RETROMORPHOSIS – “Psalmus Mortis”
(Season Of Mist) Un flusso di tecnica non fine a sé stessa investe i pezzi dei Retromorphosis e questa non dissimula il manto di oscurità e inquietudine tipica del death metal. Sin dalle iniziali note inquietanti e fatte con intrichi dell’opener e intro a “Psalmus Mortis”, cioè “Obscure Exordium”, si avverte il clima del death metal che esplode in maniera (altro…)
(Scarlet Records) L’album “Triumviro” arriva sull’onda di aspettative da parte degli appassionati di heavy metal. L’annunciato del progetto The 7th Guild è il coinvolgimento di valenti musicisti metal della scena italiana, facendone dunque un supergruppo, ma soprattutto è il permettere di avere attorno allo stesso microfono tre delle più importanti voci del panorama metal
(Black Widow Records) Approcciarsi all’ascolto di “A Song of Anger” è come entrare in una terra vasta e colma di cose da affrontare. La prog rock band di Tampere pubblica il suo quinto album, il primo poi con la Black Widow Records di Genova. I punti di stile toccati dai The Fërtility Cült sono molteplici e risulta semplice intravedere come i musicisti
(Season Of Mist) Sylvain Demercastel fonda con Dirk Verbeuren i Savage Lands con lo scopo di sensibilizzare e contribuire alla salvaguardia delle foreste, in particolare dopo aver visto in prima persona come la foresta pluviale in Costa Rica sia minacciata dalla deforestazione indiscriminata. Far tacere ogni tipo di motosega spinge i due a impegnarsi
(Metal Blade Records) Sei anni per un nuovo album. Dopo una pandemia, situazioni personali o della stessa band, ora “This Consequence” campeggia davanti a noi. I Killswitch Engage sono ben legati alle loro matrici di stile più note, fatte di una continuità con il proprio blasone e dunque del proprio sound. I KillS rispetto ad altre metalcore
(autoproduzione) Nascono a Mantova nel 2004 i
(Ripple Music) In maniera soft ma con buone e variegate idee nella testa, i Temple Of Discord esordiscono in modo ammirevole. “In The Ashes” è un ascolto che porta su più piani, lasciando sbocciare canzoni interessanti e con intrecci tra rock e hard & heavy, dark e folk. Un sottile senso di malinconia e tanta introspezione nei Temple Of Discord, sembra andare verso i
(Century Media / Sony Music) L’ultimo album dei Lacuna Coil “Black Anima” ha entusiasmato fan e critica,
(Agonia Records) Le contorti e sature menti dei Decline Of The I, uno dei nomi più stupefacenti mai uditi negli ultimi venti anni, continuano a partorire mostri e incubi, sogni e delusioni, vaneggiamenti della mente. Il post black metal del progetto francese si sviluppa ancor una volta tra tematiche sonore articolate e tali da accogliere più principi di stile. Tuttavia
(High Roller Records) Onore e gloria ai romani Vultures Vengeance che continuano a coltivare un tagliente e, inteso come merito e non il contrario, datato epic heavy metal. È il secondo album in studio “Dust Age” ed è incalzante, ruggente, con suoni che sembrano fuoriuscire dagli anni ’80. Tutto sembra un po’ compresso e al contempo affatto distante
(Selfmadegod Records) Provengono dal nord della Virginia ma i loro riferimenti sembrano proprio essere ubicati nell’hardcore newyorkese, solo che i Drugs Of Faith accelerano a più riprese e tanto da sconfinare in certi casi nel grindcore. “The Void” è la composizione chiarificatrice di come agiscono queste spinte compulsive. Con soli dieci pezzi
(Minotauro Records) I Di’Aul bazzicano nel doom da ben oltre dieci anni e ogni volta con un loro disco hanno qualcosa da dire. Per “EvAAve”, quarto album di una comunque nutrita discografia, i cittadini di Pavia si accasano per la prestigiosa Minotauro Records. Registrano l’album a Bologna e con un’attrezzatura completamente analogica, per produrre