(Tsunami Edizioni) Sul conto dei Type O Negative, nel ventennio della loro esuberante esistenza, è già stato detto tutto. Ed oltre. Dal nulla di Brooklyn sono emersi ed hanno dominato il mondo, dettando regole dal loro personale olimpo chiamato Vinland. Pure del loro leader è stato detto e letteralmente mostrato tutto, sia prima del successo, che dopo la morte, il 14 Aprile 2010. Ma è impossibile resistere alla strana biografia di Jeff Wagner, assolutamente impossibile. Un libro che inizi a leggere forse perché ti gira ancora in testa “Black N°1” (e ti girerà in testa fino all’ultimo giorno della tua vita), forse perché sei stato -o sei ancora- un fan dei Type O. Forse è perché quel particolare verde ti risulta magnetico. Allora sfogli un po’, scorri le pagine, vedi numerose foto, alcuni scatti fantastici di Peter, sia in versione Peter Thomas Ratajczyk che nella più famosa ed egocentrica versione “Peter Steele”. Ti attira. Inizi dal primo capitolo e ti rendi conto che magari sei stato un fans dei Type O quando erano i Type O, e forse non ti ricordi nulla -o non sai niente- di tutto quello che è successo prima: Carnivore, Fallout, Repulsion. C’è di tutto. I retroscena di tutti gli album della band. I rapporti tra i componenti, i rapporti con le etichette. Il totale e puntuale percorso dall’oblio alla fama mondiale. Un libro un po’ storico, un po’ orientato alla saggistica, un po’ biografico: un volume si fa divorare, si fa leggere, si fa amare con un crescendo vorticoso fino all’ultima pagina di una storia che tutti sanno come, dove e quando è finita. Trovo artistico creare un “film” che cattura anche con un finale già noto al mondo. Scritto in maniera diretta, coinvolgente; un romanzo che attinge in modo monumentale da dichiarazioni, interviste, racconti, memorie, ricordi, confessioni. C’è tutto: Peter bambino, Peter ragazzo, Peter adolescente, Peter adulto, Peter sconosciuto, L’arte di Peter, le contraddizioni di Peter, poi Peter Steele, Peter famoso, Peter amato ed odiato, Peter super famoso. Peter in decadenza, Peter che rinasce. Petere che muore. Un gigante sia livello fisico, sia a livello mediatico, descritto da un autore con stile, esperienza e passione musicale. Ed un mostruoso, quasi maniacale amore per i Type O Negative. Per quell’equilibrio tra il nero ed il verde.
(Luca Zakk)