RUNESPELL – “Shores of Náströnd”
(Iron Bonehead Productions) Sono diventati una vera band i Runespell, l’entità dal sud del mondo (Australia) che suona così dannatamente nordica! (altro…)
(Iron Bonehead Productions) Sono diventati una vera band i Runespell, l’entità dal sud del mondo (Australia) che suona così dannatamente nordica! (altro…)
(Noble Demon) Nati come un progetto parallelo del chitarrista dei Soil, i Repentance si stanno piano piano delineando come forma musicale indipendente, con una propria identità e una propria impronta sonora. Ecco quindi che in queste dodici tracce che compongono la loro seconda opera, gli americani fanno un lavoro più certosino rispetto al debutto, con una produzione davvero all’altezza, in cui compaiono anche ospiti di un certo calibro. (altro…)
(Autoproduzione / The Triad Records) Gran bella legnata questo “Tales Of Grotesque”, secondo album dei sardi Reatzione, fautori di un thrash metal a cavallo tra vecchia e nuova scuola, con alcuni inserti hardcore e groove metal. (altro…)
(BMG / Rhino Entertainment) Lo ha fatto con i Mötley Crüe, mettendo in un mega cofanetto i primi cinque dischi (recensione qui)… ed ora la BMG (con la Rhino) ripete l’indovinata mossa con un altra icona dell’hair metal degli anni ottanta: i Ratt! (altro…)
(Scarlet Records) Elisa Bonafè e soci pubblicano il terzo album dal 2014, cioè l’anno dell’album d’esordio “The Alpha Memory” e a sua volta preceduto da un EP, e successivamente, nel 2020, il secondo album “Project: M.I.S.T.”. “Architecture of an Ego” proietta l’ascoltatore in un mondo molto particolare, quello in cui il metal viene trattato (altro…)
(Sounds of Subterrania) Secondo album per i danesi Riverhead, un album che non si limita a suonare… piuttosto si impegna a gridare, ad urlare con energia quel suo ribelle senso di disperazione. Un album che è rock, che è punk, che viene da esperienza hardcore per una band che proprio in seguito al debutto e gli innumerevoli spettacoli si ritrova senza il vocalist, nel frattempo fuori uscito dal gruppo. (altro…)
(Peaceville Records) Rune Eriksen ovvero Blasphemer, storico chitarrista della stirpe Mayhem e noto anche per la sua adesione al culto degli Vltimas di Dave Vincent, presenta il suo primo album solista. Lo ha composto e registrato insieme al batterista francese César Vesvre di Agressor e Thagirion. Quando l’opener “Blood.Sacrifice.Enthronement” comincia, si (altro…)
(autoproduzione) Rebelstar è una band olandese in attività dal primo decennio del nuovo secolo, mentre dal vivo ha aperto per diversi nomi di grido, pubblicando poco e per questo nuovo album c’è stato anche un cambio di line up e tuttavia le abituali intenzioni hard rock della band non sono state affatto svilite. Alla (altro…)
(AFM Records) Compilation celebrativa per Ross The Boss, che dopo quindici anni di carriera solista si ripresenta sul mercato con questa raccolta che include tutti i brani migliori presenti nei quattro album finora pubblicati. (altro…)
(Trollzorn) Pappagalli guerci, forzieri, mappe del tesoro e navi fantasma. Non aspettatevi altro se non che questioni piratesche da parte dei Red Rum. (altro…)
(Steamhammer / SPV) Ormai è un appuntamento che dagli inizi degli anni ’90, ritorna più o meno puntuale nel’ambito della vasta discografia dell’axe man tedesco; le ballads! Quei brani che toccano, che vanno oltre, che seducono, che incantano, che cambiano sapore a seconda di chi li suona. (altro…)
(Livewire / Cargo Records) Dobbiamo avere la forza di affrontare questa terribile realtà: ne sono rimasti solo quattro, dannazione. Un batterista ci ha militato per un battito di ciglia (Elvis); un’altro ci ha registrato tre dischi ed è stato l’ultimo bassista prima della fine; poi sono rimasti due batteristi: (altro…)
(autoproduzione) Abile chitarrista Avi Rosenfeld, collaboratore di diversi musicisti, nonché autore di tanta, tantissima musica QUI disponibile. Rosenfeld è influenzato da Ritchie Blackmore, ex Deep Purple e uno dei più grandi chitarristi della storia del rock, e dunque il suo creare è anche direttamente collegato a cose (altro…)
(Atomic Fire Records) Sempre fresco a suo modo il crossover dei francesi Rise Of The Northstar, costituito da metal, hardcore, tanto groove, hip hop. Un ritorno dopo una pausa forzata dovuta a quanto è successo dal 2020 in poi, segnato (altro…)
(Season of Mist) Da qualche parte nelle note per la stampa della Season Of Mist per “Apocalypse” dei Rotten Sound, c’è scritto “Finland leading grindcore machine“. La principale macchina grindcore finlandese appunto, è una possibile colonna sonora dell’Apocalisse. La colonna sonora della devastazione ultima, del termine finale dell’esistenza di (altro…)
(AFM Records) Nicolas van Dyk assesta la formazione dei Redemption con il tastierista Vikram Shankar e alleggerendo così il proprio lavoro che si concentra maggiormente, almeno per le registrazioni, sulla chitarra. La filiera dei pezzi passa comunque attraverso i validi contributi di (altro…)
(AFM Records) Gli americani Redlight King non sono certo gli ultimi arrivati, visto che dal 2009 ad oggi hanno pubblicato -questo compreso- quattro dischi e suonato almeno un migliaio di concerti in giro per il mondo, grossi festival compresi. (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Altro debutto, altra oscura nuova entità che infetta l’etere infernale del black metal… questa volta tuonando dal Belgio. La cartella stampa parla di post black metal… ma la verità è che questo quartetto abbraccia piuttosto quel sulfureo e contorto stile tipico del black francese, con quella favolosa impermeabilità che solitamente caratterizza sia le sonorità che gli arrangiamenti. (altro…)
(Inferna Profundus Records) I cileni continuano nella loro esplorazione dei suoni naturali, rurali, folk del black metal (qui la recensione del loro precedente lavoro). (altro…)
(Is it Jazz? Records) Se questa etichetta figlia della Dark Essence è nata per dar voce e spazio discografico a tutte quelle band rock e prog con marcate tendenze jazz, tendenze sempre suggerite, spesso esplorate ma mai totalmente abbracciate, ecco che con il debutto di questo ottetto si rompono gli indugi, vengono demoliti i confini, quei ponti che permettono di stare un po’ da una parte ed un po’ dall’altra. (altro…)
(Indie Recordings) I norvegesi Ricochets sono in giro dalla fine degli anni ’90. Numericamente sarebbero venticinque anni di rock sincero, di rock brillante, di melodia ed energia, con anche un paio di nomination ai Grammy… ma dentro c’è anche un silenzio di ben diciassette anni (è del 2005 il loro ultimo disco) che “Closer to the Light” rompe con impeto e forza. (altro…)
(Inside Out Music) Criptico il nome di questo album, derivante dall’unione di ‘ID’, ‘Id’, ‘Entity’ e ‘Identity’; ‘ID’, un documento che prova la tua identità, ‘Id’, la parte più profonda del subconscio… i bisogni e le emozioni primari, ‘Entity’, è l’entità, qualcosa che esiste in una sorta di dimensione a parte… mentre ‘Identity’, identità, è l’insieme del nome e dei fatti che identificano un individuo… forse proprio quello ‘identificato’ con ‘ID’, il quale contiene un ‘Id’… e si muove nello spazio e nel tempo, assieme ad altre ‘entità’. (altro…)
(Napalm Records) Diamine, per qualche ragione mi ero perso il precedente “No One is Illegal”! Ho adorato “Kosmopoliturbo” (qui), ho venerato “Peace, Love & Russian Roll” (QUI!)… e -mio salto di album a parte-, ecco tornare questi pazzi con un nuovo lavoro, sempre con un titolo che gira attorno al loro concetto artistico e culturale collocabile tra est e ovest, tra nord e sud, tra qui e li, tra sotto e sopra… in una totale e disinibita tendenza cosmopolita la quale ci vede tutti come fratelli, ripudiando… aberrando violenze di ogni sorta, scatenate da chiunque contro chiunque altro. (altro…)
(Memento Mori) Settimo album per Rigor Sardonicous, band statunitense che ha un modo tutto particolare di intendere il funeral doom. (altro…)
(Ad Noctem Records) C’è molta rabbia tra le note di “Rebirth”, debutto discografico dei torinesi A Reason To Begin, una furia espressa con convinzione tra riffoni thrash/groove, vocals che alternano growl e scream, rasoiate hardcore e breakdown deathcore. (altro…)
(Voice of the Unheard/Shove Records) Il nome della band è un acronimo: Ropes Inside A Hole. Un collettivo italo-svedese nel quale confluiscono elementi del gruppo svedese Suffocate For Fuck Sake. A seguito di un album d’esordio, “Autumnalia” (altro…)
(NorthPoint Productions) Seconda parte di questo concept dei Royal Hunt che si aggancia al celebre romanzo di Ray Bradbury “Fahrenheit 451”. “Dystopia Part II” è ovviamente la prosecuzione tematica (altro…)
(KVLT) Nonostante sia parte di un progetto finlandese, il suono prodotto da questo gruppo è quanto di più lontano si possa immaginare dalle atmosfere spesso ‘simpatiche’ e scanzonate tipiche degli altri gruppi finnici. (altro…)
(The Sign Records) Dalla fredda Finlandia esplode il calore ‘californiano’ di questa rock band scatenata, questo quintetto dedito ad un rock’n’roll puro, schietto, quasi devoto al punk, apparentemente ignorante, sempre ad alto numero di ottani. (altro…)
(Avantgarde Music) Dietro questi ‘giovani’ Remina ci sono Mike Lamb dei Sojourner e Heike Langhans (ex-Draconian, ex-ISON)… un progetto parallelo agli altri portati avanti dai due artisti, il quale vuole andare nel profondo di una dimensione cosmica delle musica, sfruttando la tanto favolosa quanto ipnotica voce di Heike. (altro…)
(Blood Fire Death) Con un moniker più adatto ad una rock’n’roll band, tornano con il loro secondo album i deathsters Rebel Souls, band nata in Germania nel 2000 per poi sciogliersi dopo alcuni demo nel 2003, prima di riformarsi a Màlaga in Spagna nel 2013.La proposta musicale del combo ispanico-tedesco è un death metal feroce e decisamente old school, suonato con una brutalità e un tasso tecnico non indifferenti. (altro…)
(Century Media Records) I The Pretty Reckless, la prima female fronted rock band ad avere sette singoli al #1 sulla Billboard Rock Radio Chart, sono un gruppo che come tanti altri ha registrato versioni alternative, diverse cover, materiale vario che solitamente non finisce mai in un album come il maestoso “Death by Rock and Roll” (recensione qui). (altro…)
(Diamonds Prod) Eravamo rimasti al quarto album, quel “Labyrinth of Pain” (recensione qui) il quale vedeva in azione il nuovo vocalist K-Cool, in sostituzione del precedente Matt Bernardi. Quel disco, per quanto grandioso, mi lasciò un po’ sconvolto proprio per il nuovo vocalist, un artista di spessore ma con un timbro troppo diverso da quello di Matt e al quale mi ero abituato tanto da associarlo al sound dei Ruxt. Ed ora, dopo altri due giri attorno al sole, ecco tornare nuovamente questa heavy band italiana… con ancora altre novità in formazione: (altro…)
(Autoproduzione) Sono passati nove anni da “Tempest”, album di debutto dei tedeschi Rising Storm, un disco di potente e rabbioso power metal non lontano dallo stile di Rage e Running Wild. Dopo un’intensa attività live, dividendo il palco anche con Symphony X, Carcass, Opeth e Megadeth, e dopo l’uscita del primo video “Treasures”, la band tedesca è sparita dai radar per qualche anno, caratterizzato da cambi sia di line up che di direzione musicale. (altro…)
(Autoproduzione) Secondo album per Red Elm, ensemble catalano nato nel 2010 con l’intenzione di comporre musica che fosse heavy, progressiva e melodica. Dopo vari cambi di formazione e di stile, i Red Elm attuali sono un duo composto dal cantante Raùl “Bubù” Moròn e dal chitarrista e backing vocalist Dani Valcàrcel, i quali hanno deciso di scrivere l’intero lavoro in lingua spagnola, a differenza del passato in cui i testi erano per metà in inglese e metà in spagnolo. (altro…)