WITCH RIPPER – “The Flight After the Fall”
(Magnetic Eye Records) Senza ‘se’ e senza ‘ma’: i Witch Ripper, con il loro secondo album, vi offrono uno dei migliori dischi sludge degli ultimi dieci anni. (altro…)
(Magnetic Eye Records) Senza ‘se’ e senza ‘ma’: i Witch Ripper, con il loro secondo album, vi offrono uno dei migliori dischi sludge degli ultimi dieci anni. (altro…)
(Inferna Profundus Records) Uno split di matrice sudamericana che farà felici i più intransigenti tra gli ascoltatori del metallo nero. I Mánþiel se ne escono con tre tracce molto pesanti, il cui caratteristico cantante è tra quelli più gutturali che io ricordi da quando ascolto il black. (altro…)
(Inferna Profundus Records) Uno dei tanti split di matrice sudamericana (ri)proposto dalla Inferna Profundis… In questo caso parliamo di uno split uscito originariamente nel 2020, contenente materiale di due gruppi che, pur nati entrambi nel 2019, sono fautori di una discografia davvero invidiabile, fatta di decine di live, raccolte, collaborazioni e album. (altro…)
(Inferna Profundus Records) Riproposta integrale di uno dei primissimi demo del gruppo, anche se dobbiamo andare indietro solamente di quattro anni per collocare temporalmente l’originale stampa dell’opera. Probabilmente la più personale e, insieme, riuscita della loro già sterminata discografia. (altro…)
(Talheim Records*) Rasmus Rolling dal 2012 a oggi ha evoluto il proprio discorso concettuale attorno al black metal espresso in origine. Ha sempre suonato il genere con toni depressive e tenendosi dunque su scenari malinconici e dominati dalle pesanti atmosfere. Oggi lo svedese che gestisce le sorti (altro…)
(Inferna Profundus Records) Due gruppi sudamericani, accomunati dal fatto di esistere musicalmente da neanche un lustro e dal fatto di proclamare del buon black metal, registrato così come il genere impone: grezzo, violento, mal definito. (altro…)
(Redefining Darkness Records) Cazzo, che razza di badilata! Mentre molte death metal band cercano l’atmosfera sulfurea, l’evocazione maligna e via dicendo, gli svedesi Wretched Fate si dilettano a prendere a ceffoni l’ascoltatore attraverso nove canzoni che sono autentiche legnate tra capo e collo. (altro…)
(Meuse Music Records / Tragedy Productions) Per fortuna la mia recensione al precedente lavoro del gruppo cileno (recensione qui) non può che essere confermata in questo nuovo capitolo discografico. (altro…)
(Pelagic Records) In meno di cinque anni i parigini WuW hanno pubblicato tre album, dei quali i primi due con Prosthetic Records. “L’Orchaostre” consta di cinque pezzi tutti intitolati “Orchaostre” e numerati dall’1 al 5. Affascinante “Orchaostre 1” che svela da subito questo incrocio tra doom, sludge, post metal con (altro…)
(Autoprodotto) Beh, i Wychcrypt fanno sentire che hanno il doom nelle vene. Non quello troppo heavy, né quello troppo settantiano, ma giusto una via di mezzo, con riferimenti lievemente psichedelici sparsi qua e là. (altro…)
(Trollzorn) I Written In Blood sono un progetto melodic death metal creato dall’ex bassista dei God Dethroned Bert ‘Beef’ Hoving. I quattro olandesi hanno scritto e registrato nove pezzi per questo esordio ben smaltato dal genere che si sono proposti di suonare. Un sound cupo perché tagliato su chitarre (altro…)
(Season of Mist Underground Activists) Woods Of Desolation altro non è che il multistrumentista australiano D. che in questo progetto musicale si abbandona ad un atmospheric black metal che ricorda molto la corrente del (altro…)
(Negre planY / Symbol Of Domination) Effettivamente, a ben pensarci ha senso: come si può ignorare l’Odissea di Omero come possibile sfondo per un concept metal? Certo, il poema non manca di epicità, anzi: possiamo dire che incarna il senso stesso dell’epica. (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) È intitolato esplicitamente come il terzo capitolo questo “The Great Light Above”, parte del ciclo devastante firmato dagli olandesi Wesenwille! (altro…)
(ROAR! Rock Of Angels Records) Per me parlare dei White Skull è come salire sulla macchina del tempo e viaggiare a ritroso di venticinque anni, quando una sera di inizio 1998, io ed il mio inseparabile amico Alberto decidemmo di andare a vedere una promettente band vicentina che si esibiva in un minuscolo locale nel trevigiano. (altro…)
(Karisma Records) Possiamo raggruppare i Wizrd dentro il vasto calderone dei prog rocker settantiani, giusto per trovare loro un posto su quello scaffale… ma sarebbe una forzatura, quasi una violazione. Certo, prog e rock ci sono, il sapore settantiano non manca (gli organi e certe keys o divagazioni psichedeliche, poi, aiutano)… ma qui salta fuori molto jazz… e lo fa quando gli pare e piace… nel modo che esso stesso ritiene più opportuno. (altro…)
(Purity Through Fire) I Wyrms sono una realtà piuttosto atipica per il panorama black francese. Non hanno infatti dato alle stampe molte uscite e dal 2007 ad oggi hanno prodotto solo quattro album, di cui questo risulta appunto la loro ultima opera in termini di tempo. Inoltre, il loro è un black pulitissimo, senza quel rumore di fondo tipico delle produzioni sotterranee. (altro…)
(Napalm Records) Nono album? Wow! È davvero il disco solista numero nove per Joseph Michael Poole, meglio noto come Wednesday 13! E dove ci conduce? In quale terreno cimiteriale? Con il nuovo disco rimane quello stile palesemente simile all’arte di Nostro Signore Steve Sylvester, ma “Horrifier” ignora ogni concetto pensato per il grande pubblico e scatena una assalto frontale micidiale, scandito da riff pungenti, cadenzati e maledettamente poderosi! (altro…)
(SharpTone Records) Il primo album in cinque anni e soprattutto il primo dopo la morte del cantante Kyle Pavone, avvenuta il 25 agosto del 2018 per overdose. Dopo quel giorno We Came As Romans hanno pubblicato solo qualche canzone. Alla voce slitta (altro…)
(Purity Through Fire) Da quindici anni i Wyrms diffondono il verbo del black metal e questo nuovo album è il quarto. Black metal suonato in maniera rude e sfrontata, spesso a velocità elevata, eppure il riffing è modellato (altro…)
(Napalm Records) È il sesto album in nove anni per i Wolfheart e gli ultimi tre con la Napalm Records. Pubblicare con una delle etichette più rappresentative e celebri del continente europeo e dunque mondiale, è sinonimo della qualità che la band finlandese ha maturato da (altro…)
(Emanzipation Productions) Sono degli estremisti i Wayward Dawn perché in questo loro terzo album manifestano il proprio death metal in maniera ruvida e con spartane iniezioni di (altro…)
(Hammer of Hate) Una Bellissima ed evocativa intro a base di canne di organo introduce ad un black vecchia scuola, ma in pieno stile inglese, molto gotico e decadente, con improvvise accelerate e riff melodici ad accompagnare il tutto. (altro…)
(Armageddon Label / Agipunk) Nascono come Wolfpack negli anni ’90 e diventano poi Wolfbrigade a causa di una pericolosa omonimia, ma il lupo non perde (altro…)
(Iron Bonehead Productions / Parasitic Records) Devo dire che queste sei canzoni mi hanno lasciato abbastanza interdetto. Se da un lato abbiamo la volontà di proporre del becerissimo black vecchio stile, il risultato delude parecchio. (altro…)
(darkTunes Music Group) Un po’ di metal, tanto senso goth, molto dark wave… synth, voce femminile oscura e seducente, beat elettronici. (altro…)
(Century Media Records) Solida ed entusiasmante band svedese che riesce da sempre a mettere la propria particolare firma in ogni album che sforna. I Witchery esistono dagli ultimi anni ’90 (altro…)
(Mrs Red Sound) Da non confondere con i quasi omonimi inglesi, con cui condividono il genere musicale, i francesi Witchfinder propongono la loro versione del doom, molto attaccata allo sludge e alla psichedelia, anche se questo ultimo aspetto compare molto di meno rispetto alla discografia precedente. (altro…)
(Purity Through Fire) È Leviathan il titolare del progetto Written In Torment. Già presente in Morte Lune, Omnicide e altri, il polistrumentista inglese sigla il quarto album come Written In Torment, tirandosi dietro il chitarrista solista e tastierista Prometheus e il batterista Storm (altro…)
(Belfry Records SL) Era da un po’ di tempo che non mi davo al black estremo e nichilista, e devo dire che ogni volta che mi ci accosto mi ricordo subito del perché questo sottogenere generi, dopo un po’ di ascolto, una sorta di repellenza per la musica in generale, quasi mettesse in chiaro che qualcosa di buono, al mondo, non potrà mai esserci. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Watain, capitolo sette. Sono passata quattro anni dal precedente “Trident Wolf Eclipse”, nel frattempo i nostri son passati dalla Century alla Nuclear Blast. Essendo per me i Watain un gruppo imprescindibile della mia vita, ho a suo tempo appreso con timore questa scelta da parte loro, ma ora che l’album è finalmente uscito mi son messo l’anima in pace, in tutti i sensi. (altro…)
(Autoprodotto / Blood Fire Death) In tredici minuti gli spagnoli Wasting The Genesis rivelano tutto il loro ardore a base di grind-core, death core, brutal death core… con evoluzioni tra l’atmosferico e l’industriale. (altro…)
(Century Media Records) Ti accorgi d’esser vecchio davvero quando constati che i Wolf sono arrivati al nono album e che il loro esordio è degli anni ’90, seppur verso la fine del decennio… E non so se l’espressione ‘…e non sono cambiati una virgola negli anni’, che nel caso loro calza a pennello, possa essere interpretata positivamente o meno. (altro…)
(Cruz Del Sur Music) La voce di una delle realtà doom metal più importanti del mondo, i Trouble di Chicago, cioè Eric Wagner ci ha lasciato il 22 agosto scorso all’età di 62 anni. Già autore di “Highdead Vol. 1” nel 2015, questo (altro…)
(The Spew Records / Punishment 18 Records) Quinto album per Warmblood, terzetto lombardo che lavoro dopo lavoro è riuscito a ritagliarsi un posto al sole nel panorama technical death metal tricolore. “Master Of Dead” è un concept incentrato sulla figura di Paolo Gorini, scienziato lodigiano che nel diciannovesimo secolo ha cercato di trovare un modo per poter conservare i cadaveri attraverso la pietrificazione; (altro…)