VORGA – “Beyond The Palest Star”
(Transcending Obscurity Records) Dalla copertina non indovinerete mai il genere proposto da questo combo. Trattasi infatti di un death tecnico, sì, ma molto virante verso il brutal. (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Dalla copertina non indovinerete mai il genere proposto da questo combo. Trattasi infatti di un death tecnico, sì, ma molto virante verso il brutal. (altro…)
(Season of Mist) Secondo capitolo per la band degli oscuri Dave Vincent (ex Morbid Angel), Flo Mounier (Cryptopsy) e Rune ‘Blasphemer’ Eriksen (ex-Mayhem, Aura Noir), i quali si fanno affiancare dal bassista Ype Terwisscha van Scheltinga (ex-Dodecahedron) e dal chitarristaJoão Duarte (Corpus Christii). (altro…)
(Sepulchral Voice Records / Dark Descent Records) Nel secondo album il death metal degli irlandesi Vircolac inizia ad assumere dei connotati molto interessanti, per nulla scontati e sicuramente molto identificativi. (altro…)
(Hammerheart Records) Se l’intenzione era quella di creare qualcosa con un umore oscuro, dalle atmosfere notturne e occasionali lineamenti gotici, allora l’obiettivo è stato completamente centrato. L’ex Acheron Vincent Crowley incide un album di heavy-doom-death metal dal registro tenebroso e con (altro…)
(Mighty Music) A due anni dal “Sagas” (recensione qui), ecco il settimo disco dei danesi Vanir, come sempre devoti al death metal melodico che marcia contro il nemico, attraverso le avventure incredibili vissute da valorosi guerrieri norreni, anche se le tematiche qui si ampliano, visto che c’è più storia e meno fantasia, e ci sono brani che trattano argomenti più ‘recenti’, più dentro nell’epoca del rinascimento, come “Twisting The Knife” che parla del Bagno di sangue di Stoccolma (qui) del 1520. (altro…)
(***) Più che canzoni, quelle proposte da questo quartetto sono dei lamenti messi in musica. Musica composta con un mood piuttosto inquietante, ossia il pensiero di perdere una persona cara a causa di una malattia improvvisa. (altro…)
(Noble Demon) Lo chiamano ‘Dark Twisted Metal’ e, diavolo, è davvero oscuro come la morte e contorto come un girone infernale. Metal? Rock? Doom? Che vi devo dire, per me è rock metallico macilento, sporco, putrefatto, malato, un mix di death, di riff incalzanti, di metallo con stile doomy, di energia grezza e spietata che si materializza in ritmiche pungenti e melodie provocanti. (altro…)
(Prophecy Productions) Pazzeschi i norvegesi Vemod. Li ho visti molte volte dal vivo, tra l’altro ben due volte in Norvegia al Beyond the Gates… ma non avevo mai visto arrivare negli ultimi anni un promo relativo a della loro nuova musica: infatti il trio di Namsos (Trøndelag) ha all’attivo un solo disco, “Venter på stormene”, uscito ben dodici anni fa! (altro…)
(autoproduzione) Haruspex rimette in moto i Voltumna, servendosi della collaborazione di Augur Veii, batterista di Ade e altri, e di Phersu, voce, basso e programmi ed ex di Betelgeuse e altri. Haruspex per “For Death Is Fate” imbraccia la chitarra ed è anche voce. L’EP comprende quattro pezzi di estrazione (altro…)
(Werewolf Records) Con il terzo album Vargrav diventa… i Vargrav! Esatto, dopo due dischi (qui la recensione del precedente “Reign in Supreme Darkness”) partoriti dal mastermind v-KhaoZ in regime di one man band, ora siamo davanti ad una vera e propria band, tra l’altro pure con un vocalist a tempo pieno: il mitico Graf Werwolf Von Armageddon… a sua volta capo indiscusso dei Satanic Warmaster (oltre che ex-Horna, ex-White Death e tuttora attivo con molte altre bands)! (altro…)
(Crazysane Records) Popolano l’underground musicale berlinese da dieci anni i Voodoo Beach, attingendo dalla scena noise e alternative rock degli anni ’90. Nel loro sound si riscontrano anche derivazioni dark, post punk e comunque sono la visione generale e ampia delle vie di fuga del rock in generale. Adorabili (altro…)
(Blood Harvest Records) Giungono al quarto album gli statunitensi Valdrin, da sempre dediti ad un black metal melodico ed epico, inizialmente influenzati pesantemente dagli svedesi Dissection, per poi evolversi verso un sound più personale, culminato con il precedente “Effigy Of Nighmares” (recensione QUI), dove affioravano sonorità più affini ai Windir, con quella componente folk in grado di esaltarne ulteriormente la componente epica. (altro…)
(Mighty Music) In giro dal funesto 2019, solo ora i danesi Vansind riescono ad arrivare al vero e proprio debutto, avendo comunque seminato svariati singoli e pure un EP uscito nel 2021. La formula è quella classica: folk metal completo di cornamuse, altri fiati la voce cavernosa a-là Amon Amarth di J. Asgaard e quella femminile e decisamente potente di Line Burglin. (altro…)
(autoprodotto) Musicali, accattivanti, catchy, un rock pieno, seducente, ricco di blues. Trio svizzero, tre ragazze scatenate, travolgenti… con quella tendenza punk irriverente. Due sorelle, Sophie e Sara, con l’amica Franca, quindici anni di storia, il quarto album: brani che sono stati tutti scritti nei ritagli di tempo, tra un concerto e l’altro, tra un viaggio e l’altro… così, con spontaneità, con un senso di purezza destabilizzante totalmente percepibile in ognuno dei nove pezzi. (altro…)
(Svart Records) La scena metal finlandese è sempre stata piuttosto fiorente, basti pensare al power metal, magnificamente rappresentato da giganti come Stratovarius e Sonata Arctica, per non parlare del black, con formazioni come Impaled Nazarene, Barathrum e Moonsorrow, mentre i primi Amorphis rappresentano il meglio del death metal proveniente dalla terra dei mille laghi. (altro…)
(Primitive Reaction) Succedono sempre belle cose quando i finlandesi decidono di fare… i finlandesi! Scherzi a parte, il suono che può garantire l’anima finlandese, fatto di paganesimo, rituali ed epico trasporto festaiolo, trova sempre il modo di compiacere l’ascoltatore meno smaliziato, quello in grado di apprezzare un black mai totalmente assorbito dagli stilemi del genere, sempre con un occhio di riguardo per l’accessibilità del suono all’orecchio meno incline ai suoni oltranzisti. (altro…)
(Avantgarde Music) Caos. Primordiale e lacerante caos. È questa la sintesi del sound dei blacksters spagnoli Voidescent, i quali finalmente debuttano dopo un EP uscito ormai cinque anni or sono. Sei brani violentissimi che scavano nel profondo della vita, di tutto quello che è tetro, misterioso, sacro nella forma più deviata, mistico e psicologicamente introspettivo, celebrando la forza suprema della morte, l’unica essenza che domina ogni esistenza in questo pianeta, in questa galassia, forse nell’intero universo. (altro…)
(Massacre Records) Michael Voss è un rocker tedesco che in gioventù resta folgorato dagli Status Quo. Era il 1979 e si esibivano a Münster presso la Halle Münsterland. Gli entrano nel cuore e ancora di più Rick Parfitt, chitarra e voce della band che con Francis Rossi, altra sei corde e voce, hanno formato (altro…)
(Aural Music) Vanishing Kids sono una spontanee visione della musica che all’atto pratico somma metal o qualcosa che gli si avvicina, per esempio il doom metal, e lo shoegaze. La band è stata formata da Jason Hartman e Nikki Drohomyreky. Di recente (altro…)
(Napalm Records) I Varg inneggiano al proprio fiero melodic pagan metal in maniera comoda, riproponendo i propri schemi e caratteristiche salienti per questo ottavo album in carriera. I bavaresi si fregiano di impennate tra melodic death e black metal e rispettando costantemente una cospicua dose di melodia che (altro…)
(Svart Records) Per quanto poco conosciuti, i finlandesi Virta giungono al terzo disco… continuando il loro viaggio attraverso dimensioni ed atmosfere inesplorate, vergini, aliene. Suoni eterei, tra l’elettronica ed il jazz, tra l’ambient e il progressivo, passando per dettagli dub step. (altro…)
(Avantgarde Music) È palesemente instancabile il finlandese Lord Vrăjitor (Juuso Peltola): non sazio dei suoi vari progetti, tra questi il black dungeon synth di Old Sorcery, il symphonic black di Argenthorns o il black di Warmoon Lord, eccolo venirsene fuori con una nuova idea che girando attorno all’occult rock, si ispira in modo tanto esagerato quanto ben riuscito alle sonorità della nostra penisola, per la precisione quelle di Goblin o Jacula, senza dimenticare le composizioni di artisti quali Fabio Frizzi (“Zombi 2”, “Paura nella città dei morti viventi”, oltre ad un brano scritto per un film di Fulci finito sulla colonna sonora di “Kill Bill: Volume 1“) o Bruno Nicolai. (altro…)
(Indie Recordings) Dopo le peripezie che ritardarono il precedente ed ottimo disco (recensione qui), tornano più sballati che mai questi cinque svedesi con il loro stoner/sludge ricercato e provocante. (altro…)
(Purity Through Fire) Nessuna delicatezza, nessuna ricerca stilistica pensata per attirare un pubblico più ampio. Solo black metal, quello efferato, quello diretto, a tratti arricchito di ipotesi melodiche concepite solo per rendere più lugubre la cavalcata disperata verso gli inferi, con tutta quella forza dannata che ha scatenato le vicende più nefaste della storia del black metal della loro nazione, la Norvegia. (altro…)
(Reaper Entertainment) Il metal ed il folk sono due stili ormai si sono abbracciati tanto tempo fa, dando vita a innumerevoli bands, ad innumerevoli interpretazioni, le quali tuttavia alla fine appaiono molto simili tra loro. Miscugli a parte, purtroppo trani, il folk è quasi sempre di matrice nordica e/o legato a saghe del medioevo, con una impostazione musicale abbastanza prevedibile, seppur divertente e sicuramente coinvolgente. (altro…)
(Magnetic Eye Records) Tra i pionieri dell’ondata grunge e, andando a memoria, coloro che spesso erano definiti i ‘metallari del grunge’, i Soundgarden hanno scritto (altro…)
(Massacre Records) Jutta Weinhold-Basten è nata nel 1947 e per quanto non sia elegante disquisire sull’età di una signora, proprio questo aspetto la rende ancora più spettacolare nel suo cantare agli occhi e di più all’udito di un appassionato di heavy metal. Per i Velvet Viper il tempo passa, come per tutti, eppure la loro reputazione (altro…)
(Hellbones Records) Secondo capitolo del progetto ‘Assembramento Sonoro’ la prima edizione del quale si è svolta nel 2021 in opposizione alle misure anti pandemia consistenti nel distanziamento sociale, il quale ha arrecato non pochi danni al mondo dello spettacolo, sostituendo le esibizioni dal vivo con quelle in streaming. (altro…)
(Ripple Music) Album di debutto per Viral Tyrant, formazione statunitense dedita ad un doom/sludge che spesso e volentieri ingloba stili insoliti per questo genere, come thrash ed hardcore. (altro…)
(Massacre Records) La band bavarese onora il thrash metal dalla metà degli anni ottanta nonostante “Black as Coal” sia solo il quinto degli album pubblicati in questi anni. I Vendetta hanno però conosciuto anche un lungo stop nel tempo, eppure sono ancora inossidabili e volitivi. “Black as Coal” è il prodotto di una band che (altro…)
(Steamhammer / SPV) David DeFeis, titolare unico del nome Virgin Steele, compositore, multistrumentista, pubblica questo nuovo album il quale dal punto di vista concettuale e testuale racchiude in sé diverse significazioni. Innanzitutto la musica: Virgin Steele è ancora un concentrato a tratti sublime di heavy metal, hard rock e in misura (altro…)
(Dark Essence Records) Copertina del disco firmata King-Kim Holm, quella de singolo invece di Costin Chioreanu. Mix fatto ‘in casa’ da Nilsen, master di Tony Lindgren (Wardruna, Enslaved, Leprous, ecc). E i musicisti della band, cosa usano? Beh, la cartella stampa toglie ogni dubbio: il batterista Tor usa piatti della marca che lo sponsorizza, idem vale per gli ampli del bassista Kyrre; il chitarrista Øyvind è più di bocca buona e suona quello che gli si mette davanti… mentre l’altro chitarrista Eivind usa il buon senso… nonostante il frontman Bjørnar sia convinto che non ci possa essere del senso… buono. (altro…)
(Indie Recordings) Ci risiamo. Vreid. Ceneri Windir, e tutte le altre solite chiacchiere. Ma -ormai- questi Vreid sono in circolazione per conto loro da un pezzo, anzi… il prossimo anno vede il loro primo ventesimo compleanno, con una line up quasi immutata… ha ancora senso parlare della provenienza storica? (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories) In primis i Vacuous hanno un sound infernale. Un agglomerato di suoni roboanti che generano melodie le quali esplodono in atmosfere inquietanti, attraverso marce potenti quanto un’onda d’urto devastante e disturbante di una immensa dimensione sonora. (altro…)
(Metal Blade Records) Ancora tra noi i Vomitory e dunque, come da titolo, non c’è altro d’aspettarsi che rotoleranno molte teste. Sono passati dodici anni dall’ultimo album “Opus Mortis VIII” e nel 2013 la loro ultima esibizione, poi il ritorno nel 2019 per festeggiare i 30 anni. Finalmente, dopo i discorsi live, l’intenzione di (altro…)