Suona con Dew-Scented e I Chaos, ha suonato con Epica, After Forever, REVamp, l’olandese Koen Herfst è il prototipo del batterista moderno, capace di affrontare più generi e stili con una ricchezza tecnica brillante. “Back to Balance”, il suo primo album da solista – che ospita numerosi musicisti come Mats Levén (Therion, Yngwie Malmsteen), Mendel Bij de Leij (Aborted), Coen Janssen (Epica) ed altri ancora –, è l’occasione per una conversazione sul presente e sul futuro. (english version)
Koen, dove vivi e di quale zona dell’Olanda sei?
Vivo a The Hague, vicino alla spiaggia, in una zona chiamata Scheveningen! (È a nord di Den Haag, nda)
“Back to Balance” è il prodotto della partecipazione di molti musicisti. Puoi raccontare a me e ai lettori come è nato? Cosa c’è dietro e cosa ti ha spinto a realizzarlo?
Scrivo musica sul computer da quando avevo 18 anni. Dopo qualche anno ho anche iniziato a suonare un po’ di chitarra e di basso. Nel corso degli anni ho registrato letteralmente centinaia di idee, improvvisazioni, riff ecc. Alcuni sono stati usati dalle mie band e in vari progetti, ma la maggior parte di questi semplicemente non erano adatti, anche se mi sono sempre piaciuti. Quindi l’idea dietro l’album era di raccogliere le idee più interessanti che ho avuto e trasformarle in un album solista, ospitando altri musicisti. Avevo però così tante idee e avrei voluto ospitare così tante persone che il risultato è stato davvero particolare; 14 brani con 25 musicisti ospiti e oltre un’ora di musica con influenze progrock, blues, electronic music, hardcore, crossover, fusion e, naturalmente, un sacco di metal. Sono davvero orgoglioso di questo e, naturalmente, è stato divertente registrarlo.
Qualcuno ha scritto che il tuo album ha troppi contenuti ed è troppo lungo. Io ho scritto che darsi del tempo per ascoltarlo è la cosa migliore da fare. Tuttavia – mi permetto di chiederti – non hai pensato che di questi tempi, dove tutto va di fretta, dove molta gente la musica se l’ascolta su un telefono e nemmeno da un comodo HI FI, oltre un’ora di musica sia troppo?
Non credo che sia troppo lungo perché alla fine l’artista decide sempre quello che vuole tirare fuori. Tuttavia c’era una quantità pazzesca di lavoro da mettere insieme a così tanti ospiti e canzoni, quindi non so se il prossimo album sarà così lungo!
Pensi che ripeterai l’esperienza di un album firmato da te?
Sì, lentamente sto già scrivendo qualche idea qua e là. Ma non c’è assolutamente nessuna fretta! E forse, per riprendere la tua domanda precedente, potrei lavorare a un singolo o a un EP… vedremo!
Di quali band sei ancora parte e quali progetti ci sono in vista?
Sto suonando con I Chaos (death metal), Dew-Scented (thrash metal) e in realtà sto formando una nuova band con un cantante… italiano! Dai un ascolto all’ultima traccia del mio album e troverai un suggerimento! (sorride, nell’ultima traccia vi canta Valerio Recenti My Propane ed ex Xandria, nda) Sono poi aperto a ogni interessante progetto futuro.
Non sono un batterista, ma ascolto musica di continuo e non mi è sfuggito il suono dei pezzi che compongono la tua batteria. Mi sembra un suono vero e poco artefatto.
Sì, le percussioni sono tutte naturali. Trattandosi dell’album di un batterista ho pensato che fosse importante curare i dettagli! Sono molto soddisfatto del risultato e ho imparato molto anche sul processo: registro la batteria nel mio studio anche in modo che gli artisti possano contattarmi per le percussioni sulle loro tracce!
Da quanto ho capito l’elettronica e l’uso dei programming è qualcosa che ti interessa da sempre, vero?
Sì… Adoro trafficare con suoni e ritmi folli e quant’altro. Ho iniziato quando avevo 18 anni e continuo a farlo ogni settimana in realtà. Mixare la batteria elettronica al mio kit acustico è un’altra cosa che mi piace fare!
Cosa puoi dirmi invece della tua collaborazione con Armin van Buuren? Come è nata?
Lui ci ha chiesto (Bagga Bownz, dove suonano suo fratello e il mio amico Eller) di creare una traccia insieme, nel nostro stile. È la titletrack del suo precedente album ‘Mirage’. Poi ci hanno chiesto di suonare il pezzo dal vivo nel tour precedente, ho dimostrato cosa avrei potuto fare ed è così che il mio ruolo è diventato più importante nell’ultimo tour mondiale. È stata un’esperienza stupefacente!
Come è andata l’Herfstfest – Drumfestival di Den Haag? (l’evento è illustrato QUI)?
È stato straordinario! Oltre 700 i visitatori e tutti erano così entusiasti… Ho deciso che dovrebbe essere un evento annuale e forse dovrebbe anche diventare internazionale.
Sei ensdorser per diversi marchi: in cosa consiste esattamente questo ruolo?
Faccio un sacco di clinic per i miei marchi Zildjian, Tama, Evans, Balbex e Roland. Mi piace raccontare ai batteristi (soprattutto giovani) quello che faccio e come lo faccio, ed è sempre di ispirazione e molto gratificante vedere le loro facce felici e ricevere complimenti per come li ho ispirati.
Con chi vorresti realizzare un intero album?
Ci sono un sacco di artisti che ammiro… da Wes Borland (Limp Bizkit) a Jordan Rudess (Dream Theater), da Devin Townsend a Trent Reznor e da Mike Patton a Mark Tremonti… quindi, forse, con tutti loro? Ma, seriamente, è sicuro che da me arriverà un sacco di musica nuova! Restate sintonizzati con www.koenherfst.com, www.facebook.com/koenherfst, Insta: @koenherfst.
Ti ringrazio per l’intervista. Spero di risentire presto il suono della tua batteria! Ancora complimenti per l’album!
Grazie a te per l’intervista!! Spero di suonare in Italia presto, magari nella forma di un clinic o in un tour … a presto! (‘a presto’ in italiano, nda)
(Alberto Vitale)