THEOSOPHY – “Eastland Tales – Part II”
(No Colours Records) Black possente che tuona dalla fredda Siberia. Storia tormentata per i Theosophy, nati nel 2004, ma capaci di attivarsi solo tre anni dopo. Però non si sono persi (altro…)
(No Colours Records) Black possente che tuona dalla fredda Siberia. Storia tormentata per i Theosophy, nati nel 2004, ma capaci di attivarsi solo tre anni dopo. Però non si sono persi (altro…)
(ATMF) Molto particolari questi australiani, formatisi da poco e giunti al debutto. Riescono a mescolare black, death e thrash classico con intelligenza, senza mai risultare scontati, anzi, spesso se ne escono con (altro…)
(Lövely Records) Debutto all’insegna del dark wave energetico che tuona dalla fredda Svezia. Un po’ dark, un po’ punk (inglese), un po’… tanto originale. Tutto parte da un duo, nel quale la bella Karolina Engdahls (dei (altro…)
(Casus Belli Musica) Descrivere il genere musicale di uno che ha deciso di non avere confini nelle proprie espressioni musicali è alquanto difficile. Il progetto Tamerlan nasce nella disastrata Serbia, forte di influenze culturali tra le più (altro…)
(I, Voidhanger Records) Todesstoß, questo progetto del poliedrico artista Martin Lang è inarrestabile. Se il precedente “Hirngemeer” (recensione qui) era “Fuori dai confini. Ad un livello musicale che ormai poco ha a che fare (altro…)
(Ulterium Records) Ecco tornare i Theocracy, per quel che mi riguarda la formazione christian metal più interessante e capace del globo: “Mirror of Souls”, del 2008, è certamente nella mia top 20 del power metal, e se “As the World bleeds” (altro…)
(Eisenwald) Un debutto black molto intenso per una band che viene dalla Svizzera, paese che sempre è riuscito a sorprendere e coinvolgere nell’ambito di questo genere musicale. I Tardigrada sono in circolazione dal 2010 ed in (altro…)
(Selfmadegod) È la prima volta per Metalhead.it di fare una considerazione su un album di Those Who Bring The Torture, uno dei tanti progetti di Rogga Johansson, chitarrista per Putrevore, Megascavanger, (altro…)
(W.T.C.Productions) Dopo due anni dal valido “Katabasis” tornano i norvegesi Tortorum con questo mini-album, il quale conferma la band dopo qualche aggiornamento dal punto di vista della line-up. “Rotten. Dead. (altro…)
(Osmose Productions) Portoghesi e attivi fin dal 2014, gli Ominous Circle si sono guadagnati l’attenzione della Osmose. Questo è il loro debutto sulle scene, una sorta di incrocio blasfemo tra black e brutal. La voce è di sicuro appartenente al (altro…)
(Steamhammer/SPV) Entusiasmante full length di debutto per i canadesi The Wild, band attiva dal 2012, con all’attivo alcuni singoli che hanno riscosso un certo successo. Il sound dei nostri si rifà al rock’n’roll di stampo australiano, (altro…)
(Blood Harvest) Gruppo canadese di gran caratura ed esperienza, i Tomb Mold sono arrivati giusto quest’anno al traguardo del debutto, ma qui invece si va a recensire il primo demo del 2016, riedito per l’occasione dalla Blood Harvest. In (altro…)
(I, Voidhanger Records) Magari son partito prevenuto nell’occasione del loro primo disco(recensione qui), fatto sta che son passati un bel po’ di mesi e questi ciprioti tornano con un EP che mi ha colpito. La differenza (altro…)
(Svart Records) La voce di Aleah Starbridge è qualcosa di sensuale, delizioso, ipnotico. Ed inserita in un contesto lento, triste e decadente è pura esaltazione dei sentimenti oscuri, un oceano di malinconia le cui (altro…)
(Glasstone Records) Mea culpa, anzi doppia mea culpa. Innanzitutto non mi piacciono i gruppi in cui ci sono troppi nomi altisonanti da altrettante band, questa è la mia prima colpa. Si, sono un tipo prevenuto… Seconda colpa: avevo perso le (altro…)
(Dischi Bervisti, Shove Rec. e altri) Ecco tutto quanto ha realizzato in due anni di attività la band torinese Tutti I Colori Del Buio, ovvero undici pezzi qui raccolti. Materiale pescato anche da un precedente 7” e da uno split che viene messo insieme in modo da dare una solida (altro…)
(code666) Feroce il secondo album degli inglesi Terra. Feroce ma … freddo. Due tracce spietate, lunghissime (venti minuti ciascuna) le quali abbracciano il black metal deviando spesso su concetti atmosferici espressi in chiave drone e post, dimenticando però qualche dettaglio (altro…)
(Aesthetic Death) Il Black d’avanguardia è davvero molto molto particolare. Ogni gruppo infatti, a volte anche ogni singolo album è un’opera a se stante, quasi che ogni uscita generasse un sottogenere nuovo. I Throes non si discostano da questo (altro…)
(autoproduzione / The Orchard) I The Big South Market sono in due: Ruggiero Ricco, batterista per Cancrena, Golem e The Dogma, Giuseppe Chiumeo, chitarrista, voce e già nei The Rest Side. “Muzak” è l’espressione di qualcosa che in parte rievoca il grunge-rock (altro…)
(Sifare) Nel nuovo album di Tzad, un progetto ideato da Andrea Balzani, tastierista e compositore, vi partecipano Francesco Ivan Sante Dall’O alle chitarre elettriche e acustiche, Alex Farulli alla batteria e percussioni, poi il (altro…)
(Autoproduzione) Secondo album per Torrefy, formazione canadese che già aveva fatto parlare di sé con l’ottimo debutto “Thrash And Burn”, uscito lo scorso anno e caratterizzato da sonorità aggressive e tipicamente thrash, dirette e con qualche gustosa (altro…)
(Black Widow Records) Non so bene cosa sia quel “Theatrical Rock Music” sotto il quale viene consigliato di catalogare questo album, ma vi posso garantire che il titolo è la descrizione migliore: Qualcosa di strano! Tanto, molto, dannatamente strano… ma super fico, eccitante, coinvolgente. La (altro…)
(Casket Music) Questi gallesi hanno avuto l’onore di passare almeno cinque volte di fila nei miei ascolti durante una sola giornata. Scherzi a parte, questo album è un qualcosa di strepitoso per gli amanti del Doom a tinte Death. Nove tracce di una bellezza (altro…)
(Napalm Records) Sesto album per gli irlandesi The Answer, che tornano dopo un anno di distanza dal precedente “Raise A Little Hell”. Un anno piuttosto travagliato, sia dal punto di vista finanziario che da quello personale, che ha rischiato di far slittare l’uscita (altro…)
(Peaceville/Audioglobe) La Peaceville sbarca nei territori del blackened noise, del drone ambient e industrial noise, mettendo a contratto i Total Occultic Mechanical Blasphemy, semplicemente T.O.M.B., un trio statunitense con già (altro…)
(autoprodotto) Scopro questo quartetto svizzero per puro caso. Ascolto un sample e decido che si tratta di roba che mi interessa. Di solito ho un buon fiuto per queste cose, riesco ad intuire rapidamente se quel che segue può soddisfare o meno i miei gusti. Mi risulta (altro…)
(Shadow Kingdom) Ultimamente abbiamo assistito alla nascita di bands che si rifanno al sound death metal dei primissimi anni ’90, quando questo genere era ancora brutale, efferato, viscerale e grezzo nelle sonorità, nonostante l’elevato (altro…)
(Empire Records) Che album strano. Se lo ascolti senza leggere le note, ti chiedi perché sia così dannatamente ‘King Diamond’. La risposta è semplice: il progetto nasce nel 2008, infatti, come band tributo di King Diamond, per mano cura del vocalist Troy Norr (voce dei thrashers (altro…)
(Werewolf Records) Questa One Man Band finlandese è all’attivo ormai da due lustri e ancora all’orizzonte non si vede un album vero e proprio. Questo progetto estremo infatti ha abbracciato la via dell’EP con il principio, secondo me vero, che è meglio fare poche ma (altro…)
(Westworld Recordings) Un giorno dei Varukers si potrà scrivere che sono stati tra le band preferite di tante formazioni grunge dei primordi. Non c’era band di Seattle che non li menzionasse, almeno una volta nelle tante (altro…)
(Inverse Records) Davvero interessante questo full length di debutto dei finlandesi The Hypothesis, formazione scandinava in circolazione dal 2009, con una buona esperienza live, avendo diviso il palco con nomi famosi come Swallow The Sun e Scar Symmetry. La proposta (altro…)
(autoproduzione) Quel senso di disagio e turbamento che popolano un’atmosfera mentale ormai torbida, emerge d’improvviso in “Gate”, opener di “Fragments”. Il clima di questo pezzo trova conferma anche nei successivi. Groove, giochi (altro…)
(Nuclear Blast Records) Non ci sono dubbi: il 2016 è sicuramente l’anno del ritorno dei giganti del thrash. Dopo le notevoli uscite da parte di Megadeth, Death Angel, Destruction e Sodom, ora è arrivato il turno dei Testament, con quello che a mio avviso è il miglior album della (altro…)