Il protagonista dell’intervista è Davide Porcelli, bassista e autore di Egosystema. La band ha inciso un full length di debutto con uno stile musicale ben preciso (QUI recensito), mentre il recente album per GhostLabel Records si è distinto per una netta e inaspettata evoluzione.
Molti hanno evidenziato il cambio di lingua tra il primo e il secondo album, cioè dall’italiano all’inglese. Tuttavia credo sia molto più importante evidenziare che da un primo album, “Dentro il Vuoto”, di stampo alternative metal/grunge a un secondo, “Change Reality”, che sviluppa addirittura un discorso prog. Un salto importante, vero?
Un salto importante, sia a livello di arrangiamenti che a livello di sound. In realtà queste idee erano già in lavorazione, ma a causa di idee contrastanti con ex componenti della band, non ho mai avuto l’opportunità di portare a termine queste idee. Dopo un periodo di pausa e trovate le persone giuste e professionali, sono e siamo riusciti a realizzare questo prodotto, che è un punto di partenza per il prossimo album che stiamo ultimando.
Infatti “Change Reality” nasce anche grazie all’arrivo di nuovi elementi: Riccardo Lorenzini, cantante, e Luca Birocco, la nuova chitarra. Quale peso o ruolo hanno avuto nella scrittura e realizzazione dei pezzi?
Riccardo è senza dubbio il cantante più professionale che abbia incontrato fino ad adesso, oltre alla sua voce che è una marcia in più per la band, come del resto anche Luca Birocco alla chitarra, Samuele Costanzo alla batteria e Davide Cristofoli Synth e chitarra. Riccardo è riuscito a capire cosa volevo e ci siamo trovati subito in sintonia, sia a livello di idee che a livello realizzativo. Luca Birocco invece ha saputo dare quelle giuste melodie con gli assoli che a mio avviso sono la ciliegina sulla torta. Io dico sempre che il suo tocco è un misto tra Paul Gilbert e Steve Vai. Davide Cristofoli invece è l’arrangiatore per eccezione. Come ho sempre detto a tutti i componenti della famiglia Egosystema, per arrivare alla gente bisogna emozionarla con semplicità.
Ho l’impressione che vi sia un concept testuale nelle canzoni. Un filo conduttore. Puoi darmi qualche indicazione?
Abbiamo cercato di creare un concept, prendendo spunto da storie vere ed anche di fantasia. Un intreccio amoroso, dove momenti di tristezza, gioia e stati d’animo forti, ha reso il concept una storia.
Silvia Battisti quando ha realizzato l’artwork di “Change Reality” a cosa ha pensato e soprattutto voi cosa le avete chiesto?
Silvia ha messo in immagine ciò che abbiamo pensato: un’immagine in stile fumettistico, che è di attuale uso anche per altre band, con dei particolari che richiamano il concept dell’album: vedi la donna che cade raffigurata dentro all’occhio e il volto diviso a metà, la parte buona e quella cattiva. Un intreccio amoroso reale e non che ha come soggetto a contendersi la donna.
“You and Me” è una gran bella canzone, è questo il motivo per il quale è stata scelta per un lyric video? Soprattutto però spiegami come nasce un video di questo tipo. Oggi è molto usato e da tutti, ma vorrei capire come contribuisce la band alla sua realizzazione, oltre al contributo musicale ovviamente.
La nostra idea per questo lyric video era molto chiara sin dal momento del master del brano, volevamo un qualcosa in stile un pò così spazio, pianeti, catastrofi, bisognava solo avere un’idea semplificata di tutto ciò in maniera da non renderlo un ‘video catastrofe’. Grazie a Enrico Zavatta che ha messo tutta la sua professionalità siamo riusciti a realizzare un buon lavoro. Diciamo però che stiamo lavorando ad un video ufficiale…
C’è la possibilità che cambi qualcosa alle tastiere?
Davide è sempre il nostro tastierista ed è parte fondamentale del progetto Egosystema. Abbiamo voluto creare un qualcosa di scenico, anche un po’ diverso e viste le sue capacità si occuperà di tutte le parti ritmiche di chitarra, oltre alle parti soliste di synth e tastiera. Immaginatevi un tastierista che a un certo punto si sposta dal suo posto e prende la parte del chitarrista. A livello live è un buon impatto scenico.
A dicembre tre date con i Katatonia nell’Est Europa, un’ottima opportunità. Come state preparando il set per quei concerti? Prima di allora avrete altre opportunità?
Le date con i Katatonia sono un ottima opportunità, a settembre pubblicheremo le big news, purtroppo non possiamo dirvi niente di quanto al momento stiamo definendo, ma sicuramente un nome grosso… Nel frattempo alcuni live in locali che ci danno la possibilità di far ascoltare il nuovo album, con sei o sette date.
Attualmente eseguite dal vivo anche pezzi di “Dentro il Vuoto”?
Si, riarrangiate e cantante in inglese.
(Alberto Vitale)