REVEL IN FLESH – “Emissary of All Plagues”
(Cyclone Empire) Questi tedeschi della regione del Baden-Württemberg sono decisamente prolifici: in cinque anni hanno realizzato quattro album e una caterva di split. (altro…)
(Cyclone Empire) Questi tedeschi della regione del Baden-Württemberg sono decisamente prolifici: in cinque anni hanno realizzato quattro album e una caterva di split. (altro…)
(UDR Music) Difficile scrivere di quasi tre ore di musica che scorrono attraverso immagini che fanno una certa sensazione. Questo DVD, accompagnato da due (altro…)
(Underground Movement) Partiamo dal presupposto che se al sottoscritto fai ascoltare un album che comincia col suono di una motosega non ti ritroverai più tra le mani una recensione, bensì un’ode… Quindi sappiate che da qui in avanti ci sono (altro…)
(Sleaszy Rider Records) Era dall’inizio del 2015 che gli italiani Roxin’ Palace predicavano l’arrivo del secondo lavoro, il disco che doveva far seguito al debutto omonimo uscito nel 2013 (recensione qui). Poi vari concerti, tour… e pure cambi nella (altro…)
(Listenable Records) Giungono al quinto album gli australiani Ruins, band attiva dal 2002, ma che personalmente non conoscevo. Prima di leggere le note biografiche, ero convinto di trovarmi davanti ad una formazione scandinava, viste le sonorità che si (altro…)
(Svart Records) I Rotör sono la dimostrazione vivente di come si possa suonare freschi ed avvincenti pur senza inventare nulla di nuovo. La formazione finlandese propone infatti un metal classicissimo, pesantemente ispirato dalla NWOBHM, ma riletto in una (altro…)
(Aural Music) I Rain sono una delle istituzioni dell’hard’n’heavy tricolore e questo non si discute. La band è passata attraverso innumerevoli cambi di formazione, alcuni dei quali abbastanza traumatici (ricordo i tempi della nascita dei Tarchon Fist), (altro…)
(Blood Fire Death) Primo full length per Rather Be Alive, formazione catalana attiva dal 2012, con due EP (“Rather Be Alive” del 2012 e “Resilència” del 2014) all’attivo. La proposta musicale del quartetto spagnolo è un math metal (altro…)
(Iron Shield) La scena europea si amplia sempre più: dalla Bulgaria arriva il quarto disco dei Rampart, female fronted heavy metal band che si era attirata inizialmente le mie simpatie dato che, alla fine della tracklist di “Codex Metallum”, appariva nientemeno che una cover “Majesty” dei Blind Guardian. (altro…)
(Steamhammer/SPV) Possiamo definire i Rock Wolves come una all star band. Se infatti il nome di questo terzetto può risultare sconosciuto, i componenti della band non sono certo di primo pelo. Alla batteria troviamo infatti un certo Hermann Rarebell, famoso per essere stato il drummer, nonché (altro…)
(Ghostrecord Label / Believe / Code7) Il trio grunge toscano Ru Fus è nato sotto la spinta di Emiliano “Ru Fus” Valente (Reverberati, Zen Circus ecc.), completatosi poi con Giacomo Bracaloni, voce e violoncello, e Raffaello (altro…)
(Sleazy Rider) Il sottoscritto ha sempre nutrito una grande stima per questa band, sin dai tempi di “Passage to Arcturo” del 1991 e dei demo di quel periodo. Nonostante poi la band iniziò a pubblicare demo tape già (altro…)
(Inner Wound) Sono addirittura nove i membri dei finlandesi Ravenia: una intera sezione di archi (due violini, una viola, un violoncello e un contrabbasso) si aggiunge alla strumentazione tradizionale per creare un wall of sound di tutto rispetto, che va oltre il classico gothic/symphonic metal per fonderlo con atmosfere da soundtrack. (altro…)
(Wave 365 Media) Phil Rudd non ha certo bisogno di presentazioni, avendo contribuito a creare e caratterizzare il sound degli AC/DC con il suo drumming potente e preciso, apparentemente semplice, ma dal tocco inconfondibile. Per questo suo esordi solista, il batterista australiano si avvale di una formazione a tre, con Geoffrey Martin alla chitarra e (altro…)
(Alone Records) Non hanno mai pubblicato un disco, ma i nordirlandesi Rabid Bitch of the North (complimenti per il monicker) hanno già diverse mini-produzioni alle spalle, cui si aggiunge ora questo 7’’. (altro…)
(SPV) Per chi ha adorato i Running Wild nell’epoca d’oro, l’uscita di un nuovo disco genera sempre una certa ansia… E allora, prima di descrivere pregi e difetti iniziamo subito con il dire che “Rapid Foray” (altro…)
(Season Of Mist) È l’ultimo album dei Rotting Christ ed è stato ampiamente vivisezionato da critica e pubblico, in quanto sul mercato da febbraio. Tuttavia è recente la nostra collaborazione con Season Of Mist, la quale ci ha fornito diverso materiale (altro…)
(Edged Circle Productions) Son sempre più convinto che la Norvegia sia e sarà da ricordare come la patria del Black, anche se personalmente penso che il genere sia definitivamente migrato in Svezia. Poi, (altro…)
(Crucial Blast) Lezione di storia, nemmeno direttamente collegata al metal. Lezione di musica. Di creatività. Di manipolazione delle onde sonore. I Ramleh, inglesi, (altro…)
(War Arts Productions) È pregevole il tentativo di uscite discografiche di questo genere, perché mostrano l’altra faccia del Black, quello Underground, quello vero e su cassetta ,marcio come (altro…)
(Nuclear Blast Records) Dove eravamo rimasti con Wagner e soci? Ah si, il più che buono “21”. Si, perché i Rage, a fronte di una discografia sterminata capace di abbracciare moltissimi (altro…)
(Farol Music) Non manca certamente il coraggio ai Portoghesi The Royal Blasphemy. Non è da tutti, infatti presentarsi al debutto con un doppio album della durata complessiva di oltre un’ora e mezza. Ancora più singolare è (altro…)
(Pick Your Twelve, Fair Warning, Nooirax, Trashtocat, Odio Sonoro, Tupa Tutupa Records) Sporchi. Eccessivi. Incazzati. Furiosi. Ed inoltre, cantano in Catalano! Vengono da Barcellona e si abbandonano ad uno sludge tirato, (altro…)
(Despotz Records) E non potevano che essere svedesi questi tre pazzi individui, visto che il genere proposto è molto, ma molto simile ai conterranei Sabaton. Ecco che quindi sai già che ascoltare un loro disco è come mettersi a leggere (altro…)
(autoproduzione) Quattro canzoni per la formazione di Sulmona che diventa un attivo esempio di italico metalcore/modern metal. Il precedente lavoro, l’album “Elegies”, diede al sottoscritto delle perplessità, a causa di una direzione (altro…)
(MIG Records) Trova spazio nelle righe virtuali di Metalhead.it un lavoro in stile new wave, attraverso la proposta della Made In Germany Records, etichetta dal roster interessante e dalle pubblicazioni di una certa qualità. Andreas Buchwald (chitarre) e Andreas Gimpel (voce) (altro…)
(Pagan Records) I Ragehammer hanno un sound un tantino eccentrico, diciamo pure folle e tale peculiarità li accosta al sound degli Impaled Nazarene. Il loro metal mischia thrash, black e una sana ascendenza rock ‘n’ roll, immediatamente (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Se pensate che sia il cantante degli Slayer ad avere la lingua più veloce del Thrash dovrete ricredervi. Questi Colombiani son vecchi quasi quanto lo stato che rappresentano. Pur essendo fermi al 2011 per quanto (altro…)
(Autoprodotto) Mi arriva per posta questo CD. Tra i tanti… ma chi sono? Nome quasi anonimo, copertina quasi inesistente. Cos’è? Uscito nove mesi fa… roba (altro…)
(Solitude Productions/BadMoodMan Music) La copertina potrebbe fuorviare, almeno in parte, l’ascolto di questo album. Dopo un’intro di due minuti e rotti, fatta di voci sussurrate e padiglioni di qualche sperduto tempio che rimbombano in un (altro…)
(Non Serviam Records) Terzo lavoro per il trio svedese, ormai attivo da quasi quindici anni. Quindici anni di underground, di black puro, fedele ai canoni tradizionali, sia musicali che d’immagine. Melodici e feroci, vantano (altro…)
(Sliptrick Records) Ecco debuttare da Bologna i goth metallers Revenience: volendo anticipare le conclusioni, trovo la loro proposta interessante ma forse non eccessivamente matura. (altro…)
(Nuclear Blast) Sono ormai passati sette anni – era infatti il 2009 – da quando mi trovai fra le mani, in modo del tutto casuale, “Belfast Confetti”, terzo album del chitarrista nordirlandese Ricky Warwick. E il suo mix di acoustic rock, metal e folk mi colpì così tanto che, da allora, non l’ho mai completamente perso di vista. (altro…)
(Autoproduzione) Il quarto album dei salernitani Rossometile è una piccola, ma rilucente gemma gotica: dopo numerosi cambi di formazione, la band sembra aver finalmente raggiunto un’ottima stabilità, e “Alchemica” ne è la splendida dimostrazione. (altro…)