WE CAME AS ROMANS – “Cold Like War”
(Sharptone Rec.) Da qualche tempo la band cede il passo alla propria anima più melodica. Il precedente e omonimo album poteva (altro…)
(Sharptone Rec.) Da qualche tempo la band cede il passo alla propria anima più melodica. Il precedente e omonimo album poteva (altro…)
(Prosthetic Records / Naturmacht Promotions) I Wormwitch partono alla grande: formati nel 2015 con relativo demo… poi un singolo l’anno dopo e finalmente il debutto quest’anno con (altro…)
(Sargent House) Donna oscura. Tetra. Priva di luce. Ma questo sesto album vede un barlume di luce, una ribellione, l’artista che si stanca di fuggire da se stessa, che non vuole più nascondersi e sparire dietro la sua musica. Il risultato è una (altro…)
(Artemisia Records) È questo il black metal del Nord America, il cascadian black metal, quello delle foreste dell’Oregon, di una fettina del Canada, delle coste pacifiche e così via. (altro…)
(Werewolf Records) Ottimo debutto per White Death, formazione finlandese dedita ad un black metal old school. La musica della band è infatti ancorata al black scandinavo, con palesi richiami ai Goatmoon, con i quali il batterista (altro…)
(Jolly Roger Records) All’epoca di “Litanies From The Woods” (2015, recensione qui) i Witchwood rappresentarono una specie di rivoluzione pur rimanendo estremamente e liturgicamente tradizionali. Scrissero quasi due (altro…)
(Apollon Records) Etichetta Norvegese (di Bergen), progetto artistico Norvegese (di Oslo). Origini musicali tedesche, visto che siamo davanti ad una divagazione digitale d’annata, un tributo al krautrock degli anni ’70, musica che (altro…)
(Godz Ov War Productions) “Metal To The Bone”: un titolo che la dice lunga sull’attitudine dei Warfist, formazione polacca giunta al secondo album. Un’attitudine totalmente old school, quando il metal non era diviso in miriadi di categorie, era (altro…)
(Inner Wound) Ricordavo il nome dei Wind Rose per via dell’ottimo debut “Shadows over Lothadruin”; mi sono colpevolmente perso il loro secondo disco, uscito nel 2015, ma li riprendo per il terzo, questo “Stonehymn” (altro…)
(AFM) Wolfpakk è un progetto messo su da Michael Voss e Mark Sweeney, rispettivamente cantante dei Mad Max ed ex-vocalist dei Crystal Ball. Nel 2011 l’album omonimo e due anni dopo (altro…)
(More Hate Productions/Satanath Records) Dalla Crimea giunge questo progetto che è un chiaro omaggio, fin dalla splendida copertina, agli scrittori maledetti e ad alcuni scritti dell’horror che hanno contribuito a creare alcuni dei più famosi stereotipi e (altro…)
(Massacre Records) Come passa il tempo! I Wizard sono arrivati addirittura all’undicesimo album, a quattro anni di distanza dal godibile ma non eccellente “Trail of Death”. (altro…)
(Minotauro Records) Trentasette minuti strani, energetici, fumosi ma melodici. Trentasette minuti dal sapore strano, un po’ occulto, un po’ esplicito, un po’ intrigante. Progetto che un po’ riprende i concetti espressi da (altro…)
(Nuclear Blast) Lavoro solista per l’eccentrico ex front-man dei Murderdolls. Horror music, horror metal, horror punk… con un tocco commerciale che rende tutto deliziosamente catchy. In un certo senso si può dire che (altro…)
(Ektro) Janne Westerlund è un musicista finlandese. Proviene da quell’underground disperso tra foreste fredde ma di un verde accecante. Ha militato negli stranissimi e eclettici Circle, nei Pharaoh Overlord… ma (altro…)
(Autoproduzione) Come è facile intuire, “Chapter II” è il secondo album dei lombardi Wicked Machine, capaci di articolare un heavy oscuro e pregno di spunti differenti. Si comincia con “Working Class Hero”, heavy/power massiccio, (altro…)
(Dragonheart Records) White Skull capitolo 10. Eh già, ormai la discografia del teschio ha raggiunto le due cifre. Cinque anni son passati dal precedente album che segnava il ritorno alla voce della figliol prodiga Federica Sister, storica componente del gruppo (altro…)
(Non Serviam Records) Tutto dei Wormwood rimanda al folk, a cominciare dall’evocativa copertina che ritrae strane presenze fatue nei boschi. Pure la produzione musicale non si discosta dal filone, solo che qui viene riletta in chiave leggermente più (altro…)
(Mighty Spell) Torbidi e cattivi, storicamente estremi, oscuri e maledetti proprio come delle streghe, anche se nei fatti la sola strega nei Witches è Sibylle Colin, voce e chitarra. La sola donna, la prima in Francia ad affrontare un cantato con (altro…)
(Apathia Records) I Wrath From Above si muovono tra il death e il black ispirandosi alla guerra e tutto ciò che la circonda, prendendo come principale ispirazione l’osannato “Panzer (altro…)
(Napalm Records) Quinto album per Warbringer, band che solo un anno fa era sul punto di sciogliersi, dopo il mezzo passo falso del precedente lavoro “Empires Collapse”, caratterizzato da sonorità lontane dal thrash (altro…)
(Autoproduzione) Band romana con una storia ventennale alle spalle, i Windrow sono addirittura al quinto full-“length”: sono passati ben sette anni dal precedente, ma i nostri non sembrano affatto fuori forma, dato che non mancano né di verve né di ispirazione. (altro…)
(Neverheard Distro) Rozzo e feroce split realizzato in Ungheria, terra dalla quale provengono le due band e l’etichetta. Age Of Agony e Witchcraft sono due realtà diverse. I primi suonano (altro…)
(Pure Rock Records) Il drummer austriaco Bernhard Welz (No Bros, Schubert In Rock) ha messo in piedi nel 2011 una cosa tosta in occasione di un progetto di beneficenza, rock contro il cancro, una raccolta fondi per l’associazione (altro…)
(Steamhammer/SPV) Entusiasmante full length di debutto per i canadesi The Wild, band attiva dal 2012, con all’attivo alcuni singoli che hanno riscosso un certo successo. Il sound dei nostri si rifà al rock’n’roll di stampo australiano, (altro…)
(Century Media) Fin dal 1998, anno del mitico “Restless & Dead”, gli svedesi Witchery hanno pubblicato dischi capaci di crivellare il cervello con riff letali incastrati dentro il loro death/speed/thrsh, che in qualche modo ricorda certi periodi (altro…)
(Symbol Of Domination) Quadrilogia da paura quella messa insieme dalla Symbol Of Domination! Una storia tutta americana, un manifesto dove si mostra cosa c’è sottoterra negli Stati Uniti d’America. Allora che si aprano pure le danze! Cominciamo con i Wormreich, (altro…)
(autoprodotto) Salutammo i francesi Wyld un paio di anni fa, dopo la release di quel crudo ma interessante “Stoner EP” (recensione qui)… ed ora rieccoli alla carica con il debutto, il quale contiene dieci ottime canzoni, comprese delle nuove versioni di tre tracce presenti nell’EP dell’epoca. Sicuramente un (altro…)
(Earthquake Terror Noise) Primo full length per Wargame, formazione lombarda con un demo ed un EP autoprodotto all’attivo. Devo dire che “Sick Of Italy” mi ha divertito alquanto, e continua a farlo ascolto dopo ascolto. Questo grazie (altro…)
(Sliptrick Records) Già autori di “Obey”, il nuovo passo trasversale dei Witches Of Doom è “Deadlights”. Lo è trasversale per il fatto di unire elementi stoner e rock seventies, con gothic, elettronica e modernismi di sorta. (altro…)
(Atomic Stuff Promotion) Buon esordio per Windshades, che con questo mini EP propongono tre brani di ottima fattura, ricchi di pregevoli melodie che bilanciano spunti aggressivi degni di nota. La proposta della formazione Viadanese è un power metal (altro…)
(Vicisolum Productions) Israele ha sempre cresciuto pochi ma monumentali gruppi metal. Gli Orphaned land sono un nome che da solo potrebbe dare abbastanza credito alla mia affermazione… E devo dire che anche i Winterhorde han cominciato una lenta ma speriamo (altro…)
(By Norse) La trilogia si conclude. Dopo “Gap var Ginnunga” e “Yggdrasil”, i Wardruna (per quanto orfani di Gaahl) ci regalano il loro terzo capolavoro, inevitabilmente chiamato “Ragnarok”. Per quanto il secondo capitolo mi sembri più vario, e forse anche un pizzico più riuscito, “Ragnarok” è (altro…)