PYTHIA – “The Solace of Ancient Earth”
(Golden Axe) Ne è passato di tempo da “The Serpent’s Curse”, del 2012, l’ultimo album dei Pythia che abbia ascoltato; la band inglese ha poi prodotto “Shadows of a broken Past” (altro…)
(Golden Axe) Ne è passato di tempo da “The Serpent’s Curse”, del 2012, l’ultimo album dei Pythia che abbia ascoltato; la band inglese ha poi prodotto “Shadows of a broken Past” (altro…)
(Pure Steel Records) Ed ecco di ritorno gli Zarpa, genuini e pacchiani padrini dell’heavy metal iberico, dalle copertine sempre al limite del kitsch, che avevamo già conosciuto (altro…)
(Reaper Entertaiment) Annunciata da una foto promozionale veramente terribile, giunge in redazione la ristampa del secondo album dei finlandesi Altaria, uscito originariamente nel 2004: (altro…)
(Rockshots Records) In Italia abbiamo un ristrettissimo quanto meritorio gruppetto di band che suonano heavy/epic metal: si tratta di realtà davvero di nicchia, ma sempre in grado (altro…)
(Rockshots Records) La trilogia è completa: dopo “In the Name of the Father” e “In the Name of the Son”, Enzo Donnarumma ci porta nel regno dello Spirito, spostando l’asse del sound (altro…)
(Massacre Records) Per quel che ricordo, è la prima volta che incrocio la strada dei veterani Palace, tedeschi attivi dal 1990 e con ben otto album in studio e un live in carniere. (altro…)
(High Roller Records) Secondo, stimolante EP per gli heavy metal rockers inglesi Skyryder, che si collocano (musicalmente parlando) in quella feconda regione di confine (altro…)
(Pure Steel Records) Ben nove anni ci separano dal precedente disco degli inglesi Intense (“The Shape of Rage” è del 2011); oggi ritrovo questi power metallers con il quarto full-length, (altro…)
(Massacre Records) Sono pochissime le band che possono dire di suonare davvero power/thrash: non un power con accelerazioni serrate, o un thrash con qualche passaggio più (altro…)
(Gates of Hell Records) La Gates of Hell ci invia un 7’’ split di due band incredibilmente lontane geograficamente, ma unite dal sound NWOTHM e naturalmente (altro…)
(Autoproduzione) Esordienti da Tolosa, per quanto la band esista dal 2010, gli Evil-Minded dedicano il lor debut ai soldati francesi morti durante la Seconda Guerra Mondiale. (altro…)
(WormHoleDeath) Il chitarrista spagnolo Tino Hevia è in forza fin dalla fondazione nei power metallers spagnoli Darksun, che ho seguito con piacere negli anni 2000; (altro…)
(High Roller Records) La (ormai infinita) lista delle formazioni scandinave aderenti alla NWOTHM e degne di nota si allunga con i Lethal Steel, che avevano convinto con il debut (altro…)
(Silver City Records) Dopo il buon “Hot’n’Heavy”, si riaffacciano sul mercato i rumeni Scarlet Aura: stavolta i nostri offrono un sound molto più roccioso e metal, abbandonando le varie sfumature sonore che avevano caratterizzato il precedente disco. (altro…)
(Arkeyn Steel Records) Un altro lavoro archeologico della Arkeyn Steel: stavolta vengono risuscitati i Saint Chaos, us heavy/power metal band attiva dallo stato di New York fra il 1990 e il 1993. (altro…)
(Volcano Records and Promotions) Esordiscono da Torino i Legacy of Silence, ensemble folk/death che pensa ad un esperimento non da poco: integrare il pagan/folk inizio anni 2000 (altro…)
(Pure Underground Records) Avevo apprezzato, e devo dire non poco, “A mighty Metal Axe”, del 2013, ma devo dire che, sette anni dopo, ritrovo i tedeschi Black Hawk con un disco (altro…)
(High Roller Records) Ci eravamo lasciati con il “Desecrator”, ci ritroviamo ora con l’”Infidel”! Gli svedesi Ambush confermano di avere una marcia in più nel panorama della NWOTHM, (altro…)
(Pure Steel Records) Si sono costituiti nel 1998, e il precedente disco è del 2009: sembra che i Lost Legacy, dal Bronx, si attivino ogni undici anni… “In the Name of Freedom” è un buon prodotto (altro…)
(No Remorse Records) I ciprioti Solitary Sabred sono indiscutibilmente gli avanguardisti dell’epic metal: dopo “Redemption through Force”, del 2014 (beh, è passato un po’ di tempo!), (altro…)
(Steel Gallery Records) Forse soltanto dalla Grecia poteva provenire una band come gli Hesperian Opus, che propone nel proprio debut un power metal ancorato agli stilemi di venti se non venticinque anni fa! (altro…)
(Volcano Records & Promotion) Molto interessante la proposta dei Crimson Thunder, esordienti da Piombino: chi conosce l’underground sa bene che si tratta della città dei Dark Quarterer e degli Etrusgrave, (altro…)
Con l’uscita dell’ottimo “Against” è tempo di una nuova chiacchierata con i Secret Rule: Andy Menario e Angela Di Vincenzio parlano con noi, oltre che del nuovo disco e della filosofia della band, anche dell’attuale emergenza internazionale, che ha tutto il potere (purtroppo) di danneggiare anche la nostra musica preferita… buona lettura! (altro…)
(AFM Records) L’ennesimo side project di Mike LePond, il quale, stando solo ai dati dei Metal Archives, sarebbe al momento impegnato in VENTUNO formazioni diverse? Forse stavolta c’è qualcosa di più. (altro…)
(No Remorse Records) Se “Rendezvous with Destiny” rasentava la perfezione, “III” ci si approssima ancora di più: gli eroi italoellenici dell’us metal (sì, sembra un controsenso, ma (altro…)
(Century Media Records) È un piacere ritrovare i Wolf, dotata formazione heavy metal svedese che non si vedeva sulle scene da “Devil Seed”, del 2014. La band si presenta rinnovata nella sezione ritmica, (altro…)
(Gates of Hell Records) Giungono dal Belgio i Terrifiant, band dedita a un heavy/speed così primordiale che sembra venire dalla preistoria! Dopo la lunga intro “Steel for Life”, dai tratti quasi epici, (altro…)
(Nuclear Blast Records) Victor Smolski è un grande musicista e ho la dimostrato prima con i Rage, poi con la Lingua Mortis Orchestra e infine con i suoi Almanac, che con “Tsar” e “Kingslayer” (altro…)
(Katoptron IX Records) Gli esordienti Witchcrawl sono particolarmente avari di informazioni promozionali: sappiamo che sono greci e che, con ogni evidenza, amano l’heavy metal più oscuro. (altro…)
(High Roller Records) Visto che ovunque li si incensa senza remore, ma io non sono mai convinto dei loro dischi, sembra che abbia un problema con gli Stallion… l’ho detto con “Rise and ride” (altro…)
(LMP Records) Sono una band particolare, i Minotaurus: il loro sound heavy/folk è davvero unico, per quel che ne so, un mix che non è né troppo vichingo né particolarmente potente, (altro…)
(Rockshots Records) I torinesi Eregion, che ci inviano oggi il loro secondo album, fanno parte di quella ondata italiana di power/folk metal che ha i propri ‘padrini’ negli Elvenking (altro…)