KALIDIA – “The Frozen Throne”
(Inner Wound Recordings) Per il loro secondo album, i toscani Kalidia si sono circondati di professionisti d’eccezione: produzione e missaggio sono curati da Lars Rettkowitz dei Freedom Call, (altro…)
(Inner Wound Recordings) Per il loro secondo album, i toscani Kalidia si sono circondati di professionisti d’eccezione: produzione e missaggio sono curati da Lars Rettkowitz dei Freedom Call, (altro…)
(Nuclear Blast Records) Annunciato da una copertina forse troppo esplicita e ‘carica’, il successore del mediocre “The last Stand” finalmente ci mostra un minimo di verve: per chi scrive i Sabaton sono ormai andati tempo fa, (altro…)
In occasione dell’uscita di “Canto III” abbiamo contattato Bruno Masulli, polistrumentista napoletano e mente degli IN AEVUM AGERE. Ecco il risultato della nostra chiacchierata, nella quale Bruno ci annuncia anche di una sua nuova band… buona lettura!
Ciao Bruno, anzitutto grazie per questa intervista! Vedo in rete che le tue attività procedono su tutti i fronti, negli ultimi due anni è uscito almeno un singolo di ciascuna delle tue quattro band… (altro…)
(Rock’n’Growl Records) Il gruppo belga Thorium nasce da uno scisma interno a un’altra formazione, gli Ostrogoth, attivi (con molte pause) fin dagli inizi degli anni ’80; (altro…)
(Pure Steel Records) Dato che gli olandesi Picture sono tornati in pista, la Pure Steel ha ben deciso non solo di pubblicare un loro live (dal chilometrico titolo “Live!! 40 Years Heavy Metal Ears – 1978-2018 – Classic Line-up”), (altro…)
(Gates of Hell Records) Dopo un debut (per la nostra Cruz del Sur) che fece ben sperare, “Guns for Hire” (2014), si erano perse le tracce degli australiani Convent Guilt: (altro…)
(Century Media Records) Con una nuova cover, molto più incisiva dell’originale, è tempo che sul mercato arrivi anche la ristampa del secondo album (originariamente datato 2005) dei Demons & Wizards (altro…)
(Pure Steel Records) Fondati nel 1979, i Picture sono fra le primissime heavy metal band olandesi: di recente hanno restaurato per 4/5 la formazione originale, e mentre si preparano al primo full-length (altro…)
(Metal on Metal Records) A ben sei anni di distanza dall’ottimo “The Shadow Tower”, per quanto il lungo silenzio sia stato interrotto dai due EP “Limbus Animae” e “Fugit in Solitudine”, tornano i magici In Aevum agere: ma non temete, (altro…)
(Cruz del Sur Music) Dopo l’ottimo “The Cycle never ends” e il 7’’ “Tyrant’s Dictum”, si riaffacciano sul mercato i portoghesi Ravensire; ma stavolta, lo dico con franchezza, il risultato – per quanto buono – mi sembra inferiore alle aspettative. (altro…)
(Steel Gallery Records) Il progetto del metalhead greco Vangelis Tekas giunge al terzo album: aiutato dal fratello Chris al basso, il nostro propone nove brani di power/prog (altro…)
(NoiseArt Records) Ben cinque anni separano il secondo album degli Skull Fist, “Chasing the Dream”, dal terzo, questo “Way of the Road”: buona parte del ritardo è dovuto alle operazioni (altro…)
(Volcano Records) I giovani Cremisi, provenienti da Ravenna e Bologna, pubblicano il loro debut sotto l’egida della Volcano Records: entusiasmo e professionalità (altro…)
(Nuclear Blast) Ed eccola qui, la nuova incarnazione dei Rhapsody! Probabilmente molti di voi avranno perso la bussola fra Rhapsody, Rhapsody of Fire prima dello scisma Turilli/Staropoli, (altro…)
(Massacre Records) A due anni di distanza da “Welcome to the End”, gli Stormhammer si presentano con un sound e una immagine completamente rinnovati: aggressivi come non mai, (altro…)
(Steamhammer/SPV) Su disco, come dicevo a proposito dell’ultimo full-length “Dust to Gold”, i Bullet non mi sono mai sembrati davvero eccezionali; dal vivo hanno certamente maggiori possibilità di farsi valere. (altro…)
(Cleopatra Records) La mia relazione con gli Icarus Witch, di Pittsbourgh, si interruppe molto tempo fa: il primo disco “Capture the Magic” (2005) mi sembrò molto valido, ma non così il successivo “Songs for the Lost” (2007). (altro…)
(Sliptrick Records) Dopo “Bystander Effect”, tornano i giapponesi Saber Tiger per quello che è il loro quindicesimo album in studio: ancora una volta, metallo dal Sol Levante privo di amenità (volontarie o meno) e con tanta (altro…)
(Karthago Records) Dopo la ristampa di “Endangered Species”, la Karthago propone anche il secondo full-length degli australiani Black Alice: di fatto si tratta della colonna sonora del film dallo stesso nome, (altro…)
(Cruz del Sur Music) Una delle band più originali di sempre, The Lord Weird Slough Feg, giunge al decimo album: e per l’occasione riprende il nome che ha avuto nei primi anni del suo sviluppo, (altro…)
(DiveBomb Records) Dopo una lunga serie di EP e prodotti ‘minori’ (MetalHead ha intercettato “Queen of the Galaxy“, del 2014), il progetto Dire Peril arriva al debut (altro…)
(Cruz del Sur Music) Dopo l’eccezionale debut “Far from Light”, i Lunar Shadow riescono (quasi) a ripetersi con questo “The Smokeless Fires”, e peraltro nonostante un cambio dietro al microfono (ora il singer è Robert Röttig) (altro…)
(Century Media) Per festeggiare il ritorno sulle scene e l’imminente terzo disco, il ‘demone’ Jon Schaffer e il ‘mago’ Hansi Krüsch si alleano con la Century Media e rimettono sul mercato i due frutti della loro alleanza: (altro…)
(Autoproduzione) I volenterosi sloveni SkyEye producono come debut un concept dedicato all’invasione del digitale nelle nostre vite: l’idea è interessante, lo sviluppo assai corposo (altro…)
(No Remorse Records) Storica formazione dell’us metal più ‘magico’ e progressivo, gli Heir Apparent danno alle stampe il primo disco in 29 anni! Si tratta nel complesso del terzo full-length della band di Seattle, (altro…)
(Autoproduzione) Nel 2002 uscì “Hastings 1066”, dei palermitani Thy Majestie, un disco che continuo a ritenere uno dei migliori mai prodotti in Europa in ambito power/epic metal: (altro…)
(Sliptrick Records) Ricordavo il nome degli Scarlet Aura perché sono stati in tour con i Rhapsody e gli Angra: per il proprio quarto album (il secondo con questo monicker, i primi due sono usciti come ‘Aura’) la band rumena fa le cose in grande! (altro…)
(AFM Records) A tre anni di distanza da “Schreib es mit Blut” tornano gli inossidabili Mittelalter Rockers tedeschi Tanzwut: ancora una volta un disco con moltissimi brani (tredici più uno in doppia versione), (altro…)
(Nuclear Blast) Un tempo si chiamavano ReinXeed, e furono lanciati da Christian Rivel dei Narnia quando il leader della band, Tommy Johannson, aveva soltanto 21 anni: (altro…)
(No Remorse Records) Se guardando questa copertina avete un vago senso di deja vu… beh, non posso darvi torto e peraltro ci avete visto giusto! I Riot City, da Alberta, Canada, (altro…)
(Heathen Tribes) Disco singolare, questo dei danesi Ironguard: fuori anche dai soliti schemi del power e dell’heavy metal diciamo ortodossi. Uscito dopo una lunga gestazione (altro…)
(Autoproduzione) Dopo la solita trafila di prodotti minori, i londinesi Night Screamer danno alle stampe il sospirato debut: metal fine anni ’80/inizio anni ’90, sporco e cattivo, (altro…)
(Underground Symphony) Un disco di questo tipo non poteva che uscire per la Underground Symphony! Ensemble italo-cipriota-finlandese, i Sangreal sono la nuova creatura di Gianluca (altro…)
(Napalm Records) Dopo lo scialbo “Healed by Metal”, i Grave Digger tornano alla carica con il loro 18° disco in studio; meglio certamente del suo predecessore, perché Chris Boltendahl e soci (altro…)
(Pride & Joy Music) Ricordate Kristoffer Göbel, prima voce dei Falconer? Il nostro si ripresenta sul mercato, forse un po’ in sordina, con un progetto dal nome singolare e dalla copertina punitiva, (altro…)