MYON – “Call of the Senses”

(autoprodotto) I finlandesi Myon aprono il 2012 con un singolo, corredato da relativo video. “Call of the Senses” è un brano di puro AOR/rock, nel quale la band infonde tutta la propria identità. Melodia perfetta, capace di (altro…)

Di |2018-01-17T16:52:49+01:0030 Dicembre 2011|Categorie: ALBUM, N|Tag: |

NATRIUM – “Elegy for the Flesh”

(The Spew Records) Dio mio e che mazzata questi Natrium! “Elegy for the Flesh” è death metal brutale, massiccio, soffocante. E’ un sound che non disdegna qualche articolazione tecnica, come “Breastfed with Mendacity”, “Plastinated Rebirth”,”Allograft Harvesting” ma ci sono fantastici esempi in tutti brani; assoli espressivi e non i soliti dissonanti e cacofonici, furiose accelerazioni grindcore, come in “Memetic Infection” e “Sarin Benison” e tanto groove. Insomma questa brutalità è dinamica e ben veicolata. Inoltre il fatto che l’album duri soltanto 29′, lascia il sospetto che i ragazzi sardi abbiano concentrato e cesellato le proprie forze. Cura dei dettagli significa lavorare a 360°, registrando in uno studio di qualità (16th Cellar Studio) e sigillando il tutto con una copertina realizzata da Pär Olofsson, artista anche per Immortal, Annotations Of An Autopsy, Immoltation e altri. Ottima la batteria di E.De Muro, perché concede uno spettro stilistico e tecnico ampio, tra questa e il comparto delle chitarre di A.De Muro e Locci, suona maestoso il basso di Farci. La voce è di un orco assassino e bestiale, tale Lorenzo Orrù. Cosa dire se non acquistare un CD del genere, soprattutto chi segue le orde death metal del Florida. Questa è la Sardegna e non è da meno!

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10

Di |2011-12-24T08:09:38+01:0024 Dicembre 2011|Categorie: ALBUM, N|

NIGHTWISH – “Imaginaerum”

(Nuclear Blast-Audioglobe) Date ai Nightwish quello che è dei Nightwish, mi verrebbe quasi dire: in altre parole, a chi scrive (come ormai temo a tanti altri) la band finlandese non sta più simpatica come prima, ma continua non sbagliare un colpo. (altro…)

Di |2018-06-22T22:24:42+02:0008 Dicembre 2011|Categorie: ALBUM, N|Tag: |

NEFACIO – “Lauf!”

(Necrothal Rec./Twilight) Il boia della città è morto, e il signore del luogo obbliga il di lui figlio Barbas a prenderne il posto: peccato che il nostro sia uno spirito libero che preferisce la musica alle esecuzioni capitali! Barbas farà quindi di tutto per sottrarsi all’ingrato compito, anche liberare i prigionieri che dovrebbe uccidere e scappare con loro… Questa, più o meno, la storia che sta alla base di “Lauf!” (“Corri!”), uno dei prodotti più originali e a suo modo divertenti che mi sia mai capitato fra le mani. Si tratta di un solo-project del bassista tedesco Baba Hail, che per l’occasione si fa aiutare da altri connazionali impegnati nello stesso genere, quel Mittelalter Rock del tutto ignoto qui da noi ma che spopola in Germania: anche se in questo caso la dimensione folk è ancora più pronunciata. “Lauf!” racconta per filo e per segno una storia, per cui abbondano gli intermezzi parlati e le parti recitate: la produzione è decisamente elementare, ma gli orribili suoni di batteria finiscono per essere del tutto funzionali all’atmosfera medievale del disco! Tutto è dominato dal basso pulsante dell’artista (in molti dei brani la chitarra è del tutto assente o riveste un ruolo assolutamente marginale), ma le composizioni si rivelano in ogni caso (e non capisco come!) fresche e godibili: “Nie mehr”, ad esempio, ha ben poco di metal ma un tiro folk invidiabile, mentre la titletrack, che racconta appunto la fuga dalla prigione, trascina anche gli ascoltatori più reticenti; anche “Der Weg” ha un coro che si fa cantare subito. E nel mezzo dell’album troviamo anche “Nefacio die Hymne”, la dimostrazione di come con i quattro accordi più elementari del mondo si possa comporre un emozionante brano folk metal con tanto di archi e cornamuse. Altra chicca è la vitale rilettura di “Ai vis lo Lop”, uno dei classici della canzone occitana medievale. Un cd di questo genere venderà al massimo cinque copie fuori dall’area europea che parla tedesco (solo la bonustrack “No more”, riproposizione di “Nie mehr”, è in inglese), ma se conoscete questa lingua e amate il Medioevo vi consiglio di accostarvi, in un mercato sempre più standardizzato, a un prodotto assolutamente fuori dagli schemi. Anche nelle sue clamorose quanto spontanee ingenuità.

(Renato de Filippis) Voto: 8/10

Di |2011-11-27T19:24:27+01:0027 Novembre 2011|Categorie: ALBUM, N|Tag: |

NEMESEA – “The Quiet Resistence”

(Napalm Records) Piccola digressione, prima di cominciare: cosa regge in mano Manda Ophuis? E’ per caso la spada laser della saga di Guerre Stellari? Sciocchezze a parte, gli olandesi Nemesea marcano il terzo album e continuano a definirli, gli stessi della Napalm, alternative rock. Personalmente potrebbe anche andare, ma occorre metterci vicino anche l’aggettivo symphonic, altrimenti come definire pezzi come “Whenever” e “Stay With Me”. Nel senso che le tastiere e synth di Lasse Dellbrugge sono decisamente dense e contrastano con le robuste chitarre – ma distorte con un banco effetti che personalmente rivedrei- di Hendrik Jan de Jong. La Ophuis ha una grande voce (e un distinto tasso erotico, personale opinione) e la propria interpretazione dei pezzi è davvero buona. Sono queste le sostanziali caratteristiche di “The Quiet Resistence”. La semi-ballad “If You Could” è uno degli apici di questo lavoro, seguito da “Say”, indebitata con gli Evanescence, “Rush” e la strumentale e futuristica “2012”. Una delle prime impressioni che si ricavano da questo album è che i Nemesea siano andati maggiormente verso un sound personale, rispetto ai primi due lavori, dagli esiti abbastanza derivativi. La Ophuis ha una grande voce, il tastierista sembra molto più capace rispetto agli altri tre, ma i Nemesea ci provano a tenere i piedi in due scarpe: alcune canzoni hanno un incipit decisamente pop rock, perchè poi sviluppino chitarroni fragorosi e atmosfere cyber proprio non si capisce. Oppure tutto si spiega con la volontà di fondere il commerciale con l’essere alternativi. Decidetevi!

(Alberto Vitale) Voto: 6/10

Di |2011-11-22T20:13:54+01:0022 Novembre 2011|Categorie: ALBUM, N|Tag: |

NINE COVENS – “…On the Coming of Darkness”

(Candlelight Records) La Candlelight ha diffuso un comunicato sui Nine Covens che dice: <<Featuring current and ex-members of some of the key extreme bands from the last decade>>. Chi siano le relative band e i componenti resta ignoto. Di loro c’è una fotografia: 4 uomini incappucciati nell’oscurità e con i volti offuscati. Resta la musica, un black metal freddo, ruvido, fatto di momenti veloci e decellerazioni. Un black metal che dipinge atmosfere tese e dannate. Oggettivamente “…On the Coming of Darkness” appare come un classico prodotto del genere: ottime intenzioni e un ascolto che scorre senza eccessi di noia o di entusiasmo. I Nine Covens si apprezzano per la loro selvaggia e nordica attitudine, i vari downtempo e per i timidi, e pochi, momenti di sperimentazione (ad esempio “Judgment pt2”). Servirebbe da parte dei Nine Covens  uno sforzo compositivo maggiore per uscire fuori dalla media generale.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10

Di |2012-11-12T09:06:50+01:0017 Ottobre 2011|Categorie: ALBUM, N|Tag: |

NACHTBLUT – “Antik”

(Napalm Records) Al secondo ascolto di “Antik” chi scrive si è ritrovato con la testa intasata da pensieri. Proviamo a riordinarli. I Nachtblut sono tedeschi e hanno realizzato due album, poi l’austriaca Napalm Records ha sentito, in ritardo visto che è del 2009, “Antik” e (altro…)

Di |2015-02-09T22:28:08+01:0001 Ottobre 2011|Categorie: ALBUM, N|Tag: |

NOCTUM – “The Fiddler”

(High Roller Records) La occult-doom metal band svedese Noctum ha all’attivo il solo album “The Seance”, il quale è uscito in versione limitata in vinile per la High-Roller Records e in CD per la  Stormspell Records, nel settembre 2010. (altro…)

Di |2018-04-10T16:05:02+02:0025 Settembre 2011|Categorie: ALBUM, N|Tag: |
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