FIRST STRIKE – “Call to Glory” (Compilation)
(Arkeyn Steel Records) È incredibile ciò che è stata in grado di recuperare la Arkeyn Steel! I First Strike, provenienti dal New Mexico, fecero uscire nel 1995 un solo EP, (altro…)
(Arkeyn Steel Records) È incredibile ciò che è stata in grado di recuperare la Arkeyn Steel! I First Strike, provenienti dal New Mexico, fecero uscire nel 1995 un solo EP, (altro…)
(AFM Records) Ero rimasto estasiato, due anni fa, da “By Blood sworn”, ma di fronte a “Born of Fire” ho qualche riserva: non che il vulcanico e intoccabile Ross the Boss abbia fatto un passo falso, (altro…)
(No Remorse Records) Nati sull’onda della partecipazione per la morte di Mark Shelton, i Throne of Iron giungono dall’Indiana a portarci puro us epic metal: neanche il (altro…)
(Gates of Hell Records) 28 minuti bastano ai Torpëdo, di Nürnberg, per dire che ci sono anche loro: più di un EP, meno di un full-length, il loro demo autoprodotto del Giugno 2019 (altro…)
(Gates of Hell Records) 7’’ di esordio per una band di cui non si sa praticamente nulla, tranne che è finlandese e che suona, naturalmente, classic heavy metal. La cosa più bella di tutto il singolo, (altro…)
(Scarlet Records) Ascoltare il secondo album dei finlandesi Verikalpa mi ha piacevolmente riportato indietro nel tempo: i nostri suonano un pagan/folk come gli dei nordici comandavano (altro…)
(Gates of Hell Records) Ho avuto già un paio di volte a che fare con i Chevalier, per i due EP “A Call to Arms” e “Chapitre II”, e ora che li trovo al primo, vero full-length mi trovo in difficoltà. (altro…)
(Pure Steel Records) Uscito originariamente nel 1991, “When Heroes fall” è il secondo e per ora ultimo disco degli Attika, band della Florida recentemente riformata e tornata sui palchi; (altro…)
(Mighty Music) I danesi Pectora, che esordiscono per la connazionale Mighty Music, mescolano diverse influenze in un heavy metal che non definirei né melodic, (altro…)
(Sleazy Rider Records) Sono lieto di ricevere notizie dei Revoltons, una delle band power italiane più originali e interessanti: l’ultimo disco, dal chilometrico titolo “386 High Street North: Come Back to Eternity”, (altro…)
(Rockshots Records) Potenziale new sensation del power scandinavo, i Metal de Facto sono costituiti da una serie di ‘vecchie volpi’ della scena: a parte Sami Hinnka degli Ensiferum, (altro…)
(Pride & Joy Music) Metalhead.it segue con passione i capitolini Secret Rule: li ha visti nascere con “Transposed Emotions”, prendere una direzione decisa nel panorama female fronted metal (altro…)
(Century Media Records) Ed eccolo qui: atteso per ben quindici anni, annunciato dalle ristampe del debut e di “Touched by the Crimson King”, giunge finalmente il terzo frutto della collaborazione (altro…)
(Divebomb Records) “Tales of Splendor and Sorrow” non era affatto male, ma il nuovo album degli Ironflame, il progetto del polistrumentista dell’Ohio Andrew D’Cagna, (altro…)
(Arkeyn Steel Records) Solo una etichetta come la Arkeyn Steel poteva resuscitare dall’oblio i Z-Lot-Z, band texana di heavy/power/prog metal che ricorda da vicino i Queensryche (altro…)
(Iron Shield Records) Provate a indovinare, da monicker, titolo del disco e copertina, a quale genere sono devoti i Metall… dopo una prima incarnazione negli anni ’80, (altro…)
(Fighter Records) A quasi cinque anni dal precedente disco “Drums of War”, gli spagnoli Nightfear ritornano con un terzo album compatto e granitico; la scaletta presenta dieci brani senza filler. (altro…)
(Alma Mater Records) A suonare un certo tipo di epic metal anni ’80, ora che anche i Manilla Road non esistono più, sono davvero rimasti in pochissimi: fra costoro, i portoghesi Ironsword (altro…)
(Rockshots Records) I milanesi Ravenword esistono dal 2007, ma solo dal 2016 hanno in organico Chiara Tricarico e solo quest’anno pubblicano il loro mastodontico debut, (altro…)
(Autoproduzione) Nonostante si definiscano power/prog metal, i Tanagra sono una delle band più puramente prog che mi capiti di ascoltare da anni: per il quintetto di Portland, Oregon, “Meridiem” (altro…)
(Diamonds Prod.) Sono assai prolifici, gli Athlantis di Steve Vawamas e Pier Gonella: meno di un anno ci separa da “The Way to Rock’n’Roll”, e la band torna subito con “02022020”, (altro…)
(Pure Steel Records) Riapparsi sulla scena nel 2015 con il discreto “The new Messiah”, i Mindless Sinner si sono ripresi il cuore degli appassionati suonando al Keep it True nello stesso anno, (altro…)
(Iron Shield Records) Avevo già incrociato i bavaresi Invictus recensendo il loro interessante EP “Burst the Curse”; è un piacere, quindi, incontrarli nuovamente per il loro debut “Eden”. (altro…)
(Pride & Joy Music) Hanno una storia già lunga alle spalle, i tarantini Elegy of Madness: non avevo, finora, sentito parlare di loro (colpevolmente, sia chiaro!), ma “Invisible World” (altro…)
(Pure Steel Records) Esordio power/thrash per i tedeschi Veritates, band arcigna e compatta come il proprio sound, che rimanda spesso (ma non sempre) agli Iced Earth. (altro…)
(Autoproduzione) Il nome di questa band suscita certamente curiosità, ma data la loro origine geografica ho una teoria… e se i napoletani Eighty One Hundred stessero facendo riferimento (altro…)
(Scarlet Records) Con il loro terzo disco in otto anni, dopo “Mysticeti Victoria” e “The modern Age”, i DarkTribe sembrano svelare una componente cristiana nella loro musica: (altro…)
(Mighty Music) Quando in redazione arriva un EP, anche se di una certa lunghezza come quello qui recensito, mi chiedo sempre se attirerà attenzione oltre la stretta cerchia dei collezionisti (altro…)
(Autoproduzione) Ecco la band che non ti aspetti: dall’estremo ovest della Norvegia, i Sometimes we make Music esordiscono con un debut indecifrabile quanto accattivante, (altro…)
(Pride & Joy Music) Il debut degli spagnoli Crusade of Bards si colloca a metà fra il pirate e il symphonic metal; ci sono diverse ingenuità da debut, ma per chi ama questi due generi (altro…)
(Massacre Records) I Velvet Viper di Jutta Weinhold sono tornati sulla scena nel 2017, e questo è il secondo disco del loro nuovo corso: la Massacre ha dato fiducia alla matrona (altro…)