Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
TEMPLE OF DISCORD – “In The Ashes”
(Ripple Music) In maniera soft ma con buone e variegate idee nella testa, i Temple Of Discord esordiscono in modo ammirevole. “In The Ashes” è un ascolto che porta su più piani, lasciando sbocciare canzoni interessanti e con intrecci tra rock e hard & heavy, dark e folk. Un sottile senso di malinconia e tanta introspezione nei Temple Of Discord, sembra andare verso i (altro…)
LACUNA COIL – “Sleepless Empire”
(Century Media / Sony Music) L’ultimo album dei Lacuna Coil “Black Anima” ha entusiasmato fan e critica, QUI recensito, compreso poi chi era rimasto legato ai primi lavori della band italiana. Cristina Scabbia e soci per questo nuovo album hanno capovolto le formule stilistiche e si sono avventurati in qualcosa di più atmosferico e forse meno (altro…)
OBSCURA – “A Sonication”
(Nuclear Blast Records) Risulterò forse blasfemo e reo di lesa maestà, ma ritengo Steffen Kummerer l’erede spirituale del compianto Chuck Schuldiner; trovo infatti i due musicisti estremamente affini per quanto riguarda la capacità di mantenere uno stile immediatamente riconoscibile, nonostante la continua evoluzione tecnico-compositiva e le continue rivoluzioni in seno alla line up. (altro…)
WARLUNG – “The Poison Touch”
(Heavy Psych Sounds) È bello il doom dei texani Warlung! Ha il suo tocco diabolico, c’è quel sentore di possedimento demoniaco, ma il tutto viene espresso con un heavy metal sincero, potente, spesso brillante e coinvolgente, certamente non ruvido e polveroso come la loro provenienza lascerebbe presupporre, anche grazie alle voci potenti e squillanti dei due vocalist. (altro…)
DECLINE OF THE I – “Wilhelm”
(Agonia Records) Le contorti e sature menti dei Decline Of The I, uno dei nomi più stupefacenti mai uditi negli ultimi venti anni, continuano a partorire mostri e incubi, sogni e delusioni, vaneggiamenti della mente. Il post black metal del progetto francese si sviluppa ancor una volta tra tematiche sonore articolate e tali da accogliere più principi di stile. Tuttavia (altro…)
VULTURES VENGEANCE – “Dust Age”
(High Roller Records) Onore e gloria ai romani Vultures Vengeance che continuano a coltivare un tagliente e, inteso come merito e non il contrario, datato epic heavy metal. È il secondo album in studio “Dust Age” ed è incalzante, ruggente, con suoni che sembrano fuoriuscire dagli anni ’80. Tutto sembra un po’ compresso e al contempo affatto distante (altro…)
WALNUT GROVE DC – “Deeper” (EP)
(autoprodotto / Asso District Prod) Credo siano francesi, perché vengono da un posto chiamato La Rochelle, non inventano assolutamente nulla e non fanno altro che versare secchiate di polvere da sparo su un ammasso di metallo già bello rovente! (altro…)
MANTRIC MOMENTUM – “Alienized”
(Frontiers Music s.r.l. ) Secondo album per l’entità che, alla fine dei conti, è sorta delle ‘ceneri’ dei Teodor Tuff! Riff taglienti, pesanti, cadenzati, serrati, travolgenti… il tutto con la voce di Terje Harøy (Pyramaze), un vocalist pazzesco, energetico, tuonante, praticamente senza limite alcuno! (altro…)
DRUGS OF FAITH – “Asymmetrical”
(Selfmadegod Records) Provengono dal nord della Virginia ma i loro riferimenti sembrano proprio essere ubicati nell’hardcore newyorkese, solo che i Drugs Of Faith accelerano a più riprese e tanto da sconfinare in certi casi nel grindcore. “The Void” è la composizione chiarificatrice di come agiscono queste spinte compulsive. Con soli dieci pezzi (altro…)
DI’AUL – “EvAAvE”
(Minotauro Records) I Di’Aul bazzicano nel doom da ben oltre dieci anni e ogni volta con un loro disco hanno qualcosa da dire. Per “EvAAve”, quarto album di una comunque nutrita discografia, i cittadini di Pavia si accasano per la prestigiosa Minotauro Records. Registrano l’album a Bologna e con un’attrezzatura completamente analogica, per produrre (altro…)
BELLE MORTE – “Pearl Hunting”
(WormHoleDeath) WormHoleDeath pesca in Bielorussia una formazione piuttosto giovane ma con un potenziale. Belle Morte musicalmente si collocano tra il symphnonic e il gothic metal degli ultimi anni, con ingenti influenze folk. In questo secondo album intitolato “Pearl Hunting”, si ha la giusta coesione tra le trame di natura metal e la (altro…)
MARILYN MANSON – “One Assassination Under God – Chapter One”
(Nuclear Blast Records) Dopo “We Are Chaos” e diversi anni di lotte processuali fine a loro stesse (funziona così), ecco che questo artista tanto controverso quanto geniale torna, torna con un altro album dentro una discografia che conta più di una dozzina di dischi. (altro…)
CONSUMPTION – “Catharsis”
(Dusktone) Death metal carnale, vestito con suoni pastosi in stile anni ’90 quello dei Consumption, trio svedese che ospita componenti di Wombbath, Gore Brigade, Reek e non solo. Oggi al terzo album, i Consumption sviluppano un death metal energico e con richiami melodici e nel riffing generale ai Carcass, però dell’epoca post sanguinaria e (altro…)
MAJESTICA – “Power Train”
(Nuclear Blast Records) Confesso di non aver mai prestato attenzione agli svedesi Majestica fino ad ora. Quel che sapevo di loro è che precedentemente si chiamavano Reinexeed, mentre con il moniker attuale hanno pubblicato due album, “Above The Sky” e “A Christmas Carol” (recensione qui e qui) e che propongono un power metal epico e sinfonico molto tradizionale. (altro…)
EREB ALTOR – “Hälsingemörker”
(Hammerheart Records) L’epica degli Ereb Altor è diventata meno doom del previsto e più viking, forse anche per una conseguente aderenza della band svedese alle proprie radici scandinave. La cultura, i miti e leggende, le tradizioni popolari, tutto è veicolato nei testi e nell’attitudine musicale che hanno portato Ereb Altor verso un’identità (altro…)
THE HALO EFFECT – “March Of The Unheard”
(Nuclear Blast Records) Formatisi quasi per noia pandemica per mano di autentiche leggende del melodic death svedese, ovvero Jesper Strömblad (il fondatore degli In Flames) e Niclas Engelin (ex In Flames), assieme a Mikael Stanne dei Dark Tranquility (nonché ex In Flames!), Peter Iwers e Daniel Svensson (entrambi ex In Flames!), ‘debuttanti’ nel 2022 con il convincente “Days of the Lost” (recensione qui), tornano ora con questo micidiale nuovo disco, confermando che questa band non è un passatempo, non è un qualcosa per uccidere la noia… Anzi! (altro…)
FVZZ POPVLI – “Melting Pop”
(Heavy Psych Sounds) Il trio romano registra il suo quarto album in circa nove anni di attività, un lasso di tempo nel quale Fvzz Popvli hanno consolidato una reputazione attraverso lavori spesso distintivi e di buona fattura. Sono autori di un imbastardimento dello stoner con il garage rock e il punk, oltre all’aggiunta di fisiologici elementi psych e fuzz (altro…)
ZÉRO ABSOLU – “La Saignée”
(AOP Records) Debuttano i francesi Zéro Absolu, anche se in realtà si tratta della nuova incarnazione dei Glaciation, attivi già quindi anni fa. Vari cambi di line up, vicissitudini, pause, riprese, finalmente si arriva ad oggi, a questo monumentale “La Saignée”, due soli consistenti brani, per un’opera ricca di teatralità, di energia, di emozione, con un’impostazione musicale che riporta a bands quali i vecchi Alcest o i Regarde Les Hommes Tomber… e guarda caso in questa nuova reincarnazione dei Glaciation, militano proprio membri di queste due bands (il bassista IS dei primi e il batterista R.R. dei secondi). (altro…)
SAOR – “Amidst the Ruins”
(Season Of Mist) Andy Marshall è al secondo lavoro con la Season of Mist, nonché al quinto album in carriera come Saor. Lo scozzese che avvolge il proprio black metal di natura atmospheric con strumenti tradizionali e melodie di taglio folklorico, non si sposta molto dal suo solito tratto di stile. Lo stile melodico è direttamente ascrivibile a quello (altro…)
THE HELLACOPTERS – “Overdriver”
(Nuclear Blast Records) Un album dalle due anime questo “Overdriver”, secondo lavoro post reunion per The Hellacopters, temporaneamente orfani del chitarrista Dregen, alle prese con i postumi di un infortunio ad una mano. (altro…)
VOMITRISTE – “Black Abyss Invocation”
(Roman Numeral / Machine Tribe Recordings) Presentati come black ambient/death industrial, dalle note per la stampa, il duo finnico appare come un connubio tra noise, dark ambient e drone, volto a raggelare il sangue di chi ne fruisce. Si tenti pure ad ascoltare in cuffia e al buio questo lavoro e ci si torturerà da soli! La voce non è tale ma solo (altro…)
SARKASM – “Carnival Of Atrocities”
(Xtreem Music) Da formazione underground che ha pubblicato solo qualche demo in cassetta nei primi anni ’90, Sarkasm arrivano a compimento di un primo album solo nel 2023, “As Empires Decay”. Negli anni i canadesi si sono fermati più volte e questo non ha aiutato la possibilità di costruirsi una discografia, relegandoli a (altro…)
NOIRSUAIRE – “By The Screams Of Porphyric Seraphs”
(autoproduzione) Dietro a questo nome, Noirsuaire, si cela un multistrumentista di nome N che ha pubblicato diversi EP negli ultmi tre anni, ovvero da quando Noirsuaire è stato lanciato. Solo due pezzi in “By The Screams Of Porphyric”, pubblicato in novembre in digitale QUI, è però proposto anche in cassetta. I lavori di (altro…)
DREAM THEATER – “Parasomnia”
(Inside Out Music/Sony Music) Tornano i mitici Dream Theater e torna pure Portnoy, riconfermando una line up storica, leggendaria… la quale forse potrebbe essere superata solo dal un ritorno di Kevin Moore. (altro…)
VOID OF HOPE – “Proof of Existence”
(Avantgarde Music) Sconsciuti ed un po’ anonimi, anche se apparentemente composti da membri in forza nei Moonlight Sorcery e negli Ondfødt: quindi sicuramente al debutto ma non certo debuttanti nel senso assoluto. (altro…)
SKALDR – “Saṃsr”
(Avantgarde Music) Ascoltando questo disco continua a venirmi in mente il black metal germanico, con i Dark Fortress in primo piano… ma gli Skaldr non son tedeschi, tanto meno europei, visto che diffondono il secondo disco dalla Virginia, negli Stati Uniti. (altro…)
BLACKSLASH – “Heroes, Saints & Fools”
(Iron Shield) I Blackslash sono del land tedesco Baden-Württemberg e in attività dal 2007. “Heroes, Saints & Fools” rappresenta il quinto lavoro in studio, tirato fuori con tutto il potenziale espresso dai Blackslash, quintetto energico che dal 2007 a oggi presenta gli stessi componenti. La band per ogni canzone mostra un sound tagliente e (altro…)
MACERATION – “Serpent Devourment”
(Emanzipation Productions) I Maceration pubblicarono un album nel 1992, “A Serenade of Agony”, oltre a un paio di demo. Ritornano in attività nel 2021 per registrare e pubblicare l’anno seguente “It Never Ends…” con alla voce addirittura Dan Swanö, voce degli Edge Of Sanity e oggi quotato produttore e abile mente del mixaggio e (altro…)
PYRE – “Where Obscurity Sways”
(Osmose Productions) Dopo un debut album con Chaos Records, il successivo con Memento Mori, per il terzo album i Pyre si accasano con la Osmose Productions. Cinque anni di silenzio per la band che ancora oggi si vede invischiata in una personale passione per gli Asphyx. Sin dalle prime battute dell’opener e title track si percepisce questo legame (altro…)
NEST – “Woodsmoke” (Reissue)
(Avantgarde Music) Questo purissimo neofolk ambient si incammina verso la riedizione su prezioso e colorato vinile, grazie all’etichetta italiana che si è (fortunatamente) fissata con la produzione dei finlandesi Nest, ormai inattivi da un decennio (il loro ultimo disco, “Mietteitä”, risale al 2015). (altro…)
PERDITION’S MIRE – “Into a Dark Heartland” (EP)
(Headkick Music) Seconda uscita discografica e secondo EP per i danesi Perdition’s Mire, nati nel 2020 e fautori di un black metal dalla forte componente dark, prediligendo il lato atmosferico a quello prettamente aggressivo. (altro…)
PENTAGRAM – “Lightning in a Bottle”
(Heavy Psych Sounds) Si riaccendono le note infuocate sul pentagramma con “Lightning in a Bottle”. I Pentagram oggi sono composti dal sempreverde Bobby Liebling alla voce, il chitarrista nonché produttore Tony Reed (Mos Generator, Big Scenic Nowhere), il batterista Henry Vasquez (Legions Of Doom, Saint Vitus, Blood Of The Sun) e infine il (altro…)
TAYNE – “Love”
(MNRK Heavy) L’amore come un conflitto, un sacrificio, un compromesso. L’amore che porta a scontri con conseguenze che possano avere ripercussioni di generazione in generazione. È questa la visione che il mastermind Matt Sutton ha del più nobile dei sentimenti, alimentandola poi con le parole dello scrittore britannico Cyril Connolly il quale affermò, forse indovinando, che ‘Non esiste dolore paragonabile a quello che due amanti possono infliggersi a vicenda…’. (altro…)
SELVANS – “Saturnalia”
(Avantgarde Music) Per “Saturnalia” il tastierista e cantante Selvans è stato affiancato da una orchestra di sessanta elementi, oltre al resto della band che include chitarre, basso e batteria. Anche “Saturnalia” come i precedenti due album e altrettanti EP, vedono una mirabile commistione tra heavy, black, giochi sinfonici e prog. I pezzi sono (altro…)