Il redattore moderno è sempre a caccia di notizie. Non so come facevano negli anni ’80, ma oggi è abbastanza facile. Basta lasciare i social network attivi sul proprio computer o tablet, e prima o poi la notizia relativa a quel nuovo album, a quella ulteriore data del concerto, o al nuovo membro della band compare sullo schermo. Qualche giorno fa sulla pagina Facebook dei God Seed vedo un ritratto di King Ov Hell. Bellissimo. La band dichiara che è stato fatto da una certa Celeste Giovannetti. I commenti sono ottimi, tutti apprezzano il lavoro. E’ di Forlì, quindi Italiana, come Metalhead.IT, e pertanto decido di contattarla. Mi risponde subito. E’ gentile, umile, quasi stupita dell’interesse che il suo hobby sta generando. Le faccio delle domande. Lei risponde. E mi manda alcuni disegni, che condivido con voi. Ecco a voi Celeste. Perché l’Heavy Metal non è solo musica.
Ciao Celeste. Abbiamo notato che i God Seed hanno pubblicato un ritratto di King fatto da te. Ho visto anche altri tuoi disegni, e sono veramente belli. Mi piace notare la tua capacità nel “disegnare il metallo”. Come è nata questa passione per il disegno?
Intanto per questo credo di dover ringraziare King stesso, che per primo ha pubblicato la foto sul suo profilo. Ho sempre avuto la passione per il disegno, fin da piccola. Non so esattamente dire da cosa sia nata, ma di sicuro l’attenzione per i dettagli e lo spirito d’osservazione hanno fatto la loro parte. Forse è anche, in qualche modo, ereditaria: i miei familiari, da parte di mio padre, sono tutti un po’ artisti.
Raccontaci un po’ delle tue tecniche.
Sono migliorata notevolmente quando ho iniziato a frequentare la scuola superiore, grazie agli 
ottimi insegnanti che ho avuto. In classe ci facevano lavorare principalmente con le matite e i gessetti, tecniche che uso tutt’ora. Fra tutte, quella che preferisco è il carboncino, per motivi sia estetici che pratici. Ultimamente sto sperimentando anche con l’acquerello.
Considerando i tuoi soggetti, ascolti molto il nostro genere musicale. Dimmi, da quanto tempo ascolti Metal, cosa ascolti esattamente, e qual è il tuo rapporto con questo genere di musica?
Non so se questo possa aver contribuito a definire i miei gusti musicali, ma quando ero piccolina mia madre scoprì che facendomi ascoltare i Nirvana riusciva a farmi stare calma… ! Seriamente, ho scoperto il metal con gli Anorexia Nervosa, circa sette anni fa, i quali mi hanno spinta ad informarmi di più relativamente al black metal, che poi è diventato il genere che preferisco. Le 
band che seguo di più sono Gorgoroth, God Seed, Burzum, Shining, Anaal Nathrakh, Corpus Diavolis, Arkhon Infaustus, Hell Militia… Per quanto riguarda altri tipi di metal: Carnifex, Eths, The CNK, Rammstein, Tool, The Atlas Moth, Opeth… Suono la batteria da quando avevo 13 anni, pur non avendo mai avuto una vera band, quindi la prima cosa che mi ha attirata del metal sono stati sia i ritmi velocissimi di alcuni brani, che quelli pesanti e ben scanditi -più lenti- di altri. Quelli del Metal, in generale, sono suoni che riescono a distrarmi e a farmi dimenticare tutto ciò che mi succede intorno. È un buon mezzo per isolarmi e passare un po’ di tempo nel mio mondo, cosa che con altri generi musicali non riesco a fare. Ascolto molto spesso la musica in cuffia quando disegno. In alcuni casi, ad un lavoro collego una canzone, cioè quella che ho ascoltato in loop durante l’intera esecuzione!
Come ti viene l’ispirazione a ritrarre personaggi della scena metal?
Normalmente preferisco disegnare ritratti, mi piace studiare le linee e i volumi dei volti umani. Tendo a scegliere immagini che mi colpiscono a prima vista, e nell’ambiente metal ho trovato molti soggetti interessanti, chi per l’espressione del viso, chi per un trucco particolare. Una buona fonte di ispirazione sono le fotografie di Peter Beste nel libro “True Norwegian Black Metal”.
Per fare il ritratto di King, hai usato una foto, oppure il suo volto è impresso nella tua mente?
Ho usato una foto trovata sul web. La maggior parte dei miei disegni sono riproduzioni di fotografie o di disegni di altri artisti. Avere un’immagine di riferimento aiuta molto, anche perché a scuola ci facevano disegnare soprattutto dal vero e ho mantenuto quest’abitudine. Qualche volta provo a disegnare quello che ho in mente, ma fino ad ora non ho ottenuto risultati particolarmente soddisfacenti. Però ci sto lavorando, mi piacerebbe realizzare qualcosa di mio.
Hai mai pensato di mettere la tua arte al servizio della musica, magari per disegnare delle copertine?
Certo, sarebbe fantastico! Ho già realizzato il logo per una band della mia zona, i Surge Assault. Sarebbe anche un’ottima motivazione per passare dal copiare altre immagini al creare qualcosa di nuovo, come dicevo prima.
Ti ringrazio. Facci sapere se fai delle mostre. Un’ultima rapida domanda: i tuoi disegni sono in vendita o qualcosa del genere?
Per il momento non ho venduto quasi nulla, sono molto affezionata alle mie “creature”. È una cosa che faccio soprattutto per me, se dovessi vendere qualcosa sarebbero lavori su commissione. Ho esposto una sola volta, l’estate scorsa, come ospite del collettivo artistico “Ecate” insieme ad altri ragazzi. È stata una bella esperienza e non escludo la possibilità di partecipare ad altre mostre in futuro: vi terrò aggiornati.
Grazie a te, a presto!
(Luca Zakk)
