Una data live a Napoli è l’occasione per incontrare il vecchio amico Andy “Menario” Menarini e per essere informato sulle attività del suo nuovo progetto, i Secret Rule. Ne discuto con lui e con la splendida cantante Angela Di Vincenzo. Buona lettura!
Andy, mi scuserai ma come prima cosa desidero chiederti che cosa ne sarà dei Martiria…
(Andy) (sorride) Al momento i Martiria sono in stand-by senza limiti di tempo. Ci sono state molte difficoltà nel portare avanti il progetto, ormai stava diventando una one man band! Anche durante il periodo con Rick Andreson ero io a scrivere le linee melodiche, che lui modificava solo leggermente, così il suo apporto era sempre limitato. Derek Maniscalco, il nostro bassista, ha un lavoro che lo impegna costantemente e così anche lui non poteva partecipare al top. Restavamo io e il nostro paroliere Marco Capelli, coi batteristi è sempre stato un dramma! Non siamo mai riusciti a trovare uno strumentista stabile, con Umberto Spinello le cose andavano bene ma c’erano difficoltà logistiche, viveva ad Avellino ed è stato ulteriormente trasferito per lavoro. Proprio da qui ci fu la scelta, per l’ultimo disco, di coinvolgere Vinny Appice, scelta che è legata anche all’idea di festeggiare al meglio i dieci anni dei Martiria. Però ti dico onestamente che per “R-evolution” ci aspettavamo un riscontro migliore.
E così vi siete lanciati in questo nuovo progetto, i Secret Rule! Da dove viene il nome?
(Angela) Io e Andy avevamo già collaborato per circa un anno nel 2003 a un progetto metal, ci siamo rincontrati 12 anni dopo, proprio mentre pensavo di rimettere in piedi la mia vecchia band. Ero in un momento in cui ero in cerca di musicisti e arrangiatori capaci, che raramente avevo trovato nella mia carriera. Ci siamo subito trovati d’accordo sull’idea che un eventuale nuovo gruppo andava gestito con grande serietà e molta attenzione a tutti gli aspetti del caso. Per questo attorno ai Secret Rule c’è un concept, che rispecchia la situazione della società odierna ma è ambientato nel futuro. Partendo dall’idea che la depressione è il più grande male della nostra società, forse proprio il male del secolo, abbiamo immaginato che essa in realtà fosse un virus diffuso ovunque dal Potere. La ‘Regola segreta’ cui fa riferimento il nostro monicker è la possibilità di far viaggiare la nostra musica sulle frequenze naturali della Terra, in modo da farla arrivare a tutti gli esseri umani nel dormiveglia, quando sono esenti da condizionamenti. In questo modo, agendo sul loro subconscio, sarebbe stato possibile risvegliarli e ‘guarirli’ dalla depressione stessa.
Per promuovere il disco avete girato addirittura tre video…
(Andy) Sì, sono usciti pressappoco a un mese di distanza l’uno dall’altro, prima dell’uscita dell’album. Siamo convinti che anche
l’immagine che una band offre di sé sia di fondamentale importanza, quindi abbiamo cercato di fare del nostro meglio anche su questo aspetto. Stiamo già lavorando ad altre idee al riguardo.
Come è stata l’accoglienza riservata a “Transposed Emotions”?
(Andy) I riscontri finora sono ottimi! E questo vale sia per gli addetti ai lavori che per gli ascoltatori. Il genere che suoniamo si apre a molti scenari differenti, ed è facilmente fruibile da diversi tipi di pubblico senza essere ‘commerciale’. Spero che abbiamo trovato il giusto mix fra potenza e melodia, qualcosa di trasversale… che infatti è molto difficile da catalogare!
(Angela) Infatti molti ci definiscono ‘gothic’ per la mia presenza nella band, ma non facciamo gothic! Non è dark, non è prettamente power…
(Andy) Alcuni dicono crossover, non saprei… altri ci includono nella vasta categoria del melodic metal.
Due parole sui brani che mi sono piaciuti di più, il primo singolo “True Friend” e la vostra opener “The Journey”, che considero il pezzo più ispirato alle tue vecchie cose, Andy…
(Andy) (ride) Può essere! Mi diverte sempre avere questi feedback…
(Angela) “The Journey” è un pezzo che è piaciuto anche a chi non ascolta metal, il che è piuttosto strano, pensando che nel disco ci sono molti altri pezzi decisamente più easy listening…
(Andy) Il brano è nato da una linea vocale di Angela e dalla mia idea di costruire un pezzo veloce… così ne è venuta una canzone molto power che ci è piaciuta molto, e che eseguiamo volentieri dal vivo.
(Angela) Per quanto riguarda “True Friend”, si tratta invece dell’ultimo brano scritto per un mio vecchio progetto che terminò immediatamente dopo! Ci tenevo particolarmente a rilanciarlo perché era addirittura rimasto a metà un vecchio video promozionale su quel pezzo… anzi, pensa che il vestito e le scarpette rosse che indossa la bambina nel video sono mie, e che avevo utilizzato il tutto nel servizio fotografico con cui presentammo allora il singolo! (ride)
Adesso inizia per voi un tour decisamente grosso… o sbaglio?
(Andy) Sì, è una grande soddisfazione per noi! Questo tour nasce perché c’è una forte unione di intenti all’interno della band e remiamo tutti nella stessa direzione. Inoltre siamo molto sostenuti dalla nostra label, la Rocksector Records, che cura anche il nostro managment. Il leader dell’etichetta, Mark Appleton, ci ha tenuto a distribuirci dopo aver ascoltato il disco, e ha voluto scommettere sul progetto. Ci è piaciuto subito il suo entusiasmo e ci ha aiutato molto, abbiamo un rapporto molto stretto con lui. Oltre ad alcune date in Italia, suoneremo in Svizzera, Germania, Belgio… poi ci fermiamo un attimo, quindi abbiamo uno show a Giugno a Roma, di supporto ai Kaledon. Da metà Luglio abbiamo altre date in Francia e in Inghilterra!
Bene ragazzi, qualche osservazione conclusiva?
(Andy) In conclusione farei il solito appello, che ci vuole sempre… supportate le band underground, non solo andandole a sentire dal vivo, ma anche acquistando i loro cd. È l’unico modo che abbiamo per avere anche un rientro minimo!
(Angela) …e io mi limito a ricordare la nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/secretruleband e il nostro sito ufficiale http://www.secretrule.it. Ringrazio MetalHead per lo spazio che ci avete dato!
(Renato de Filippis)
