GREVE – “Föllo af Svavel, Lifvets Dimridå”
(Purity Through Fire) I Greve sono parte della scena black metal svedese da pochissimi anni, eppure i tre musicisti che formano la band hanno militato o militano in diverse altre realtà. Uno dei (altro…)
(Purity Through Fire) I Greve sono parte della scena black metal svedese da pochissimi anni, eppure i tre musicisti che formano la band hanno militato o militano in diverse altre realtà. Uno dei (altro…)
(Messor Grandis Productions) Stanno crescendo benissimo questi giovanotti! Formatisi nel 2017, eccoli al debutto discografico – se si esclude un live del 2020. (altro…)
(Vendetta Records) Finalmente del black metal sincero, ben suonato, essenziale, avvolgente, fatto come si deve! Chitarre devote al tremolo, un drumming pulsante, delle linee di basso chiare e penetranti, il tutto in un contesto pregno di malinconia, di disperazione, di furibondi stati d’animo. (altro…)
(Drown Within Records) È sufficiente il significato del moniker, ispirato al paese fantasma ubicato nella loro Sardegna (ora Gairo Vecchio), per stabilire il mood necessario a questo evoluto e contorto post metal, a questo libertinaggio sonoro che i sei artisti riescono a manifestare, impostando un’atmosfera spessa, impenetrabile, avvolgente… a tratti ipnotica, sempre estremamente seducente. (altro…)
(From The Vaults) Come ogni etichetta che si deve rispettare, anche il metal classico ha alcuni crismi sacri da seguire. Se poi si vuole fare del power, le regole sono ancora più stringenti. Ecco quindi una decina di tracce che più classiche non si può. (altro…)
(Loma Vista Recordings) Tobias Forge prima di pubblicare l’album “Impera” ha disseminato nel tempo diverse dichiarazioni, volte a tratteggiare la portata di questo nuovo lavoro dei Ghost. Probabilmente anche perché Forge moriva dalla voglia di pubblicarlo e suonarlo poi in giro. Quale musicista non si è trovato con questa impellenza (altro…)
(Scarlet Records) I lusitani Glasya traggono ispirazione dai miti e storie dei persiani. “Attarghan” viene registrato con l’ausilio di un narratore che tra le varie composizioni dell’album racconta di Attarghan, un comandante (altro…)
(Autoprodotto) Di solito il terzo album è quello della consacrazione o quello dello scioglimento del gruppo. (altro…)
(Wanikiya Records) Secondo album solista per Alfredo Gargaro, chitarrista eclettico, capace di passare dalla musica acustica al pop, fino a sfociare nel metal, dove è conosciuto come turnista per Rosae Crucis e come axe man in seno ai thrashers Exiled On Earth, oltre che come arrangiatore presso svariati altri artisti. (altro…)
(Avantgarde Music) “Death’s Wings Widespread” non è una novità, visto che è uscito nell’ottobre del 2020 per la Carnal Records… (altro…)
(Sleeping Church Records) Quattro trace, certo… ma 40 minuti di musica. Questo è già un indizio importante sul tipo di musica proposta. (altro…)
(MNRK Heavy) Questo EP dei Great American Ghost è una perfetta esemplificazione di quello che oggi viene chiamato spesso hardcore e che non lo è affatto. I bostoniani, che riprendono si elementi del suddetto genere, pompano tanto metal nel loro suonare e con la conseguenza di pezzi camaleontici nonché capaci di passare da sintesi (altro…)
(Aesthetic Death / Death Scream Recordings) Formalmente questa pubblicazione risulta essere una collaborazione tra le due band russe Goatpsalm e Horthodox. Una sorta di split nel quale però le due entità invece di spartirsi (altro…)
(WTF Records) Dunque, WTF, l’olandese WTF, propone un 7” colorato e numerato a mano oppure un CD digipack e sempre numerato a mano per 300 copie, di questa cruda, sfiancante e autoritaria band newyorkese in giro solo dal 2019. Eppure i Going Postal hanno questo stile approssimativo e a suo modo diretto. Come se fosse una live band, come se l’EP fosse stato registrato sul palco. Attitudine punk dei Going Postal che produce un hardcore affatto eccessivo. Suoni per nulal levigati ma chiari, arrangiamenti scarni ma precisi. Un cantante che emerge dalle chitarre graffianti, con cori a risposta e una base ritmica dove basso e batteria fanno la differenza. Una decina di munti e mezzo per esaltarsi, arrabbiarsi e suonare in maniera veramente punk. Adorabile “Daily Grind” che puzza di New York (style) lontano un miglio. Questi tizi suonano. Mica le menate di gente che va in giro a definirsi punk o hardcore. No ragazzi, questa è roba seria. Vera. Cruda, ma vera.
(Alberto Vitale) Voto: 9/10
A volte litighiamo.
A volte l’ego si mette in mezzo.
A volte vogliamo solo bruciare tutto.
A volte non ne possiamo più
e sentiamo che stiamo per esplodere.
Noi siamo i Going Postal.
Potremmo provenire da radici hardcore e punk,
ma come il tutto è più della somma delle sue parti,
Siamo più di questo, al di là di questo.
Siamo arrabbiati, siamo feriti, siamo mentalmente instabili.
Siamo così incazzati per quello che vediamo intorno a noi.
Proprio come te
Siamo la colonna sonora della tua rabbia.
(Season of Mist) Nel 2006 i norvegesi Green Carnation avevano già pubblicato quattro album e un EP nell’arco di cinque anni. “The Acoustic Verses” è del 2006 e viene ristampato, con opportuno processo di rimasterizzazione, in vinile e con una nuova copertina creata da Lukasz Jaszak e tre bonus track. Nell’album (altro…)
(Indie Recordings) Infinitamente mistico questo album dei norvegesi Gåte, che propongono il loro folk suggestivo, luminoso, arricchito dal violino, dalle percussioni, dagli strumenti etnici e dalla favolosa voce di Gunnhild Sundli. (altro…)
(Apollon Records) Band da Bergen, in Norvegia, composta da musicisti esperti, non certo dei ragazzini, una band suona avvolgente e pungente con quel rock, quel rock’n’roll… ma anche blues… folk… funk… e pure tracce di punk. Dai brani seducenti a quelli più pungenti, dal rock più moderno a quello più settantiano… magari anche nello stesso brano (“Planet Nine” ne è un esempio); (altro…)
(AbArt Corruption / Feral Age Records /Red Nebula (US) / Bad Moon Rising) Debutta questa bestia che emerge dalle montagne della Svizzera. Concepita tre anni fa per mano di gente già attiva nell’underground del paese (tra questi Heckler, Zatokrev, Os Lopez da Souza, Fotzentroll e TYSG), la nuova creatura dilania con un black metal senza tanti compromessi, selvaggio, ruvido e mostruosamente aggressivo. (altro…)
(Season of Mist Underground Activists) Al terzo album e dopo sei anni! Un tempo lunghissimo che sembra però non avere avuto ripercussioni su i Goat Torment. Nati nel 2008 e partiti con intenzioni nichiliste e distruttive a livello di sound, il loro blackened death metal si è evoluto e nonostante ciò ha sempre decimato chiunque. La band nata nelle (altro…)
(Nuclear Blast Records) Quarantacinque minuti serrati “Self Loather” e dai cui emergono alcune buone idee dalla black metal band statunitense Ghost Bath. I toni depressive e (altro…)
(Season of Mist) Gaahl si preoccupa di ribadire il concetto del mini album, considerando la durata limitata dell’edizione (trenta minuti), evitando l’idea dell’EP il quale solitamente rappresenta una edizione che esce tra un album e l’altro, con materiale futuro, qualche inedito e magari delle bonus, live o registrate nuovamente. No, Gaahl non fa queste cose. (altro…)
(Svart Records) Band inglese che emerge dall’underground dopo essersi fatta notare con il debutto auto prodotto e un singolo, tanto da attirare l’attenzione dell’eclettica etichetta finlandese. Doom. Rock. Suoni vintage. (altro…)
(Century Media Records) Chiudono la trilogia gli americani Gemini Syndrome, quella trilogia sulla vita iniziata con “Lux” del 2013 e continuata con “Memento Mori” del 2016 (recensione qui). (altro…)
(earMUSIC) Il bassista dei Deep Purple Roger Glover pubblicò questo suo album solista nel 2002 per Eagle Records. Glover realizzò questo lavoro con un manipolo di musicisti che vengono racchiusi sotto l’insegna ti The Guilty Party e tra questi spicca anche Randall Bramblett, voce principale e autore della maggior parte dei testi. Il (altro…)
(Vlad Productions) Osano verso il post rock e forse di più in direzione di quello sperimentale, di sicuro il grunge e qualche diramazione stoner nonché altre forme musicali, magari anche leggere, i Graceful. Con un mastering curato da Magnus Líndberg la band di Nantes offre un sostanziale crossover di intenti, di stili e di (altro…)
(AFM Records) Il greco Gus G. è indubbiamente un chitarrista carismatico e talentuoso. Ha iniziato la carriera a soli solo 18 anni, con i suoi Firewind, band personale poi cresciuta, espandendosi, pubblicando nel tempo ben dieci dischi (l’ultimo è uscito l’anno scorso, recensione qui). (altro…)
(Trollmusic) C’è poco da fare: il black bavarese ha un gusto molto intenso, personale, sempre evocativo, profondo, avvolgente. Nomi come Dark Fortress, Lunar Aurora, Eudaimony o Waldgeflüster, tutti bavaresi, hanno indubbiamente un certo peso sulla scena internazionale e, questi debuttanti Gràb, non sono certo da meno… specie se consideriamo che la parola ‘debuttante’ non è esattamente quella più indicata. (altro…)
(Black Lion Records) Debuttano con un imponente album, finalmente, gli italiani Ghostheart Nebula. Un disco che, come per il precedente EP, vede una lavorazione tra Italia e Scandinavia considerando che, oltre all’etichetta svedese, il master è stato nuovamente affidato a Øystein G. Brun (Borknagar) presso i Crosound Studio di Bergen, in Norvegia. (altro…)
(Autoproduzione) Per il proprio esordio i Ground-Force, che vengono nientemeno che dal Bangladesh, hanno fatto decisamente le cose in grande: “Tree of Life”, organizzato attorno a un concept fantascientifico/distopico (che ho letto nella sua interezza qui), viene offerto in tre differenti versioni (una cantata in inglese, una in bangla (altro…)
(Helldprod Records) Secondo demo per questo duo brasiliano, che tenta di mischiare sapientemente Motörhead, Venom e del sano Black ‘n’ Roll. Ne escono 5 tracce belle tirate, dove non c’è spazio per melodie o vaccate simili. (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Istituzione brasiliana, anzi mondiale, in fatto di metal estremo. Il death metal suonato in maniera annerita, estremizzandolo verso una forma embrionale del black metal. I (altro…)
(earMUSIC) In pochi possono suonare metal e arrivare ai trent’anni di carriera. Tra questi, ancora meno riescono a fregiarsi del titolo di “inventori di un genere”. Mister Hansen è tra questi, stando lui al power tedesco come i Maiden stanno al metal. (altro…)
(No Remorse Records) Raccolti attorno al cantante della line-up originale, Michale Podrybau, gli US power metallers Glacier pubblicano il proprio debut a 35 anni di distanza (!) dall’EP autotitolato che li ha resi una band cult fra i fanatici dell’american sound. (altro…)
(AFM Records) Come poteva Udo Dirkschneider restare fermo durante la pandemia? Non solo ci ha proposto il ‘miracoloso’ live che ha tenuto in Bulgaria nel 2020 (recensione qui), ma ora, in attesa del suo nuovo album che uscirà a fine Ottobre, mette insieme un gruppo di amici per un EP 12’’ di tre brani. (altro…)
(Grimoire Records) Forse mai come nel 2021 è difficile definire i canoni della musica contemporanea. Probabilmente, l’intento di strabiliare e di fare qualcosa che non suonasse “già sentito” ha scatenato la creatività di una moltitudine di gruppi, con risultati talmente diversi tra di loro che ad oggi è appunto impossibile dire che ci sia un genere di musica. (altro…)