OUTCUBE – “Anima Liquida”

(This Is Core Music) Nuovo lavoro per la band sarda Outcube, autrice di un alternative rock che offre diversi spunti. “Anima Liquida” è un lavoro costituito da lacerazioni distorte e momenti introspettivi o comunque più rilassati. Su tutto campeggia la voce di Mauro Aragoni, dotata di un bel timbro, ma gestita in modo non ancora definitivamente personale. I pezzi più accattivanti sono “L’Alieno”, “Assurda Follia”, “L’Uomo Non E’ perfetto” (altro…)

Di |2012-01-25T08:08:01+01:0025 Gennaio 2012|Categorie: ALBUM, O|Tag: |

OMINOUS CRUCIFIX – “The Spell of Damnation”

(FDA Rekotz) La band messicana Ominous Crucifix è attiva da qualche anno, ma solo adesso riesce a pubblicare un vero e proprio album, dopo alcune pubblicazioni minori. “The Spell of Damnation” è l’espressione di un death metal marcio e virulento. Un death metal che è inquinato dal passato e quindi si allontana dalle produzioni stilistiche più recenti. Gli Ominous Crucifix creano un’atmosfera lugubre e inquietante, con le sei corde (altro…)

Di |2012-01-10T07:54:45+01:0010 Gennaio 2012|Categorie: ALBUM, O|Tag: |

OZ – “Burning Leather”

(AFM-Audioglobe) Manca ancora qualcuno nella lista dei comeback dagli eighties? Credo ormai di no, e intanto possiamo aggiungere i finlandesi Oz, fondati nel 1977, autori fra il 1982 e il 1991 di cinque album e svariate altri prodotti minori, poi naturalmente scioltisi a causa dell’invasione grunge e oggi di nuovo in pista con questo “Burning Leather”. Il disco, dal titolo scontatissimo e dalla copertina ancor più prevedibile, contiene alcuni inediti e le nuove registrazioni dei classici della band, resi più fruibili per le ultime generazioni. “Dominator” è scanzonata e fracassona quanto basta per stamparsi subito in testa;“Let sleeping Dogs lie” è altrettanto classica e ingenua, mentre “Seasons in the Darkness” è l’unico mid-tempo cadenzato e di spessore dell’album. Dopo la blasfemia di “Turn the Cross upside down”, il pezzo simbolo e più famoso di questa formazione, abbiamo i ritmi molto catchy di “Gambler” e quelli da stadio di “Enter Stadium” (chi l’avrebbe mai detto). Non manca il rombo di un motore in “Total Metal”, ma in fin dei conti i 43 minuti di “Burning Leather” non hanno molto di più da dire rispetto alle centinaia di uscite di un settore, quello dell’heavy metal classico, che ormai si è saturato come negli anni passati è successo al power, al black e al death. Per i consueti nostalgici.

(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10

Di |2011-11-21T19:47:29+01:0021 Novembre 2011|Categorie: ALBUM, O|Tag: |
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