Un’epifania estratta dalla fanzine “Nessuno Schema”. L’ultimo numero è quasi un libro, sia per formato che contenuti. Il papà di “Nessuno Schema” è Claudio Canclini, un fantastico, lucido e ironico narratore.
BLACK SABBATH – Neon knights (1980)
Avevo appena comprato una ristampa in cd del mitologico ed imprescindibile “Heaven and hell” dei Black Sabbath che era in offerta a 10 euro all’Iperal di Piantedo e quella sera, un piovoso giovedì primaverile di inizio millennio, avevo un programma formidabile: pizza formato extralarge, bottiglione gigante di minerale frizzante, fettona di pastafrolla ai frutti di bosco, caffè e poi Black Sabbath a volumi da lamentele del vicinato! Mi arriva un sms della Marti, ‘cosa fai stasera?’ (che non significava se fossi libero quella sera, ma semplicemente cosa stessi facendo, giusto per chiarire se no sembra che ci sia anche qualcuna che mi sta dietro!). Le rispondo che ho intenzione di passare la serata in compagnia di quattro vecchi amici: Ronnie, Tony, Geezer e Bill (tralascio l’ovvia continuazione dello scambio di sms in cui lei chiedeva chi cavolo fossero e io che le spiegavo che trattavasi della line-up dei Sabbath su quel disco, ecc. ecc.). Perché sì, quante serate, quante giornate, quanti momenti passati in compagnia di quelli che, a modo loro, sono dei vecchi amici, faccio tre esempi random: James, Kirk, Lars e il povero Cliff, oppure Bob, Greg e Grant, oppure ancora Vince, Mick, Nikki e Tommy. Loro e centinaia di altri non lo sapranno mai, ma mi hanno fatto compagnia per anni, dall’adolescenza fino ad oggi, quando riascoltare ad esempio un disco come “Ride the Lightning” suscita in me sensazioni simili a quelle di quando rivedi dei vecchi amici che un tempo frequentavi giornalmente (come da ragazzino ascoltavo i Metallica, appunto, un giorno sì e l’altro pure) e che ora incontri ogni tanto perché comunque l’amicizia è rimasta e fa piacere a tutti ritrovarsi (come adesso ogni tot. mesi riascolto i succitati Metallica, perché quella band -chiaramente limitatamente al periodo 83/88- rimane uno dei miei gruppi favoriti di sempre).
(Claudio Canclini, da “Nessuno Schrema” nr. 10)