(Tsunami Edizioni) Che i Kiss siano una delle band più famose ed amate della scena rock mondiale, è cosa risaputa da una quarantina d’anni. Altra cosa di cui quasi tutti sono a conoscenza, è l’impatto visivo offerto dalla band, che sul palco non lesina effetti pirotecnici, esplosioni varie, sangue finto e molte altre trovate sceniche. Esistono svariati libri che narrano le gesta della band, sulla cresta dell’onda da più di quarant’anni, capitanata da sempre dagli inossidabili Paul Stanley e Gene Simmons. Quello che molti ignorano, invece, è ciò che avviene dietro le quinte ed il duro lavoro che occorre a far si che ogni singola data, ogni singolo concerto in ogni location, possa svolgersi senza alcun intoppo. Un lavoro fatto migliaia di chilometri macinati in ogni strada Americana guidando giganteschi camion, tonnellate di materiale caricato e scaricato, ed una competenza tecnica, grazie alla quale ogni particolare (luci, suoni, effetti speciali) possa funzionare a dovere ed in totale sicurezza, perché armeggiare quotidianamente una quantità di esplosivi da poter riempire un arsenale, non è un gioco da ragazzi. Gli autori del libro, erano quattro giovani ragazzi che già avevano qualche esperienza nel settore. Quattro giovani ragazzi ben disposti a lasciare lavori ben più remunerativi per seguire un sogno: fare in modo che la band esordiente che presto diverrà famosa con il nome Kiss , diventasse “The Hottest Band In The World”. Un rapporto lavorativo e di amicizia, durato un solo biennio, durante il quale i Kiss hanno registrato pietre miliari come “Alive!” e “Destroyer”. Il libro narra tutte le peripezie della T. O. K. K. (The Original Kiss Krew), di come sono venuti in contatto con la band, dell’enorme mole di lavoro sostenuta per uno stipendio da fame, di fedeltà e promesse non mantenute, di droga e sesso. Il tutto narrato da un punto di vista particolare: il punto di vista di coloro che inizialmente dividevano qualsiasi momento della giornata di una band pronta a spiccare il volo fino a diventare rock stars di fama internazionale. Un successo spropositato, goduto da musicisti, discografici e management, mentre alla Krew, coloro che si sono davvero fatti il mazzo per portare i Kiss a quei livelli, spesso rimanevano le briciole. Tutto questo fino all’interruzione del rapporto lavorativo, avvenuta in maniera rocambolesca. Un libro scorrevole e divertente, che spesso strappa un sorriso, mentre altre volte fa riflettere circa gli ingranaggi perversi che muovono il music business.
(Matteo Piotto)