WARDRUNA – “Birna”
(Sony/Columbia/By Norse) “Birna”, l’orsa. È il sesto album dei Warduna, sempre alla ricerca di un viaggio dentro la simbologia tradizionale nordica. (altro…)
(Sony/Columbia/By Norse) “Birna”, l’orsa. È il sesto album dei Warduna, sempre alla ricerca di un viaggio dentro la simbologia tradizionale nordica. (altro…)
(Karisma Records) Con il secondo disco, i norvegesi Wizrd confermano il loro gusto eclettico, capace di radicarsi su rock e prog settantiani, per abbracciare qualsivoglia libertà e libertinaggio artistici ispirati al jazz. (altro…)
(Avantgarde Music) Consistente crescita stilistica per gli inglesi Wolvencrown, giunti al secondo disco (recensione del primo qui), con la parentesi di un EP uscito ormai tre anni fa (recensione qui)! Il loro black, feroce ma atmosferico, diventa più complesso, molto più melodico, deliziosamente arricchito da assoli stupendi, scalfito da riff taglienti come lame, un groove caldo ma granitico… il tutto sempre supportato dalle suggestive keys e lacerato dal devastante timbro vocale del selvaggio vocalist. (altro…)
(Stickman Records) Secondo album per i berlinesi Weite, entità strumentale che si colloca nel mezzo di una galassia di generi trasversali, quali il psych rock, il krautrock, lo space rock, l’ambito synth/atmosferico, senza dimenticare idee in territorio stoner. (altro…)
(Barley Records) I fiamminghi Walfang sono giustamente presentati come una band noise ma il loro indebitamento con il post metal, reminiscenze grunge e post punk è evidente. Le chitarre dei belgi sono affilate e si arroventano facilmente producendo dei crescendo incisivi. In “Trigger The Short-Fuzed” sono presenti atmosfere, alcune di (altro…)
(Napalm Records) Orami, dopo tutti questi anni e i sei dischi pubblicati, gli italiani Wind Rose sono diventati un’autentica istituzione! Power metal festaiolo, il power metal dei nani, tanto minacciosi quanto allegri e deliziosamente alcolici. (altro…)
(Candlelight Records/ Spinefarm Records) Nell’arcaica Inghilterra l’arrivo della prima luna piena invernale era detto ‘winterfylleth’. Figli di Manchester, i Winterfylleth hanno portato avanti negli anni il loro bagaglio culturale, storico, popolare. Loro sono il black metal pagano e viscerale d’Inghilterra che pochi anni fa hanno reclutato il nuovo chitarrista (altro…)
(Nuclear Blast Records) Sono passati ben dodici anni da “Time I” secondo album e per molti il capolavoro assoluto dei Wintersun, band che definirei discontinua, una band che dopo due grandiosi full length si è un po’ persa per strada, dando alle stampe il controverso “The Forest Seasons” (recensione qui) e l’inutile singolo “Warning”. (altro…)
(Metal Blade Records) I rissosi e sempre spontanei quanto arguti Wolfbrigade sono in giro con questo nuovo album, consacrato doverosamente al crust punk. “Life Knife Death” propone tagli melodici interessanti, mai smaccati e pacchiani, in un clima serrato e devastante, rognoso e cattivo come la brigata svedese deve e vuole essere da sempre. Non (altro…)
(High Roller Records) William J. Tsamis ha fondato i Warlord con Mark Zonder nel 1980 e ci ha però lasciato tutti il 13 maggio del 2021 a soli 60 anni. La band non si è fermata e quest’anno ha (altro…)
(Magnetic Eye Records!) Terzo album in un decennio di esistenza per questa heavy band americana con marcate venature doom. Però le cose non son così ovvie e questa venatura doomy appare provocante, in quanto sta sempre tra l’heavy metal puro e un hard rock suggerito a volte con prepotenza… senza mai però volerlo abbracciare completamente, rimanendo quindi solidamente in ambiti heavy. (altro…)
(Comatose Music) Poco più di otto minuti questa nuova pubblicazione marchiata da una delle etichette più estremiste e assurde che esistano, cioè la Comatose Music. Brutal/slam death metal, grindcore, frenesie technical brutal death metal, sono i terreni nei quali l’etichetta statunitense raccoglie le sue proposte. Wurm Flesh sono di Sacramento (altro…)
(Ripple Music) È un album divorante “White Witch Canyon” dell’omonima band di Oakland in California. Lo è perché è pieno di cose e sprizza energia. Si assiste ad un misto tra le jam stile fine anni ’60, lo stoner, il doom, la psichedelia e qualcosa di Jack White, dei Monster Magnet e dei Black Sabbath. C’è tutto e niente è davvero derivativo. (altro…)
(Karisma Records) In patria, la Norvegia, sono una leggenda del prog… e questo loro disco è uscito ben 24 anni or sono, nel 2000. (altro…)
(Reigning Phoenix Music) White Stones è un progetto di Martín Méndez, il bassista degli Opeth. Méndez è nato in Uruguay ed è dunque di lingua spagnola e con White Stones, dove collabora con altri musicisti e tutti spagnoli, è al terzo album. Siamo di fronte a un lavoro cantato dunque in (altro…)
(Season of Mist) Esistano da ben oltre due decenni i Wormed che non vantano una nutrita discografia. Quattro album e cinque tra split, demo ed EP in fin dei conti sono una quantità di pubblicazioni comunque non trascurabili, per una brutal death metal band che ama divagare e spezzettare i (altro…)
(Ripple Music) Ogni buon brano metal che si rispetti deve seguire alcuni canoni: deve avere buone melodie, ritornelli memorabili ed un buon tasso tecnico che permetta l’esecuzione di assoli ben fatti, ma soprattutto, quello che davvero fa la differenza è sua maestà il riff. (altro…)
(Boris Records) La Boris Records presenta questo split tra i Wormwitch di Vancouver e i Sadistic Ritual di Atlanta. I primi sono in attività dal 2015 e in questo split inseriscono (altro…)
(Personal Records) Americani, un trio, nel curriculum hanno un solo EP e finalmente giungono ad un debutto sulfureo, marcio, decadente, dannatamente tetro. È putrefazione quella viene diffusa dai riff lenti e profondi, dalla voce cavernosa, fino a quell’immagine tra macelleria e camera delle torture esaltata da un titolo eloquente: (altro…)
(Debemur Morti Productions) Sono una nuova realtà della scena black metal ucraina i Waidelotte che si costituiscono grazie a un nutrito gruppo di musicisti che provengono da Soen, White Ward, Naoni Orchestra, Тінь Сонця e Solar Kollapse. Black metal dai larghi contorni perché i Waidelotte inseriscono elementi folk (altro…)
(Iron Fist Productions) Due album in carriera altre pubblicazioni minori e il tutto nell’arco di tre anni per questa formazione svedese che sconquassa i timpani. Un brano manifesto per descrivere cosa sono i WarHawk è “Cut Me Loose” con quell’apertura di basso in puro stampo Motörhead con il brano che volge poi verso i (altro…)
(Metal Blade Records) La deathcore band di Knoxville nel Tennessee pubblica il suo primo live album, registrandolo in un concerto al settimo evento benefico natalizio della propria città dello scorso anno tenutosi al The Mill & Mine e suonando pezzi dagli album “Kin” e “The Valley”, cioè gli ultimi (altro…)
(Werewolf Records) A cinque anni dal debutto (qui) i finnici White Death sputano in faccia un nuovo album di black metal rabbioso, essenziale, old school, feroce e dannatamente accattivante! Al microfono Vritrahn, un pazzo scatenato che urla come un forsennato, mentre i riff vogliono essere diretti, travolgenti, rocamboleschi… a tratti così ignoranti da apparire geniali, come si evince sparando a palla la favolosa title track. (altro…)
(Noble Demon) Dopo sette anni i Winterhorde si rifanno vivi, considerando anche il singolo pubblicato lo scorso anno in giugno. I sette israeliani pubblicano il loro quarto album con l’etichetta berlinese Noble Demon che ha aperto i propri battenti da circa quattro anni. I Winterhorde si sono sempre (altro…)
(Nuclear Blast Records) Per il sottoscritto, ogni uscita targata Watain è un’esperienza mistica. Rimasi folgorato dal gruppo in quel di Albignasego (PD) nel tour di “Sworn To The Dark” e da allora mi hanno accompagnato per un po’ di lustri, non deludendomi in una singola nota. (altro…)
(Metal Blade Records) Da diverso tempo i W.E.B. ovvero Where Everything Begun, si sollazzavano con l’idea di pubblicare del materiale del genere e infine la cosa ha avuto davvero un seguito. Ecco dunque un EP per lanciare una nuova (altro…)
(Force Music Recordings/Bertus) Ammiro gli olandesi Within Temptation. Li ammiro per la loro storia che si avvicina al trentesimo anno, con una base della line up stabile, quella composta dai coniugi Sharon den Adel e Robert Westerholt, e dal bassista Jeroen van Veen… oltre ad un resto della formazione che non cambia da oltre uno o due decenni. (altro…)
(Spread Evil Productions) Il debutto dei finlandesi The Watcher, registrato ormai quattro anni fa, comincia con una intro che sembra far presagire l’ennesimo album black atmosferico… invece la successiva “Guru Of Hate Yoga” è un concentrato di roccioso death metal al confine tra la scuola svedese e quella americana. (altro…)
(Reaper Entertainment) Era da circa un decennio che non avevo più notizie dei finlandesi Warmen, band creata da Janne Wirman, tastierista e, secondo solo ad Alexi Laiho, principale compositore in seno ai Children Of Bodom. (altro…)
(Helter Skelter Productions / Regain Records) Sound opulento, ribollente, percorso da tempeste acide e tutto sprigionato da un pastone di doom, stoner, psichdelia. Monolotici e divoranti nel grumo di chitarre, basso e batteria, tutti strumenti gestiti da soli due elementi, gli italiani Al, chitarre e (altro…)
(Epictural Production) Dietro a questo moniker si cela Robin Arkhen, multistrumentista con esperienza in altre formazioni underground di Francia, come i Malevolentia e Obsidium, e affiancato dal batterista Jordan Kieffer. “Lumière”, cioè luce, è un agglomerato black metal, principalmente, ma dalle fattezze di ampio respiro, presentando (altro…)
(Scarlet Records) Il seguito dell’ottimo e secondo album dei Winterage intitolato “The Inheritance of Beauty” (QUI recensito) è dunque “Nekyia”. Tre album dal 2008 per la band ligure, quello di debutto è “The Harmonic Passage” del 2015 e per il successivo passano poi sei anni. I Winterage debuttano con (altro…)
(Moribund Record) Non avevo mai sentito parlare di Waxen, progetto black metal dietro alla quale si cela Toby Knapp, chitarrista virtuoso dallo stile neoclassico. (altro…)
(Pride & Joy Music) Non manca certo la tenacia a Danny Hynes, cantante irlandese trapiantato in Svezia e leader dei Weapon, band meteora come molte agli inizi della NWOBHM, durata il tempo di registrare una demo, un singolo ed andare in tour con i Motörhead, prima di sciogliersi per cause attribuibili al pessimo management. (altro…)