonica, si cimentano in questo split virtualmente collegato al dipinto di Arnold Böcklin “L’Isola dei Morti”. I Farsot si sono ispirati al dipinto del simbolista (altro…)
(Andromeda Relix) La storia dei Fist Of Rage è semplice e forse non diversa da quella di tante altre band. Musicisti, del nord-est d’Italia. suonano cover di pezzi hard rock di band famose, poi arriva il passo importante, quello (altro…)
(Massacre) Vi manca il power della golden age? Ci pensano i finlandesi Frozen Land, che vi propongono un debut breve, citazionista e incredibilmente nostalgico. In tempo di revival dell’heavy metal classico, non vedo perché dovremmo condannare a priori (altro…)
(Red Cat Rec.) Spesso si dice o si scrive che si dovrebbe dare spazio ai giovani, al nuovo entusiasmo e senza fossilizzarsi sui ‘dinosauri’ della musica, cioè quei musicisti che ormai hanno già dato. Poi (altro…)
(NoEvDia – Norma Evangelium Diaboli) Lo metto in chiaro da subito: “Hekatomb” è, a mio avviso, il disco black metal dell’anno. Rarissimamente mi è capitato di ascoltare un lavoro così originale ed allo stesso tempo capace di rimanere ancorato alla tradizione del genere. Dietro (altro…)
(autoproduzione) A dimostrazione di una vena creativa feconda e mai prova dei risultati raggiunti, Francesco Cucinotta si ripresenta al pubblico con il suo progetto solista Felis Catus. Già (altro…)
(Nuclear Blast) Fra i più sfortunati rappresentanti dell’us metal anni ’80, i Fifth Angel sono autori di due dischi molto noti ed apprezzati, l’omonimo debut uscito nel 1986 e “Time will tell”, del 1989. Dopo lo scioglimento dovuto (come per tante altre formazioni) all’avvento del grunge, e uno show al Keep it True del 2010, (altro…)
(Street Symphonies Records/Burning Minds) Debutto solista in veste di cantante per Gianluca Firmo, conosciuto tra gli amanti del rock melodico per essere il tastierista dei Room Experience, dove ricopriva anche il ruolo di backing vocalist. Il successo (altro…)
(Dead Radio Station) Per quanto si parli di un EP, questo “Remote Viewing” raggiunge i trenta minuti. Lo fa con sette pezzi nei quali l’ascoltatore vi entrerà comodamente (altro…)
(Hellbones Records ) Giungono al secondo album i romani La Fantasima, fautori di uno stile piuttosto difficile da catalogare con esattezza. La base è un rock progressivo interamente strumentale, adatto a colonne sonore che si rifà in un certo modo alle (altro…)
(Eisenwald) Ammetto che adoro gli olandesi Fluisteraars. Il loro ultimo EP “Gelderland” (recensione qui) è per me fonte di puro piacere ed è per questo che non ho esitato un secondo nell’immergermi in questo split con i (altro…)
(InsideOut Music) Difficile dire oggi quanto un album dal vivo lo sia davvero. Le sovraincisioni sono di uso comune e rischiano di smarrire (altro…)
(Blood Harvest) Quattro soli brani, per un quarto d’ora totale di violenza belluina ed apocalittica. Questo è ciò che ci offre “Contra Mundum In Aeternum, debut demo degli svedesi Flame Acausal. La produzione sporca, tipicamente black anni (altro…)
(Punishment 18 Records) I forged In Blood non sono certo musicisti di primo pelo. La band nasce infatti nel 2008 a Milano dalle ceneri dei leggendari Toxic Youth, uno dei nomi più importanti della scena hardcore italiana e mondiale. I due superstiti Cristian (altro…)
(Season of Mist) Dopo un iniziale black metal durante l’ascolto dell’album, le maglie del songwriting dei Foscor hanno preso una piega differente. I catalani hanno dilatato il (altro…)
(Beverina / Casus Belli Musica) Debut album per Forest Of Grey, formazione proveniente da Seattle dedita ad una forma di black metal chiamato cascade black metal. Ammetto che non conoscevo questa variante del black, così ho indagato e ho (altro…)
(Nordvis Produktion) Profumo intenso di muschio. Boschi. Foreste. Scenario nordico. Natura libera, ribelle, selvaggia ma dall’aspetto magico, mistico, surreale. Progetto nato dalle ceneri dei defunti blacksters Sekt, il tutto si ‘riduce’ alla categoria ‘one-man-band’, idea di Varg (altro…)
(Eat Metal) L’etichetta greca Eat Metal Records è andata a pescare gli esordienti Falcun nientemeno che in India: la band regala in cambio dell’attenzione un disco di ruvido e nervoso heavy/speed metal, naturalmente con entrambi i piedi negli anni ’80. (altro…)
(AOP Records) Secondo album per questa particolare black metal tedesca (recensione del primo qui). Un secondo album che si allontana da alcune componenti symphonic black, avvicinandosi con decisione ad un prog/avant-garde, ad un folk, and un livello tecnico intenso spruzzato da idee post black molto (altro…)
(Steel Gallery) Da Tessalonica i Forbidden Seed propongono il loro secondo album di… US power metal! Ma ormai nel mercato globale non c’è certo da stupirsi di tali contaminazioni geografiche, e se gli ellenici vogliono ispirarsi ad Iced Earth, (altro…)
(Pure Steel Publishing) Dal Portogallo ci arrivano i monumentali 71 minuti di “The last Dream”, secondo album dei portoghesi Fantasy Opus: un power/prog strabordante e carichissimo, per undici brani dedicati al mare in tutti i suoi aspetti. (altro…)
(Comatose Music) Formazione di nuova fattura, non strutturata però da musicisti sprovveduti. L’etichetta avrà già fatto intendere agli appassionati che i texani Flesh Hoarder si dedicano ad un brutal death metal con qualche concessione grind e gore, attraverso la sapienza (altro…)
(This Is Core) Tanti synth per estendere il suono e un batterista su di giri, anfetaminico, sono i tratti salienti dei Forbidden Season. Per loro si potrebbe parlare di metalcore di taglio sinfonico, con elementi futuribili e qualche intermittenza djent metal. “Atlantis” è entusiasmante per come (altro…)
(Blood Harvest) Quando si parla di musica estrema, poche nazioni sono in grado di sfornare bands veramente marce come l’Australia. Basti pensare a nomi storici come Sadistik Exekution o Bestial Warlust per rendersene conto. Sono lieto di (altro…)
(Eleven Seven Music) Questa modesta band statunitense di hard & heavy contemporaneo, comincia a essere eccessivamente spinta dalla propria etichetta. Paragoni di vendite commerciali con i Metallica, di permanenza in classifica con Marilyn Manson e altri accostamenti (altro…)
(Selfmadegod Records) Le deviazioni mentali, le patologie psichiche, i serial killer, sono questi gli argomenti che ispirano il terzo album dei Feto In Fetus. Linfa concettuale perfetta per il brutal death metal dei polacchi, arricchito da spedite situazioni grindcore. Sound (altro…)
(Minotauro Records) È pazzesco come certi suoni ti rapiscano dal luogo in cui ti trovi e ti portino in dimensioni ansiogene e piene di sensazioni cupe e spaventose. E proprio questo fanno i Flames Of Genesis, aprono portali per (altro…)
(Avantgarde Music) È rimasto il solo Hellchrist Xul a portare avanti il nome Funeral Winds. Dal 2014 in sede live il musicista olandese si è fatto aiutare da M.Z.Inversus (dei tedeschi Kvltist) e da un bassista. Da (altro…)
(Scarlet Records) I milanesi Frozen Crown, creatura del polistrumentista Federico Mondelli, vantano due donne in formazione: oltre alla singer ‘Jade’ Etro c’è anche la dotata chitarrista Talia Bellazecca, di origini cubane e appena diciottenne. (altro…)
(Heidens Hart) Dopo “The Fighting Man” e “Engla Tocyme”, è giunta l’ora della ristampa del quarto album dei Forefather, quell’”Ours is the Kingdom” uscito originariamente nel 2004 e, a giudizio di chi scrive, la loro miglior prova in studio. (altro…)
(ATMF) Forse tra gli album black metal più significativi nella storia del genere. Nati agli albori degli anni ’90, nello stesso periodo in cui altre formazioni illustri mossero i primi (altro…)
(Nuclear Blast Records) Cosa dire di Michael Schenkrer che possa non suonare scontato? Al cospetto di un artista del genere, i termini come “mito”, “leggenda” e via dicendo si sprecano. Di certo possiamo affermare che la sua influenza in ambito hard and heavy è (altro…)
(At The Dojo Records) Un sound che ha un tocco, un suo stile desueto. Uno stoner che flirta maledettamente bene con il rock. I Fu Manchu sono questo e anche oltre. I Blue Cheer rivisti, la psichedelia che si incolla (altro…)