Adrenalinici, energici e figli di un rock granitico e di metallo. I NoMoreSpeech sono la nuova sensazionale band italiana che si sta costruendo una solida reputazione attraverso una lunga gavetta live e adesso, finalmente, attraverso un album di debutto dirompente. La cantante Alteria è la protagonista di queste domande.

 “NoMoreSpeech” è il vostro debutto omonimo, ma prima di questo esordio cosa avete realizzato, dammi anche una mini-bio della band.
Come band esistiamo dal 2007 e abbiamo sin da subito iniziato a suonare in giro. Abbiamo alle nostre spalle davvero molti concerti, 200 circa e ci siamo fatti le ossa come band live. La stesura del disco ha richiesto molto tempo quindi tra un concerto e l’altro, ci siamo occupati della stesura di questo album, degli arrangiamenti, i testi…il tutto con molta cura e ora, con il nostro album in mano, ci sentiamo contenti del nostro lavoro. La possibilità di suonare in giro ci ha permesso di affiatarci tra di noi, di ben amalgamare i nostri gusti e background musicali cosi poi da poter lavorare insieme al meglio.

L’album ha una qualità audio perfetta, i suoni sono potenti e tutte le sfumature sono ben udibili. Tuttavia ho in mente due aspetti. Il primo è la tua voce, complimenti. Un timbro graffiante, riesci a variarla e l’ho apprezzata tanto, soprattutto in brani come “No Reason”, “Screaming for Nothing”, “Lying Queen” e in genere in ogni brano. Quanto ci hai lavorato e lavori sulle tue capacità?
Canto da sempre ma diciamo che ho fatto del canto il mio principale impegno (nonché la più grande passione) da 8 anni, quando sono entrata nella mia prima band. Subito mi sono scontrata con il problema dell’improvvisarsi cantante, soprattutto se si decide di fare del rock. Senza aver studiato, all’epoca, ho rischiato di farmi davvero male alle corde vocale. Una volta conosciuti i famosi “noduli” alle corde vocali ho deciso di fare le cose per bene. Ho studiato canto (e studio tuttora) con insegnanti molto validi, ho frequantato lezioni di logopedia per migliorare il respiro e periodicamente mi piace tenermi informata e aggiornata attraverso master class sulla tecnica vocale. Inutile dire poi che un’aspetto fondamentale di una buona voce, oltre la tecnica, penso sia l’istinto, l’energia e la passione che la sostengono.

Il secondo aspetto riguarda i tuoi amici, Tony Cordaro, Nando de Luca e Roberto Fabiani: loro erigono un muro, spesso e calibrando i loro strumenti. Costruiscono un rock che è il figlio di più stili, e di influenze, tuttavia ho l’impressione che abbiate optato più volte per soluzioni muscolari e d’impatto.  “Screaming for Nothing” ad esempio mi è sembrato il brano più melodico e di una fruibilità diversa al resto dei brani. Ci sono anche un altro paio di pezzi, però mi fermo a questo. Se così fosse, è stata una direzione spontanea, non dettata da calcoli?
Assoltamente spontanea! Abbiamo composto brani guidati esclusivamente dal nostro gusto senza stare troppo a pensare “questo può piacere, questo no” o a fare ragionamenti inutili sulla “fruibilità” del disco…diciamo che ce ne siamo sbattutti e abbiamo fatto quello che ci piaceva fare e suonare. Per carità, da altri punti di vista può essere un difetto… Ma avendo concepito e gestito tutto il disco noi, siamo andati avanti seguendo il nostro istinto e spontaneità appunto. E come sempre quando hai il disco in mano rischi di entrare nel vortice “qui forse sarebbe stato meglio fare così, qui cosà, lì però…”.

Perchè il brano “Picture of Gold” ha la batteria di Manuel Signoretto (un ex Modà)?
Una delle cause che ha rallentato la stesura dell’album è stata sicuramente un doppio cambio di formazione…ti spiego meglio: Roby Fabiani è entrato nella band sin da subito per poi uscirne un paio di anni dopo. Guardandoci intorno abbiamo deciso di contattare Manuel che usciva da un lunghissimo tour in giro per l’Italia insieme a Pino Scotto…dopo un paio di prove si è unito alla band. In quel periodo abbiamo iniziato a lavorare concretamente all’album e abbiamo anche deciso di registrare il nostro primo brano (“Picture of Gold”) anche per poter partecipare all’Heineken Jammin Festival, che abbiamo vinto proprio grazie a questa canzone. Nei primi mesi del 2010 Manuel purtroppo ha avuto dei problemi di salute che lo hanno costretto a fermarsi (ora sta benone!). L’amicizia e la stima ci hanno portato a richiamare con noi Roby, che ha registrato con noi tutto il disco ad eccezione di “Picture of Gold”, della quale abbiamo deciso di tenere l’ottima versione di Manuel.

Colpisce il buon rifacimento di “Relax” di Frankie Goes To Hollywood. Cosa vi ha spinto a suonare un brano del genere?
La scelta del brano è abbastanza particolare…Un giorno chiaccherando di videoclip ci siamo trovati ad immaginarci all’interno di un remake di “Relax” (video che vede l’attore protagonista smarrito e confuso all’interno di un set porno, tratto dal film “Omicidio a Luci Rosse” di De Palma. Scherzando su questa idea abbiamo deciso di provare il pezzo in saletta ed il risultato ci è piaciuto! Alla fine abbiamo deciso di inserire l’esperimento-cover anche all’interno dell’album.

In programma avete un buon numero di concerti da fare. suonerete solo i pezzi del vostro album oppure avete preparato anche altro materiale?
Avendo alle spalle un unico album (11 brani) si rischia di suonare troppo poco, i locali magari tichiedono un’ora e mezza di live, quindi abbiamo deciso di inserire in scaletta 3-4 cover per allungare un po’ i tempi. Ovviamente abbiamo scelto canzoni in linea con i nostri brani, canzoni che ci piace suonare, facciamo un brano degli Slipknot, uno dei RATM per citarti due esempi..Poi ogni volta magari giriamo e cambiamo le “aggiunte” a nostro piacimento e gusto.

Tu provieni dalle programmazioni musicali televisive e radio. Quali pregi hanno queste realtà e cosa invece andrebbe rivisto o migliorato?
Più che “provengo” direi che sono “approdata a…” per caso e per gioco, dopo e soprattutto grazie alla mia precedente attività di cantante. Credo ci sia una forte necessità di rinnovarsi, di stare attenti a quello che accade intorno, ai nuovi stili di fruizione della musica, al web. Di sicuro, se avessi la possibilità di intervenire sulla scelta artistica, mi piacerebbe dare più spazio a band valide e realmente emergenti! Purtroppo la gente, il pubblico spesso si annoia nel seguire un programma dedicato a band sconosciute… bisognerebbe trovare il modo per rendere interessante anche uno spazio dedicato a musica nuova.

Secondo te quanto una buona promozione può fare se una band poi non ha grossi valori da esprimere? Non è il caso dei MoMoreSpeech (anzi, secondo me vi prenderete le simpatie di un pubblico variegato), ma sono sinceramente curioso di avere l’opinione di una persona che è sia nel mondo della stampa/promozione che in quello della musica suonata.
Purtroppo noto sempre più che ultimamente conquista attenzione ciò che è strano a tutti i costi ma non necessariamente valido…e questa cosa accade molto anche nella musica. Senza voler fare nomi (poi ovvio che questa è una mia opinione dettata dai mei gusti) a volte vedo osannare artisti, band che hanno effettivamente un grosso impatto visivo (magari per il look) o che hanno fatto un video clip strano o che si atteggiano a tutti i costi da personaggi “alternativi”…poi sotto sotto hanno davvero poco da dire. Credo che come primo impatto questo aspetto possa aiutare…ma spero..anzi credo..che alla lunga la sostanza, la coerenza, la validità di un progetto contino di più! Lo dimostrano le grandi band che resistono nonostante le tendeze a differenze di fenomeni inutili che durano il tempo di una stagione.

Fatto il primo album e in procinto di fare un tour italiano, cosa potrete fare nell’immediato? Qual è il prossimo passo al quale ambite voi tutti?
Ci dedicheremo anima e corpo al tour, al conoscere tante persone nei locali e a coltivare il nostro primo pubblico! Sicuramente abbiamo intenzione di provare a buttare anche il naso fuori dall’Italia e iniziaremo a cercare di capire come fare nei prossimi mesi. E poi… ogni idea che ci salta in mente verrà registrata su qualche cellulare o pc per poi iniziare a pensare a nuovi brani appena saremo in sala prove!

Ok, grazie per aver concesso a Metalhead.it il tuo tempo. A te il congedo dai nostri lettori.
Un saluto a tutti i lettori di Metalhead! Speriamo di vedervi presto a qualche nostro live e se vi va…provate a darci un ascolto! Citando il grande Dio del Rock…Long Live R’n’R!

Alberto Vitale