
(MNRK) Ti svegli una mattina, una domenica d’inverno; ti salta in mente di far suonare “Where Myth Becomes Memory”. La domenica diventa il giorno dopo, poi quello dopo ancora, poi improvvisamente quello prima… una settimana fa, tre giorni dopo, verso il passato, attraverso il futuro, di nuovo nel presente… l’inverno inizia a rotolare verso le stagioni che seguono… le quali poi iniziano a scorre veloci, un ciclo infinito, rocambolesco, con accelerazioni brutali e pause imprevedibili… giorni, anni, mesi, ore, stagioni, epoche, ere che si susseguono in ordine sparso, venti gelidi, temperature soffocanti, tuoni e lampi, terremoti, frane, ghiaccio e sole rovente. (altro…)