TEMPERANCE – “Maschere: a Night at the Teather”
(Scarlet Records) Quante formazioni metal possono vantare un live dopo tre soli dischi? I Temperance, che su MetalHead hanno sempre preso otto (per il debut autotitolato, per “Limitless” (altro…)
(Scarlet Records) Quante formazioni metal possono vantare un live dopo tre soli dischi? I Temperance, che su MetalHead hanno sempre preso otto (per il debut autotitolato, per “Limitless” (altro…)
(20th Century Music) Fra 1988 e 1991 fu attiva a Berlino una band di nome Tarot (da non confondere con gli omonimi finlandesi guidati da Marco Hietala): Stefan Kaufmann avrebbe dovuto produrre il loro debut, ma poi non se ne fece niente e i nostri si sciolsero. (altro…)
(Signal Rex) Si sa, il black è sempre stato avvezzo a delle discografie sterminate in cui a fianco delle uscite canoniche ci ritroviamo quintali di split, EP, pure singoli. Il bello è che nella gran parte dei casi si tratta di materiale valido, in cui il gruppo di turno deve (altro…)
(Heavy Psych Sound Records) Secondo album per Sonic Dawn, formazione danese dedita ad un rock psichedelico che pesca dgli anni ’60 e ’70. Rispetto al debutto, “Into The Long Night” presenta (altro…)
(Shadow Kingdom/Hells Headbangers) Secondo me il death strettamente detto in America manco esiste, se non in una manciata di gruppi. Si perché nel Nuovo Mondo spesso e volentieri (altro…)
(Xtreem Music/Burning World) Presente quei film dove dei foruncolosi metallari dodicenni cominciano a mettere su una band in garage suonando pezzi di gruppi che idolatrano? Secondo me pure i Totengott da giovani han (altro…)
(InsideOut Music) Tutto nasce da “Theories of Flight” degli americani Fates Warning. Jim Matheos, chitarrista della band per l’appunto, scrisse una canzone per quel disco, ma alla fine non fu scelta in quanto non in linea con (altro…)
(Dark Essence Records) Il secondo album del terzo tentativo è una mazzata furiosa, spietata, brutale. E maledettamente oscura! Se il precedente “Born in Thorns” (recensione qui) era possente ma con un (piacevole) feeling thrash, forse un po’ (altro…)
(Innerstrength Records) Il merito dei The Modern Age Slavery è quello di avere disegnato un proprio stile in almeno dieci anni di attività. La parabola di stile ha tracciato una traiettoria ascendente, rimarcata (altro…)
(earMusic) Non il solito album di heavy metal natalizio, proprio no: d’altronde, che l’amiate o l’odiate, stiamo parlando di una delle artiste più dotate del panorama rock/metal di questi anni… (altro…)
(autoprodotto) One man band di Mattia Pavanello (Heavenfall, ex-Furor Gallico) che si addentra nei meandri tetri, fumosi e malati di un doom crudele, a tratti drone, vagamente noise e in qualche modo post. Siamo al secondo lavoro, il primo full length dopo l’EP (altro…)
(Autoproduzione) Bellaria, Rimini, Marco ‘Spino’ Spinelli è l’ex voce dei Vanexa, per molti la prima di band heavy metal nata in Italia. Con lui il «Dio del R’n’R», il ricordo della cricca del Libeccio, la (altro…)
(autoproduzione) Da Nantes, in Francia, arriva una proposta musicale di carattere metal tipicamente moderna, ma intelligente, dinamica. Interessante (altro…)
(Dark Essence Records) Quando Hoest scrive un album, il settimo in questo caso, c’è sempre da aspettarsi di tutto. (altro…)
(I, Voidhanger Records) Oscura one man band americana, ufficialmente attiva dal 2009 ma con una sola unica release all’attivo: questa. Sette anni di lavoro per dare vita a queste imponenti quattro tracce che messe (altro…)
(Pale Essence Music) Loro, che si fanno chiamare il ‘sussurro dei morti’, ritornano. La band del sud-ovest della Germania riemerge dalle nebbie, quattro anni dopo (altro…)
(Karisma Records) Ci ho messo un po’ a capire questa nuova pazzia dei norvegesi Tusmørke. Dovuta premessa: li adoro. Amo questa loro musica sballata, sconvolta, psichedelica, progressiva ed infinitamente folkloristica. Ho curato gli articoli per tre dei (altro…)
(Agoge Records) Se c’è una cosa che non manca ai Turma è il coraggio di mettersi in discussione. Nata nel 2008, la band partenopea si è messa presto in luce con composizioni proprie che mescolavano thrash ed heavy metal classico. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Un’oscurità consapevole che ogni singolo giorno è un giorno in meno, un giorno di attesa in meno verso la fine, il collasso totale, la decadenza irreversibile del pianeta. Tutto muore, finisce, in un clima di rovina assolta… una fine che (altro…)
(Autoproduzione) Dopo ben 5 anni dal loro EP di esordio, arrivano finalmente al primo album completo i bavaresi Trinity Site. E lo fanno per bene, con una produzione cristallina ed un livello di esecuzione molto professionale. In certi accumuli di più tracce sonore si sente la mancanza di una (altro…)
(Einheit Produktionen) Tuonano dalla Sassonia fin dal 2008, ma solo ora arrivano al debutto vero e proprio, dopo esser passati per demo, singoli ed EP. Esalano la malvagità di un balck metal che (altro…)
(Selfmadegod Records) Primo album, battezzato con tutta la rabbia possibile. Forse i sei anni passati dal precedente lavoro, un sette (altro…)
(autoproduzione) La band ha un grande impatto sonoro, aiutato anche da una produzione ai lmimti della perfezione. Aspetto non secondario. Nati (altro…)
(Aural Music) Si sono formati nel 2011 in Romania e, prima di questo debutto, hanno pubblicato solo un EP cinque anni fa. I membri? Gente che è o è stata attiva in vari act dell’underground del loro paese. Premesse (altro…)
(Indie Recordings) Spagnoli e con non molta esperienza alle spalle, i Thyrant stanno passando la fase della gavetta propria di tutti i gruppi che magari un giorno saranno famosi. Certo non è automatico, ma se uno fa le cose con passione, beh prima o poi i risultati arriveranno. I Thyrant (altro…)
(Blood Harvest Records) I Tehom son si al debutto, ma la pubblicazione di un cd per i componenti è stata solo una formalità, visto che militano nell’ambiente da ormai vent’anni. Si, son tutti veterani questi svedesi e non lo nascondono nei suoni del platter. Anni e anni a (altro…)
(Nuclear Blast) È nota la passione nutrita dai Tankard verso il calcio. Storicamente tifosi dell’Eintracht di Francoforte, tanto da averne composto l’inno, la band capitanata dal corpulento Gerre aveva già pubblicato un EP con lo stesso titolo nel (altro…)
(Blood Harvest Records) Debut album per tomb Mold, duo canadese che fino a un paio di anni fa era totalmente sconosciuto, fino alla stampa del demo “The Bottomless Perdition”, un lavoro acclamato (altro…)
(Napalm Records) Terzo album per i tedeschi The New Roses, band che in pochi anni ha saputo trasformarsi da una semplice promessa dell’hard rock europeo a (altro…)
(Century Media) Sono passati tre anni dal “Exit Wounds”, precedente album targato The Haunted. Un lavoro che vedeva il ritorno in line up del singer Marco (altro…)
(Lion Music) Secondo album per The Rock Alchemist, formazione proveniente da Faenza che con il debutto “Eyes Of Mind” del 2012, ha riscosso un buon successo (altro…)
(Pogo’s Empire) Secondo album per Turbobier, formazione austriaca che sembra vantare un buon seguito in patria, grazie al loro pop punk piuttosto frizzante e divertente che, da quanto posso intuire dal moniker e dalla copertina (i testi sono in tedesco, lingua che non (altro…)
(Autoproduzione) Dopo “The Message” e l’ep “The Guardian rises” torna a farci visita il simpatico chitarrista veronese Filippo Tezza, che con costanza e dedizione che definirei esemplari porta avanti ormai da anni questo suo progetto solista di power/prog metal. (altro…)
(NoiseArt Records) Oggi il ‘pirate metal’ va fortissimo, e si moltiplicano i gruppi dall’atmosfera e dall’immagine marinaresca: ma i tedeschi The Privateer sono precedenti a questa nuova moda (l’anno di fondazione è infatti il 2007), (altro…)
(Audiocore Recordings) La band viene catalogata nell’ambito del deathcore e per una buona parte di quanto si ascolta ci si trova d’accordo, eppure l’amalgama generale avviene attraverso il thrash metal, djent (altro…)