IL TUSCO – “Abbandonare la Città”
(Andromeda Relix) Alla già folta discografia di mr Tuscano si aggiunge questo progetto, pensato durante la chiusura forzata per motivi sanitari e registrato in pochissimi giorni a lockdown finito. (altro…)
(Andromeda Relix) Alla già folta discografia di mr Tuscano si aggiunge questo progetto, pensato durante la chiusura forzata per motivi sanitari e registrato in pochissimi giorni a lockdown finito. (altro…)
(AOR Heaven) L’AOR seducente, lascivo, ricco di keys che emerge ascoltando “Heaven Or Hell” mai farebbe pensare che dietro le quinte si tratta di un progetto solista. Imperium è infatti il lavoro del batterista finlandese Mika Brushane, anche membro degli Strike ovvero un’altra band di metal melodico finlandese ben poco attiva (formatisi a metà anni 80, hanno all’attivo solo un disco del 2013). (altro…)
(Funere Label/BadMoodMan Music) Debuttano gli italiani Invernoir, gruppo composto da membri -o session- di bands quali Black Therapy, Lykaion, Ars Onirica, Ghost on Mars e Shores of Null. L’idea della band sembra banale, ma per gli amanti di certe sonorità è quasi un toccasana, in (altro…)
(Comatose Music) Dal punto di vista testuale “Sacrilegivm” è fondato sull’eterna lotta tra dio e il diavolo, tra gli angeli e le bestie demoniache, solo che il tutto è raffigurato nel mondo di Elysium. Poco importa, il tutto diventa sostanza con il death metal di stampo sanguinolento, brutale, impastato di progressioni in stile Cannibal (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) I francesi In Cauda Venenum sono una bestia strana, misteriosa, contorta e provocante. Il loro debutto di cinque anni fa (recensione qui) fu un’opera senza regole, un’opera capace di canalizzare in un contesto black e post black un infinito libertinaggio stilistico. (altro…)
(Mighty Music) Musicisti di ferro i tedeschi Iron Angel anche dopo anni di vicissitudini che li ha visti protagonisti di diversi scioglimenti e ricostituzioni. Dagli anni ’80 ad oggi pubblicano solo quattro album e tanto materiale accessorio come live e raccolte. “Emerald Eyes” è un album fulminante, fatto di autentico speed metal e per tanto con la capacità di raggiungere (altro…)
(Candlelight Records/Spinefarm) Ihsahn ormai ha giunto uno status di libertinaggio stilistico immenso, e si può permettere di fare quel che vuole, senza alcun timore e con la certezza di non sbagliare mai. Se ancora si permette di fare black metal ed apparire (altro…)
(Signal Rex) Opera numero due per i nostrani Idolatria. Un disco che punta diretto al sodo, con quattro tracce, più intro e outro; tracce che inizialmente potrebbero fuorviare sulla proposta musicale. Inizialmente (altro…)
(Australis Records) Una copertina disturbante per l’esordio dei cileni Insight, che si definiscono ‘psycho speed metal’ e sono praticamente una estensione degli Hemisferio (altro…)
(Fighter Records) Ed eccolo tornare all’attacco, con un sound molto meno epico e molto più veloce: l’inarrestabile Jo Capitalicide, turbinante metal hero canadese, dà un seguito a “Manifest Destiny” e (altro…)
(Nuclear Blast Records) Ricordo ancora quanto amai “The Jester Race”, uscito nell’ormai lontano 1996… il primo album con il vocalist Anders Fridén, poi diventato un elemento stabile negli In Flames. Uscirono altri due album dopo quella perla… e poi arrivò “Clayman”: era l’anno 2000. Ok, la matematica è facile, sono passati 20 anni giusti… ma mi sembra davvero assurdo che il tempo sia (altro…)
(Andromeda Relix) Il secondo album degli italiani IN-SIDE è pura melodia… immenso AOR, infinito gusto ottantiano, seduzione sonora e musicalità senza limiti. Se il precedente “Out-Side” (recensione qui) era solido ma in un certo senso ancora acerbo, (altro…)
(Century Media Records) Gli Imperial Triumphant non si cimentano certo in un genere semplice, eppure sono autori di una musica in cui è davvero difficile restare indifferenti. Sin dalla breve ma evocativa intro si capisce che si è di fronte a della musica estrema, (altro…)
(Revalve Records) In un mondo, quello dell’heavy metal dei generi classici, dove attualmente si fa la gara a chi suona più ‘retro’, a chi recupera di più le atmosfere del 1983 (per la NWOBHM), (altro…)
(Signal Rex) Per parlare dei portoghesi Irae bisogna fare un passo indietro e nominare il famigerato Black Circle. Lasciando stare qualsiasi considerazione ideologica, parliamo di una congrega di gruppi accomunati da una serie di (altro…)
(Everlasting Spew Records) Nuova entità devota alla spietata violenza sonora, tra riff velocissimi, ultra-tecnici, letali, sulfurei sempre sferzati da linee vocali demoniache. Non è una band di pivelli, anzi, in questo calderone di corpi (altro…)
(Art Gates Records) Il black proposto dagli austriaci Irdorath è talmente tirato e tecnico che si fa fatica a non definirlo death metal. La voce è fin troppo urlata come il death impone, la batteria è un surrogato di una (altro…)
(Pure Steel Records) Ben nove anni ci separano dal precedente disco degli inglesi Intense (“The Shape of Rage” è del 2011); oggi ritrovo questi power metallers con il quarto full-length, (altro…)
(Nuclear Blast Records) Novità in ambito metal estremo! Gli Irist sono una realtà nata in Sud America (tra Argentina e Cile) poi spostatasi negli Stati Uniti per arrivare al completamento di una line up, un quintetto di fatto internazionale (il (altro…)
(Metal Blade Records) Suonare come a volere andare costantemente fuori dagli spartiti. Igorrr sono un cut up musicale che in “Spirituality and Distortion” raggiungono una forma (altro…)
(Black Widow Records) Sono passati ben oltre 20 anni dal debutto degli italiani Il Segno Del Comando, capitanati dal maestro Banchero. Oltre due decenni di tenebrose divagazioni occulte in chiave deliziosamente doom e, soprattuto, prog. Ascoltare la musica de Il Segno Del Comando porta ad (altro…)
(Masked Dead Records) Registrato nel 1997, questo demo è una finestra di come era il black al tempo degli esordi di questo incredibile genere. (altro…)
(Iron Bonhead Productions) La ridente e festosa Valparaiso partorisce del death metal oscuro e dalle tinte occulte attraverso gli Invocation. Attivi da pochi anni e al secondo EP, i cileni si distinguono (altro…)
(Transcending Obscurity Records) I portoghesi Innards omaggiano il death svedese sin dal titolo dell’EP, un concentrato di suono marcescente e fetido, figlio degli Enslaved e degli Asphyx, (altro…)
(Time To Kill Records) Quando le tre note ripetute al piano partono, l’idea che la cover di “High Hopes” dei Pink Floyd sarà alquanto affascinate prende subito forma nella testa dell’ascoltatore. Elisabetta Marchetti (altro…)
(Autoproduzione) Gli Insula sono una band Piacentina che dopo un paio di EP (di cui uno recensito da noi qui) riesce ad arrivare all’agognato primo disco sulla lunga distanza. La musica proposta è un raffinato post rock in (altro…)
(Divebomb Records) “Tales of Splendor and Sorrow” non era affatto male, ma il nuovo album degli Ironflame, il progetto del polistrumentista dell’Ohio Andrew D’Cagna, (altro…)
(Maculata Anima Rec) Dopo otto anni di attività, gli italiani Ilienses Tree debuttano con un album corposo e convincente, nel quale doom e death si intrecciano con poderosa potenza. Anche se il moniker è ispirato agli Iliensi, popolo che visse in Sardegna -la terra della band- circa 4000 anni (altro…)
(Candlelight Records/Spinefarm) Ihsahn: Sempre eclettico, strano, originale. Il suo stile spazia ovunque, entra ed esce dal black metal come e quando più gli garba, passando per il prog, abbracciando per il rock, tuffandosi nel mondo sperimentale. (altro…)
(Alma Mater Records) A suonare un certo tipo di epic metal anni ’80, ora che anche i Manilla Road non esistono più, sono davvero rimasti in pochissimi: fra costoro, i portoghesi Ironsword (altro…)
(Iron Shield Records) Avevo già incrociato i bavaresi Invictus recensendo il loro interessante EP “Burst the Curse”; è un piacere, quindi, incontrarli nuovamente per il loro debut “Eden”. (altro…)
(Evil Dead Productions / Shivadarshana Records) Pronunciano ancora una volta il loro malsano verbo i legionari di Singapore, con il black e il death metal cimparentati e solidi nelle intenzioni della band sin dagli anni ’90. La discografia (altro…)
(Downfall Records) Questa è una thrash metal band underground svedese, in quanto tra gli anni ’80 e ’90 ha inciso pochi demo, per poi sparire nel silenzio, fino a (altro…)
(Hardy Entertaiment) Recensendo “Henkt ihn!”, del 2014, dicevo che gli Ingrimm rappresentano la punta più estrema e oscura del Mittlealter Rock (o Metal) tedesco: giudizio che confermo in pieno (altro…)
(Naturmacht Productions) Si sono resi protagonisti di un album atmospheric black metal come “Nausea”, di un altro di stampo post black metal, “Contrasts”, e adesso “Same Old Silences” si accosta ai lidi del (altro…)