HEIR APPARENT – “Foundations I” (Compilation)
(Vic Records) La Vic ha già pubblicato “Fondations II” con pezzi dei deno “Triad” del 1999 e due da un demo del 2003. Questo volume pesca i demo “The Nemesis” del 1983 e “Inception Day” del 1984. Rispettivamente otto e cinque pezzi. La band è statunitense, classe 1984 ma in realtà in precedenza si chiamava Nemesis e il primo dei due demo previsti dalla raccolta è proprio di questa (altro…)
(Autoproduzione) Non si può certo dire che l’isola di Cipro sia aliena al power e all’epic metal, dato che da qui provengono sia i Solitary Sabred che i Winter’s Verge: diciamo quindi che i bravi Harmonize non sono del tutto una sorpresa. Nel loro debut, i nostri mostrano un sound citazionista veramente particolare e
(Metalville) I tedeschi Harpyie sono forse gli estremisti modernizzanti del Mittelalter Rock (o Metal): in questo disco reinterpretano alla loro maniera undici classici della scena, generando una vera e propria battaglia fra i suoni originali e le loro riletture. 

(autoproduzione) Quattro composizioni dalla durata importante formano questo cosmo sonoro che alberga in “Haereis”. L’omonima band si cimenta in scenari psichdelici e ambient dalla forma onirica e visionaria. Tony Colina (hammond, già con Fear Of The Storm), Gaetano Fontanazza (chitarra, impegnato in 

(AFM Records) Il nuovo disco di Herman Frank, il quinto della sua carriera solista, mi appare meno riuscito del precedente, “Fight The Fear” (
(Art Gates Records) Tuonano dalla Svezia gli Havamal, e ci propongono, per il loro secondo disco, un melodic death pesantemente infuso di pagan e – come è facile indovinare leggendo titolo e monicker – ben saldo su tematiche norrene. Dopo la cinematografica intro, “Fenris” mostra un sound dove entrano gli Ensiferum ma anche – e non so se sia un bene – i Two Steps from Hell, per l’onnipresenza di tastiere pompose e cori incalzanti. 
(Steel Shark Records) Ma è rock o metal, questo debutto dei francesi Hellrock? Beh, per chi scrive mi sembra che il power sia quasi il genere preponderante… chiamiamo allora heavy/power la musica di questa band transalpina, generosa ma – come vedremo – con ancora diverse cose da limare. 
(Century Media Records) Mini EP, contenente due brani inediti ed una cover per appena diciotto minuti di musica. Descritto in questo modo, il nuovo lavoro dei romani Hideous Divinity potrebbe sembrare quasi un qualcosa di trascurabile e di poco conto, ma si tratterebbe di un errore madornale!
(Infernö Records) Buon esordio per i siciliani Hellraiders, che sotto la guida di Thrashererlady ci sparano 35’ di heavy/speed fedele alla tradizione. Riff istintivo, muscoli e positiva rudezza per i due minuti della opener “Beat to Death”;
(Nefarious Industries) Sin dalle note biografiche che accompagnano l’album, i danesi Hiraki mettono subito in chiaro il mood che caratterizza la loro musica. Quelle note definiscono tale sound come ‘Sonic assault to accompany the inevitable fact that our world is sick’, e da questo mondo malato va da sé che la musica che ne esce sia altrettanto malata.
(Sentient Ruin Laboratories) Pubblicato autonomamente dalla band nel 2020, questo demo viene ora ristampato e nella sua versione in cassetta offre anche una cover dei Poison Idea, “It’s an Action”. Il demo è il prodotto di una 

(Gates Of Hell Records) I bretoni Herzel usano il loro antico idioma per i testi di “Le Dernier Rempart”. A queste parole affiancano un heavy/power graffiante, veloce e degnamente influenzato dallo US metal, pur con qualche inflessione europea, non a caso 
(Purity Through Fire) Ungheresi e devoti al black metal visto che pubblicano per un baluardo del genere come la Purity Through Fire. Secondo album dal taglio atmospheric e a suo modo con qualcosa di ‘post’ negli scenari. Hænesy posseggono un sottotesto dark nelle loro melodie. Sono
(Massacre Records) Annunciata dal 7’’ “
(Autoproduzione) La
(Massacre Records) A poco più di un anno dallo stimolante “Reign of Gold” (
(Inside Out Music) Annunciato a novembre 2020 come il suo primo album acustico dai tempi di “Tribute” del 2008, ispirato dai molteplici viaggi con la moglie Jo Lehmann attorno al Mediterraneo, l’ex Genesis Steve Hackett si produce in una serie di composizioni di sola chitarra classica e orchestra. Hackett oltre al summenzionato strumento
(Massacre Records) A interrompere un silenzio discografico che dura dall’ottimo
(Planet K Records) In Italia spuntano nuovamente da qualche tempo validi esponenti del doom metal, occult rock e cose di questo genere. Gli Hadal sono di Trieste e pare si ispirino alla scuola finnica del genere, nonostante sembrano andare ben
(Arkeyn Steel Records) Attivi nella seconda metà degli ’80 e provenienti da Chicago, gli Hedstone non giunsero mai al debutto discografico e si sciolsero molto presto: la solita Arkeyn Steel ripubblica in un unico CD tutta la loro discografia, composta di 10 brani divisi su due demo.
(Osmose Productions) L’ultimo album pubblicato dagli Hate Forest è di quindici anni fa, “Sorrow”. “Hour of the Centaur” è stato inciso nell’aprile di questo anno e probabilmente in un lasso di tempo breve. L’album infatti è una furia dai suoni devastanti ma approssimativi, dalla forma ruvida e ottusamente
(Dusktone) I veneti Harkane pubblicano il primo album in studio, dopo alcune pubblicazioni precedenti. Harkane sono un universo maestoso e solenne perché suonano death/blackened death metal con porzioni sinfoniche di un certo effetto. La band si mette da subito in mostra per i riff possenti, ben definiti, ordinati
(Sliptrick Records) Sono un trio russo, tutte ragazze e il nome è quello della loro chitarrista e autrice della musica, nonché dei testi con la cantante Vera Moore. La terza musicista è l’altra chitarrista Stasy Short. Al momento in cui si scrive pare che la band abbia 
(Saibot Reigns) Con in formazione la nuova cantante Mary Zimmer, gli Helion Prime danno un seguito a