KANONENFIEBER – “Live in Oberhausen” (Live)
(Century Media Records / Sony Music) Sono in circolazione da poco, da soli cinque anni, hanno pubblicato due album… ma giungono già al secondo disco dal vivo! (altro…)
(Century Media Records / Sony Music) Sono in circolazione da poco, da soli cinque anni, hanno pubblicato due album… ma giungono già al secondo disco dal vivo! (altro…)
(Sun and Moon Records) Debuttano i cileni Kexelür, concretizzando dopo alcuni demo la loro perversa visione sonora la quale converge dentro il turbinio di un black metal sperimentale, pregno di dissonanze, di caos, di labirinti sonori… ma anche di elementi folk, prog e jazz, fino a dettagli più vicini al psichedelico. (altro…)
(Svart Records) L’album in questione è stato pubblicato nel 2015 e vede una sua riproposizione da parte della Svart per il suo decennale. Kati Rán è una cantante, musicista e produttrice olandese da sempre impegnata in cose dark folk di taglio nordico impegnandosi a usare strumenti tradizionali, a fiato, a corda e percussivi. I suoi intrecci (altro…)
(AOP Records) I Karg nascono da ciò che era una one man band creata nel 2006. Oggi sono un collettivo ben rodato con diversi album pubblicati e un target musicale che vuole combinare l’atmospheric black metal con il post metal e tendenze punk nonché shoegaze. Prediligono composizioni (altro…)
(Fastball Music) Chris Techritz e Franz Harde incidono questo loro primo album in studio, promuovendo un canovaccio musicale tendenzialmente progressive metal nel maniera di fondere più sfumature. Da ardite e prestanti esibizioni thrash metal, il duo tedesco si riversa anche in vena di esibire il doom metal e il più classico e canonico (altro…)
(Heavy Psych Sounds) È, purtroppo, solo la seconda volta che la redazione Metalhead.it si confronta con i Komatsu. “A New Horizon” è stato pubblicato nel 2018 e recensito QUI. Era il terzo album della band stoner-sludge olandese che tra l’altro vede nelle sue fila Jos Rosen, batterista dei vivaci ¡Pendejo!. (altro…)
(Caligari Records) Debut album per Kildonan, progetto dietro al quale si cela Hamish MacKintosh, già mente della one man band Vostok, di cui Kildonan ne rappresenta per certi versi la continuazione, perlomeno a livello di tematiche; (altro…)
(Zeta Factory) Dopo quarantatré concerti in giro per l’Europa a supporto degli Evergrey e prima di andare in tour con Eleine prima e Katatonia dopo, i Klogr pubblicano un live album che riprende i pezzi dell’ultimo lavoro in studio pubblicato proprio nel 2024. I ‘Kay-Log-Are’, come si dovrebbe pronunciare il loro (altro…)
(Drakkar Productions) Maestosi e creativi i Khors, valido esempio del black metal ucraino. Band nata da elementi di Astrofaes, Hate Forest, Nokturnal Mortum e altre band. Pur non essendo quelli della prima ondata della scena black metal del suddetto paese, si sono distinti per un’evoluzione stilistica che non sembra dissimile a certe cose (altro…)
(Apollon Records) L’omonimo debutto del 2020 fu un portento (recensione qui ), più che altro per la freschezza vintage che questa band di Bergen (Norvegia) è stata in grado di mettere in mostra. (altro…)
(Metal Blade Records) Sei anni per un nuovo album. Dopo una pandemia, situazioni personali o della stessa band, ora “This Consequence” campeggia davanti a noi. I Killswitch Engage sono ben legati alle loro matrici di stile più note, fatte di una continuità con il proprio blasone e dunque del proprio sound. I KillS rispetto ad altre metalcore (altro…)
(ROAR! – Rock Of Angels Records) Nati come una band di metal melodico, i Kilmara si sono diretti poi verso qualcosa di più ampio, forse anche a causa di qualche cambio di formazione, fino a portare l’intero retaggio melodico nell’attuale power metal. La genetica della band vede hard rock, AOR e melodic metal vede limare i canoni classici del (altro…)
(autoprodotto) Tedeschi, in circolazione da una dozzina d’anni, con questo album mettono in mostra tutta la loro esperienza, offrendo un rock alternativo a tratti più pesante, a tratti più dolce… intimo introspettivo, alternando stati di euforia a momenti profonda e poetica malinconia. (altro…)
(Is it Jazz? Records) È il sesto album per questo prog-jazz trio norvegese, il quale è stato pure un quintetto per un certo periodo, tornando ora alle radici, all’essenza, al nucleo di base. (altro…)
(Metal Blade Records) Trovo doveroso partire con una premessa: se un singolo brano è ben poca cosa per poter avere un quadro completo sullo stato di ispirazione di qualsiasi band, questo vale ancor più per un artista come King Diamond, il quale da sempre ci ha abituati a concept album dalle trame piuttosto complesse, dove la musica e la storia narrata vanno indissolubilmente a braccetto. (altro…)
(Hammerheart Records) Una copertina epocale, degnamente ritratta da Álvaro Valverde, un titolo eccellente, “la triste situazione di Lucifero”, sono un insieme invitante per l’appassionato medio di death metal. La band danese pubblica il suo ottavo full length a cinque anni dal precedente, attraverso un buono stato di forma. “Sad Plight Of Lucifer” è (altro…)
(Trollzorn Records) C’è tanto materiale in questo nuovo e monumentale lavoro dei Kromlek, a metà tra un album e una compilation di editi ma rielaborati. È di fatto un doppio album il cui primo disco vede del materiale inedito e raccolto nell’arco di dieci anni. Questo disco si intitola “III – III”. L’altro disco è una miscellanea di pezzi già editi ma (altro…)
(Zeta Factory) La nostra società produce effetti incidenti su di noi perché strutturata sul profitto a danno del benessere fisico e mentale dei suoi partecipanti. Questo è l’assunto sul quale si fonda l’album “Fractured Realities” che arriva dopo sette anni dal precedente “Keystone”. Una lunga scrittura approfondita nell’anno sbagliato, il 2020, e una (altro…)
(Metal Blade Records) Secondo album per i Kings Of Mercia, super gruppo che vede coinvolti Jim Matheos e Joey Vera dei Fates Warning, Simon Phillips, noto per aver suonato con Toto e The Who ed il dotato singer degli hard rockers britannici FM, Steve Overland, il quale nel 2021, è stato messo in contatto con Matheos dal noto giornalista musicale britannico Dave Ling. (altro…)
(Kat Von D) Non si ferma mai Kat Von D! Inarrestabile! Tatuaggi, TV, reality, libri, l’impero creato nel settore della bellezza, dalla decadenza della dipendenza fino ad una sobrietà che l’ha portata anche a diventare madre. Ma è la musica la radice di tutto, è la musica la forma d’arte che esisteva prima di tutto il resto, prima di tutto quello che l’ha resa famosa. Ed ora, che famosa lo è, eccola che si sente libera di dar vita al secondo album, il seguito di “Love Made Me Do It” (recensione qui), intensificando quella favolosa componente synth wave ottantiana, dentro un’aura palesemente goth -in linea con il suo look- attraverso psichedeliche dimensioni di electronica. (altro…)
(Scarlet Records) Se “Emperor Rising” due anni fa ha solleticato all’entusiasmo dei più, QUI recensito da noi, “Return Of The Heralds” vuole proseguire in quella direzione. I Krilloan con questo secondo album lucidano gli arnesi del mestiere e servono quaranta minuti di un power metal con qualche risvolto tecnico e riflessi di un heavy metal classico (altro…)
(By Norse Music) Miti, folklore, anche cultura e tradizioni e non marginalmente le atmosfere della Norvegia, nonché di quelle scandinave, trovano posto nella musica dei Kalandra da oltre dieci anni. La band capitanata dalla celestiale voce di Katrine Stenbekk vede elementi di nazionalità appunto norvegese ma anche svedese. Un suonare che (altro…)
(Dark Essence Records) Avevano promesso che sarebbero tornati, si sono fatti sentire forte e chiaro con il singolo dell’anno scorso (recensione qui)… e ad un decennio dal precedente full length ecco il quarto capitolo nella storia della ‘fiamma fredda’, una fiamma che arde impetuosa, glaciale, incessante e brutalmente letale. (altro…)
(Hellstain Productions) Secondo album in ben… 20 anni di esistenza per questa black metal band norvegese… la quale, a dire il vero, continua nella cavalcata dell’inattività visto che questo disco è stato registrato tra il 2015 ed il 2016! Resta un po’ un mistero cosa succeda dietro le quinte: si sa solo che la band esiste, oltre che essere decisamente letale dal vivo. (altro…)
(Metal Blade Records) Svedesi i Kvaen di Jacob Björnfot, titolare del progetto che vive molto vicino al confine con la Finlandia. La nazionalità di questo progetto del componente degli Autumn Death, anche (altro…)
(Selfmadegod Records) Henry Kane, ovvero Jonny Pettersson, multistrumentista, nonché tecnico del suono e produttore, e partecipe a tantissime band e progetti, come i Massacre, Just Before Dawn, soprattutto però Wombbath e via dicendo. Terzo album con questo vessillo nel quale ha da sempre riversato (altro…)
(Godz Ov War Productions) Pericoloso e maligno trio polacco che sigla un secondo album quattro anni dopo il debut e due dopo un EP. Königreichssaal suonano un black metal dal viraggio post, con una certa tensione e ansia che avvolge queste sonorità spigliate nonostante spesso si allaccino a tempi bassi o medi. Distorsioni (altro…)
(Svart Records) Ambito dark folk per l’artista olandese Kati Rán, la quale abbraccia tematiche nordiche, sciamaniche, legate a miti, passando per figure storiche, in un costante percorso di ricerca, di guida, di offerta. Natura. Mistero. Suggestione. (altro…)
(Reigning Phoenix Music) Quando i leggendari Slayer rimasero i soli Tom Araya e Kerry King, questi presero una direzione nella quale evidentemente il secondo ha tracciato più linee guida. La prova è proprio questo “From Hell I Rise”, primo album solista del mastino della sei corde. Un lavoro che mette in luce il suo suonare udito (altro…)
(Signal Rex) I Kratti non li conoscete per un paio di motivi: il primo è che emergono dall’underground finlandese di Espoo; ma dove diavolo si troverà Espoo sotto tutto quel ghiaccio? Il secondo motivo? Sono al debutto, primo album, in passato -ovvero l’anno scorso- solo un demo e, in quanto tale, forse non proprio diffuso a livello mondiale, sicuramente non fino a quaggiù. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Dodicesimo album, oltre vent’anni di storia… e allora? Dai, diciamocelo, i Korpiklaani non innovano, fanno sempre la stessa musica, ma questo perché il folk -per definizione- non evolve! (altro…)
(Visceral Circuitry Records ) Dal 2013 i Kouristus di Tampere, Finlandia, suonano un grindcore/hardcore punk che da quell’anno è stato diffuso attraverso release su formati (altro…)
(Soulseller Records) Dai Khold non ci si aspettava qualcosa di diverso. “Du dømmes til Død” è perfettamente in linea con il credo musicale della formazione black metal norvegese. Abili nel rendere il loro black metal inizialmente monolitico in qualcosa dirottato decisamente verso il black and roll e il dark metal, senza mai abbandonare (altro…)
(Nova Records) I Kalah hanno pubblicato il predecessore di “And Yet It Dreams”, il primo album “Descent into Human Weakness”, con la tedesca Pure Steel Records. Ora è dunque un’etichetta italiana, proprio come i Kalah, a dare spazio al loro electronic-metal. “And Yet It Dreams” è un grumo di metal dalle caratteristiche sonorità (altro…)
(Dependent Records) I parmensi Kirlian Camera sono una realtà musicale del nostro esistente dal 1979. Forse tra le band più apprezzate e note al di fuori del nostro paese, a prescindere dal loro stile musicale che nel tempo ha comunque toccato diverse punte apprezzabili e di qualità. Un nuovo album è un momento di (altro…)