KALEDON – “Legend of the forgotten Reign, Chapter IV: Twilight of the Gods” (Reissue)
(Scarlet Records) Pochi, pochissimi appassionati di metal italiani non conoscono i Kaledon: la band capitolina è rimasta fra le ultime portabandiera del symphonic power metal a tematiche fantasy, e la Scarlet ristampa oggi quello che, da molti, è considerato il loro prodotto migliore, (altro…)
KATECHON – “Coronation”
(Nuclear War Now! Productions) A distanza di due anni dal notevole debutto “Man, God, Giant”, riecco i Norvegesi Katechon. Con questo “Coronation”, la formazione di (altro…)
KPANIC – “Panic Station”
(Autoproduzione) Tra tutti i gruppi che cercano di mischiare n generi diversi di musica vi è una sparuta quantità di questi che almeno confessa di voler semplicemente sperimentare. Questo non per stupire, bensì per trovare una propria direzione. (altro…)
KILL RITUAL – “Karma Machine”
(Scarlet Records) Prolifici gli americani Kill Ritual che arrivano al terzo album in soli cinque anni di attività. Cinque anni strani, se consideriamo che la band è completamente cambiata e presenta proprio con questa release una line up totalmente (altro…)
KERION – “Cloudriders pt. 2: Technowars”
(Beyond the Storm Productions) Sicuramente, Luca Turilli è uno dei compositori che più hanno influenzato il power metal degli ultimi anni: ma la maggior parte dei seguaci trae ispirazione dai Rhapsody of Fire (altro…)
KRALLICE – “Ygg Huur”
(Avantgarde Music) Il livello di “post” raggiunto dagli statunitensi Krallice è estremo, complesso, devastante. Sono al quinto lavoro e non hanno nessuna intenzione di addolcire o semplificare il (altro…)
KHORS – “Night Falls onto the Fronts of Ours”
(Candlelight Records) Al quinto album, gli ucraini Khors vanno avanti nella loro evoluzione musicale che nel tempo gli ha allontanati sempre più dai suoni più propriamente folk per evolversi in qualcosa di nuovo. La (altro…)
K-X-P – “III Part 1”
(Svart Records ) Diavolo, adoro la Svart Records. Mi sottopone cose assurde, ai confini di tutto. Cose che -di solito- mi fanno impazzire. Come questi K-X-P che esistono da almeno 10 anni, sono finlandesi, ma io li ho sempre ignorati (mai sentiti?) in quanto… NON FANNO (altro…)
KAINE – “Justice, Injustice”
(Revival Metal) A breve distanza dal full-“length” “The Waystone”, gli inglesi Kaine propongono il singolo “Justice, Injustice” come apripista per il prossimo album. Il brano parte in velocità con un approccio thrashy, (altro…)
KADAVAR – “Berlin”
(Nuclear Blast) Ha poca importanza se “Berlin” suona con tutti i crismi del glorioso hard rock di molti decenni fa. Nessun problema sostanziale se girovagando tra queste dodici canzoni (una è bonus track) affiorano (altro…)
THE KILL – “Kill Them… All”
(Blastafuk Records) Adoro le uscite della Blastafuk Records, etichetta Australiana dedita al metal estremo, che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede nel (altro…)
KATAKLYSM – “Of Ghosts And Gods”
(Nuclear Blast) Dodicesimo album per i Canadesi Kataklysm, una delle bands più longeve del panorama death metal, essendo in circolazione dal 1992 e vantando una solida fan-base. Con “Ghosts And Gods”, la formazione guidata dal singer di origine Italiana Maurizio Iacono prosegue lungo il percorso di (altro…)
KRÖWNN – “Magmafröst”
(Sun and Moon Records) Dal flyer: “Doom metal barbaro, forgiato nel ferro, alla vecchia maniera”. Wow. Che definizione imponente… e maledettamente azzeccata! Arrivano così al debutto gli Italiani Kröwnn, che già dimostrarono di saperci fare, di pestare duro, con il precedente demo (recensione qui). “Magmafröst” è un album con tracce mastodontiche, (altro…)
KOMMANDANT – “The Architects Of Extermination”
(ATMF) Anche se la copertina richiama titolo e nome della band, non rappresenta minimamente lo stile proposto, ossia un black dalle tinte vagamente industrial e molto ma molto atmosferico. La voce è di quelle lacerate e aliene, la parte ritmica la fa da padrona indiscussa. Dopo un’intro recitata si arriva alla (altro…)
KULT OFENZIVY – “Nauky Ruznic”
(Iron Bonehead) Terzo album per i Cechi Kult Ofenzivy, band sulla quale vige il più assoluto riserbo per quanto riguarda l’identità dei suoi componenti. Musicalmente, siamo di fronte ad un black metal cantato in lingua Ceca che sorprendentemente ben si adatta alle sonorità proposte. Il gruppo si muove agevolmente tra black metal (altro…)
KORZUS – “Legion”
(AFM Records) Nonostante siano in circolazione dal 1983, i Brasiliani Korzus risultano abbastanza poco conosciuti, nonostante l’ottima qualità della musica suonata. Il genere proposto è un thrash metal decisamente ispirato dai primi Slayer. Questo, forse rappresenta il limite principale della band, in quanto i thrashers Americani hanno un sound unico e (altro…)
KERNEL GENERATION – “MM12 – Forward The Future”
(autoprodotto) Ad un anno di distanza torna il duo piemontese capace di forgiare il suono con forme deviate, lontane da schemi imposti o comuni. Questo album è il completamento dell’EP (dal quale sono tratte cinque delle tracce, qui proposte in versione diversa, migliorata, (altro…)
KANSEIL – “Doin Earde”
(Nemeton Records) Ringrazio i Kanseil! In circolazione ci sono band che innalzano a livelli estremi il concetto di ‘folk metal’, ovvero quella definizione abusata, depredata delle vere origini, del vero significato, resa un elemento modaiolo. Se un giorno decidi di dedicarti al folk, devi obbedire a certe regole, tra queste due (altro…)
KREYSKULL – “Tower Witch”
(Inverse Records) Il perfetto incrocio tra sperimentazione sonora e tradizione! I Finlandesi Kreyskull propongono un originale mix che parte da una base doom, in cui confluiscono elementi psichedelici, blues malato di scuola Blue Cheer e incursioni jazz, con grandi fughe di chitarra e un massiccio lavoro di basso. L’album è (altro…)
KEZIA – “The dirty Affair”
(Logic(il)logic) Da buon metalhead mi sono un po’ insospettito quando ho letto come i bresciani Kezia definiscono la propria musica: ‘prop’, ovvero una fusione di progressive e prog. Per fortuna (o almeno così giudicano le mie orecchie) si tratta soltanto di una mossa per farsi notare: (altro…)
KORPIKLAANI – “Noita”
(Nuclear Blast) Anche se di norma i miei ascolti sono molto più ‘tosti’, non posso negare che i Korpiklaani di inizio carriera mi abbiano divertito e convinto. Fino a “Tales along this Road” credo infatti che la verve dei finnici si sia mantenuta intatta e prolifica. Poi, inevitabilmente, (altro…)
KAMELOT – “Haven”
(Napalm Records) Generalmente, i Kamelot stanno poco simpatici a molti metalhead: ma non credo si possa negare il valore della band di Thomas Youngblood. I nostri sono arrivati all’undicesimo disco, e l’abbandono di Roy Khan è ormai acqua passata: (altro…)
KHORS – “Cold”
(Svarga Music) Questi ucraini sono un gruppo sottovalutato oltre ogni misura. Per fortuna godono dell’ala protettrice della Candlelight che prima o poi permetterà loro di affiorare nella realtà estrema come il gruppo merita. Questa è una riedizione del loro secondo lavoro uscito originariamente nel 2006. La (altro…)
KAYLETH – “Space Muffin”
(Argonauta Records) Dopo una decade passata in giro per i palchi a farsi le ossa approdano su disco i veronesi Kayleth, dediti a uno stoner tutto cactus e deserti mistici. La ricetta da loro propostaci consiste in una sapiente miscela fatta di chitarre (altro…)
KOZA NOZTRA – “Sancta Delicta – Atto I”
(Autoproduzione) È un po’ come ascoltare un documentario quando c’è un lavoro dei Koza Noztra. “Sancta Delicta – Atto I” è un EP che con il secondo comporrà il nuovo album (il secondo EP vedrà la luce alla fine del 2015). “Cronaca Nera”, precedente lavoro, ha visto le stesse (altro…)
KRAKOW – “Amaran”
(Dark Essence Records) Sconvolgente. Un album che appare inutile e scontato. Poi cresce. Si insinua. Entra in testa. Striscia dentro la psiche, contamina la coscienza. Prende il controllo. E’ il decimo compleanno dei norvegesi Krakow: loro lo celebrano con il terzo album, che cambia ulteriormente direzione. Cosa (altro…)
KHTHONIIK CERVIIKS – “Heptaedrone”
(Iron Bonehead) Gli amanti della musica estrema, farebbero bene a non perdersi questo “Heptaedrone”, demo tape di debutto di Khthoniik Cerviiks. Il terzetto Tedesco propone un death/black metal primordiale e senza compromessi, caratterizzato da un riffing principalmente veloce e dal drumming martellante, senza mai scadere nel caos totale. Nonostante (altro…)
KRYSANTEMIA – “Finis Dierum”
(Memorial Records) La cinica precisione del thrash metal e la poderosa forza del death metal, sono riunite (il secondo in misura minore) nel secondo album dei modenesi Krysantemia. “Finis Dierum” racchiude in se un riassunto di stile (quello metal) di periodo che va dagli inizi degli anni (altro…)
KEEP OF KALESSIN – “Epistemology”
(Indie Recordings) A cinque anni dal fantastico “Reptilian” tornano i Norvegesi Keep Of Kalessin, sempre capitanati dal mastermind e chitarrista Obsidian Claw che ora prende anche il controllo del microfono in seguito alla non tanto chiara dipartita di Thebon, il singer dei precedenti tre album (ovvero dal 2006 in poi). (altro…)
KAP KAP – “Flux of Solace”
(Rapu Records) Uno strano connubio tra rock classico, psichedelico, atmosferico. I Finlandesi Kap Kap arrivano così al secondo disco, ed offrono cinquanta minuti di viaggio mentale, ricco di pulsazioni, sensazioni, suoni, colori, distorsioni, ritmi ipnotici. Mai eccessivi nei (altro…)
KEEPER / SEA BASTARD – “Split”
(Medusa Crush Recordings) Gli split sono spesso delle entità accessorie, utili solo a farsi pubblicità grazie a chi fondamentalmente compra il disco per “l’altro lato”. Ma non è questo il caso. Siamo di fronte infatti ad un prodotto più che pregevole per più motivi. Primo: i gruppi in questione sono validi. I (altro…)
KURNUGIA – “Tribulations Of The Abyss”
(Blood Harvest) Debutto discografico per gli Statunitensi Kurnugia, band nata nel 2012 e formata per tre quarti da ex membri dei deathsters Decrepit. Nei due brani contenuti in questo EP, l’influenza della band madre è palese, anche se le atmosfere oscure dei Decrepit sono parzialmente accantonate in favore di un sound più (altro…)
KALEDON – “Antillius: The King of the Light”
(Scarlet Records) Ancora una volta prodotto presso gli studi di Giuseppe Orlando, il nuovo album dei Kaledon, l’ottavo della loro discografia, si focalizza come il precedente su una singola figura della “Legend of the forgotten Realms”: in questo caso il re Antillius, re di Kaledon stessa. (altro…)