NOCTURNAL SORCERY – “Captive in the Breath of Life”
(KVLT) A circa un anno e mezzo dalla precedente pubblicazione di una certa durata (recensione qui), i Nocturnal Sorcery tornano senza stravolgere il proprio suono. (altro…)
(KVLT) A circa un anno e mezzo dalla precedente pubblicazione di una certa durata (recensione qui), i Nocturnal Sorcery tornano senza stravolgere il proprio suono. (altro…)
(Memento Mori) Di solito il terzo album è un traguardo importante per una band, dove l’irruenza dell’esordio e l’evoluzione del secondo disco vengono unite per definirne la crescita e la personalità; alcuni album iconici, come “The Number Of The Beast” o “Master Of Puppets” dimostrano come la prova del terzo album sia di capitale importanza nel cammino di una band. (altro…)
(Season of Mist / Underground Activists) Sedici anni di carriera per la formazione transalpina che probabilmente con “Swords of Dajjal” tocca uno dei punti più alti della propria esistenza artistica. Già i singoli che hanno (altro…)
(autoprodotto) Sono al debutto i danesi Nake, quartetto prog post-metal rigorosamente strumentale. Musica creata intenzionalmente con una impostazione cinematografica, la colonna sonora di un film che si materializza durante l’ascolto, musica ricca di ritmiche contorte, di sonorità inquietanti, tetre anche quando melodicamente appaiono più brillanti, tanto da sfociare palesemente nel post-rock e post-metal, portando il pensiero a qualsivoglia stranezza concepita da bands quali Tool, Godspeed You! Black Emperor, Isis, Neurosis e -perché no- in qualche modo pure i Cult of Luna. (altro…)
(autoprodotto) Secondo capitolo per l’avventura del detective Luther Mac Bride, il quale aveva già sfidato l’ignoto con la prima opera, “Sons Of The Mountain’s Witch” (recensione qui), di quella che sembra sarà una trilogia, dentro la saga di novelle denominata “The Mysteries of Gordon Pym Island” (tanto che i titoli dei brani sono anche i titoli dei capitoli del testo). (altro…)
(Revalve Records) Una nuova stella si aggiunge al firmamento del female fronted symphonic metal bands… ma questa volta non proviene dal nord Europa, bensì dall’Italia! Al microfono Germana Noage, artista che in ambito metal abbiamo già incontrato nell’unico album, ad ora, degli Aetherna, ovvero “Darkness Land” (recensione qui). (altro…)
(Nadir Music) Terzo album per No Man Eyes, formazione genovese nata nel 2011 per mano di ex membri degli ottimi Graveyard Ghost. (altro…)
(NovaEra Records) Alle porte del venticinquesimo anno di attività, i Necroart giungono al quinto sigillo, il quale tra le altre cose vede il ritorno del tastierista originale. Con questa band capitanata da Max, c’è sempre un clima di sorpresa, di inaspettata potenza sonora, di imprevedibile cambio di direzione e, dopo l’introspettivo “Lamma Sabactani” ed il contorto e pesante “Caino”, questo nuovo capitolo inietta una grande dose di poesia nell’arte oscura di questa band italiana. (altro…)
(Dark Essence Records) Emersero tre anni fa con il debutto intitolato “Orsök” (recensione qui), cercando di spingersi oltre i già estremi confini del black di matrice islandese, confini che loro immersero dentro l’affascinante inospitalità della loro terra, sferzata dal gelo, da una geologia ribelle, con mari e venti freddi e quella opprimente mancanza di luce per moltissimi mesi all’anno. (altro…)
(Northern Silence Productions) Il secondo album dei tedeschi Nornír è uno svolazzo stilistico stuzzicante perché nel black metal d’ordinanza espresso si inseriscono elementi pagan e folk, come testimonia in scaletta la cover dei Wardruna “Helvegen”. Dopo l’album “Verdandi” nel 2019, un demo e un EP, i Nornír suonano il black metal in maniera (altro…)
(Massacre Records) Ritornano dopo ben vent’anni di assenza gli israeliani Nail Within, band che aveva ben impressionato pubblico e critica con il debutto omonimo uscito nel 2003, fondendo in maniera efficace il thrash metal di Sodom, Kreator e Testament con il death melodico di matrice svedese proposto da At The Gates e Dark Tranquillity. (altro…)
(Purity Through Fire) Ma la Lapponia non era il regno di Babbo Natale? Beh, sembra che ci siano dei coinquilini piuttosto chiassosi per il vecchiardo barbuto. (altro…)
(Comatose Music) È il terzo album dei NecroticGoreBeast che la Comatose Music pubblica. La formazione slam-gore-brutal death metal canadese è costituita da quattro invasati che parlano una sola lingua, quella della morte abbinata alla violenza. Un suonare però ben organizzato, fatto con riff cadenzati che si (altro…)
(Crawling Chaos) Dopo dieci anni i bavaresi Nebelkrähe pubblicano il terzo albumin studio ed esprimono una forma musicale e di stile formidabili. Il black metal dei Nebelkrähe si avvale di sfumature dark, fugaci tocchi d’avanguardia o forse di una semplice sperimentazione, infondendo (altro…)
(Vendetta Records) Dal logo degli austriaci si capisce subito il rimando poco velato al mito di Cthulhu e all’immaginario lovecraftiano. (altro…)
(Nordvis Produktion) Una nuova bestia che si scatena minacciosa dai boschi della gelida e tetra Finlandia. Riff veloci, momenti catchy dal sentore epico, linee di basso voluttuose, un groove maledettamente irresistibile dentro un turbinio di violenza inaudita. (altro…)
(Napalm Records) C’è un aspetto delle Nervosa che non convince e suscita spesso diffidenza verso il loro operato, il fatto di non sapersi tenere una formazione definitiva, durevole e dunque stabile. Prika Amaral, chitarrista brasiliana e adesso anche cantante, ha preso in mano le redini della band guidandola ovunque (altro…)
(Scarlet Records) Apre la title track, una vera e propria intro che trasporta l’ascoltatore verso il brano “The Storm” e mettendolo di fronte all’identità della band italiana che sembra collocarsi in un filone capitanato da Lacuna Coil, anche gli ultimi Evanescence e cose del genere. Chitarre maestose che fungono da esclusivamente da accompagnamento (altro…)
(Apollon Records / Love OD) È interessante la storia del produttore techno norvegese Per Martinsen. O le sue storie, forse fantastiche, forse parallele, forse reali… in questo o in un modo parallelo, da qualche parte nell’etere multidimensionale. L’album che esce ora, e forse è stato, oppure non è stato affatto, scritto nel 1987. (altro…)
(Scarlet Records) Il secondo album della symphonic-prog metal band italiana punta a una maestosa orchestrazione dei synth e partiture metal sostenute e agili che sfoggiano il meglio, con le chitarre lanciate in armonizzazioni e in assoli taglienti e allo stesso tempo melodici. L’elemento symphonic metal è predominante ma i Noveria nei pezzi tengono (altro…)
(autoproduzione) La grazia avvolge questo album d’esordio dei Notturno, poetici quanto il nome che si sono scelti. Trio catanese costituito da Riccardo Liberti (già Noble Savage, Epistheme, Thrash Bombz) e Claudia Caudullo (Disasterhate, Sinoath, Trisma) e Francesco Cucinotta (Sinoath, Felis Catus). Intrecciano i propri strumenti, cioè chitarre, Cadullo, basso (altro…)
(Sumerian Records) La chitarrista americana Nita Strauss è nota per avere militato nella band di Alice Cooper per diversi anni ed anche per essere stata parte delle The Iron Maidens, una tribute band al femminile degli Iron Maiden. Tra le altre cose Nita è stata anche la prima chitarrista alla quale Ibanez ha proposto (altro…)
(Massacre Records) L’esordio nel 2017 con l’album omonimo e ora i Night Legion si rifanno avanti con questo secondo album in studio. La band assesta il suo stile in un miscuglio tra heavy metal e power metal, collocando da subito come opener “The Hounds Of Baskerville”, canzone che raggruppa in maniera valida le caratteristiche (altro…)
(Dark Essence Records) Settimo album per Nocturnal Breed, formazione norvegese diventata ormai una garanzia per gli amanti del metal estremo più orientato alla vecchia scuola. Sin dalla seconda metà degli anni ’90, la band scandinava propone una formula che bilancia alla perfezione thrash metal, metal classico, richiami ai Motörhead e black metal, quest’ultimo presente soprattutto nelle linee vocali e nelle tematiche trattate. (altro…)
(Qua’ Rock Records) Come il titolo lascia intuire, questo EP della band toscana No One Cares è un ripartire dopo un periodo nel quale le pause forzate, da pandemia e cambi di formazione, hanno avuto un loro peso. Cinque pezzi prodotti da Garbiele Bellini, con mixaggio e masterizzazione di Giacomo Salani a La Fucina Studio di Firenze. I loro (altro…)
(Rotten Music) Brutal death metal decisamente old school quello proposto da Nephropexy, nuovo progetto messo in piedi da Claudio Carrasco degli Infected Humans, nei quali si occupa delle parti vocali e di chitarra, mentre con questi Nephropexy siede dietro la batteria, cedendo il microfono a John McGovern dei Laceratory, con il chitarrista/bassista Edison Paul Siguencia che completa la formazione. (altro…)
(Season Of Mist) Dopo due anni dall’esordio “Prophecies of Eternal Darkness” la band di Houston pubblica un nuovo full length nel quale mette in mostra il melodic black metal del quale si fa portatrice. Necrofier svelano anche un lato blackened death metal, percorso comunque da ampie porzioni melodiche che caratterizzano (altro…)
(Soulseller Records) Importante questa uscita marchiata Soulseller Records, perché l’etichetta da sempre attenta ai generi estremi ma soprattutto alle contaminazioni tra essi e alle soluzioni avant-garde, anche questa volta però assesta una vera gemma di puro black metal e senza sfumature o corssover di sorta. La Soulseller infatti negli ultimi anni (altro…)
(Mighty Music) Un incrocio esaltante tra hard rock vintage, quello iper classico di (Deep Purple e Led Zeppelin, e la freschezza moderna ed adulta di bands quali i The Night Flight Orchestra: questo è il nuovo album della creatura dello svedese Robert Majd (il bassista dei Metalite e dei Captain Black Beard)! (altro…)
(WormHoleDeath) Album di debutto per la formazione norvegese con il quale promuove uno stile fatto con un incrocio tra death e black metal e un’attitudine di stampo catchy. Dieci pezzi vivaci, mutevoli lungo il loro corso e con arrangiamenti ben equilibrati tra soluzioni dirompenti e altre di taglio black/death ‘n’ roll. (altro…)
(El Puerto Records) Toccano quota dodici album in studio i Necronomicon con “Constant To Death”. I thrasher tedeschi si presentano attraverso un sound più fresco e forse variegato come stile stesso del thrash metal, rispetto alle ultime produzioni. Le nuove canzoni sembrano distanziarsi tra di loro, senza troppo somigliarsi e suonare simili. Questo è certamente (altro…)
(Walking Records) Cose fatte in casa, con passione, nei momenti liberi che la vita a volte ti lascia senza tanta generosità. Noorag è una one man band sarda che si lascia andare nello sludge, esaltandosi con riff potenti, teorie melodiche provocanti, dipingendo uno scenario post atomico, una nuova civiltà che parte dall’essenza, dai fossili della precedente… ovvero la nostra. (altro…)
(Emanzipation Productions) L’ultimo album dei NervoChaos è dello scorso anno, QUI recensito, “All Colors of Darkness” è stato pubblicato infatti nel febbraio del 2022. La band ritorna dunque con un nuovo full length nel quale abbozza la propria ferocia mista a una disinvoltura esecutiva nella quale esibisce come al solito una spiccata velocità. Il (altro…)
(Century Media Records) Album numero tre per gli americani Night Demon… vale a dire, l’album per antonomasia che fa da spartiacque tra gli esordi e la maturità. (altro…)
(Indie Recordings) Crescono molto i norvegesi The New Death Cult con questo loro secondo album. Se il debutto (recensione qui) offriva molti spunti variegati, il nuovo lavoro mette tutto a fuoco, mira con precisione e rivela una band di heavy rock alternativo irresistibile e travolgente, rivelando un disco che si mostra esplosivo, brillante, incalzante, decisamente tuonante. (altro…)