MYSTERY BLUE – “8RED”
(Massacre Records) I Mystery Blue sono una delle pochissime band classic heavy metal provenienti dalla Francia (mi vengono in mentre, oltre loro, soltanto i Lonewolf e i Born again): (altro…)
(Massacre Records) I Mystery Blue sono una delle pochissime band classic heavy metal provenienti dalla Francia (mi vengono in mentre, oltre loro, soltanto i Lonewolf e i Born again): (altro…)
(Denomination Records) L’arrivo in redazione del disco dei Wasted mi ha fatto interrogare sulla nozione stessa di ‘old school heavy metal’ che la band danese sbandiera con orgoglio: (altro…)
(Iron Shield Records) Ammetto che gli Starborn mi hanno (piacevolmente) confuso: quando ho iniziato l’ascolto del loro debut, “Savage Peace”, dall’intrigante e ‘magica’ copertina, (altro…)
(Mighty Music) Esordiscono dalla Danimarca gli Ethereal Kingdom, facendosi portatori di un symphonic metal incredibilmente carico e teatrale: “Hollow Mirror”, che giustamente non si dilunga (altro…)
(Dissonance Productions) Dopo il lunghissimo iato di inattività, i Grim Reaper (ora creatura del solo Steve Grimmett) erano già tornati in pista nel 2016, con “Walking in the Shadows”; (altro…)
(Sliptrick Records) A meno di due anni dal debut “The Great Wall”, gli us symphonic/gothic metallers Beyond Forgiveness tornano con un secondo album che, pur interessante, (altro…)
(Pride & Joy Music) Sono passati solo pochi mesi da “Scores of War”, e i greci Orion’s Reign decidono di distribuire un EP molto particolare: riprendono alcuni pezzi dell’album (altro…)
(SPV/Steamhammer) Licenziato il non eccellente “Beast Reborn”, i Mob Rules si sono lanciati nelle celebrazioni del loro 25ennale, che frutta fra le altre cose questo disco live. 14 brani, (altro…)
(Autoproduzione) Avevo molto apprezzato “Ride for Glory”, il precedente disco dei canadesi Iron Kingdom: per cui mi dispiace notare che “On the Hunt”, nel complesso il loro quarto lavoro in studio, (altro…)
(Gates of Hell Records) Non tutto quello che è stato composto negli eighties è necessariamente oro: lo abbiamo compreso con il revival ‘classico’ degli ultimi anni, a dire il vero in apparente esaurimento, (altro…)
(Inverse Music) La Finlandia si conferma fucina infinita di formazioni heavy metal: la Inverse, etichetta appunto finnica che ormai propone soltanto band nazionali, lancia l’esordio dei Phoenix Titan. (altro…)
(EarMusic) Se vogliamo ripercorrere la carriera dei DragonForce, è facile ragionare in base a un ‘prima’ e un ‘dopo’: il ‘prima’ sarebbero i primi quattro dischi (tre ottimi, “Ultra Beatdown” quasi pessimo), (altro…)
(Pure Steel Records) I Wretch dell’Ohio offrono un buon us power/thrash metal: il nuovo album “Mar or Machine”, il quarto della loro carriera, come riuscita si colloca a metà strada (altro…)
(Revalve Records) Ben sei anni separano il terzo album dei Soul of Steel dal precedente, “Journey through Infinitity”: tanti i cambi di formazione, ma tanta anche l’esperienza maturata (altro…)
(Ván Records) Gli Atlantean Kodex sono la miglior band heavy metal attualmente in circolazione. E per ‘heavy metal’ intendo il sound ‘classico’, quello che affonda le sue radici negli ’80, (altro…)
(Fighter Records) Dopo un lunghissimo silenzio ritornano sulla scena i madrilegni Ankhara, che ricordo per le loro produzioni nei primi anni 2000, quando il metallo in spagnolo spopolava, (altro…)
(Pure Steel) Può un disco tedesco suonare incredibilmente americano? Certo, ormai è facilissimo lasciarsi influenzare dalle fonti più disparate, ora che internet ha annullato le distanze… (altro…)
(No Remorse Records) I Twisted Tower Dire meritano davvero l’aggettivo di ‘inossidabili’. In attività da quasi 25 anni, passati per la tragica morte del singer Tony Taylor, gli statunitensi tornano dopo ben (altro…)
(Arkeyn Steel Records) Sempre alla ricerca di lost gems, la greca Arkyen Steel resuscita i texani Tyr e ne ripubblica praticamente l’intera discografia. I nostri, attivi fra la seconda metà dei nineties (altro…)
(Autoproduzione) Ci sono ben tre elementi che penalizzano il debut dei finlandesi Black Palle. Il primo, ahimè, è il loro nome: mi rendo conto che non potevano prevedere che sarebbe suonato ridicolo in Italia… (altro…)
(Alpha Omega) I marchigiani Scala Mercalli danno un seguito a “New Rebirth” e tornano a parlarci, come è facile intendere guardando la copertina e sfogliando il booklet, del Risorgimento Italiano. (altro…)
(Casus Belli Musica) ‘Dalle Ceneri e dal Sangue’ è una buona traduzione per il secondo full-length dei Norden, one-man band (nata in realtà come duo, ora in mano al solo Northflame) (altro…)
(Dark Descent Records) Gli album epic/doom metal che vedo in circolazione sono così pochi, che già solo per questo li accolgo con piacere: ma quando poi il livello è così alto, c’è solo da alzarsi in piedi ed applaudire… (altro…)
(Massacre Records) Dopo una lunga tradizione di album in tedesco, interrotta dal precedente “Still on Fire”, del 2016, gli Hammerschmitt pubblicano un nuovo album in inglese, il sesto totale della loro discografia: (altro…)
(Autoproduzione) Quante band possono permettersi un album acustico? Quelle più grandi, quelle che già sono presenti sul mercato con live, raccolte e quant’altro… ma hanno voluto provarci (altro…)
(Steamhammer/SPV) A differenza di molti colleghi trovo i Freedom Call veramente simpatici. Un po’ perché ci hanno regalato, soprattutto con i primi tre dischi, grandissimo power metal; (altro…)
(Dark Star Records) Molto ambizioso, il progetto DiAmorte: Drake Mafestta, mastermind della band, avrebbe impiegato ben quattro anni per la composizione di questa “Red Opera”, che vuole re-inventare dalle basi il symphonic metal. (altro…)
(Ram It Down Records) Ecco un comeback che non mi aspettavo! I Saint Deamon esordirono nel 2008 con l’eccellente “In Shadows lost from the Brave”, uscito per la Frontiers, che portò gli scandinavi (altro…)
(Pure Steel Records) “Doors of Perception” era un ottimo disco, per cui stento assai a riconoscere i Gallows Pole in questo “This is rock”, nono album della loro ricchissima discografia: (altro…)
(Pure Steel Records) Con una presenza scenica importante, i canadesi Ice Vinland affidano la ristampa in vinile del proprio secondo album (uscito l’anno scorso) (altro…)
(Dying Victims Productions) One-man band ideata dal canadese Jo Galipeau, che per l’occasione prende il nome di Jo Capitalicide, gli Ice War sono la nuova incarnazione degli Iron Dogs (altro…)
(Rockshots Records) Simpatica la proposta dei finlandesi Everfrost, che per il loro secondo album mettono assieme musica metal e storie (originali) di ispirazione manga per un connubio molto nerd, (altro…)
(Mighty Music) A oltre due anni dal singolo “Black Fortress”, finalmente i Seven Thorns pubblicano il loro terzo album in studio in 11 anni: buon power metal, affidato naturalmente alla produzione di Tue Madsen. (altro…)