KATLA – “Embryo”
(Svart Records) In un caleidoscopio di allucinazione settantiane, i cui strascichi arrivano ai fino ai nostri giorni trasportati da scie chimiche spaziali, dalla Svezia si materializzano -completamente fuori epoca, fuori (altro…)
(Svart Records) In un caleidoscopio di allucinazione settantiane, i cui strascichi arrivano ai fino ai nostri giorni trasportati da scie chimiche spaziali, dalla Svezia si materializzano -completamente fuori epoca, fuori (altro…)
(Hells Headbangers) No beh, io mi arrendo! Quando penso di sapere tutto sul mio personale idolo, mr Gene Palubicki, ecco che vengo prontamente smentito da un altro, l’ennesimo, gruppo collaterale agli Angelcorpse. Anche se ormai sono rimasto (altro…)
(Nuclear Blast) Gli dei della violenza sono i Kreator. I tedeschi hanno da sempre posto al centro di molti dei loro discorsi testuali e non meno di quelli iconografici, proprio la violenza. Dopo oltre trent’anni ecco dunque (altro…)
(Svart Records) Quando mamma ‘Svart’ dichiara che qualcuno suona ‘il new wave del southern space rock’ allora, scusate, ma io alzo le orecchie. Che cavolo c’entra lo space rock digitale interstellare che vaga senza fine tra le galassie con il southern polveroso, americano e (altro…)
(12 Linee) I tanti anni di attività dei Kuadra sono la base di partenza di “Non Avrai Altro Dio all’Infuori di Te”, forse il lavoro dal punto di vista concettuale e lirico (altro…)
(Bagana Records) Un nome simpatico, per una band al femminile di puro stampo hard rock. Il quartetto italiano gode della produzione di Titta Morganti (Mellwtoy), la quale permette alle quattro canzoni di avere un suono pulito, ma immensamente (altro…)
(Concorde Music Company) Harri Kauppinen era il front man dei finlandesi Beyond the Dream, band di metal/rock gotico, scioltasi a fine 2014. Ora Harri riparte da zero e, sempre in chiave estremamente oscura, cattura quella direzione decisamente gotica, ci inietta una (altro…)
(Memorial Records) “The Long Way” rappresenta l’incontro tra musicisti di spessore e con intenti artistici ampi. I primi sono Roberto Sterpetti (noto cantante Italiano) alla voce ed Enrico “Erk” Scutti (ex Cheope, Figure Of Six) cori e testi, oltre a Marco (altro…)
(autoprodotto) Scopro questo quartetto svizzero per puro caso. Ascolto un sample e decido che si tratta di roba che mi interessa. Di solito ho un buon fiuto per queste cose, riesco ad intuire rapidamente se quel che segue può soddisfare o meno i miei gusti. Mi risulta (altro…)
(Graviton Music Services) Karmaflow è un videogioco, anzi un “rock opera videogame” la cui musica è stata realizzata con il contributo di cantanti e musicisti di Cradle Of Filth, Tristania, Epica, After Forever, Sonata (altro…)
(Wormholedeath) Certo che se mi nominano la Norvegia non mi vengono in mente altri generi se non il Black. Ma i Know Your Nemesis son norvegesi pur facendo una sorta di versione più boombastica degli In Flames. Anzi, vi dirò che visti gli ultimi sviluppi nel (altro…)
(Svart Records) Bisogna prestare attenzione al moniker di quesa release. Non si tratta di un nuovo album dei gothic death/doomster finlandesi Kuolemanlaakso, non in senso stretto almeno. Si tratta di una specie di side project del chitarrista e tastierista Markus Laakso, in compagnia di quasi tutto il resto del gruppo… vocalist escluso, in quanto (altro…)
(Listenable Records) Personalmente, ho sempre considerato i Kayser come una delle poche bands capaci di dire qualcosa di originale, nonostante un sound saldamente ancorato alla tradizione thrash metal. Musicalmente, ci troviamo davanti ad un lavoro che evolve lo stile del precedente (altro…)
(Saarni Records) A ben sei anni dalla formazione, debuttano i blacksters finlandesi Kausalgia. In realtà la band esiste dal 2004, inizialmente con il moniker Hypotermia, anche se non ha mai pubblicato una release ufficiale. Siamo in territori black, ma con (altro…)
(Iron Bonehead Productions) I Kawir sono greci e lo fanno sentire senza mezze misure. I titoli degli album solitamente sono doppi (scritti in lingua madre e in alfabeto latino), ma (altro…)
(Autoproduzione) Si può affermare che “Path” è un bell’esempio di metal and roll. Sintetizzo in tal modo lo stile melodico, rude e fresco presentato da questa band di Ponte Di Piave. Buon cantato, base (altro…)
(Woodcut Rec.) Band attiva, ma frequentemente attraverso pubblicazioni di piccolo cabotaggio e infatti in sedici anni i Korgonthurus hanno inciso solo due album. Il secondo è appunto il suddetto che segue di ben sette anni il precedente, un intervallo di tempo che è stato (altro…)
(Iron Bonehead) Sono rimasto piacevolmente stupito dalla crescita tecnico/compositiva dei Khtoniik Cerviiks. Ho avuto modo di recensire il precedente lavoro “Heptaedrone”, rimanendo soddisfatto del loro death/black metal potente ed efferato, (altro…)
(Skulls And Flames Recordings) A distanza di quasi tre anni dalla data inizialmente prevista, esce finalmente il secondo album degli Svedesi Kaross, band non molto prolifica considerando che (altro…)
(Dusktone Records) Giunge al secondo album il progetto quasi solista di Kvalvaag (quasi, in quanto c’è un batterista e un session clean vocals), un progetto che diffonde una devastazione (altro…)
(Unique Leader Rec.) Brutte bestie questi Katalepsy! I moscoviti continuano a fare male e con tecnica e irruenza, migliorandosi esponenzialmente. Nuovo album, il secondo e di nuovo con Unique Leader, etichetta statunitense sempre attente alle nuove realtà del death metal (altro…)
(I, Voidhanger Records) EP di debutto per i finlandesi Khanus, autori -a loro dire- di un ‘metallo sciamanico della morte’. Le quattro traccie sono corte. La prima e l’ultima fin (altro…)
(Peaceville) Cominciai a seguire le peripezie degli svedesi con la pietra miliare “Viva Emptiness”; mi ricordo ancora quanto ammaliante fosse la copertina di Smith, capace di ricalcare appieno la doppia anima decadente e al tempo (altro…)
(Diamond Productions) I Raza De Odio furono nel loro piccolo (ma neanche tanto piccolo) una bella ventata di aria fresca nel panorama estremo italiano. La loro irriverenza mista ad una spassionata attitudine live hanno (altro…)
(Eisenwald Tonschmiede) Già il Black è un genere aggressivo, ma se me lo canti a tratti in tedesco vuol dire che sei proprio cattivo dentro. I Krater hanno deciso di seguire l’insidiosa via della lingua madre per alcune delle composizioni proposte, lama a doppio (altro…)
(Svart Records) La Svart non si smentisce ed i finlandesi K-X-P nemmeno. Quarto album per loro, seconda parte di “III”, ad un anno dalla precedente. Sempre K (Timo Kaukolampi, voce ed elettronica), P (Tuomo Puranen, basso ed elettronica) e sempre X (batterista misterioso e non costante). Poi (altro…)
(autoproduzione) Dopo un iniziale EP (di cui due brani sono ripresi nell’album in veste nuova) i parigini Kopper8 incidono il primo album, confermando le buone premesse e in particolare il sapiente modo di suonare thrash metal. Uno stile che ricalca parzialmente la scuola Pantera e Machine (altro…)
(Autoproduzione) Il feroce cervide in copertina apre con il suo rantolo inquietante un EP che è tutta una sorpresa. I francesi Karnon fruttano a dovere questo EP autoprodotto di debutto per quattro tracce molto curate nella (altro…)
(Autoproduzione) I Kopper8 della regione parigina, sono una tosta band di thrash-crossover-stoner. Questo EP è composto da quattro canzoni ben suonate (altro…)
(De Tenebrarum Principio) Fede. Questa è fede. Fede al black più ortodosso e ristretto. I bresciani Kaiserreich non puntano all’innovazione del genere, piuttosto rimangono strettamente connessi ad alcune regole più o meno implicite del black, (altro…)
(No Colours Records) Il Black dalla Russia ha sempre suscitato nel sottoscritto un enorme fascino. Ecco quindi arrivare dall’Ucraina (insomma, sempre territori russi sono) questi Kzohh, qui alla seconda prova su lunga distanza. Dopo un’intro (altro…)
(Autoproduzione) Secondo EP per i Kill All The Gentlemen, band Inglese attiva da circa tre anni, ma con una maturità compositiva davvero notevole. La loro proposta musicale è un metal moderno che pesca dal death (altro…)
(W.T.C. Productions) E’ grazie a questa tipologia di gruppi che sto cominciando a rivalutare il Black teutonico. Musica a mio avviso ispirata dalle recondità della foresta nera mitteleuropea, dove chissà quali entità hanno operato in passato e che (altro…)
(Atypeek Music) Forse qualcuno ricorderà questa formazione francese che sul finire degli anni ’80, nel 1989 per l’esattezza, ha dato vita a un industrial arricchito da alternative rock, new wave, dark e heavy metal. Insomma, non esattamente una verace industrial band o almeno non soltanto quello. Hanno (altro…)
(Ván Records) Con una grafica del moniker molto simile a quella del leggendario barbaro Conan, non mi potevo che aspettare una musica da barbari. Vale a dire un Thrash sporco e rozzo, con una sterzata decisa (altro…)