Kai Michael Hansen, classe ‘53. Io invece leggo “colui che ha inventato il power tedesco”… Sono sempre stato legato a Helloween e Gamma Ray, ma soprattutto ai secondi, bastasse solo anche il semplice motivo che sono stati il primo gruppo metal che ho visto dal vivo in assoluto. Era il 2003, Firenze. Il gruppo di Hansen aveva il gravoso compito di aprire per gli Iron Maiden nel tour di “Dance Of Death”. Tra l’altro Kai (in foto, di Arne Kowalewski) in quel caso optò per una scaletta incentrata sui pezzi scelti dai fans. Che ricordi… Non ascolto metal da moltissimo, sedici anni, ma ricordo ancora quando misi sul piatto il vinile di “Helloween”. In quell’istante preciso all’inizio storsi il naso: suoni pastosi, voce quasi irritante, assoli imprecisi e batterie veloci. Il tutto per me non aveva senso. Ora, riguardando indietro vedo in quell’uscita uno spartiacque. Un punto di confine che divide quello che viene prima del power e quello che viene dopo. Poi sappiamo tutti come sono andate le cose: il buon Kai abbandonò un progetto ormai non più suo per formare appunto i Gamma Ray, sua band principale dall’’89 ad oggi. Ne son passati di dischi sotto i ponti da quella volta (11 in studio) e personalmente penso che Hansen abbia dato con i Gamma Ray il suo meglio come compositore e come cantante.
Questa premessa era doverosa. Perché penso che Helloween e Gamma Ray sono due band ottime e ringrazio il giorno in cui Hansen se ne è andato creando così non una, ma due ottime realtà musicali. Un po’ come successe per il binomio Metallica/Megadeth insomma. I Gamma Ray saranno meno commerciali, ma per la miseria hanno sfornato tante di quelle hit che non ci sarebbe spazio sufficiente nemmeno in tre ore di concerto!
Bene, detto questo veniamo all’oggetto dell’articolo, ossia le succose ristampe della earMUSIC per festeggiare il quarto di secolo delle prime uscite. Ma facciamo un po’ di ordine. Il primo album targato Gamma Ray si chiama “Heading For Tomorrow” e risale al 1990. Da allora le versioni uscite sono state molteplici. Da segnalare la bellissima ristampa della Noise targata 2000 e che coinvolse i primi sei lavori di Hansen & Co. fino a “Powerplant”. Ogni album conservava solo il booklet originale, mentre un semplice digipack proponeva una nuova copertina. Se poi avevi tutti gli album e li mettevi vicini, le copertine si univano a formare un’unica figura. La limited della limited poi consisteva nei sei lavori contenuti in un cofanetto cubico in cui ogni faccia era costituita da una copertina. Inoltre dentro vi era un poster delle sei copertine unite.


Ogni album era stato rimasterizzato per l’occasione e impreziosito da due o tre tracce bonus. La qualità della rimasterizzazione era notevole per l’epoca e le tracce in più erano abbastanza buone. Ma ormai quelle ristampe, per non parlare delle stampe originali, sono di difficile reperibilità.
Ecco allora che dal 2015 è cominciata una serie di uscite in doppio disco che, presumibilmente, coinvolgerà ancora i primi sei album. Ogni uscita ha delle copertine che pur richiamando il soggetto originale son state rifatte ex novo ancora una volta. Anche in questo caso accostando le varie uscite si va a comporre un lungo serpentone di immagini che si uniscono…

Andiamo quindi ad analizzare nello specifico le singole uscite, cominciamo dal debutto “Heading For Tomorrow”. Siamo di fronte ad una nuova rimasterizzazione dai master originali. In due dischi abbiamo tutto quello che venne pubblicato all’epoca come materiale per EP e singoli vari, molti dei quali editi solo per il mercato giapponese. Il primo disco è la riproposizione della ristampa Noise del 2000, mentre nel secondo dischetto sono contenuti demo, versioni alternative e b-sides varie. Diciamo pure che avendo questa versione, tra l’altro racchiusa in un elegante digipack argentato, si va a completare in modo enciclopedico tutto il materiale pubblicato in quel periodo.

C’è poi da sottolineare che tra un album in studio e l’altro la earMUSIC ha ben pensato di sfornare materiale live inedito. Ecco quindi che a seguire “Heading…” è stato pubblicato “Heading In The East”, live uscito solo in video nel 1990.


Audio ottimo considerata l’età, buona occasione per una scaletta che poteva contare all’epoca di un solo album… Segue poi “Sigh No More”, che si muove sulla falsariga del primo album: sempre doppio disco e sempre un disco bonus contenente tutto il materiale pubblicato negli EP e nei singoli. Per ora siamo arrivati a “Insanity And Genius” e un live inedito, almeno in formato solo audio, dell’epoca dal titolo “Lust For Live”.

Son curioso di riscoprire nei prossimi mesi la terna di capolavori “Land Of The Free”, “Somewhere Out In Space” e “Powerplant”, a mio avviso i loro migliori album prima del 2000.

Chiudo questo breve articolo con le parole dei miei colleghi riguardo questo gruppo:

Matteo: “I Gamma Ray sono lo specchio dell’attitudine senza compromessi di Kai Hansen, che ha deciso di abbandonare gli Helloween perché in conflitto con la forte personalità di Weikath. L’esordio della nuova band, ‘Heading For Tomorrow’, può essere visto come un ‘Keeper Of The Seven Keys’ parte terza, a partire dall’intro sinfonica fino ad arrivare alla lunga ed epica titletrack

René: “Per l’amante del power metal, i Gamma Ray sono assolutamente imprescindibili. So che è una banalità, ma credo vada riconosciuta alla band di Hansen la capacità di piacere davvero a tutti, mentre altre formazioni storiche – compresi gli amici/rivali Helloween – hanno perso molto pubblico per strada. I raggi gamma no, sono sulla cresta dell’onda da ‘Heading For Tomorrow’ e non hanno mai disatteso il loro standard. Per me sono l’essenza del power metal, la stella polare a cui tutti devono guardare”

(Enrico Burzum Pauletto)